Rassegna 8-14 settembre: Giappone

Rassegna 8-14 settembre: Giappone

8 settembre 2014, L’aumento di donne nel governo Abe ha fatto crescere il suo indice di gradimento

Un sondaggio ha dimostrato che l’entrata di 5 donne all’interno del governo Abe ha  fatto crescere il suo indice di gradimento tra la popolazione, soprattutto tra quella femminile.

Questo, infatti, si era abbassato a giugno in seguito alla proposta di Abe di cambiare l’interpretazione della Costituzione per ammettere la difesa collettiva.

 Fonti: Asahi Simbun

Link: http://ajw.asahi.com/article/behind_news/politics/AJ201409080047

Abe in visita in Sri Lanka e Bangladesh

Abe, dopo aver ospitato il primo ministro indiano Narendra Modi, si è recato in visita in Sri Lanka e Bangladesh.

Quello che ha spinto il primo ministro giapponese a recarsi in questi Paesi è stato, molto probabilmente, l’approfondirsi delle relazioni con la Cina.

Con la sua visita Abe ha voluto rimarcare l’interesse di Tokyo nel continuare a esercitare influenza nell’ Asia meridionale, soprattutto a livello economico. Abe si è, infatti, recato in queste zone insieme a 50 dirigenti di aziende di diversi settori.

Il primo ministro del Bangladesh, Hasina, che si era recato a Tokyo in maggio, ha sottolineato nuovamente la volontà di accettare gli investimenti giapponesi. Ha, inoltre, affermato che il Bangladesh supporterà il seggio nel Consiglio di sicurezza dell’ONU, potendo anche rinunciare al suo.

Con lo Sri Lanka le relazioni stanno diventando sempre più profonde. I prossimi obiettivi sono un ipotetico trattato di libero scambio tra il Giappone e BIMSTEC (Bay of Bengal Initiative for Multi-Sectoral Technical and Economic Cooperation) di cui lo Sri Lanka fa parte, e una cooperazione in ambito marittimo e della sicurezza.

Il Giappone vuole coltivare le relazioni con questi Paesi, anche se secondari rispetto all’India e all’Indonesia, perché vuole conquistare un ruolo di influenza nella zona.

Fonti: The Diplomat

Link: http://thediplomat.com/2014/09/japans-abe-visits-bangladesh-and-sri-lanka/

9 settembre 2014, Metà delle madri single giapponesi vive in condizioni di estrema povertà, sotto la media dei Paesi OECD

La maggior parte della madri single giapponesi vivono in condizioni di vita difficili e di povertà estrema.

Il problema maggiore è l’assenza di aiuti statali e la mancanza di asili. Molte donne ricorrono a baby sitter trovate in internet con conseguenze, a volte, tragiche.

La società giapponese è, infatti, molto maschilista, permane ancora l’idea che sia l’uomo a dover lavorare mentre la donna si debba occupare dei figli.

In caso di divorzio, poi, gli uomini raramente sono obbligati a pagare gli alimenti ai figli. Le donne, quindi, spesso si trovano sole, senza aiuti statali e senza nessun posto dove lasciare i figli mentre lavorano.

Fonti: Asahi Simbun

Link: http://ajw.asahi.com/article/behind_news/social_affairs/AJ201409090005

10 settembre 2014, Il Giappone continua sulla via del ritorno al nucleare

L’ Autorità di regolazione dell’energia nucleare, inoltre, ha approvato la riattivazione di due reattori del Sud del Giappone. I due reattori di Sendai hanno, infatti, passato i severi controlli di sicurezza imposti dopo il disastro nucleare di Fukushima del 2011.

Sembra che, lentamente, il Giappone stia tornando alla riattivazione di tutte le 48 centrali nucleari rimaste spente fino ad oggi.

Abe è a favore di questa riattivazione, dato che il Giappone, in questi ultimi anni, sta importando gran parte della sua energia in forma di gas e carbone.

Fonti: Asian Correspondent, BBC

Link: http://asiancorrespondent.com/126566/japan-moves-closer-to-return-to-nuclear-power-after-reactor-clears-safety-hurdle/

http://www.bbc.com/news/world-asia-29137757

Secondo uno studio dell’OECD il Giappone occupa gli ultimi posti nella classifica del tasso di occupazione di donne laureate

L’OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ha fatto uno studio sulla percentuale di donne laureate che hanno un impiego.

Lo studio ha dimostrato che in Giappone solo il 69% delle donne laureate sta lavorando, mentre la media dei Paesi OECD è dell’80%, piazzando così il Giappone tra gli ultimi posti della classifica.

Questa bassa percentuale giapponese è dovuta alla mancanza di aiuti sociali per le donne con figli, che le costringe a stare a casa con i figli rinunciando al lavoro, o, per lo meno a un lavoro a tempo pieno.

Lo studio ha anche dimostrato che le donne giapponesi sono ben educate, pertanto il Giappone sta assistendo a uno spreco di conoscenze e capacità, che potrebbe investire per la crescita del Paese.

Sembra che le cose stiano cambiando lentamente e si spera che nei prossimi anni si facciano maggiori passi in avanti e che ci siano le condizioni che permettano a una percentuale più alta di donne di lavorare.

Fonti: Asahi Shimbun

Link: http://ajw.asahi.com/article/behind_news/social_affairs/AJ201409100033

 12 settembre 2014, Lagarde a sostegno delle donne giapponesi e dell’immigrazione

Il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, è intervenuta a un meeting  di“Davos per le donne” che si è tenuto  a Tokyo dichiarando la sua solidarietà con le donne giapponesi.

Le donne giapponesi, infatti, occupano ancora una posizione inferiore all’interno della società; il 60% di loro ad esempio non torna a lavorare dopo il primo figlio.

Nonostante Abe abbia fatto della parità dei sessi e del riscatto femminile il centro della sua strategia “abenomics” e abbia riposto nelle mani delle donne il futuro della terza economia mondiale, le cose restano ancora complicate.

Lagarde ha sostenuto che “se le donne possono salvare il Giappone, essi devono essere supportate da altre riforme strutturali”, come, ad esempio, quella riguardante gli asili. Oltre a semplificare le procedure burocratiche per aprire nuovi asili, Lagarde ha anche proposto il ricorso a immigrati qualificati.

Il futuro della crescita economica giapponese è in mano al sesso femminile, e il Giappone deve fare qualcosa per facilitare la loro partecipazione.

Fonti: L’actualité 24.com

Link: http://lactualite24.com/Post.aspx?id=27953

Una catena umana contro la riattivazione delle centrali nucleari

L’11 settembre un gruppo di cittadini giapponesi appartenenti al movimento antinucleare ha formato una catena umana di fronte al palazzo del Ministero del distretto di Kasumigaseki per manifestare la loro opposizione alla riattivazione dei reattori nucleari.

Fonti: Asahi Shimbun

Link: http://ajw.asahi.com/article/0311disaster/fukushima/AJ201409120055

13 settembre 2014, Il Giappone spinge la Corea del Nord a risolvere i casi di sequestro di persona

Il Giappone ha rincomiciato a esercitare pressione nei confronti della Corea del Nord affinché faccia luce sui rapimenti di cittadini giapponesi avvenuti negli anni ’70-’80.

Abe ha posto tra le priorità del suo mandato il ritorno a casa della maggior parte di questi cittadini.

Si calcola che i casi ammontano a più di 800, mentre quelli riconosciuti ufficialmente finora sono solo 17. La Corea del Nord, comunque, sta portando a termine ulteriori ricerche che potrebbero svelare nuovi casi finora ignorati.

Questo tema è uno dei più spinosi e fonte di tensioni insieme a quello delle armi nucleari. Abe, comunque, adesso grazie all’appoggio degli Stati Uniti ha un maggior margine di manovra e spera ottenere grandi risultati.

Fonti: Asahi Shimbun

Link: http://ajw.asahi.com/article/behind_news/social_affairs/AJ201409130036

 (Featured image Source Flickr Little debbie 11)