Rassegna settimanale 19 - 25 gennaio: Sud Est Asiatico

Rassegna settimanale 19 – 25 gennaio: Sud Est Asiatico

19 Gennaio – Myanmar: Tung Aung è stato scarcerato
Il governo birmano ha ordinato la scarcerazione di Tung Aung, medico e leader Rohingya di primo piano, arrestato nel 2012 mentre cercava di contenere le violenze confessionali fra musulmani e buddisti nello Stato occidentale di Rakhine. Un evento importantissimo ma Amnesty ricorda che – a dispetto delle promesse del presidente riformista Thein Sein – le carceri del Myanmar ospitano ancora decine di prigionieri politici. Dalla caduta del regime militare, nel 2011, il governo birmano ha disposto il rilascio di oltre mille detenuti per reati di opinione o politici; una mossa che è servita ad allentare le pressioni internazionali e la rimozione di parte delle sanzioni. Tuttavia sono ancora troppi i prigionieri politici: decine di giornalisti, attivisti, manifestanti pacifici e contadini che si sono ribellati all’esproprio forzoso dei terreni.

Tun Aung era stato condannato a 17 anni di prigione in seguito ad un processo farsa, perchè accusato di aver fomentato le violenze fra musulmani Rohingya e buddisti Rakhine; tuttavia, secondo testimoni locali e attivisti presenti nella zona erano state le stesse autorità birmane a chiedere al medico e leader di intervenire per fermare gli scontri.

In questi due anni e mezzo di prigionia si sono ripetuti gli appelli e le iniziative per ottenerne la liberazione; proprio la mobilitazione internazionale è risultata decisiva per ottenere amnistie, decurtazioni della pena e, da ultimo, la grazia presidenziale.

Fonte: Amnesty International
Link: http://www.amnesty.org.au/activist/individuals-at-risk-update/36402/

21 gennaio – Myanmar: Violentate ed uccise due insegnanti nello stato Kachin
L’esercito birmano ha torturato, stuprato e ucciso due insegnanti volontarie cristiane di appena 20 anni, appartenenti alla comunità Kachin Baptist Convention; la violenza è avvenuta lo scorso 19 gennaio nel villaggio di Shabuk-Kaunghka, nella cittadina di Mungbaw (Stato Shan, nel nord-est del Myanmar). Secondo le prime ricostruzioni, dietro la violenza compiuta dai soldati appartenenti al Battaglione 88, divisione 202+203 della Fanteria leggera, vi sarebbero gli scontri nell stato Kachin, fra l’esercito birmano e le milizie ribelli locali. Le due donne, infatti, provengono proprio dallo Stato settentrionale Kachin, dove continua l’esodo di migliaia di sfollati in fuga dalle violenze, e sono state oggetto di attacco per la loro appartenenza etnica.

Le ragazze erano state inviate dai vertici della Kbc in una zona remota dello Stato Shan, per fornire istruzione ai bambini dei villaggi. In molte aree abitate da minoranze etniche, infatti, gli insegnanti statali sono pochissimi e vengono sostituiti da volontari appartenenti, nella maggior parte dei casi, ad associazioni cristiane e cattoliche.

La comunità battista Kachin esprime biasimo e profondo dolore per l’uccisione delle due giovani, che hanno sacrificato la loro vita per garantire educazione e una vita migliore a persone spesso dimenticate dalle autorità e dal governo centrale. Centinaia di persone si sono riunite in preghiera, per un ultimo saluto alle due giovani vittime.

Fonte: Asian Correspondent
Link:http://asiancorrespondent.com/130051/burmese-soldiers-suspected-of-rape-murder-of-2-kachin-teachers/

Sri Lanka: il partito Tamil chiede al nuovo governo un’apertura al dialogo
Il principale partito politico dello Sri Lanka, Tamil, ha convocato il nuovo governo, per cercare di risolvere il lungo conflitto etnico che lacera il paese ed ha condotto ad una sanguinosa guerra civile. Il leader del Tamil National Alliance, Rajavarothayam Sampanthan, ha detto che il fallimento nella risoluzione di questo problema ha causato numerose malattie alla nazione.

Il precedente presidente, Mahinda Rajapaksa, aveva condotto una campagna militare avente lo scopo di colpire i ribelli Tigre Tamil, i quali stavano combattendo per la creazione di uno stato indipendente ad etnia Tamil. Rajapaksa, che come Sirisena è d’etnia Sinhalese, non ha mai mantenuto la promessa di condividere il potere politico con i Tamil a nord ed est del Paese.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/129993/sri-lankan-tamil-party-calls-on-new-government-to-share-power/

23 gennaio – Myanmar: funerale per le giovani insegnanti Kachin
Questa mattina a Myitkyina, capitale dello Stato Kachin, nel nord del Myanmar al confine con la Cina, una folla commossa ha partecipato ai funerali delle due giovani insegnanti, uccise da militari birmani il 19 gennaio scorso nello Stato Shan. Maran Lu Ra, 20 anni, e l’amica Tangbau Khawn Nan Tsin, un anno più grande, erano due insegnanti volontarie appartenenti alla comunità Kachin Baptist Convention; entrambe avevano deciso di dedicare parte della loro vita all’educazione dei bambini dei villaggi più sperduti e remoti del Myanmar.

Migliaia di persone, munite di nastri bianchi e foto, hanno voluto essere presenti alle esequie delle ragazze, i cui corpi presentavano segni di torture e violenze brutali. Attivisti birmani e organizzazioni internazionali chiedono di far luce sulla vicenda e punire i responsabili; il governo ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sugli omicidi, ma il timore è che si tratti di un annuncio farsa e che i colpevoli possano restare impuniti.

Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-30945695

Tailandia: Impeachment per l’ex Primo Ministro Yingluck Shinawatra
I parlamentari thai hanno votato questa mattina l’impeachment per la ex Primo Ministro Yingluck Shinawatra. Lo stato d’accusa è stato votato in modo favorevole da 190 parlamentari su 219. Il procuratore generale ha inoltre confermato che verrà aperto un procedimento penale a suo carico, per negligenza e corruzione. Alla base della decisione vi sarebbe il ruolo del Primo Ministro (sorella dell’ex premier e multimiliardario thai Thaksin, in esilio per sfuggire a una condanna di due anni per corruzione) nell’attuazione della fallimentare politica risicola, costata ben 20 miliardi di euro allo stato e di cui hanno beneficiato solo clienti politici, intermediatori ed esportatori. Il provvedimento prevedeva l’acquisto di riso al prezzo doppio rispetto a quello di mercato. L’ex primo ministro è stata bandita per 5 anni dalla vita politica erischia 10 anni di carcere.

Ora il Paese è sotto il controllo dei militari, con il capo delle Forze armate nominato Primo Ministro e il compito di riformare lo Stato, anche se si ignorano i contenuti di tali riforme e vi è il rischio di una deriva autoritaria. È stato proprio l’attuale premier ad aver architettato e guidato la sanguinosa repressione del 2010, ma nessun membro delle Forze armate è stato incriminato.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/130049/the-impeachment-of-yingluck-shinawatra-worth-the-trouble-for-a-show-trial/

24 gennaio – Filippine: esplosione nel sud delle Filippine, possibile legae ad Abu Sayyaf
Le autorità affermano che un’esplosione nel sud delle Filippine ha ucciso almeno una persona e ferito altre 37. La stessa zona, quella della città di Zamboanga, era stata colpita da altre esplosioni e rivendicazioni da parte di militanti islamici, appartenenti al gruppo di Abu Sayyaf .

Almeno sei militanti di Abu Sayyaf erano stati uccisi all’inizio di questa settimana durante uno scontro nella provincia vicina di Basilan. L’ultima esplosione potrebbe quindi eser una risposta agli scontri precendenti.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/130071/blast-in-southern-philippine-city-kills-1-wounds-37/

25 gennaio – Filippine: scontri e vittime tra ribelli e polizia
Più di 30 uomini delle forze speciali sono stati uccisi nelle Filippine durante violenti combattimenti con ribelli islamici mentre cercavano di catturare un capo terrorista nel sud del Paese. Lo ha riferito il sindaco della città di Mamasapano, Tahirudin Benzar Ampatuan. Ma il numero delle vittime potrebbe destinare a salire fino a 50. Gli scontri sono durati quasi 12 ore nei pressi della città Mamasapano.

Fonti dell’esercito hanno detto che la polizia era entrata in una comunità musulmana dove si ritiene fossero operativi il Milf (Fronte islamico di liberazione moro), Ilf (Fronte di liberazione intellettuale) e la sua fazione rivale, Fighters Bangsamoro Islamic Freedom.

La polizia voleva arrestare Zulkifli bin Hir, un esperto di esplosivi e bombe malese che ha una taglia 5.000 mila dollari sulla sua testa messa dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.

Fonte: Reuters
Link: http://ca.reuters.com/article/idCAKBN0KY0MX20150125