Rassegna settimanale 8 - 14 giugno: Cina e Corea del Nord

Rassegna settimanale 8 – 14 giugno: Cina e Corea del Nord

8 giugno – Cina: aumenta vertiginosamente il surplus nel commercio
Le esportazioni cinesi sono aumentate a maggio del 7% rispetto all’anno precedente. Tuttavia una diminuzione delle importazioni, pari all’1,6%, segnala una possibile debolezza riguardante la domanda della seconda economia più grande del mondo. Questo vuol dire che il surplus della nazione è balzato improvvisamente dai 18,5 miliardi di dollari a 35.9miliardi. Questi dati derivano da una debolezza del settore manifatturiero e del commercio al dettaglio.

Gli esperti rassicurano i mercati egli investitori, affermando che la comparazione con lo scorso anno è innaturale, poiché fu registrato un falso aumento di esportazioni, e che facendo una media annuale, il gap tra import ed export risulta della norma.

Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/business-27753079

10 giugno – Cina: polizia si scontra con 200 cristiani

Centinaia di cristiani cinesi di un villaggio vicino a Wenzhou hanno lottato per ore contro la polizia che voleva togliere la croce dal tetto della chiesa. Alcuni fedeli sono stati picchiati con pugni, calci e manganelli, ma alla fine le forze dell’ordine hanno desistito.
Lo riporta l’agenzia missionaria AsiaNews, riferendo che da circa un mese il Partito comunista del Zhejiang ha lanciato la campagna “Tre revisioni e una demolizione”, che mira a correggere le costruzioni edificate fuori del piano urbanistico. In realtà l’iniziativa viene applicata in larga scala per distruggere le chiese cristiane, troppo diffuse nella provincia.

Fonte: Asia News
Link: http://www.asianews.it/news-en/Police-clash-with-200-Christians-in-Wenzhou-as-they-defend-their-churches%E2%80%99-cross-(video)-31347.html

 

11 giugno – Cina: un White Paper per riaffermare il controllo su Hong Kong

Il governo centrale Cinese ha realizzato giovedì un documento in cui viene reiterato il concetto di “una nazione, due sistemi” praticato ad Hong Kong.
Hong Kong, dapprima colonia inglese, è diventata una regione amministrativa speciale della Cina nel 1997, quando l’accordo con al madrepatria durato 99 anni per la gestione dei Nuovi Territori finisce. Hong Kong è governata dalla Cina secondo il suddetto principio, il quale prevede un alto livello di autonomia ed il mantenimento da parte di Hong Kong del proprio sistema sociale ed economico per 50 anni dalla data di inizio della gestione. Tuttavia il “white paper” pubblicato giovedì afferma che il governo di Beijing ha “completa giurisdizione” sulla Speciale Regione Amministrativa di Hong Kong (HKSAR).
“Come ogni stato unitario, il governo centrale Cinese ha giurisdizione completa su tutte le regioni amministrative locali, inclusa quella di HKSAR,” ha aggiunto.
“Hong Kong potrà mantenere la sua prosperità e stabilità per ancora molto tempo, se avrà ben chiaro ed implementerà la politica di “una nazione, due stati”. “Le opposizioni ad Hong Kong dovrebbero capire ed accettare che il loro non è una nazione indipendente. Non dovrebbero pensare alla possibilità di replicare l’Ucraina o la Thailandia” ha affermato il governo cinese.

Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-china-27790302

 

13 giugno – Cina: Traghetto contro frangiflutti a Macao, almeno 57 feriti
Almeno 22 persone sono rimaste ferite a Hong Kong dopo che un traghetto e’ entrato in collisione con un frangiflutti al largo delle coste del Macao.
“Sull’imbarcazione viaggiavano circa 220 passeggeri e 13 membri dell’equipaggio. Cinquantasette persone sono rimaste ferite”, ha dichiarato il portavoce dei servizi portuali di Macao. Le cause dell’incidente non sono ancora state determinate.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/123773/macau-hydrofoil-hits-breakwater-injuring-22/

 

Cina: una nuova realtà nelle relazioni fra Cina e Vietnam
La Cina difende la piattaforma petrolifera che opera nei pressi delle isole Paracel, contese con il Vietnam, a poco più di cento miglia nautiche dalle coste di Hanoi. Il ministero degli Esteri, nella tarda serata di ieri, ha pubblicato un documento in cinque punti, in cui spiega la posizione del governo cinese nei confronti di quelle che vengono definite “provocazioni” vietnamite. La contesa riguarda la sovranità di una vasta area del Mare Cinese Meridionale (che Hanoi chiama Mare Orientale) dove sorgono sia le isole Paracel, Xisha per i cinesi, che le Spratly, o Nansha secondo Pechino.

Il Vietnam, secondo quanto scrive il ministero degli Esteri, ha inviato un gran numero di motovedette e altre imbarcazioni nell’area dove sorge la piattaforma operata dal gruppo petrolifero China National Offshore Oil Corporation (CNOOC) e ha cercato di impedire le operazioni di sicurezza dell’impianto da parte delle navi cinesi presenti nei pressi della piattaforma, provocando diversi casi di collisione tra le imbarcazioni dei due Paesi. Secondo i calcoli del ministero cinese ci sarebbero stati finora oltre 1400 tentativi da parte delle imbarcazioni vietnamite di superare i cordoni di sicurezza cinesi a difesa della piattaforma, violando quelle che Pechino considera come proprie acque territoriali.

Nel documento pubblicato dal ministero degli Esteri, la Cina rivendica la sovranità territoriale sulle isole Paracel/Xisha e dichiara la volontà di mantenere aperta la porta del dialogo con Hanoi, pur ribadendo che “ci sono certi principi che la Cina non può abbandonare”. Tra questi, il ministero elenca quelli del “rispetto della sovranità cinese, dei diritti di sovranità e della giurisdizione” cinese sui territori che Pechino considera propri. “La Cina – conclude il ministero degli Esteri – continuerà nei suoi sforzi di comunicazione con il Vietnam in modo da gestire in maniera appropriata la situazione attuale”.

Fonte: Asia Sentinel
Link: http://asiancorrespondent.com/123768/a-new-reality-for-vietnam-china-relations/

 

Cina: allarme ad Hong Kong dopo il White Paper cinese
Attivisti e tutta la popolazione civile si è mobilitata ad Hong Kong per la difesa della democrazia e l’indipendenza del proprio governo da quello cinese. La protesta è nata dopo la diffusione del messaggio istituzionale proveniente dal governo centrale cinese, nel quale veniva rivendicato la dipendenza da Beijing e la non piena autonomia di Hong Kong. A manifestare per i propri diritti erano presenti più di 100,000 persone.

Fonte: CNN news
Link: http://edition.cnn.com/2014/06/11/world/asia/hong-kong-beijing-two-systems-paper/index.html?iid=article_sidebar

 

14 giugno – Cina: si apre la campagna “anti-mazzetta”
Le autorità hanno affermato di investigare sui fatti riguardanti un vecchio esponente politico del Partito Comunista nazionale, il quale sembra aver commesso violazioni sia delle regole del partito sia delle leggi statali. Su Rong, il vice presidente del Chinese People’s Political Consultative Conference (CPPCC), è la più alta carica ufficiale ad esser sotto inchiesta durante il governo del presidente Xi Jinping, il quale aveva promesso a inizio mandato, una dura battaglia alla corruzione.

Fonte: Al Jazeera
Link: http://www.aljazeera.com/news/asia/2014/06/china-probes-top-politician-graft-2014614142225515823.html