Rassegna settimanale 16-22 settembre 2019: Sudest Asiatico

Rassegna settimanale 16-22 settembre 2019: Sudest Asiatico

22 settembre 2019, MALESIA E INDONESIA – Pechino l’Uomo Nero: come le fake news alimentano la paura in Malesia e Indonesia

La paura nei confronti della Cina è radicata nella regione, ma la diffusione di fake news, unita alla sempre più forte influenza cinese nell’area del sudest asiatico (data dagli investimenti della Belt and Road Initiative), ha recentemente reso Pechino il bersaglio di un numero sempre crescente di teorie di cospirazioni in Indonesia e Malesia.

Ad esempio, in Indonesia alcuni credono che il Presidente Joko Widodo stia “svendendo” il Paese alla Cina. Mafindo, una organizzazione indonesiana che cerca di combattere la diffusione di fake news, spiega che le paure più diffuse sono quelle secondo le quali i cinesi ruberebbero il lavoro ai locali, cercando di colonizzare economicamente l’Indonesia e inviando i loro militari a occupare il Paese. In realtà, secondo i dati dello Indonesian Ministry of Manpower, i lavoratori stranieri in Indonesia ammonterebbero a meno dello 0,1 percento della forza lavoro del Paese; la popolazione di etnia cinese in Indonesia ammonterebbe a 3 milioni di persone, in una nazione di 260 milioni di persone. Tuttavia, Mafindo mette in guardia dalle “reazioni emotive” causate dalle informazioni distorte diffuse riguardo la Cina, nei confronti della quale il pregiudizio è radicato.

Gran parte del materiale contro la Cina presente in Indonesia viene diffuso tramite Whatsapp e Facebook da persone di tutte le età, sesso e livello di istruzione, diversamente da quanto avviene in Paesi come gli Stati Uniti, dove le fake news vengono diffuse principalmente da persone di più di 65 anni. Le ricerche hanno anche dimostrato come la diffusione di fake news tenda a essere accidentale, più che intenzionale: infatti, chi le diffonde è manipolato da altri per ragioni politiche o economiche.

In Malesia, storie che diffondono il sentimento anti-cinese hanno origini più recenti. Nel corso dell’ultimo mese, sono emerse notizie secondo le quali ai migranti cinesi sarebbe stata assicurato l’ottenimento della cittadinanza malese senza alcuna restrizione. Anche queste false notizie sono state diffuse principalmente attraverso i social media.

Nell’area ASEAN, e in particolare in Indonesia e in Malesia, i temi più sensibili all’interno della società risultano essere razza e religione.

Fonte: South China Morning Post

Link: https://www.scmp.com/week-asia/politics/article/3029668/beijing-bogeyman-how-fake-news-fuels-fears-malaysia-and

 

20 settembre 2019, INDONESIA – Indonesia riconsidera il divieto al sesso al di fuori del matrimonio

Il Presidente Joko Widodo ha rimandato il voto su una controversa nuova proposta di legge che renderebbe illegale il sesso al di fuori del matrimonio. La vicenda ha ottenuto grande risalto online, dopo che il Governo australiano aveva aggiornato le sue indicazioni per i turisti diretti a Bali, meta scelta da milioni di viaggiatori ogni anno.

Se la legge passasse, il divieto di rapporti sessuali al di fuori del matrimonio potrebbe tradursi in pene di un anno di carcere per chi venisse denunciato da un coniuge, figlio o genitore.

Anche la convivenza al di fuori del matrimonio potrebbe essere punita con sei mesi di carcere. Inoltre, donne che ricorrano ad aborto (con l’esclusione di casi di emergenza medica o stupro) potrebbero andare incontro a pene fino a un massimo di quattro anni di carcere.

Fonte: BBC News

Link: https://www.bbc.com/news/newsbeat-49768137

 

18 settembre 2019, MALESIA – Mahatir aggiorna la politica straniera della Malesia, incluse la questione del Mar Cinese Meridionale e la cooperazione musulmana internazionale

Il Primo Ministro malese ha svelato nuove “linee guida” per quanto riguarda le relazioni estere del Paese, ribadendo che il Governo proseguirà con la propria politica di non allineamento nei confronti delle principali potenze presenti nella regione e annunciando l’intenzione di rendere il proprio Paese leader nella costruzione della cooperazione all’interno del mondo musulmano. Il Premier ha fatto riferimento a “nazioni potenti” che cercano di imporre la propria volontà su nazioni più piccole, e ha dichiarato che il multilateralismo è sotto minaccia. Ha anche proposto di lasciare non militarizzate le vie marittime contese, trasformandole invece in una regione di pace e commercio. Stando alle dichiarazioni di Mahatir, la Malesia cercherà di promuovere nell’area ASEAN la visione dell’accordo della Zona di Pace, Libertà e Neutralità (ZOPFAN) firmato già nel 1971 da Indonesia, Malesia, Filippine, Tailandia e Singapore. I territori contesi nel Mar Cinese Meridionale sono tra le vie marittime più importanti del mondo, e costituiscono un punto di rottura nelle relazioni tra Cina e Stati Uniti.

Fonte: South China Morning Post

Link: https://www.scmp.com/week-asia/politics/article/3027949/mahathir-update-malaysias-foreign-policy-including-south-china

 

16 settembre 2019, BIRMANIA – Nazioni Unite: i Rohingya che si trovano ancora in Birmania “rischiano il genocidio”

Secondo i risultati di una missione ONU, le centinaia di migliaia di musulmani rohingya che si trovano ancora in Birmania rischiano una prosecuzione sistematica e vivono sotto la minaccia del genocidio. Le forze di sicurezza birmane sono accusate di omicidi, stupri di gruppo e incendi dolosi perpetrati durante un giro di vite che ha portato più di 730 000 persone a fuggire dallo Stato del Rakhine (nell’ovest della Birmania) e a cercare rifugio in Bangladesh.

Per chi è rimasto, tuttavia, il rischio di genocidio resta alto.

Si tratta di circa 600 000 persone che vivono in condizioni “deplorevoli” e sono soggette a restrizioni in tutti gli aspetti della loro vita.

Fonte: Reuters

Link: https://www.reuters.com/article/us-myanmar-rohingya/rohingya-still-in-myanmar-face-threat-of-genocide-united-nations-idUSKBN1W119M

 

(Featured Image Source: Wikimedia Commons)