Rassegna settimanale 12 - 18 luglio: Sud Est Asiatico

Rassegna settimanale 12 – 18 luglio: Sud Est Asiatico

13 luglio – Thailandia Responsabilità collettiva per le vittime di stupro

Il brutale stupro ed assassinio della studentessa di 13 anni sul treno notturno Surat Thani-Bangkok ha destato orrore in tutta la Thailandia e nella stampa internazionale. La ragazzina stava viaggiando su un treno quando un ferroviere l’ha aggredita, violentata e poi spinta fuori dal treno in movimento. Il ferroviere ha confessato il delitto dicendo di essere stato sotto l’effetto di metanfetamina e birra ed è stato arrestato per la violenza sessuale e l’omicidio.

In Thailandia la rabbia e la violenza sessuale nei confronti dei bambini sta aumentando negli ultimi mesi ed è emersa solo dopo uqesto caso. Secondo Eaklak Lumchomkhae della Mirror Foundation’s Missing Persons Center, negli scorsi 18 mesi si è assistito ad almeno 8 stupri ed omicidi di bambini di 13 anni o più giovani, 4 di questi avevano 5 anni e tutte le vittime erano donne.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/124714/thailand-collective-responsibility-is-the-best-tribute-to-victims-of-rape/

14 luglio – Filippine: scontro tra Aquino e la Corte Suprema

Il Presidente delle Filippine Aquino III ha dichiarato che la sua amministrazione si appellerà alla decisione della Corte Suprema, la quale ha dichiarato che l’applicazione del suo programma di stimolo all’economia è in parte incostituzionale.

Il presidente Aquino ha affermato, da una rete televisiva nazionale, che la decisione della Corte mira solo ad ostacolare il suo processo di riforme. Ha aggiunto dicendo che i fondi statali del suo Disbursement Acceleration Program, erano stati utilizzati per rifornire di elettricità i villaggi più periferici, costruire scuole. La Corte Suprema ha dichiarato incostituzionale l’utilizzo di fondi statali per risanare il bilancio del suddetto programma.

Gli attivisti della ala sinistra invocano l’empeachment.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/124751/philippine-leader-high-court-clash-on-funds-use/

15 luglio – Cambogia: dozzine di feriti durante le proteste dell’opposizione

Le forze di sicurezza e i protestanti si sono scontrati durante una manifestazione nella capitale cambogiana, lasciando ferrite 40 persone. Tra le persone arrestate 3 avvocati appartenenti al partito d’opposizione, che avevano guidato la protesta per richiedere la riapertura al pubblico del grande Freedom Park.Le autorità della capitale avevano chiuso il parco a gennaio, a seguito delle dimostrazioni contro il partito di governo. L’opposizione dichiara che le elezioni dello scorso anno sono state manipolate e il Cambodia National Rescue Party ha praticamente rubato la vittoria agli avversari.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/124781/dozens-injured-in-cambodia-opposition-protest/

16 luglio – Vietnam: la Cina inizia la rimozione della piattaforma petrolifera

Pechino ha avviato le operazioni di rimozione della piattaforma petrolifera nel mar Cinese meridionale, causa di un grave scontro diplomatico con Hanoi degenerato poi in attacchi mirati contro multinazionali straniere di gruppi nazionalisti vietnamiti. L’impianto, posizionato in acque contese fra le due nazioni dell’Asia-Pacifico, avrebbe infatti “terminato il proprio lavoro” e sarà quindi spostato. La conferma arriva da un comunicato ufficiale diffusi in queste ore dalla China National Petroleum Corp (Cncp), responsabile delle attività di esplorazione ed estrazione, che ora procederà ad analizzare i dati raccolti in oltre due mesi e mezzo di attività. Tuttavia il governo cinese ha annunciato il proposito di piazzare altre tre piattaforme petrolifere in acque contese, suscitando nuove ire fra i nazionalisti di Hanoi.

Dietro le violenze fra Vietnam e Cina, la decisione della Cina di piazzare il primo maggio scorso una piattaforma per l’esplorazione petrolifera, nelle acque contese attorno alle isole Paracels, con l’avvio inoltre di navi della marina, aerei da caccia ed elicotteri al largo della costa orientale vietnamita per pattugliare la zona. Una mossa che ha esacerbato il nazionalismo di una fetta consistente della popolazione vietnamita, che ha organizzato una serie di proteste di piazza che hanno assunto, una deriva violenta caratterizzata da roghi e assalti, che ha causato alleno due morti e oltre 140 feriti.

Anche gli Stati Uniti hanno condannato duramente l’operazione voluta dal governo cinese, che ha dato origine anche a ripetuti scontri fra le marine di Vietnam e Cina.

Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-28322355

17 luglio – Filippine: le vittime del tifone

È passato in fretta da 20 a 38 il numero dei morti per il passaggio del tifone Rammasun, mentre milioni di persone nella capitale e in altre zone delle Filippine sono da due giorni senza corrente elettrica e acqua. Le autorità hanno iniziato le operazioni di rimozione dei detriti e di ricostruzione delle case danneggiate; vi sono almeno otto persone che risultano ancora disperse e diminuiscono col passare delle ore le possibilità di ritrovarli in vita. Dopo aver attraversato l’isola di Luzon, ora il tifone ha abbandonato l’arcipelago filippino e punta in direzione della Cina.

Il direttore della Protezione civile filippina Alexander Pama sottolinea che il tifone Rammasun ha distrutto 7mila case e danneggiate altre 19mila; almeno 530mila le persone che hanno trovato rifugio nei centri di evacuazione. Ingenti anche i danni all’agricoltura, in particolare per quanto riguarda i campi di riso e mais della regione di Bicol, a sud-ovest di Manila, la prima zona a essere investita dal passaggio di acqua e dei forti venti. Da una prima stima, il bilancio è di perdite per 668 milioni di pesos, pari a 15 milioni di dollari.

Ancora oggi molte scuole e uffici pubblici sono rimasti chiusi a Manila e in altre zone del sud di Luzon, la più popolosa delle regioni filippine con almeno 17 milioni di persone. “La maggior parte delle vittime – riferisce Pama – è deceduta in seguito alla caduta di alberi o perché investita da detriti”. Il governatore di Quezon David Suarez aggiunge che la provincia è pronta a dichiarare lo stato di calamità.

Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-28339628

Filippine: sulle tracce dei turisti tedeschi rapiti da Abu Sayyaf

Gli ufficiali militari delle Filippine hanno verificato che i due turisti tedeschi scomparsi sono stati rapiti dai militanti di Abu Sayyaf e sono stati catturati dal gruppo affiliato ad Al-Qaeda. Il commando militare regionale ha affermato che le vittime verranno localizzate e riportate in salvo. Ha dichiarato inoltre che la banda di Abu Sayyaf sta trattenendo 10 ostaggi, incluso i tedeschi ed altri europei rapiti due anni fa.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/124861/military-germans-abducted-by-extremists-in-southern-philippines/

18 luglio – Thailandia ed il suo ex primo ministro

L’ex Primo Ministro Yingluck Shinawatra ha affermato che continuerà a combattere e a difendersi, giurando di voler tornare in Tailandia dopo il suo viaggio oltreoceano. La Commissione Nazionale Anticorruzione aveva sporto denuncia contro il primo ministro Yingluck Shinawatra per inosservanza nei doveri nella gestione del sistema di sussidi ai produttori di riso. Aver trascurato il suo dovere in qualità di Presidente della Commissione politica nazionale per il riso, è stata considerata una violazione della sezione 157 del codice penale. Il suo caso arrivato al pubblico ministero sta per esser presentato alla corte.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/124879/thailands-ousted-pm-yingluck-insists-she-wont-flee-charges/

Sri Lanka – Condanne di importanza internazionale

La corte dello Sri Lanka ha condannato a 20 anni di prigione Sampath Vidanapathirana ,un politico del partito di governo per l’uccisione di un turista inglese e lo stupro della sua compagna russa, accaduta più di 2 anni fa. Altre 3 persone sono state condannate come Sampath Vidanapathirana per aver ucciso Khuram Sheikh e stuprato la sua compagna. Il caso ha attirato l’attenzione della stampa internazionale perché Vidanapathirana godeva fino a poco fa dell’immunità per la sua relazione con la famiglia del Presidente Mahinda Rajapaksa.

Il caso era stato discusso nel Parlamento Inglese. Una delegazione di politici inglesi insieme ai familiari delle vittime avevano visitato lo Sri Lanka per richiedere personalmente ed ottenere giustizia.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/124870/sri-lankan-politician-jailed-for-killing-briton/