Rassegna 22-28 settembre: Cina e Corea del Nord

Rassegna 22-28 settembre: Cina e Corea del Nord

22 settembre 2014 -A Hong Kong migliaia di studenti iniziano boicottaggio

A Hong Kong, migliaia di studenti, da più di due dozzine di istituti, si sono radunati in un campus per dare il via a una settimana di boicottaggio delle lezioni. Protestano contro la posizione cinese nei confronti della riforma elettorale, e molti di essi indossano una t-shirt bianca con fiocchi gialli – il colore adottato dagli attivisti per la democrazia.

La loro protesta precede quella organizzata per il primo ottobre dal gruppo pro-democrazia Occupy Central.

Fonte: BBC

Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-china-29306128

 

23 settembre 2014 – La Cina condanna lo studioso Ilham Tohti all’ergastolo

Un tribunale cinese ha dichiarato lo studioso uiguro colpevole di separatismo e l’ha condannato all’ergastolo.

Ilham Tohti aveva condannato le politiche cinesi nei confronti della minoranza uigura nella regione dello Xinjiang, ma aveva negato di essere separatista.

Secondo i corrispondenti in Cina, la Repubblica Popolare Cinese sta adottando una linea più severa nei confronti delle minoranze; Amnesty International ha definito “deplorevole” il verdetto, mentre l’Unione Europea, gli Stati Uniti e le Nazioni Unite avevano chiesto il suo rilascio già prima del processo.

Il legale di Tohti, Li Fangping, ha dichiarato alla BBC Chinese che chiederà il riesame in appello.

Fonte: BBC

Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-29321701

 

 

25 settembre 2014 – Almeno 50 le vittime delle violenze nello Xinjiang, dichiarano le fonti ufficiali

Le autorità cinesi hanno fornito oggi dettagli circa gli scontri scoppiati nella regione dello Xinjiang, nella Cina occidentale, lo scorso weekend. Gli scontri avrebbero causato 50 morti e più di 50 ferimenti. Secondo il sito web Tianshan, gestito dal Governo, una serie di esplosioni causate da ordigni avrebbe ucciso sei persone nella contea di Luntai. In seguito a ciò, le forze dell’ordine avrebbero sparato ai “rivoltosi”. I morti sarebbero 40. Quattro agenti di polizia sarebbero a loro volta stati uccisi.

Circa le cause scatenanti la rivolta, tuttavia, ci sarebbero opinioni contrastanti.

Fonte: The New York Times

Link: http://www.nytimes.com/2014/09/26/world/asia/death-toll-in-xinjiang-violence-may-be-higher-than-reported.html?ref=asia

 

26 settembre 2014 – Il leader nordcoreano Kim Jong-un “è malato”

I media di Stato diffondono la notizia di una malattia di Kim Jong-un (31 anni) dopo che questi non ha presenziato a un importante evento politico. L’assenza del leader nordcoreano a diversi eventi politici era già stata notata nelle ultime tre settimane. La sua ultima apparizione pubblica, infatti, risale al 3 settembre. Nelle occasioni precedenti, Kim era apparso visibilmente sovrappeso e con pantaloni di un taglio che sembrava essere stato realizzato con l’intento di nascondere difficoltà di deambulazione.

Un quotidiano sudcoreano, il Joongang Daily, sostiene l’ipotesi di una ferita alla gamba riportata durante attività sportiva.

Una fonte anonima, tuttavia, sostiene che Kim soffra, tra le altre cose, di gotta, obesità, ipertensione e diabete.

Fonte: BBC

Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-29376849

Le relazioni tra l’Università di Chicago e l’Istituto Confucio si inaspriscono

L’Università di Chicago ha sospeso le trattative per il rinnovo del suo accordo con l’Istituto Confucio, un network globale di centri di lingua e cultura cinesi affiliati al Governo della Repubblica Popolare Cinese.

In una dichiarazione rilasciata giovedì 25 settembre, l’Università ha affermato di essere da mesi impegnata, insieme al partner cinese, in sforzi volti al raggiungimento di un nuovo accordo. Tuttavia, recenti commenti pubblicati in un articolo scritto dal direttore generale dello Hanban (l’organizzazione del Ministero dell’Educazione cinese che si occupa dell’Istituto) a proposito della UChicago non sono compatibili con la continuazione della collaborazione.

Negli ultimi anni, un numero crescente di intellettuali negli Stati Uniti e in Europa ha espresso la preoccupazione che gli Istituti Confucio aperti nel mondo riflettano molto da vicino l’ideologia del Partito Comunista Cinese, e non abbiano pertanto un posto presso quelle università che danno valore alla libertà accademica.

Fonte: The New York Times

Link: http://sinosphere.blogs.nytimes.com/2014/09/26/university-of-chicagos-relations-with-confucius-institute-sour/?_php=true&_type=blogs&ref=asia&_r=0

 

Tre studenti cinesi, dispersi da mesi, riappaiono per denunciare lo studioso uiguro

I tre studenti sono apparsi in successione in video trasmessi a milioni di cinesi, ripresi da dietro delle sbarre nell’atto di denunciare Ilham Tohti.

Uno degli studenti ha dichiarato che Tohti avrebbe usato un sito web, che usavano per lavorare in università, per “diffondere tensioni etniche”. Un altro ha riportato che il professore avrebbe minacciato di “seppellirlo” se non avesse continuato a lavorare sul design del sito.

Confessioni di questo tipo non sono rare nel sistema legale cinese, ma queste tre hanno colpito per l’importanza che ricoprivano ai fini del destino di Tohti, poi condannato all’ergastolo. Sette allievi di Tohti erano scomparsi a gennaio, quando Tohti fu arrestato, e fino a questo momento le loro famiglie non avevano più avuto loro notizie. Non è chiaro sotto quali condizioni gli studenti abbiano rilasciato le loro testimonianze. Dichiarazioni rilasciate a seguito di tortura sono comuni in Cina.

Fonte: The New York Times

Link: http://www.nytimes.com/2014/09/27/world/asia/3-Missing-Chinese-Students-Surface-to-Denounce-Uighur-Tohti.html?ref=asia

 

27 settembre 2014 – In migliaia a Hong Kong mentre si dà il via a Occupy Central

Benny Tai, leader del movimento a favore della democrazia Occupy Central, ha annunciato il lancio di una campagna di disobbedienza di massa alla folla riunita fuori dalla sede del Governo di Hong Kong.

La dichiarazione viene fatta il giorno dopo l’arresto di più di sessanta protestanti che si erano introdotti in un’area riservata nelle vicinanze del Governo stesso.

Gli studenti e gli attivisti si oppongono alla decisione di Pechino di non concedere elezioni pienamente democratiche a Hong Kong nel 2017.

Tai, cofondatore del movimento Occupy Central, ha dunque annunciato il lancio di una campagna volta a bloccare il cuore del centro finanziario di Hong Kong. Ormai non sono più soltanto gli studenti a partecipare alle proteste, e il movimento è diventato di portata decisamente più ampia. Sabato 27 settembre, i dimostranti si sono presentati vestiti con poncho e protezioni agli occhi, per contrastare l’uso di spray al peperoncino, che la polizia aveva già utilizzato venerdì notte per disperdere la folla.

La polizia ha dichiarato di aver arrestato 61 protestanti venerdì, tra i quali il leader degli attivisti studenteschi, Joshua Wong.

Hong Kong è sottoposta a un regime di “one country, two systems”, pertanto è riconosciuto, agli abitanti, il diritto alle manifestazioni di protesta. Occupy Central aveva dichiarato l’inizio di una nuova fase, più importante, di dimostrazioni per il primo ottobre, in seguito alla settimana di boicottaggio delle lezioni che si è svolta in questi giorni.

Ad agosto, Pechino aveva deciso che i candidati per le elezioni del 2017 per il posto di amministratore delegato di Hong Kong avrebbero dovuto essere preventivamente “approvati” da una commissione del Governo centrale. Secondo gli attivisti, ciò precluderebbe la possibilità di tenere elezioni libere e non costituirebbe un atto di vera democrazia.

Fonte: BBC

Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-china-29397738

 

28 settembre 2014 – Gas lacrimogeni e scontri alle proteste per la democrazia a Hong Kong

La polizia ha fatto ricorso a gas lacrimogeni per disperdere la folla di protestanti per la democrazia fuori dall’edificio principale del Governo di Hong Kong, dopo una settimana di crescenti tensioni.

I dimostranti che in precedenza avevano tentato di farsi largo tra le barricate della polizia erano stati respinti con dello spray al peperoncino.

I protestanti chiedono che il Governo cinese cambi le leggi che gli permettono di porre il veto sui candidati scelti per le elezioni del rappresentante di Hong Kong del 2017. CY Leung, attualmente amministratore delegato di Hong Kong e accusato dai protestanti di aver fallito nel “portare a riforme politiche”, nel suo primo discorso pubblico dall’inizio delle dimostrazioni ha dichiarato che il suo Governo sta “ascoltando attentamente le richieste della popolazione”, ma anche che “azioni risolute saranno intraprese contro ‘dimostrazioni illegali’”

Fonte: BBC

Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-china-29398962

(Featured Image Source: Wikimedia Commons)