Rassegna settimanale 10 - 16 novembre: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 10 – 16 novembre: Giappone e Corea del Sud

10 novembre – Giappone: il vertice Apec rompe il ghiaccio tra Cina e Giappone
Un primo passo verso lo scioglimento di relazioni congelate e’ stato fatto oggi a Pechino dal presidente cinese Xi Jinping e dal presidente giapponese Shinzo Abe. I due leader hanno avuto un incontro di circa mezz’ora, a margine del summit sulla Cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec) e gia’ questo e’ un risultato importante: e’ la prima volta che i due s’incontrano dall’arrivo al potere di entrambi.

E’ stato il primo passo per migliorare le relazioni, un modo per tornare di nuovo ad un punto di partenza, basato su relazioni reciprocamente positive, sui comuni interessi strategici, ha commentato alla fine dell’incontro il capo del governo di Tokyo. Egli ha inoltre riconosciuto gli sforzi della Cina nel tracciare una mappa per la Free Trade Area of the Asia-Pacific (FTAAP), che dovrebbe esser basata sulla cooperazione economica regionale e bilaterale.

Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/2014/11/11/us-china-apec-japan-trade-idUSKCN0IV0AD20141111

11 novembre – Corea del Sud: condannato a 36 anni il capitano del Sewol
Il collegio di tre giudici nella città sudcoreana di Gwangju ha condannato il capitano del traghetto passeggeri Sewol naufragato il 16 aprile a 36 anni di carcere. Lee Jun-Seok, 69 anni, è così riuscito ad evitare la pena di morte, sulla quale insisteva l’accusa, la quale aveva motivato la richiesta, con il fatto che Lee non aveva organizzato l’utilizzo delle attrezzature d’emergenza disponibili, come zattere di salvataggio, giubbotti salvagenti ed annunci per evacuare i passeggeri, ma anzi, fino all’ultimo era stato dato l’ordine ai passeggeri di non uscire dalle cabine.

Dal 1997 in Corea del Sud non vengono eseguite condanne a morte e , di fatto, la condanna a questa pena si traduce nell’ergastolo.

Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-29999302

13 novembre – Corea del Sud: una chiesa per le vittime di Sewol
E’ stata ultimata la chiesa nata per commemorare le 304 vittime del naufragio di Sewol. Fra le vittime vi era anche un giovane che stava per entrare in seminario, così i suoi genitoro decidono, per coronare il suo sogno, di costruire un luogo di culto. L’aiuto gratuito di tanti volontari e l’amore della popolazione aiutano in tempi record la costruzione della “Seongho”, chiesa battezzata con il nome del ragazzo.

Fonte: Asia News
Link: http://www.asianews.it/news-en/Korea,-a-church-in-memory-of-the-Sewol-victims-32686.html

14 Novembre – Giappone: polizia irrompe nell’Università di Kyoto
L’ultimo episodio richiama alla memoria il periodo della contestazione deggli anni ’60 e ’70. Una squadra di polizia in assetto antisommossa ha fatto irruzione in un dormitorio dell’Università di Kyoto, nel Giappone centrale, in quella che le agenzie hanno descritto come una risposta dura ai movimenti di sinistra in cui sarebbero coinvolti studenti del prestigioso ateneo.

Oltre cento agenti di polizia, con tanto di elmetti e scudi, supportati da altri agenti in borghese, hanno perquisito la struttura, il “Kumano-ryo”. I media locali riportano che l’irruzione aveva l’obiettivo di “prevenire disordini” all’interno del dormitorio in seguito all’arresto di tre studenti – due dei quali residenti nel dormitorio – durante una manifestazione per il lavoro a Tokyo a inizio novembre. I tre, tutti appartenenti al sindacato nazionale studentesco, la Zengaku-ren, molto attivo soprattutto nel periodo della mobilitazione studentesca degli anni ’60 e ’70, sono stati arrestati per “interferenze a un funzionario dello Stato nell’esercizio dei suoi doveri”.

Secondo alcuni media giapponesi, la residenza sarebbe la base di un comitato autonomo di studenti di ispirazione marxista responsabili nei giorni scorsi di aver sequestrato alcuni agenti di polizia in borghese scoperti all’interno dell’ateneo di Kyoto appena due giorni dopo l’arresto dei tre studenti, il 2 novembre. Gli agenti erano stati poco dopo riconsegnati alle autorità cittadine. Tuttavia queste risultano essere al momento solo supposizioni. L’irruzione è stato un atto totalmente autoritario e contro ogni logica di tutela dei diritti umani.

L’irruzione nel dormitorio di Kumano è l’ultimo di una serie di eventi che ha riportato l’attenzione pubblica sul tema del rapporto tra Stato e università. Nonostante la costituzione giapponese post-bellica infatti tuteli (art. 23) la “libertà” e l’”indipendenza” all’interno delle mura accademiche, da vari mesi, le università sono diventate oggetto di attacchi da parte di gruppi di estrema destra.

Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/110240.php

Asia: Risoluzione delle dispute territoriali nel mare del Sud della Cina al Summit dell’Est Asia
I leader che hanno partecipato all’East Asia Summit si sono ritrovati divisi sulle questioni di sovranità nel mare del Sud della Cina. C’erano i leader di 10 nazioni fra cui Giappone, Stati Uniti, Cina, membri dell’ Association of Southeast Asian Nations e Myanmar.

L’agenda ha incluso appunto le dispute territoriali riguardanti le isole nel mare del Sud della Cina, dove sono nate svariate tensioni a causa dell’incremento delle attività marittime della Cina. Il presidente Barack Obama, il prime ministro giapponese Shinzo Abe e il presidente delle Filippine Benigno Aquino hanno posto l’accento sul fatto che le dispute potrebbero esser risolte grazie all’osservanza del diritto internazionale.

Fonti: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/110237.php

15 novembre – Giappone: lo scandalo dell’Asahi Shimbun
Il giornale giapponese più influente, l’Asahi Shimbun, ha affermato che il il suo presidente, Tadakazu Kimura, rassegnerà le dimissioni il 5 dicembre per lo scandolo dovuto ai report approssimativi publicati sulla questione delle “confort women” della peggior crisi nucleare della nazione.

“Abbiamo danneggiato la fiducia dei nostri lettori e della società in generale. Estendo ancora a tutti le mie più profonde scuse” ha affermato Kimura, il quale sarà sostituito da Masataka Watanabe, direttore degli affari legali ed amministrativi. Altri 4 esecutivi, incluso un responsabile per gestione delle crisi, si dimetteranno.

Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/110255.php#sthash.TUzMRE1O.php

16 novembre – I 20 Leader discutono piano d’azione per rafforzare crescita
“Gli Stati uniti non possono portare sulle loro spalle l’economia mondiale”. L’ha detto ieri il presidente Usa Barack Obama, alla vigilia del summit G20 che si tiene a Brisbane, in Australia. I leader impegnati nel vertice hanno tra i loro principali obiettivi quello di rafforzare gli impegni per la crescita, mettendo almeno 2mila miliardi di dollari in riforme politiche, in modo da generare milioni di nuovi posti di lavoro. L’economia Usa finalmente ha ripreso a tirare, ma restano presenti criticita’ in Europa, in Cina e in Giappone. Obama ha invitato i suoi colleghi del G20 a lavorare assieme per sospingere la crescita.

Il primo ministro Shinzo Abe, al secondo giorno del summit ha affermato che l’economia giapponese sta ricominciando a crescere, grazie al ciclo virtuoso creato dalla sua teoria delle “tre frecce”: la leva monetaria attuatta dalla Banca del Giappone, la leva fiscale attuata dal governo e una strategia della crescita che include le riforme strutturali.

Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/110268.php#sthash.SejuZFWW.php

Giappone: il summit con i CARICOM

Il ministro degli esteri giapponese e i ministri degli altri 14 Paesi dei Caraibi, CARICOM, hanno firmato un accordo per aumentare la cooperazione e gli sforzi per la riforma il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Kishida ha fatto notare come le nazioni del CARICOM e il Giappone abbiano costruito relazioni amichevoli basate sulla condivisione di valori quali la libertà e la democrazia. Ha inoltre affermato la volontà da parte del Giappone di voler sostenere questa alleanza, in tutti i settori, inclusa la prevenzione ai disastri ambientali, il cambiamento climatico e l’energia.

Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/110269.php#sthash.t6906oDy.php