aiuti statunitesi dopo il terremoto

Rassegna settimanale 18 – 24 aprile: Giappone e Corea del Sud

18 Aprile 2016, Giappone – Abe: misure di soccorso per le prefetture colpite dal terremoto

Il Primo Ministro Abe ha indicato che la corrente amministrazione potrebbe redigere un bilancio suppletivo in risposta ai due potenti terremoti che hanno colpito il Kyushu.

“Il governo ha intenzione di prendere tutte le misure necessarie per assistere le zone maggiormente colpite, in particolare la prefettura di Kumamoto e Oita” ha dichiarato Abe.

Suga Yoshihide, Capo Segretario del Gabinetto, ha evidenziato che il governo potrebbe usare un fondo di riserva pari a 350 miliardi di yen, stanziati nel bilancio per il nuovo anno fiscale (1 aprile 2016).

“Considerando le direttive del Primo Ministro, il governo potrebbe destinare questa somma per sostenere sul fronte fiscale le autorità locali nelle aree colpite” ha commentato Suga.

Inoltre, come parte delle operazioni di soccorso, il governo ha raddoppiato le scorte alimentari di emergenza a 1,8 milioni di porzioni da distribuire ai cittadini evacuati.

Fonte: The Japan Times, http://www.japantimes.co.jp/news/2016/04/18/business/economy-business/abe-flags-supplementary-budget-business-responds-kyushu-quakes/#.VxT5nHqpXqC

19 Aprile 2016, Giappone  – Impegno degli Osprey nelle operazioni di soccorso: pareri contrari 

L’impiego degli Osprey da parte della Marina statunitense nelle operazione di soccorso in Giappone ha destato pareri contrastanti a causa dei numerosi incidenti che hanno coinvolto questa tipologia di velivoli.

Nella giornata di lunedì, infatti, due dei ventidue Osprey presenti nelle basi statunitensi a Okinawa sono decollati verso il Kyushu, trasportando acqua, cibo e coperte. È stato il primo caso in cui questi velivoli militari sono stati impiegati per operazioni di soccorso in Giappone.

Gli Osprey vengono ritenuti pericolosi a causa dell’elevato numero di incidenti in cui sono stati coinvolti negli ultimi anni. Nonostante ciò, gli abitanti delle zone colpite dal sisma sono sollevati dal potere ricevere provviste di emergenza.

Alcuni ritengono invece che l’uso degli Osprey nelle operazioni di soccorso sia solo un modo per dimostrare la stretta alleanza fra Giappone e Stati Uniti, non considerando i problemi di sicurezza dei velivoli.

“Penso che sottolineare il fatto che le provviste di emergenza vengano trasportate dagli Osprey sia solo un gioco politico. Non è sufficiente impiegare gli elicotteri delle Forze di Autodifesa?” ha dichiarato un abitante di Minamiaso, Prefettura di Kumamoto.

Fonte: Japan Today http://www.japantoday.com/category/national/view/use-of-ospreys-for-disaster-relief-draws-mixed-reaction

20 aprile 2016: Confermato l’ombrello nucleare statunitense su Seoul

Il Generale Vincent Brooks, nuovo comandante delle Forze Statunitensi in Corea, ha dichiarato la necessità di estendere la protezione dell’ombrello nucleare sulla Corea del Sud per rispondere alla minacce nucleari e missilistiche della Corea del Nord.

Brooks ha, inoltre, evidenziato la volontà di Washington di denuclearizzare l’intera penisola coreana, rifiutando in questo modo le dichiarazione del repubblicano Donald Trump, che recentemente aveva affermato il suo sostegno a un eventuale progetto di sviluppo di armi nucleari da parte di Seoul.

L’ombrello nucleare verrà ritirato solo quando saranno state eliminate tutte le minacce nucleari presenti. “Non siamo ancora arrivati a quel momento e difficilmente ci arriveremo nell’immediato futuro” ha commentato il Generale Brooks.

Brooks ha sottolineato l’importanza della presenza statunitense in Corea del Sud per assicurare la stabilità regionale. Secondo il comandante, infatti, il leader nordcoreano Kim Jong Un è più arrogante e impulsivo del padre, propenso invece alle negoziazioni per allentare la pressione cinese e internazionale.

Fonte: The Korea Times  http://www.koreatimes.co.kr/www/news/nation/2016/04/116_203047.html

21 Aprile 2016, Giappone – Una settimana dopo i terremoti di Kumamoto: 58 morti e 90.000 evacuati 

Quattro persone sono decedute a causa di stress fisico e altri motivi collegati ai recenti terremoti nella prefettura di Kumamoto, portando il totale delle morti a 58. Alcuni decessi, associati alla situazione post disastro, sono stati attribuiti alla cosiddetta “sindrome della classe economica”, una forma di trombosi venosa profonda, sofferta da chi è costretto a dormire in spazi ristretti come le proprie macchine.

Circa 90’000 persone rimangono evacuate dopo le operazioni di soccorso. Tra queste 130 persone sono state trasferite dal rifugio di Minamiaso a quello della città di Ozu, a causa del pericolo di slavine provocato da un’intesa pioggia nella giornata del 21 aprile.

In costante aumento è il numero di anziani che si sta recando all’ospedale di Sugimura nella città di Kumamoto a causa del peggioramento delle condizioni di salute dovute alla difficoltà della propria condizione.

Yoshimura Ryuta (63), direttore dell’ospedale ha commentato: “Molti pazienti sono preoccupati per il proprio futuro. È prevedibile un aumento del numero di casi in cui lo stress porterà un peggioramento delle malattie croniche”.

Fonte: The Mainichi http://mainichi.jp/english/articles/20160421/p2a/00m/0na/015000c

22 Aprile 2016, “La nostra battaglia non è contro il popolo giapponese”, ha dichiarato una ex comfort woman

Due ex comfort women hanno fatto delle donazioni per aiutare le vittime del terremoto di Kumamoto. Kim Bok Dong (90) ha contribuito con una donazione pari a 1 milione di won e Gil Won Ok (88) ha donato 300’000 won alla Korean Council for Women Drafted for Military Sexual Slavery by Japan.

“La nostra battaglia non è contro il popolo giapponese, ma contro il governo” ha dichiarato la signora Kim “Non possiamo restare impassibili quando i nostri vicini stanno soffrendo”.

“In rispetto della volontà di queste donne, cercheremo di comunicare i loro sinceri messaggi al Giappone” ha dichiarato Yoon Mee Hyang, rappresentante dell’organizzazione, dimostrando un forte apprezzamento per il gesto.

L’organizzazione ha intenzione di raccogliere altre donazione e consegnarle al Giappone. Le due ex comfort women hanno incoraggiato il popolo sudcoreano fare delle donazioni per il popolo giapponese. La signora Kim ha dichiarato: “Prenderò l’iniziativa per aiutare il popolo giapponese. Vorrei avervi al mio fianco”.

Fonte: The Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/news/nation/2016/04/116_203215.html

23 Aprile 2016, Giappone – Terremoti di Kumamoto: disastri di estrema gravità

Il Primo Ministro Abe ha dichiarato che il governo, durante un incontro ministeriale fissato per lunedì 25 aprile, procederà a definire formalmente i terremoti di Kumamoto come “gravi disastri”, aventi diritto a un’assistenza speciale.

Se i terremoti verranno designati come disastri di estrema gravità, il governo fornirà un particolare sostegno, come maggiori sussidi per le restaurazioni, non previsto per i casi che non rientrano in questa categoria.

“Faremo tutto ciò che è in nostro potere, a partire dal sostegno finanziario” ha dichiarato Abe a Mashiki, una delle municipalità più colpite. Il premier ha aggiunto che il governo si impegnerà con tutte le sue forze per agevolare la ripresa del Kyushu.

Durante la sua visita nelle zone colpite dal sisma, Abe ha commentato: “Ho visto il caos e la gravità dei danni causati dal terremoto. È stato doloroso. Il castello è un simbolo di Kumamoto e la ripresa non sarà completa finché non verrà riparato.”

Fonte: The Japan News by Yomiuri Shinbun http://the-japan-news.com/news/article/0002898647

24 Aprile: Non è tempo di dialogo con la Corea del Nord

Il Ministro dell’Unificazione Hong Yong Pyo ha dichiarato che allo stato attuale non si può dialogare con la Corea del Nord, sottolineando la necessità di mantenere la pressione politica e le sanzioni in relazione alle provocazioni missilistiche e nucleari provenienti da Pyongyang.

Hong Yong Pyo ha dichiarato che maggiori pressioni politiche potrebbero essere in grado piegare il regime nordcoreano e avviare il processo di denuclearizzazione.

“E’ necessario mantenere una forte pressione politica e le sanzioni per poter raggiungere il nostro obiettivo di unificazione pacifica. Penso che potremmo aprire una porta solo quando crederemo che esista un’uscita che conduca alla pace. Non è ancora venuto il tempo per questo” ha dichiarato Hong.

Le dichiarazioni del ministro si aggiungono alle crescenti speculazioni di un probabile quinto test nucleare o missilistico da parte del regime di Pyongyang. Dai primi giorni di aprile, la Corea del Nord ha avviato il lancio di missili e razzi come atto di sfida nei confronti degli Stati Uniti e dei loro alleati.

Fonte: The Korean Herald http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20160424000292

 

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