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Watalis: rilanciare il Tohoku partendo dalle donne e dalle tradizioni locali

Il progetto Watalis nasce nel 2011 da un’idea di Megumi Hikichi. L’associazione si occupa di ideare, produrre e vendere oggetti utilizzando materiali di riciclo.

Utilizzando kimono di seconda mano che raccoglie da tutto il Paese, Watalis crea delle borsine chiamate “fuguro” e altri oggetti.

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Informazioni sul progetto

La sua origine è nascosta nel nome stesso del progetto. Watalis è la fusione di Watari (亘理町), la cittadina di cui è originaria Megumi, nella provincia di Miyagi-regione del Tōhoku, con la parola “talismano” (Greenz global, http://greenzglobal.jp/watalis-7362.html).

La parola “talismano” si riferisce ai fuguro, che ricordano i Takarabukuro, talismani simbolo di protezione delle cose preziose. La chiusura a cordoncino rappresenta lo spirito di solidarietà.

Il nome Watalis è stato coniato con la speranza che il potere dei talismani possa aiutare la comunità a riprendersi e a guardare al futuro con speranza e forza (Watalis, https://watalis.jimdo.com/english/).

Nel passato i contadini della zona regalavano fuguro con dentro del riso in segno di gratitudine ed erano proprio le donne a creare questi sacchetti usando dei vecchi kimono.

Quando Megumi Hikichi venne a conoscenza di questa tradizione locale decise di rilanciare i fuguro, rendendoli degli accessori alla moda.

Questo progetto sta avendo un grande successo, non solo a livello locale ma anche internazionale. Ha, infatti, avviato collaborazioni con department stores e marchi internazionali.

Che tipo di empowerment femminile crea?

La regione di Miyagi è stata duramente colpita dal terremoto e maremoto del 2011; a seguito di questo disastro la comunità si era disgregata, e le donne, ignorate dai programmi di ricostruzione del governo centrale, si trovarono in una condizione particolarmente svantaggiata.

Creando e vendendo questi prodotti, Watalis ha fornito opportunità di impiego alle donne e ha aiutato la creazione di posti di lavoro in una delle aree maggiormente devastate nel 2011. La produzione manuale, inoltre, fa ricordare alle persone delle usanze locali, rafforzando il senso di identità e di comunità che porta alla rinascita.

Questo progetto ha dato la possibilità a molte donne di trovarsi e confrontarsi e creare una nuova comunità dove le donne possono supportarsi a vicenda.

Empowerment= far incontrare le donne e ricreare un senso di comunità e rafforzare la voglia di rilanciare la zona + generare opportunità di lavoro per le donne della zona per far ripartire l’economia della regione.

L’empowerment economico delle donne è riconosciuto come uno dei fattori chiave nella ripresa post-disastro e nella ricostruzione dal momento in cui le donne giocano un ruolo vitale nell’ambito della famiglia e della comunità (APEC, Good Practices on Economic Empowerment of Women in Post-Disaster Reconstruction in Tohoku and the Asia-Pacific, 2014).

Abbiamo intervistato Megumi Hikichi, fondatrice di Watalis, per scoprire di più su questo progetto. Leggi l’intervista.

 

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