Rassegna settimanale 5-11 dicembre: Sud Est Asiatico

Rassegna settimanale 5-11 dicembre: Sud Est Asiatico

5 dicembre, Filippine – Robredo si dimette citando un complotto per “rubarle” la poltrona 

La Vice Presidente Leni Robredo ha annunciato le proprie dimissioni come segretaria della casa e dello sviluppo urbano dopo che le è stato annunciato che non avrebbe più potuto partecipare alle riunioni del consiglio dei ministri.

Robredo ha menzionato “importanti differenze” tra lei e il Presidente Duterte. Non ha mai nascosto le proprie critiche contro la guerra alla droga, già costata la vita a 2000 persone, e la sua volontà di reintrodurre la pena capitale nel paese. Inoltre, Robredo ha qualificato inappropriati i commenti che le ha rivolto Duterte sul suo aspetto fisico e la sua vita privata.

Il Presidente ed il Vice Presidente sono eletti separatamente e Robredo non era il candidato desiderato dal Presidente in carica. Sin dall’inizio le differenze erano evidenti, spiega la Vice Presidente, ma sperava che la lotta alla povertà potesse essere un punto d’incontro tra i due. Malgrado l’accaduto, l’ex segretario della casa e dello sviluppo urbano si rifiuta di lasciare la vice presidenza.

Fonte: Asian Correspondent, https://asiancorrespondent.com/2016/12/philippines-vice-president-leni-robredo-quits-cabinet-citing-plot-steal-job/

6 dicembre, India – Lo stato indiano nomina il successore di Jayalalithaa Jayaram

L’AIADMK nomina O.P Panneerselvam come Capo Ministro dello stato del Tamil Nadu dopo la morte di Jayalalithaa Jayaram, dovuta ad un attacco cardiaco avvenuto la notte precedente. Aveva 68 anni. La nomina di un fedelissimo servirebbe a placare le paure di guerre interne al partito, costruito e alimentato attorno al culto della donna ormai scomparsa.

Jayalalithaa era stata una attrice di successo prima di esser eletta ben cinque volte Capo Ministro dello stato. Col tempo si è instaurato un vero e proprio culto della personalità intorno a lei ed era stata soprannominata “Amma” o “Madre”.

Sono stati proclamati sette giorni di lutto e migliaia di poliziotti saranno presenti per garantire la sicurezza. Il primo ministro indiano Nerandra Modi si è recato a Chennai, capitale dello stato del Tamil Nadu, insieme ad altri ministri per assistere ai funerali. Il premier ha ricordato il suo impegno contro la povertà e quanto fosse un’ispirazione per le donne e le persone emarginate.

Fonte: Reuters, http://www.reuters.com/article/india-jayalalithaa-idUSL4N1E121F

7 dicembre, Pakistan – Disastro aereo uccide 48 persone

Ammontano a 48 le vittime del disastro aereo avvenuto nella regione montuosa del Chitral, vicino alla città di Havelian. Le autorità hanno prontamente dichiarato che le possibilità di trovare superstiti sono pari a zero. Sono stati dispiegati un elicottero e cinquecento uomini per le operazioni di recupero, ad ora sono stati ritrovati 40 corpi che potranno essere identificati solo tramite test del DNA.

Non sono ancora chiare le circostanze dell’incidente date le condizioni meteorologiche ottimali. Tuttavia, stando ad un ufficiale dell’aviazione civile, il pilota avrebbe mandato una richiesta di aiuto per un malfunzionamento dei motori.

All’interno dell’aereo si trovavano 42 passeggeri più il personale di volo. Tra i passeggeri erano presenti anche due australiani ed un cinese. Inoltre sull’aereo era presente l’ex pop star Junaid Jamshed, diventata da qualche anno un seguace del movimento conservatore Tableeghi Jamaat.

Fonte: The Guardian, https://www.theguardian.com/world/2016/dec/07/pakistan-plane-crashes-flight-pk661

Indonesia, Un terremoto scuote la provincia di Aceh e uccide decine di persone

Dopo il terremoto avvenuto alle cinque del mattino sull’isola di Sumatra, nella provincia di Aceh, sono 97 i morti e 273 i feriti, di cui un quarto di questi sarebbero in condizioni critiche. Il sisma di magnitudo 6.5 ha colpito la città di Reuleuet mentre la maggioranza musulmana della popolazione si stava preparando alla prima preghiera del giorno.

Il presidente Joko Widodo ha dichiarato che il capo di stato maggiore si recherà sui luoghi dell’accaduto mentre i militari si sono impegnati a dispiegare 740 uomini per le operazioni di scavo e soccorso. Le autorità locali dalla loro parte richiedono più mezzi ed un membro locale della Mezzaluna Rossa testimonia che negli ospedali non ci sono abbastanza medici per fronteggiare la crisi.

Al momento del terremoto la popolazione è scappata immediatamente dalle proprie case ed è fuggita dalla costa anche se non era scattato l’allarme tsunami. L’Indonesia, e particolarmente l’isola di Sumatra, è soggetta a forti scosse sismiche e tra la popolazione è ancora viva la memoria dello tsunami del 2004 che costò la vita a 170 000 indonesiani, tra i quali 120 000 della provincia di Aceh.

Fonte: The Guardian, https://www.theguardian.com/world/2016/dec/07/aceh-earthquake-children-among-dead-and-dozens-more-trapped-on-sumatra

8 dicembre, Vietnam – Il Vietnam decide di rischiare iniziando i lavori di dragaggio

Lo stato vietnamita ha iniziato i  lavori di dragaggio sulla scogliera di Ladd Reef all’interno delle Isole Spratly. La scogliera è totalmente sommersa dalle acque durante la marea alta ma vi sono comunque presenti un faro e un avamposto vietnamita. Quest’attività rischia di provocare una forte reazione da parte di Pechino.

Inoltre, durante il mese di agosto, il Vietnam ha aumentato le proprie capacità di difesa fortificando diverse isole e munendole di lanciarazzi in grado di colpire le navi cinesi. Secondo un analista della difesa britannico, questo comportamento è sintomo della diffidenza più totale nei confronti dei propri vicini. Il paese sta cercando di migliorare in tutti i modi le proprie difese ed il più rapidamente possibile, possibilmente per rafforzare il controllo sulle Isole Spratly.

Quest’episodio si inserisce tra le altre dispute territoriali del Mar Cinese Meridionale. Le isole sono attualmente contestate tra vari stati, tra cui la Cina ed il Vietnam. Quest’ultimo si sta rivelando come il rivale di maggior rilievo nei confronti dell’altro stato comunista. La posta in palio è altissima visto che nel Mar Meridionale Cinese transitano ogni anno merci dal valore di 5 mila miliardi di dollari.

Fonte: The Straits Time http://www.straitstimes.com/asia/se-asia/risking-chinas-ire-vietnam-begins-dredging-on-south-china-sea-reef

9 dicembre, Birmania – Le Nazioni Unite allarmate dalla situazione dei Rohingya

Le Nazioni Unite chiedono ad Aung San Suu Kyi di recarsi al nord ovest del paese dove l’esercito è accusato di gravi violazioni dei diritti umani contro la minoranza musulmana dei Rohingya. Il consigliere speciale per la Birmania delle Nazioni Unite si è dichiarato molto preoccupato dalla situazione e invita le autorità a prendere posizione.

La vincitrice del premio Nobel nel 1991, Aung San Suu Kyi, ha dichiarato in un’intervista che la situazione è sotto controllo e chiede alla comunità internazionale di non peggiorare la situazione.

Dopo alcuni scontri con la polizia, l’esercito birmano ha lanciato una grande operazione militare, qualificata come pulizia etnica. Sono intorno ai 20 000 i Rohingya fuggiti in Bangladesh, dove i superstiti hanno testimoniato le atrocità ed i massacri inflitti dall’esercito. I Ronhingya sono apolidi e considerati stranieri in un paese dove il 95% della popolazione è buddista, anche se alcuni di loro abitano in Birmania da più generazioni.

Fonte: Le Monde, http://www.lemonde.fr/asie-pacifique/article/2016/12/09/violences-contre-les-rohingyas-en-birmanie-l-onu-appelle-suu-kyi-a-intervenir_5046023_3216.html

10 dicembre,  Filippine – Duterte avvia una riforma costituzionale

Il presidente Rodrigo Duterte ha avviato una proposta di riforma costituzionale per creare un sistema di governo federale. L’ordine esecutivo, firmato ieri, ha creato una commissione di 25 membri per delineare i contorni della riforma. La costituzione in vigore dal 1987, creata e modificata dall’ex dittatore Ferdinand Marcos,  istituiva un sistema presidenziale.

La riforma ha un duplice scopo, il primo è quello di mettere fine alla rivolta della minoranza musulmana nel sud del paese, responsabile della morte di oltre 120 000 persone e di due milioni di sfollati. La minoranza richiede una regione autonoma da quarant’anni. Dall’altra parte per far ripartire l’economia e modificare le disposizioni che limitano gli investimenti stranieri.

Il presidente Duterte ha fatto sapere che in caso dovesse passare la riforma potrebbe anche dimettersi prima della fine del suo mandato previsto per il 2022.

Fonte: The Straits Times, http://www.straitstimes.com/asia/se-asia/duterte-starts-moves-to-amend-constitution

11 dicembre, Indonesia – 3 arresti dopo un tentato attentato 

Due uomini ed una donna sono stati arrestati nei pressi di Jakarta, con l’accusa di aver pianificato un attacco terroristico contro il palazzo presidenziale. I sospettati sono stati ritrovati con un ordigno nascosto in un bollitore dell’acqua, che sarebbe stato piazzato nel palazzo durante il cambio della guardia.

Il paese si sta preparando per le festività di capodanno e si teme una recrudescenza del fondamentalismo di matrice islamica. Le autorità dichiarano che nel paese ci sarebbero attorno ai 1200 simpatizzanti dello stato islamico.

Fonte: Asian Correspondent, https://asiancorrespondent.com/2016/12/indonesian-police-foil-presidential-palace-bombing-plot-arrest-three/

Featured Image Source: Straits Times