Rassegna settimanale 22-28 marzo: Giappone

Rassegna settimanale 22-28 marzo: Giappone

 

22 marzo, Colloqui con la Corea del Nord: delicato equilibrio per Abe

L’accordo stipulato con la Corea del Nord di riprendere il dialogo ufficiale tra il governo nordcoreano e quello giapponese può essere visto come uno dei pochi successi diplomatici del Primo Ministro Shinzo Abe, la cui amministrazione ha assistito al deterioramento sia delle relazioni con la Cina, sia di quelle con la Corea del Sud.

Tuttavia, l’incontro tra i due Paesi, che si terrà nei giorni 30 e 31 marzo a Beijing, non sarà affatto semplice e necessiterà di un delicato bilanciamento tra gli interessi giapponesi e quelli esteri, specialmente statunitensi.

Il Ministro degli Esteri Fumio Kishida ha dichiarato che Tokyo spera che, durante il meeting, Pyongyang adotti un atteggiamento positivo rispetto a tutte le questioni che ancora minano i rapporti bilaterali tra i due Paesi. Prima fra tutte, la questione degli ostaggi.

Egli ha aggiunto che il Giappone è consapevole del fatto che la Corea non concederà niente per niente: sicuramente chiederà in cambio assistenza economica e un allentamento delle sanzioni giapponesi.

Ogni compromesso da parte dei Giappone non verrebbe visto di buon occhio dagli USA che hanno mantenuto un atteggiamento risoluto contro la Corea del Nord. Abe deve quindi giocare bene le sue carte per non trasformare il suo unico successo diplomatico nella sconfitta più clamorosa.

Fonte: The Japan Times

Link: http://www.japantimes.co.jp/news/2014/03/22/national/north-talks-a-balancing-act-for-abe

100 miliardi di yen all’Ucraina

Il governo giapponese intende sostenere l’Ucraina con 100 miliardi di yen, in parziale collaborazione con il Fondo Monetario Internazionale. Abe darà l’annuncio durante il summit del G7 che avrà luogo lunedì all’Aia.

I Paesi del G7 intendono fornire aiuti finanziari all’Ucraina, la quale, dopo l’intervento militare russo nel Paese, si è trovata in gravi difficoltà economiche causate dall’enorme debito estero.

L’assistenza giapponese dovrebbe tradursi in prestiti a basso tasso d’interesse, i cui dettagli saranno decisi in base agli accordi stipulati tra il FMI e il nuovo governo ucraino.

Fonti: Japan Today, Yomiuri Shinbun

Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/japan-to-unveil-y100-bil-in-aid-to-ukraine-at-g7-summit

http://the-japan-news.com/news/article/0001145597

Il Giappone restiturà materiale nucleare agli USA

Durante il vertice sulla sicurezza nucleare all’Aia del 24 e 25 marzo, il premier giapponese Shinzo Abe annuncerà la restituzione da parte del Giappone di 300 chilogrammi di uranio e plutonio di tipo militare agli Stati Uniti.

La maggior parte del materiale in questione era stata fornita al Giappone dagli USA negli anni Sessanta allo scopo di utilizzo nell’ambito della ricerca scientifica. Tuttavia, si tratta di materiali altamente arricchiti e quindi idonei all’uso militare. L’uranio e il plutonio giapponesi sarebbero sufficienti per la creazione di decine di armi nucleari, pertanto, il governo ha deciso di restituire il materiale agli USA.

Giappone e Stati Uniti includeranno tale restituzione nella loro dichiarazione comune per la prevenzione della proliferazione degli armamenti nucleari. L’accordo prevederà che, in cambio, gli USA forniranno al Giappone uranio di grado inferiore e tutto il materiale necessario affinché la ricerca scientifica non venga ostacolata.

Durante il vertice sulla sicurezza nucleare, Abe ha sottolineerà che il Giappone non utilizzerà l’uranio per alcun altro scopo se non quello di migliorare le condizioni di sicurezza nucleare nazionali. Ma per quanto riguarda gli impianti nucleari, il Premier esprimerà la sua intenzione di riattivare i reattori la cui sicurezza è stata confermata.

Fonte: Yomiuri Shinbun

Link: http://the-japan-news.com/news/article/0001147862

23 marzo, Il 65% dei giapponesi a favore di un cambio d governo

Secondo un sondaggio nazionale condotto tra gennaio e febbraio dallo Yomiuri Shinbun e dalla Waseda University, il 65% della popolazione giapponese è favorevole ad un futuro cambio di governo e sorpassa alla grande il 33% di coloro che invece riconfermerebbero l’attuale amministrazione.

Il sondaggio ha chiesto anche quali temi dovrebbero essere discussi maggiormente a livello nazionale. In cima alla lista si è posizionato il sistema pensionistico, citato dal 70% dei rispondenti, seguito dal rialzo della tassa sui consumi e dalle contromisure per i persistenti bassi tassi di nascita.

Questi dati sottolineano ancora una volta come i temi di politica interna interessino il popolo giapponese molto di più rispetto a quelli di politica estera.

Fonte: Yomiuri Shinbun

Link: http://the-japan-news.com/news/article/0001147363

Gibuti come piattaforma per la attività delle SDF

La base delle SDF nel Gibuti, creata per combattere la pirateria nelle acque al largo della Somalia, potrebbe essere usata in futuro come punto di transito per le operazioni di peacekeeping delle SDF, compreso il salvataggio dei cittadini giapponesi d’oltremare.

Essa, localizzata in un punto strategico sul Mar Rosso, era stata designata come base chiave nelle linee guida del programma di difesa, approvato lo scorso anno dal governo giapponese. La base di Gibuti si trova infatti vicina al Sudan del Sud, laddove le SDF stanno attualmente partecipando ad un’operazione di pace delle Nazioni Unite.

Secondo un funzionario del Ministero della Difesa tuttavia, la presenza giapponese in Africa e nel Medio Oriente è inadeguata. Difatti, nel gennaio 2013, la squadra di SDF si è ritirata dalla missione di pace nelle alture del Golan in seguito ad un peggioramento delle condizioni di sicurezza e, al momento, le SDF sono attive unicamente nella missione di peacekeeping in Sud Sudan.

Fonte: Yomiuri Shinbun

Link: http://the-japan-news.com/news/article/0001149465

L’importante ruolo delle MSDF nella lotta contro la pirateria

Il 30 marzo 2009 le MSDF giapponesi hanno avviato l’attività di pattugliamento nel Golfo di Aden, principale via di comunicazione marittima tra Europa e Asia, attraversata ogni anno da 18,000 navi, per combattere la pirateria che dilaga nelle sue acque.

Le Self Defence Forces giapponesi partecipano alle attività antipirateria con due aerei da pattugliamento P-3C e due cacciatorpediniere, insieme a molti altri Paesi tra cui USA e Cina.

La loro attività ha contribuito ad ottenere un drastico calo dei casi di pirateria: nel 2013 si sono verificati solo 15 casi, quasi nulla confronto ai 237 del 2011. Tuttavia la pirateria non è stata sradicata del tutto. Pertanto la missione giapponese continuerà, nonostante essa rappresenti un grave fardello per le MSDF.

Inoltre il Primo Ministro Shinzo Abe ha garantito un contributo di 40 miliardi di dollari alla Somalia per aiutare il Paese a rafforzare la propria sicurezza nazionale. Questo perché si crede che la povertà somala sia una delle cause principali del flagello della pirateria.

Fonte: Yomiuri Shinbun

Link: http://the-japan-news.com/news/article/0001149519

24 marzo, Abe al museo di Anna Frank: impariamo la lezione della nostra storia

Il Primo Ministro Shinzo Abe ha visitato la casa-museo di Anna Frank ad Amsterdam, dopo i vandalismi nelle librerie di Tokyo.

Durante la sua visita, Abe ha sostenuto che ogni Paese dovrebbe confrontarsi umilmente con la propria storia, imparare da essa e trasmettere la lezione imparata alle generazioni future.

Alla domanda se non ci fosse una contraddizione tra queste parole e la visita del Premier al tempio di Yasukuni, un portavoce del governo ha risposto negativamente. Non c’è contraddizione ha sostenuto, perché lo scopo della visita di Abe al tempio era quello di garantire che il Giappone non avrebbe condotto guerra mai più.

Fonte: The Japan Times

Link: http://www.japantimes.co.jp/news/2014/03/24/national/abe-hails-lessons-of-history-on-visit-to-anne-frank-house/

Suga: il Giappone non rivedrà la dichiarazione di scuse di Kono

Il portavoce del governo Yoshihide Suga ha assicurato che il Giappone non ha nessuna intenzione né di rivedere le storiche scuse del 1993 alle donne costrette a servire nei bordelli militari in tempo di guerra, né di emettere una nuova dichiarazione sulla questione.

Suga ha sostenuto che il governo esaminerà il Kono statement, senza l’obbiettivo di rivederlo.

Infine, riferendosi alla proposta di Koichi Hagiuda, un consulente speciale del Primo Ministro Shinzo Abe, ha negato la possibilità della pubblicazione di una nuova dichiarazione sulla questione “confort women”.

Fonti: The Japan Times, Japan Today

Link: http://www.japantimes.co.jp/news/2014/03/24/national/suga-again-denies-revisionism

http://www.japantoday.com/category/politics/view/suga-repeats-japan-wont-revise-1993-apology-to-wartime-comfort-women

Cina e Corea del Sud fanno squadra contro il Giappone

La Cina e la Corea del Sud formano un fronte compatto per quanto riguarda le questioni storiche e la loro intenzione di schierarsi contro il Primo Ministro Shinzo Abe risulta piuttosto evidente.

Il Presidente cinese Xi Jinping e il Presidente sudcoreano Park Geun-hye si sono incontrati il 23 marzo, il giorno precedente il vertice sulla sicurezza nucleare.

Xi ha parlato del completamento ad Harbin, in Cina, di un monumento memoriale in onore di An Jung-geun, un attivista coreano per l’indipendenza che il 26 ottobre 1909 aveva assassinato l’allora Primo Ministro giapponese Hirobumi Ito, proprio nella stazione di Harbin.

Il Presidente cinese ha sostenuto che tale monumento è diventato un importante simbolo del legame tra Cina e Corea del Sud. Affermazioni di simile natura sono state proferite anche dalla Park.

Il portavoce del governo giapponese Suga ha criticato l’incontro dei suoi vicini asiatici dicendo che una mossa del genere certo non contribuirà alla creazione di relazioni cooperative e pacifiche nella regione.

Fonte: Asahi Shinbun

Link: https://ajw.asahi.com/article/behind_news/politics/AJ201403240071

25 marzo, il G7 contro Mosca

Durante il summit del G7 all’Aia, Abe ha confermato il contributo giapponese di 1,5 miliardi di dollari per l’Ucraina.

Il gruppo delle più grandi potenze economiche mondiali ha confermato la cancellazione del G8, che verrà invece sostituito da un altro summit del G7 che non coinvolgerà Mosca.

Durante l’ultimo meeting, il G7 ha anche minacciato di rincarare la dose di sanzioni contro la Russia, condannando il suo tentativo di annettersi illegalmente la Crimea.

Tokyo, non si è sottratta alle dichiarazioni comuni: il Giappone si è infatti allineato con le altre grandi potenze nell’inasprimento delle sanzioni verso Mosca, nonostante le differenti priorità strategiche che legano il Paese povero di risorse al gas russo.

Fonti: Japan Today, News on Japan

Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/japan-confirms-1-5-billion-aid-offer-to-ukraine

http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/107003.php

26 marzo, Kishida rimanda la sua visita in Russia

Probabilmente, il Ministro degli Esteri Fumio Kishida rimanderà la sua visita a Mosca prevista per aprile, visto il raffreddamento dei rapporti tra Tokyo e Putin dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia.

Questa notizia arriva un giorno dopo l’incontro dei leader del G7, i quali, Abe incluso, hanno deciso di sospendere la partecipazione della Russia all’imminente G8 e hanno avvertito Mosca di un possibile inasprimento delle sanzioni economiche ad essa indirizzate, nel caso in cui il Presidente Vladimir Putin intraprendesse ulteriori azioni per destabilizzare l’Ucraina.

Fonte: Japan Today

Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/kishida-likely-to-postpone-russia-visit

FTA tra Australia e Giappone in arrivo

Il Primo Ministro australiano Tony Abbott ha dichiarato che l’Australia ha compiuto un progresso sostanziale per ottenere accordi di libero scambio con i suoi tre maggiori mercati di esportazione in Asia: Corea, Giappone e Cina. L’accordo con il Giappone dovrebbe essere finalizzato entro le prossime settimane.

A dicembre, Camberra aveva annunciato la sottoscrizione del Free Trade Agreement con la Corea del Sud. Il negoziato di FTA con il Giappone dovrebbe concludersi a momenti, seguito da quello con la Cina.

Il negoziato con la Corea del Sud, terzo mercato di esportazione per l’Australia, prevede: la graduale eliminazione di dazi supplementari fino al 300% sull’esportazione di tutti i principali prodotti agricoli australiani; la cancellazione delle tariffe doganali sulle risorse, l’energia e i prodotti manufatturieri; e l’apertura delle porte alle nuove opportunità di mercato per i servizi australiani nell’ambito dell’istruzione e delle telecomunicazioni.

Se realizzato, l’accordo con il Giappone cementerebbe una relazione che vale circa 58 miliardi di dollari annui provenienti dagli scambi commerciali nei due sensi.

Il negoziato di FTA tra Australia e Giappone dovrebbe comprendere tutte le eliminazioni dei dazi previste nell’accordo con la Corea del Sud, ma potrebbe non includere le esportazioni di riso e grano.

Fonte: Japan Today

Link: http://www.japantoday.com/smartphone/view/politics/australia-set-to-finalise-fta-with-japan

Nuovo round di negoziati USA-Giappone

I negoziatori giapponesi e statunitensi si incontreranno per un nuovo round di trattative sulle tariffe agricole e le esportazioni automobilistiche in prospettiva del viaggio di Obama in Asia previsto per il mese di aprile.

Hiroshi Oe, negoziatore capo del Giappone, sarà a Washington il 27 e il 28 marzo per affrontare un nuovo dibattito sul capitolo “accesso al mercato”: si tratta del quarto incontro bilaterale incentrato sulla questione nel giro di poco più di un mese.

Gli USA insistono perché il Giappone apra il suo mercato agricolo e il Giappone chiede che gli Stati Uniti abbassino le tariffe sulle importazioni dell’automobile.

L’incontro tra Obama e Abe è previsto a Tokyo, nei giorni 22 e 23 aprile.

Fonte: Reuters

Link: http://www.reuters.com/article/2014/03/24/us-usa-trade-japan-idUSBREA2N1TV20140324

Incontro trilaterale USA-Giappone-Corea del Sud

Il fatidico incontro trilaterale tra USA, Giappone e Corea del Sud ha finalmente avuto luogo all’Aia a margine della conferenza sulla sicurezza nucleare. Esso ha rappresentato il primo faccia a faccia tra il Primo Ministro Shinzo Abe e il Presidente sudcoreano Park Guen-hye.

Durante il meeting, i tre leader hanno confermato l’importanza della loro cooperazione per fermare la produzione missilistica e nucleare della Corea del Nord. Inoltre si sono trovati d’accordo sul fatto che anche la Cina debba contribuire alla soluzione di tali problemi.

Nei 45 minuti di discussione, il tema storico non è stato sollevato, così come nessuna delle dispute ancora irrisolte tra Giappone e Corea del Sud, inclusa quella più recente delle “confort women”.

Abe ha riferito alle sue controparti statunitense e sud coreana, la sua intenzione di riprendere il dialogo ufficiale con la Corea del Nord e ha chiesto il supporto di Obama e della Park per la questione degli ostaggi.

La Park ha sottolineato l’importanza della collaborazione delle tre nazioni per risolvere la questione nucleare nordcoreana: la più pericolosa minaccia alla stabilità della regione. Obama ha pertanto proposto di organizzare al più presto un nuovo incontro nell’ambito dei six-party-talks, allo scopo di bloccare il programma nucleare nordcoreano. Il Presidente statunitense ha anche suggerito di fissare un meeting tra i pubblici ufficiali degli esteri e della difesa delle tre nazioni.

Dopo il summit, Abe ha dichiarato la sua soddisfazione e il suo impegno affinché quello appena concluso sia solo il primo passo verso il futuro intensificarsi delle relazioni bilaterali Giappone-Corea del Sud.

La Park non ha invece mostrato altrettanto entusiasmo, ma ha dichiarato di voler mantenersi ancora cauta nei confronti di Abe. Una fonte del governo sudcoreano ha riferito che il Presidente Park, sebbene consideri questo meeting come un primo passo verso il miglioramento delle relazioni bilaterali con il Giappone, non vede la possibilità di un incontro a tu per tu con il Primo Ministro giapponese, senza un ulteriore compromesso da parte dell’amministrazione Abe sulla questione storica.

Fonte: Yomiuri Shinbun

Link: http://the-japan-news.com/news/article/0001159672

http://www.the-japan-news.com/news/article/0001159690

27 marzo, l’LDP dà l’ok alla revisione della legge sul referendum

L’LDP ha approvato un piano di revisione per la legge nazionale sul referendum che prevede un abbassamento dell’età minima per votare dai 20 ai 18 anni.

La legge stabilisce le procedure legali per la revisione della Costituzione.

L’LDP presenterà una bozza di revisione della legge alla Dieta. Essa verrà discussa settimana prossima in collaborazione con il Partito Democratico e con gli altri partiti all’opposizione.

Fonte: Yomiuri Shinbun

Link: http://the-japan-news.com/news/article/0001160197

28 marzo, USA sempre più presenti nella regione Asia-Pacifico

Il Segretario della Difesa statunitense Chuck Hagel si recherà nella regione del Pacifico settimana prossima per convocare una riunione dei ministri della difesa asiatici. Scopo di tale riunione è rafforzare la collaborazione internazionale nella risoluzione dei problemi: la mancata risposta massiva, a livello regionale, alla scomparsa dell’aereo della Malaysia Airlines, dimostra che una maggiore cooperazione regionale sarebbe auspicabile.

Il segretario di stampa del Pentagono John Kirby ha dichiarato che Hagel si fermerà in Giappone, Cina e Mongolia.

Kirby ha sostenuto che la costosa ricerca dell’aereo scomparso fornisce un esempio esplicativo di una situazione in cui i Paesi di una stessa regione devono unirsi per fronteggiare un problema. Pertanto gli USA sono alla ricerca di nuove vie per migliorare la propria capacità di collaborare con le forze della regione Asia-Pacifico.

Difatti, oltre alle operazioni militari, esistono molte altre situazioni in cui una collaborazione internazionale più efficiente sarebbe di grande aiuto, in primis l’assistenza umanitaria e i soccorsi in caso di catastrofe.

Settimana prossima, gli Stati Uniti, intenzionati ad espandere ulteriormente la loro presenza e le loro attività nella zona del Pacifico, ospiteranno per la prima volta il meeting dei Paesi dell’ASEAN.

Fonte: Asahi Shinbun

Link: http://ajw.asahi.com/article/behind_news/politics/AJ201403280047

Cina e Corea del Sud portano ad esempio il pentimento tedesco come modello da seguire per il Giappone, la Germania non approva

Cina e Corea del Sud continuano a esortare il Giappone ad affrontare il proprio passato e ad ammetterne gli errori così come ha fatto la Germania. Quest’ultima, tuttavia, non è affatto entusiasta che il proprio pentimento venga utilizzato all’interno di dispute diplomatiche.

Il Presidente cinese Xi Jinping visiterà la Germania il 28 marzo, mentre il Presidente sudcoreano Park Guen-hye è stata ospite della Cancelliera Angela Merkel il 26 marzo.

Tre settimane fa la Cina aveva chiesto il permesso di visitare il memoriale dell’olocausto a Berlino, ma la Germania ha immediatamente rifiutato. Essa non voleva che un Paese terzo usasse il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa per scopi diplomatici.

La Germania è intenzionata ad approfondire i suoi legami economici sia con la Cina e la Corea del Sud, sia con il Giappone. Pertanto, l’amministrazione Merkel non è intenzionata a venire coinvolta nella disputa sulle diverse percezioni della storia tra il Giappone e i suoi due vicini asiatici.

Fonte: Asahi Shinbun

Link: https://ajw.asahi.com/article/behind_news/politics/AJ201403280066

(Featuerd Image Source: http://www.flickr.com/photos/cktse/72256687/ )