Rassegna settimanale 14-20 gennaio 2019: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 14-20 gennaio 2019: Giappone e Corea del Sud

14 gennaio, Giappone – Il Giappone testerà un sistema di allerta per i disastri nella regione dell’Asia Pacifica tramite il satellite dotato di GPS “Michibiki”

Kobe – Il governo si sta preparando a testare un sistema di allerta rapida nell’eventualità di disastri nella regione dell’Asia Pacifica con l’utilizzo di uno dei suoi satelliti Quasi-Zenith, ha riferito domenica un’organizzazione internazionale con sede a Kobe.

Sono stati avviati i preparativi per il primo test oltreoceano che avrà luogo più avanti quest’anno in India e in Papua Nuova Guinea, perché il Paese mira ad espandere il proprio contribuito alla prevenzione dei disastri in altri Stati asiatici. L’iniziativa punta anche a mitigare il potenziale impatto dei disastri naturali sulle reti di fornitura e produzione degli imprenditori giapponesi, stando a quanto sostiene l’Asian Disaster Reduction Center (ADRC).

Uno dei quattro sistemi satellitari di posizionamento globale Michibiki sarà usato per riportare informazioni di altre istituzioni che monitorano le condizioni atmosferiche, hanno comunicato gli ufficiali dell’ADRC.

Il governo, in collaborazione con l’ADRC, con le imprese nazionali e le università, ha sviluppato un ricevitore che sarà distribuito alle autorità locali.

Degli esperimenti sono stati già realizzati all’interno della nazione per testare la trasmissione reciproca di dati. Oltre all’invio di segnali di allerta, il sistema è stato usato per connettere computer presso centri di evacuazione di simulazione e presso un centro di risposta ai disastri, ha affermato un ufficiale.

Il sistema potrebbe essere particolarmente efficace nell’incoraggiare l’evacuazione e nella gestione delle attività di soccorso in aree remote come piccole isole e regioni montuose, dicono le fonti.

Fonte: Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/01/14/national/japan-test-disaster-warning-system-asia-pacific-region-later-year-using-satellite/#.XD3zK9Kg_cs

15 gennaio, Corea del Sud – Seoul ospiterà un centro dell’OMS

Il governo cittadino e il Ministero dell’Ambiente hanno annunciato che verrà stabilita a Seoul una unità dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS, o World Health Organization, WHO, in inglese) che si occuperà di problemi legati all’inquinamento ambientale e alla salute.

Stando a quanto sostiene il Governo Metropolitano di Seoul, il Centro dell’Asia Pacifica per l’Ambiente e la Salute nella Regione Pacifica aprirà nella capitale presso il Seoul Global Center e avvierà le sue attività dal mese di maggio.

Il centro è stato pensato per fornire agli Stati nella regione informazioni aggiornate sulla natura e gravità dei rischi sanitari ambientali esistenti o che stanno emergendo. Si occuperà anche dell’identificazione ed implementazione di politiche adatte a rispondere a questi rischi.

Il Ministero, l’Ufficio Regionale del Pacifico Occidentale dell’OMS e il governo locale hanno firmato un memorandum d’intesa (MOU) per approvare l’apertura del centro.

Il sindaco di Seoul Park Won-soon, il Ministro dell’Ambiente Cho Myung-rae, e il Direttore dell’Ufficio Regionale del Pacifico Occidentale dell’OMS Shin Young-soo hanno preso parte alla cerimonia per la firma presso il Seoul Global Center, insieme ad altri 100 invitati.

La struttura in questione sarà il primo centro ambientale e sanitario dell’OMS nella regione dell’Asia Pacifica, e il secondo in generale dell’agenzia se si considera quello europeo situato a Bonn, in Germania, in funzione dal 1991.

Il centro, per il quale si ha in programma la nomina di un dirigente e l’assunzione di impiegati a marzo, sarà suddiviso in tre team – uno relativo alla qualità dell’aria, energia e sanità, un altro incentrato sul cambiamento climatico e sanità, ed il terzo dedicato all’acqua e all’ambiente di vita.

Secondo quanto stabilito dal MOU, il centro presenterà le proprie dichiarazioni tecniche e finanziarie al governo metropolitano e al Ministero dell’Ambiente ogni anno e le sue operazioni saranno anche revisionate nel primo, quinto e nono anno dall’inizio delle attività.

Per queste operazioni, il Ministero pagherà 940 milioni di won ($839,000) e la città 500 milioni di won per il primo anno, seguiti rispettivamente da 1,9 miliardi di won e 500 milioni di won l’anno successivo, anche se ciascun contributo richiede l’approvazione dell’Assemblea Nazionale e del Consiglio Metropolitano di Seoul.

Fonte: Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/01/281_262069.html

16 gennaio, Giappone – Il Giappone vuole bonificare altro terreno nella nuova sede della base americana di Henoko a Okinawa da marzo

Il governo centrale intende iniziare il collocamento di terra per procedere con i lavori di bonifica in un’area al largo del distretto costiero di Henoko a Nago, nella Prefettura di Okinawa, a partire da marzo, hanno riferito martedì fonti autorevoli.

L’ufficio di Okinawa del Ministero della Difesa si appresterà a comunicare al Governo della Prefettura in questione informazioni riguardo al posizionamento di terreno in una nuova area, che entrerà a far parte del controverso progetto di ricollocamento delle operazioni della Stazione Aerea di Futenma del Corpo dei Marines statunitense a Ginowan verso una struttura sostitutiva costruita a Henoko.

La decisione è destinata probabilmente ad attrarre lo scontento del Governo della Prefettura, in quanto il governatore Denny Tamaki ha espresso con determinazione la volontà di bloccare i piani di ricollocamento della base.

Il governo centrale ha avviato la bonifica delle acque di una sezione di 6,3 ettari vicino alla punta del Capo di Henoko il 14 di dicembre. Stando alle fonti, per ora è stato completato circa il 20% del lavoro di bonifica nell’area, e si calcola che l’acqua di mare indietreggerà intorno ad aprile se l’operazione procederà in modo regolare.

L’ufficio intende iniziare a scaricare terriccio nelle acque di un’area di 33 ettari vicino a quella attualmente interessata dalla bonifica in corso.

Al momento, l’ufficio si sta occupando dell’ispezione dei muri marini e ha previsto l’inizio dei lavori all’interno della nuova area alla fine di marzo, sostengono le fonti.

Nel frattempo, governo continua a procedere con il progetto di Henoko sperando di poter concretizzare l’accordo di ricollocamento della base.

Fonte: Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/01/16/national/politics-diplomacy/japanese-government-start-new-round-henoko-reclamation-work-march/#.XD71ztKg_cs

17 gennaio, Giappone – Il 24esimo anniversario del terremoto di Kobe

Kobe – Giovedì mattina si sono tenuti una serie di eventi in occasione del 24esimo anniversario del terremoto di Kobe nella Prefettura di Hyogo.

Il terremoto, che si verificò alle 5:46 ora locale il 17 gennaio del 1995, provocò la morte di 6.434 persone nella Prefettura di Hyogo e nelle aree limitrofe.

Nel Parco Higashi Yuenchi a Kobe si è tenuta una cerimonia durante la quale sono state accese 7.000 lanterne di bambù, riportando le cifre 1.17 (la data del terremoto) e il carattere kanji di hikari (luce) in memoria delle vittime.

Nel frattempo, in un parco ad Itami, 6.434 candele sono state accese per onorare i morti.

Il terremoto, di intensità sismica di 7.3, seppellì gli abitanti sotto edifici rasi al suolo e cavalcavia autostradali e binari ferroviari sradicati, mentre incendi divampavano nelle case di legno crollate e fumo acre oscurava il cielo.

I gravi danni all’area portuale, dove praticamente tutte le 300 navi ormeggiate furono distrutte, diedero un duro colpo all’economia della città, provocando un esodo della popolazione nei successivi mesi e anni.

Circa il 40% dei residenti di Kobe sono nati dopo il terremoto, oppure si sono trasferiti nella città negli anni successivi al disastro, secondo i funzionari della città. Il sindaco di Kobe Kizo Hisamoto ha ribadito l’importanza di trasmettere il ricordo di quel giorno alle generazioni future.

Fonte: Japan today
Link: https://japantoday.com/category/national/24th-anniversary-of-great-hanshin-earthquake-observed

18 gennaio, Corea del Sud – La Corte d’appello accoglie le richieste di compensazione delle vittime del lavoro forzato di Fujikoshi

Una Corte di Appello di Seoul ha accolto le richieste di danni presentate da un altro gruppo di sudcoreani sottoposti ai lavori forzati in periodo di guerra da parte di una compagnia giapponese per ricevere una compensazione.

La Corte Suprema di Seoul ha mantenuto la sentenza di una corte minore che aveva stabilito che la Nachi-Fujikoshi Corp. pagasse 80 milioni di won (US$71,300-$89,000) a 27 vittime sopravvissute e alle famiglie di coloro che sono invece morti.

La sentenza di venerdì segue i passi di due decisioni che la Corte Suprema ha preso lo scorso anno a favore delle dozzine di vittime sudcoreane di lavoro forzato contro alla Nippon Steel & Sumitomo Corp. e alle Mitsubishi HeavyIndustries Ltd.

Le vittime della querela in questione hanno avviato un’azione legale accusando Nachi-Fujikoshi di essere state costrette a lavorare in condizioni estreme e senza paga a Toyama agli inizi degli anni Quaranta. Infatti, la Corea è rimasta sotto il dominio coloniale giapponese dal 1910 al 1945.

Fujikoshi è stata accusata di aver impiegato con l’inganno 1.000 ragazze coreane di età compresa tra i 12 e i 18 anni al lavoro volontario presso fabbriche di munizioni durante la Seconda guerra mondiale, promettendo loro che avrebbero guadagnato molto denaro in futuro.

Hanno quindi fatto causa alla compagnia in Giappone nel 2003, ma la corte giapponese ha espresso una sentenza a favore della società giapponese, sostenendo che le questioni di risarcimento relative al periodo coloniale erano già state risolte nel 1965 con il trattato firmato da Seoul e Tokyo.

Le vittime hanno riportato il caso in patria e hanno continuato la loro lotta legale dopo che la Corte Suprema coreana ha stabilito nel maggio 2012 che la Nippon Steel e Mitsubishi debbano corrispondere una compensazione ai querelanti, in quanto il patto del 1965 non pone limiti al diritto individuale di richiedere il pagamento dei danni. Le compagnie giapponesi hanno fatto ricorso contro le sentenze.

I casi di lavoro forzato sono stati tutti detenuti dalla Corte suprema fino all’ottobre dell’anno scorso, quando quest’ultima ha finalmente deciso di emettere la sua storica sentenza.

Fonte: Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/01/120_262270.html

19 gennaio, Corea del Sud – Il Primo Ministro mantiene il silenzio sulle relazioni tra Seoul e Giappone

Il Primo Ministro Lee Nak-yon ha mantenuto il silenzio riguardo ai rapporti tesi tra Corea del Sud e Giappone, suggerendo che il governo continua ad adottare una posizione ferma di fronte al Giappone.

Lee non ha rilasciato commenti sul deterioramento delle relazioni tra Seoul e Tokyo, ma ha sostenuto che “rimanere in silenzio è una reazione”.

Il Presidente Moon Jae-in ha recentemente esortato il Giappone durante una conferenza stampa per l’Anno Nuovo a Cheong Wa Dae ad assumere un atteggiamento “più umile” nei confronti del proprio passato, chiedendo a Tokyo di smettere di “politicizzare” l’argomento dei sudcoreani costretti al lavoro forzato da società giapponesi durante la Seconda guerra mondiale.

I rapporti tra i due Paesi si sono deteriorati ulteriormente in seguito alla sentenza della Corte sudcoreana. Ultimamente, Seoul e Tokyo si sono scambiati frecciate sul tema delle operazioni radar militari della Corea del Sud.

Il Giappone ha sostenuto che una nave da guerra sudcoreana la scorsa settimana ha fermato il suo radar di controllo del fuoco su un aereo di pattuglia marittima giapponese, mentre il Ministero della Difesa della Corea del Sud ha contestato questa dichiarazione, sostenendo che il cacciatorpediniere era impegnato in una missione umanitaria per soccorrere una nave della Corea del Nord che era alla deriva in acque internazionali del Mare dell’Est. Entrambi i governi continuano ad esprimere il proprio “rimorso” riguardo alle rispettive azioni.

Fonte: Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/01/120_262292.html

20 gennaio, Giappone – La fioritura dei ciliegi in Giappone arriverà prima del solito di nuovo nel 2019

Anche se alcune aree del Giappone non hanno ancora visto la loro prima nevicata dell’anno, gli esperti dicono di sapere già quando arriverà la primavera.

Gli abitanti della Prefettura di Kochi nello Shikoku saranno i primi a vedere i boccioli del ciliegio Somei-Yoshino quest’anno, intorno al 18 di marzo, stando alla previsione di una società meteorologica di Osaka, secondo cui i sakura simbolo del Giappone fioriranno prima del solito.

L’anno scorso, la primavera è arrivata inaspettatamente presto in tutto il Paese, con i germogli già in piena vista a Tokyo il 17 di marzo.

Nelle previsioni di quest’anno, rilasciate giovedì, la Japan Meteorological Corp. ha annunciato che la fioritura a Kochi sarà probabilmente seguita da una precoce fioritura a Fukuoka, dove i boccioli appariranno il 20 di marzo.

Subito dopo i fiori di ciliegio inizieranno a sbocciare nelle città di Tokyo e Nagoya il 22 di marzo, a Kyoto il 25 di marzo e a Osaka il 27 di marzo.

La società ha concluso dicendo che le temperature relativamente miti in tutto il Paese nei mesi a partire da ottobre hanno ritardato il periodo di dormienza degli alberi, cosa che ha permesso ai germogli di sakura di sopravvivere all’inverno. Si pensa che il ritardo nell’inizio del periodo di dormienza non avrà effetti sulla fioritura dei ciliegi, e il tempo mite potrebbe addirittura velocizzarne lo sbocciare.

Secondo le previsioni, i ciliegi saranno in piena fioritura a Kochi il 25 di marzo, e a Tokyo e Fukuoka il 29 di marzo. La società ha anche affermato che l’ultimo weekend di marzo offrirà la possibilità di godere appieno della vista dei ciliegi in fiore a Tokyo, nel Kyushu e nella regione di Tokai, e che il primo weekend di aprile sarà il migliore per i picnic sotto i sakura nella regione di Kinki e in altre parti dello Shikoku, così come in altre aree della regione di Kanto.

Nelle aree settentrionali del Giappone, la primavera giungerà poco più tardi. Nel Sendai e in altre parti della Prefettura di Miyagi, i fiori di ciliegio sono previsti per il 9 di aprile. I primi germogli appariranno nella Prefettura di Aomori il 24 di aprile, e il 4 di maggio a Hokkaido.

Le previsioni coprono circa 1.000 luoghi in tutto il Paese. Si basano su dati derivanti dallo studio delle caratteristiche di fioritura dell’albero Somei-Yoshino – la varietà di sakura più comune, celebre per i suoi fiori di colore rosa tenue.

Fonte: Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/01/15/national/cherry-blossoms-across-japan-forecast-arrive-earlier-usual-2019/#.XERgZJRKjIU

 

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