Rassegna settimanale 3-9 giugno 2019: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 3-9 giugno 2019: Giappone e Corea del Sud

3 giugno, Giappone – La Nord Corea snobba la proposta di Abe di un incontro

La Nord Corea ha rifiutato la proposta di un incontro avanzata dal Primo ministro giapponese Abe, definendola una mossa “sfacciata”. Un portavoce nordcoreano ha dichiarato: “Se il Giappone vuole parlare della ‘giusta decisione’, è esattamente quello che vogliamo dir loro”, citando le recenti affermazioni del Ministro degli esteri sudcoreano Kono. Quest’ultima aveva accennato alla possibilità di “allentare le sanzioni” solo dopo che la Nord Corea avrà preso “la giusta decisione”.

Il portavoce ha aggiunto: “Ora ci si aspetta che il Giappone prenda una posizione netta. Deve scrivere una nuova storia e ammettere i crimini che ha commesso. Abe bussa continuamente alla porta di Pyongyang […] ma non ha fatto alcun minimo cambiamento alla sua politica ostile verso il nostro Paese visto che Kono parla di aumentare la pressione con le sanzioni”.

Queste parole sono la risposta ufficiale alla proposta di Abe dello scorso mese per un incontro con il leader nordcoreano Kim Jong-un. Abe è il solo leader regionale dei Paesi principali con cui Kim non si sia ancora incontrato.

Fonte: The Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/356_269981.html

 

4 giugno, Sud Corea – Cina e USA pressano la Sud Corea affinché prenda una posizione nel conflitto commerciale

Un ufficiale cinese ha invitato la Sud Corea a prendere la “giusta decisione” per assicurare buone relazioni tra i due Paesi mentre aumentano le preoccupazioni che l’intensificarsi della rivalità sino-statunitense costringa Seoul a prendere scelte geopolitiche difficili tra questi due poteri forti.

Washington e Pechino si stanno scontrando sul commercio, la sicurezza in mare, la proprietà intellettuale e altre questioni, mentre Seoul sta cercando con difficoltà di rafforzare l’alleanza di sicurezza con gli Stati Uniti e la partnership strategica con la Cina.

Il conflitto tra poteri forti in ambito economico mette la Sud Corea in una posizione difficile in politica economica estera, visto che sembra che gli USA abbiano chiesto ai propri alleati di non usare la tecnologia telefonica Huawei della Cina per motivi di sicurezza.

L’ufficiale cinese ha detto che Pechino rispetta l’alleanza sudcoreana con Washington ma ha sottolineato come questa non dovrebbe danneggiare gli interessi cinesi in materia di sicurezza.

Circa la possibilità di una visita del Presidente cinese Xi Jinping in Sud Corea, l’ufficiale di Pechino ha dichiarato che il Ministro degli esteri cinese sta valutando la possibilità e si sta consultando con il corrispettivo sudcoreano e l’ambasciata sudcoreana in Cina.

Fonte: The Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/120_270038.html

5 giugno, Giappone – Giappone e Italia confermano la cooperazione in vista del G20 a Osaka

Il Primo ministro Abe e il Ministro degli esteri italiano Enzo Moavero Milanesi hanno confermato mercoledì le intenzioni di entrambi i Paesi di collaborare durante il summit del G20 che si terrà a Osaka il 28 e 29 giugno.

Durante il loro incontro a Tokyo, Abe ha detto al Ministro in visita che il Giappone e l’Italia condividono i valori universali di libertà, democrazia, diritti umani e stato di diritto.

Ha aggiunto che non vede l’ora di accogliere il Primo ministro italiano Giuseppe Conte per il G20.

Lodando il ruolo del Giappone nella promozione del libero scambio, il Ministro italiano ha sottolineato quanto l’Italia sia attiva nel libero scambio nell’Unione europea.

Fonte: The Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/06/05/national/politics-diplomacy/japan-italy-affirm-cooperation-g-20-summit/#.XP0zaogzbIU

6 giugno, Giappone – Durante la sua visita in Iran, Abe cercherà di mediare tra Teheran e Washington

Il Primo ministro Abe visiterà l’Iran dal 12 al 14 giugno, la prima visita di un premier giapponese nel Paese da oltre quarant’anni.

Abe spera di mediare tra gli Stati Uniti e l’Iran e incoraggiare il dialogo tra i due Paesi nel tentativo di allentare le tensioni.

Ci si aspetta che Abe sottolinei l’importanza dell’accordo nucleare internazionale del 2015, anche se gli USA si sono ritirati. Teheran ha dichiarato lo scorso mese che avrebbe sospeso alcuni degli impegni assunti in base all’accordo.

Abe incontrerà l’Ayatollah Ali Khamenei, il leader supremo dell’Iran, e il Presidente Hassan Rouhani.

La visita di Abe si inserisce nelle celebrazioni del novantesimo anno di relazioni diplomatiche tra i due Paesi.

Durante la conferenza stampa congiunta con Trump a Tokyo lo scorso maggio, Abe ha dichiarato di volersi spendere per facilitare il dialogo tra Washington e Teheran “così che le cose non peggiorino e non si arrivi ad uno scontro militare” in Medio Oriente.

Il Giappone ha sostenuto l’accordo nucleare che era stato raggiunto nel 2015 tra l’Iran e altri sei Paesi – Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Germania, Russia e Cina. Lo scontro recente ha messo Tokyo in una strana posizione tra l’alleato statunitense e l’Iran, su cui il Giappone fa da tempo affidamento per le importazioni di petrolio. Gli Stati Uniti hanno messo fine alle deroghe alle sanzioni per gli acquirenti di petrolio iraniano, Giappone incluso.

Fonte: The Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/06/06/national/politics-diplomacy/amid-iran-u-s-standoff-abe-play-mediator-tehran-first-visit-japan-pm-since-revolution/

7 giugno, Sud Corea- Il bilancio delle vittime della tragedia nel Danubio sale a 18

Sono stati ritrovati altri due corpi di vittime sudcoreane dell’incidente mortale avvenuto la scorsa settimana quando un battello turistico è affondato nelle acque del Danubio. Il numero delle vittime è quindi salito a 18 mentre 8 rimangono ancora dispersi.

Il battello stava trasportando 33 turisti coreani e due membri ungheresi dell’equipaggio quando si è capovolto ed è affondato dopo essere stato colpito da una nave da crociera svizzera. Sette passeggeri coreani sono stati salvati subito dopo l’incidente.

Giovedì tre corpi sono stati recuperati dal fiume, due di questi sudcoreani mentre la terza vittima è ungherese.

Le operazioni di ricerca sono state ostacolate dall’acqua alta dovuta alle piogge forti. Le autorità hanno inviato sommozzatori nel fiume per le ricerche dei dispersi e per iniziare le procedure di recupero del battello. Le autorità ungheresi stanno lavorando per sollevare il relitto del battello usando una gru ma i lavori sono ostacolati dal livello elevato del fiume.

Fonte: The Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/120_270206.html

8 giugno, Giappone – Un documentario sulle comfort women mostra entrambe le posizioni nel dibattito

Il 30 maggio tre studiosi hanno tenuto una conferenza stampa contro il documentario “Shusenjo: The Main Battleground of the Comfort Women Issue,” che mostra lo scontro di retorica sulla questione delle comfort women. Tra questi vi era anche Nobukatsu Fujioka, vice presidente della Società giapponese per la riforma dei libri di storia affinché questi riflettano la visione del governo secondo cui queste donne non furono forzate a prostituirai in bordelli militari ma erano in realtà prostitute di professione. Visione questa a cui si oppone la Sud Corea, da cui proveniva il maggior numero di donne, e molti studiosi giapponesi.

Fujioka e altri affermano che l’autore del documentario, Miki Dezaki, li abbia ingannati facendo credere loro che queste interviste erano parte del suo lavoro di tesi ma non sarebbero mai state trasmesse a scopi commerciali. Affermano inoltre che il montaggio sia stato fatto ad hoc per distorcere le loro parole. Hanno quindi intrapreso un’azione legale per bloccare la riproduzione del documentario, che sta riscontrando un grande successo di pubblico.

Dezaki nega le accuse dicendo che gli intervistati hanno firmato una liberatoria in cui è specificato che il documentario avrebbe potuto essere trasmesso in pubblico. Ha inoltre aggiunto che due degli intervistati avrebbero potuto esprimere le loro rimostranze quando Dezaki ha inviato loro il filmato in anteprima ma nessuno ha mostrato la sua insoddisfazione.

La presenza delle testimonianze di questi revisionisti è ciò che rende il documentario diverso dagli altri, nel presentare, cioè, entrambe le visioni sulla questione. L’obiettivo dell’autore non era quello di scoprire cosa accadde durante la Seconda guerra mondiale ma piuttosto quello di testimoniare l’attuale divisione ideologica in Giappone ben testimoniata dalla questione delle comfort women.

Dezaki ha spiegato che alcuni dei revisionisti erano inizialmente entusiasti del progetto. Uno di questi gli aveva persino inviato una mail di congratulazioni quando aveva saputo che il documentario sarebbe stato trasmesso, per poi condannarlo dopo la proiezione. “Pensavano che girassi un documentario che avrebbe mostrato esclusivamente la loro versione. Non capisco perché visto che avevo spiegato loro che avrei ascoltato tutte le parti per poi tirare le conclusioni. Forse è perché credono davvero di avere ragione”.

Fonte: The Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/06/08/national/media-national/documentary-juxtaposes-sides-contentious-debate-comfort-women/#.XP_U9JbOOEc

9 giugno, Sud Corea – Il Presidente Moon insiste per un summit con Xi e Abe

Secondo fonti di governo, il Presidente Moon Jae-in insiste per incontrare il Presidente cinese Xi Jinping e il Primo Ministro giapponese Abe ai margini del G20 a Osaka alla fine del mese.

Gli incontri dovrebbero mettere fine all’impasse che circonda la questione della denuclearizzazione totale della Nord Corea.

 “Stiamo programmando i possibili incontri del Presidente Moon con Xi e Abe durante il G20”, ha dichiarato la fonte di governo.

Molte sono le pressioni affinché Moon assuma un ruolo più attivo nell’affrontare questioni diplomatiche con i Paesi vicini.

Durante il possibile incontro con il Presidente cinese, è probabile che Moon chieda al governo cinese di non adottare misure discriminatorie e di ritorsione contro i produttori sudcoreani in Cina inclusi Samsung e LG a causa della disputa commerciale in corso tra Cina e Stati Uniti. Il governo sudcoreano è preoccupato che gli esportatori sudcoreani possano essere soggetti a restrizioni. La Cina è per loro il mercato più grande in termini di investimenti, numero di clienti, quantità di vendite e di guadagni.

Moon dovrebbe poi discutere dei recenti conflitti diplomatici tra Seoul e Tokyo durante il possibile incontro con Abe. I due Paesi sono coinvolti in una disputa sulla questione del lavoro forzato imposto a cittadini coreani durante l’occupazione coloniale della Corea. Tokyo si rifiuta di risarcire le vittime, come invece imposto da una sentenza della Corte Suprema sudcoreana.

Fonte: The Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/120_270315.html

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