Rassegna settimanale 22-28 giugno: Sud Est Asiatico

Rassegna settimanale 22-28 giugno: Sud Est Asiatico

22 giugno, Malesia- Trovati 21 corpi di Rohingya, vittime del traffico umano

Le autorità malesiane hanno dato una sepoltura islamica a 21 vittime del traffico umano trovate in tombe poco profonde in una foresta al confine con la Tailandia. Si pensa che le vittime fossero rifugiati mussulmani Rohingya.
Questi 21 corpi rientrano tra i 106 trovati lo scorso mese nelle foreste dello stato Kedah nel nord del Paese, un’area remota al confine con la Tailandia che i trafficanti usavano come luogo di transito dove tenere migranti e rifugiati. Si pensa che la maggior parte appartenesse alla minoranza perseguitata dei Rohingya e ai migranti indigenti provenienti dal Bangladesh.
Mukhriz Mahathir, capo dello stato Kedah, ha detto che le investigazioni hanno rivelato che le vittime sono morte di malattia e inedia.
I corpi delle vittime erano all’interno di semplici bare in legno e seppelliti tutti insieme in una grande tomba.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/133726/malaysia-buries-21-rohingya-human-trafficking-victims/

Malesia- Multate e arrestate donne transgender

Human Rights Watch ha criticato un tribunale islamico malese per aver multato nove donne transgender per travestitismo e per aver condannato altre due alla reclusione di un mese.
Sembra che le autorità religiose dello stato del Kelantan abbiano arrestato il gruppo di donne il 16 giugno in un blitz e che poi le abbiano dichiarate colpevoli il giorno successivo.
Secondo il gruppo HRW l’avvocato delle donne ha fatto appello e le due condannate sono state rilasciare su cauzione in attesa del risultato delle indagini.
Per HRW la Malesia è uno dei Paesi peggiori per le persone transgender e il blitz di lunedì è solo l’ultimo di una serie di arresti arbitrari e molestie a donne transgender. Per questo la HRW ritiene necessario che il governo abolisca la legge che proibisce il travestitismo.

Fonte: AP News
Link: http://asiancorrespondent.com/133722/rights-group-slams-malaysia-for-prosecuting-transgenders/

Vietnam- Autorità vietnamite hanno trovato i dirottatori di una nave malese

Un funzionario vietnamita ha dichiarato che otto indonesiani catturati la scorsa settimana hanno confessato di aver dirottato una petroliera malesiana.
La petroliera, che trasportava 7,5 milioni di litri di gasolio del valore di 5,7 milioni di dollari, si stava recando a Kuantan in Malesia quando l’11 giugno ha interrotto ogni comunicazione.

I dirottatori hanno lasciato la petroliera giovedì notte dopo essere stati localizzati dalla marina malese in acque vietnamite. Un membro dell’equipaggio, un cuoco indonesiano, è stato colpito alla gamba prima che i dirottatori abbandonassero la nave. Gli altri 22 membri dell’equipaggio ne sono usciti incolumi.
I dirottatori avevano proposto di restituire la nave e l’equipaggio alle autorità se in cambio potevano andarsene senza impedimenti. Dopo che l’offerta non è stata accettata hanno deciso di scappare.
Durante la fuga sono arrivati in acque vietnamite, nell’isola di Tho Chu. Qui inizialmente hanno detto di essersi imbattuti in un incidente mentre stavano pescando.
Dopo l’interrogatorio con le immagini e le informazioni fornite dalle autorità malesiane, hanno confessato che erano loro i responsabili del dirottamento della petroliera, avvenuto all’inizio del mese. La nave era stata poi ridipinta e il suo nome cambiato da Orkim Harmony a Kim Harmon per non essere localizzata.
L’incidente di dirottamento è il quinto caso dell’anno in acque malesi. In quasi tutti i casi, le barche sono state ritrovate in aree costiere remote senza il loro carico di gasolina.

Fonte: Asian Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/133712/vietnam-says-8-indonesians-confess-to-hijacking-malaysian-oil-tanker/

24 giugno, Filippine- Il cambiamento climatico in Asia impoverisce i poveri

La Asian Development Bank ha dichiarato che il cambiamento climatico ha reso le persone povere della regione dell’Asia-Pacifico ancora più povere e che sta anche ritardando gli sforzi per portarli fuori dalla povertà.
Nelle Filippine 1,5 milioni di persone sono diventate ancora più povere e circa 6 milioni hanno perso il loro lavoro nel 2013 come risultato del tifone Haiyan, una delle tempeste più potenti del mondo.
In Indonesia i rischi di eventi climatici estremi causati dal cambiamento climatico hanno aumentato il tasso di povertà del 11,3% (mentre nel 2014 era aumentato solo del 3,6%).
La Banca ha detto che il miglior modo per aiutare le persone a adattarsi ai cambiamenti climatici è di ridurre le disuguaglianze economiche dal momento in cui sono i poveri a dover sopportare l’impatto dei disastri naturali.

Fonte: AP News
Link: http://asiancorrespondent.com/133782/adb-climate-change-is-making-the-poor-poorer-in-asia/

Indonesia- Proposta nuovamente una legge per limitare la vendita dei preservativi

I legislatori indonesiani hanno di nuovo posto un limite alla vendita di preservativi. Per loro, infatti, la disponibilità diffusa di contraccettivi incoraggia il sesso extra coniugale e contribuisce alla diffusione dell’AIDS.
Questa volta il divieto proviene dai legislatori della provincia di Bengkulu nella costa sud ovest di Sumatra. I legislatori stanno lavorando a un progetto di legge che limiterebbe la vendita di contraccettivi in farmacie e altri negozi che hanno la licenza di vendere medicinali. I legislatori sono anche appoggiati dall’agenzia sanitaria provinciale.
Già nel 2012 si era parlato di limitare la vendita di preservativi ai giovani.
Queste proposte di legge sono, invece, alquanto sbagliate dal momento in cui l’AIDS in Indonesia è un problema serio. Le morti per questa malattia sono aumentate del 427% dal 2005 al 2013. Per le autorità locali tra le cause della diffusione della malattia c’è il sesso extra coniugale e l’uso di droghe mentre per l’UNAIDS il motivo principale è la scarsità di medicine antiretrovirali.

Fonte: Asia Correspondent
Link: http://asiancorrespondent.com/133778/indonesia-considers-limiting-condom-sales-again/

25 giugno, Birmania- Aung San Suu Kyi non può diventare presidente

Il parlamento birmano ha deciso di estromettere dalla candidatura alle presidenziali la nota leader dell’opposizione e Premio Nobel Aung San Suu Kyi. Tecnicamente il numero di 388 parlamentari su 664 non è stato sufficiente ad approvare l’emendamento che avrebbe eliminato il potere di veto dei militari, in quanto la maggioranza richiesta era di 498 voti. Il veto comporta, fra le varie cose, la preclusione a chi ha consorte o figli stranieri di presiedere la Repubblica dell’Unione della Birmania e la leader del partito “Lega nazionale per la democrazia” è vedova di Michael Aris, studioso inglese di cultura tibetana e professore a Oxford, nonché madre di due figli avuti con lui.
In Birmania vige la Costituzione voluta nel 2008 dai militari, che sono al potere dal 1962 dopo il golpe del generale Ne Wi che depose il governo democraticamente eletto.
Alle prime elezioni libere del 2011 ha vinto il partito di regime Usdp e Thein Sein (un ex generale) è diventato presidente.

Fonte: Notizie geopolitiche
Link: http://www.notiziegeopolitiche.net/?tag=san-suu-kyi

26 giugno, Cambogia- Istituita commissione speciale per indagare morti di sindacalisti

Il primo Ministro cambogiano ha istituito una commissione speciale per investigare sull’omicidio di tre capi sindacato.

Non si capisce perchè il Primo Ministro voglia ritirare fuori questi omicidi che hanno suscitato accuse internazionali per abuso di diritti umani.

La commissione deve fare chiarezza sulle morti di Chea Vichea e Ros Sovannarith (uccisi nel 2004) e Hy Vuthy (ucciso nel 2007), ha detto il Primo Ministro.

Fonti: Ap News

http://asiancorrespondent.com/133827/cambodia-to-probe-decade-old-killings-of-union-leaders/

Tailandia- Cancellato evento della Human Rights Watch per evitare tensioni con il Vietnam

Le autorità tailandesi hanno costretto il gruppo Human Rights Watch a cancellare il lancio del suo studio sulle persecuzioni del governo vietnamita della minoranza cristiana Montagnard.

Per il governo vietnamita le loro pratiche religiose sono “demoniache”.

La polizia ha dichiarato venerdì che l’evento organizzato al Foreign Correspondents Club of Thailand (FCCT) potrebbe avere un impatto sulla sicurezza nazionale e sulle relazioni tra la Tailandia e il Vietnam.

Il FCCT ha detto di aver ricevuto una lettera dalla polizia tailandese in cui si richiedeva la cancellazione dell’evento che per il FCCT altro non era che un evento stampa di routine. La decisione del governo tailandese secondo loro dimostra come sia forte la presenza dei media stranieri in Tailandia.

Anche la HRW si è detta “dispiaciuta” per l’accaduto.
In questo modo la giunta militare viola la libertà di assemblea e mostra il suo disprezzo per la libertà di stampa.

In questo modo, inoltre, la Tailandia ha mostrato di voler stare nel contesto ASEAN dalla parte delle dittature, incrementando nel suo Paese le repressioni.

La cancellazione dell’evento è la terza in un mese.

Fonte: Asian Correspondent

Link: http://asiancorrespondent.com/133828/thai-junta-forces-cancellation-of-hrw-event-in-bangkok/

(Featured image source: Wikimedia commons)