Rassegna settimanale 3-9 Febbraio 2020: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 3-9 Febbraio 2020: Giappone e Corea del Sud

3 febbraio, Corea del Sud – Moon riconferma il sostegno alla Cina nella battaglia al coronavirus

Il Presidente Moon ha riconfermato la necessità di cooperare a stretto contatto con la Cina per superare la diffusione del coronavirus partita da Wuhan. Il presidente ha anche spiegato che il divieto imposto da Seoul all’ingresso di persone che hanno visitato la provincia di Hubei è “una misura inevitabile” vista la preoccupazione crescente tra la popolazione circa la diffusione della malattia.

Queste dichiarazioni si sono rese necessarie per la paura che le misure imposte da Seoul potessero danneggiare le relazioni con la Cina. Pechino ha mostrato il suo disappunto alle misure prese dagli Stati Uniti e dal Giappone, dicendo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha esortato a non imporre misure di viaggio restrittive.

Moon ha sottolineato che la misura si è resa necessaria per proteggere i cittadini coreani. “Dobbiamo rafforzare i nostri controlli all’immigrazione per proteggere il nostro popolo. I Paesi di tutto il mondo stanno rafforzando i propri controlli all’immigrazione per evitare di far entrare e diffondere l’epidemia. Il limite temporaneo all’ingresso a coloro che hanno visitato la provincia Hubei sono misure inevitabili per la sicurezza del nostro popolo”.

Fonte: the Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2020/02/120_282832.html

 

4 febbraio, Giappone – Nave da crociera con 3700 passeggeri in quarantena

Il Giappone ha imposto la quarantena ad una nave da crociera con a bordo 3711 passeggeri e personale di bordo e li sta sottoponendo al test per il coronavirus dopo che un passeggero è risultato positivo al virus una volta sceso ad Hong Kong.

Il portavoce Yoshihide Suga ha dichiarato che otto persone sulla nave, che è arrivata alla baia di Yokohama lunedì, hanno i sintomi del virus, come la febbre. La ripartenza da Yokohama sarà rimandata almeno di 24 ore, a mercoledì o più tardi. La nave era già stata sottoposta alla quarantena nel porto di Okinawa sabato.

Gli addetti alla quarantena stanno ora controllando la condizione di salute di tutti a bordo e stanno testando quelli che mostrano sintomi di malattia del coronavirus e di altre malattie, inclusa la malaria e la febbre Dengue.

Ad oggi il Giappone conta 20 casi confermati di coronavirus, 17 dei quali sono stati a Wuhan.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2020/02/04/national/japan-quarantine-3700-cruise-ship-coronavirus/

Aggiornamento al 5 febbraio: dieci passeggeri sono risultati positivi al coronavirus.

 

5 febbraio, Giappone – Il Giappone non intende posticipare la visita di Xi

Il Chief Cabinet Secretary Yoshihide Suga ha dichiarato che il Giappone non intende posticipare la visita di stato da parte del Presidente Xi Jinping programmata per l’inizio di aprile.

Il portavoce del governo ha rilasciato queste dichiarazioni in risposta alle preoccupazioni che la diffusione mondiale del coronavirus partita da Wuhan in Cina possa danneggiare la visita presidenziale programmata.

Suga ha anche risposto a un reportage secondo cui i governi giapponese e cinese avrebbero posticipato l’incontro preparatorio per affrontare la crisi del coronavirus dicendo che “non ci sono stati posticipi anche perché non era ancora stata fissata alcuna data per l’incontro”.

Tuttavia, è stato riportato da Jiji press che il dialogo tra Tokyo e Pechino per organizzare la visita di Stato di Xi questa primavera sia a uno stallo visto che la Cina deve affrontare questa epidemia.

Alcuni ufficiali giapponesi stanno cominciando a preoccuparsi che la visita, prevista per aprile, potrebbe non realizzarsi.

I due governi hanno già avuto degli incontri non ufficiali per programmare la visita di Xi dall’inizio dell’anno. Tuttavia, le due parti sono state costrette a riprogrammare alcuni incontri per questo mese alla luce dell’epidemia.

In conferenza stampa, il Ministro degli esteri cinese ha ringraziato il Giappone per l’aiuto fornito.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2020/02/05/national/politics-diplomacy/japan-no-intention-seek-postponement-chinese-president-xis-visit-suga/

 

6 febbraio, Corea del Sud – I Partiti usano le “fake news” sul coronavirus per guadagnare consensi

Mentre il governo cerca di contenere la diffusione delle fake news sulla diffusione del coronavirus per evitare paure non necessarie tra la popolazione, i partiti se ne approfittano e le utilizzano come strumento politico per attaccare le misure prese dalla parte rivale.

La scorsa settimana, il partito di opposizione principale, Liberty Korea Party, ha denunciato che il piano governativo di inviare 3 milioni di mascherine protettive in Cina, dicendo che il governo le stava raccogliendo per inviarle in Cina quando le persone in Corea ne soffrono per la mancanza.

Il partito al governo, Democratic Party of Korea, invece, ha detto che l’LKP approfitta delle fake news visto che i fondi per le mascherine da mandare in Cina provengono da fondi privati, come l’associazione di ex alunni coreani che hanno studiato in Cina, e che il governo ha solo fornito aiuto logistico per il trasporto con l’aereo organizzato dal governo per evacuare i Coreani da Wuhan.

“Diffondere fake news in tempo di crisi nazionale è un atto che mette in pericolo la vita delle persone”, ha dichiarato un rappresentante del DPK.

Fonte: the Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2020/02/356_283006.html

 

7 febbraio, Giappone – Gli organizzatori delle Olimpiadi sono “estremamente preoccupati” che il coronavirus possa danneggiare i giochi

Gli organizzatori sono sempre più preoccupati che le Olimpiadi di Tokyo del 2020 e le successive Para Olimpiadi possano essere colpite dalla diffusione del coronavirus, che si è diffuso in più di 20 Paesi.

Evitare la diffusione del virus durante i giochi del 2020 è stato l’argomento principale discusso durante un gruppo di lavoro tenutosi venerdì alla Dieta tra Seiko Hashimoto, ministro delegato ai giochi, e i membri dei comitati organizzativi e i rappresentanti delle municipalità locali e regionali.

“La cosa più importante è che tutti i gruppi coinvolti, il governo nazionale, le città ospitanti, i comitati organizzativi, i gruppi di atleti e le municipalità, lavorino insieme per assicurarsi che le Olimpiadi si svolgano in modo da garantire la sicurezza degli spettatori, dello staff e degli atleti”, ha dichiarato Hashimoto.

Si è discusso su come sottoporre gli atleti ai controlli, non solo quelli dall’entroterra cinese ma anche quelli provenienti da altri Paesi, per evitare che i portatori del virus entrino in Giappone. Gli organizzatori dovranno anche decidere se continuare ad organizzare eventi olimpici e para olimpici nelle aree in cui il virus si è diffuso.

Si era anche diffusa la notizia che le Olimpiadi avrebbero potuto essere posticipate o cancellate a causa dell’epidemia. Abe ha fermamente respinto questo rumors

Secondo gli esperti, l’epidemia raggiungerà il picco dei contagi tra aprile e maggio. Le Olimpiadi si terranno tra il 24 luglio e il 9 agosto seguite dalle Para Olimpiadi dal 25 agosto al 6 settembre. È più che possibile organizzarle a patto che il governo lavori in accordo con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e altre organizzazioni per prendere le misure necessarie a contenere il virus. Questo secondo Koji Wada, professore presso la International University of Health and Welfare. Ha inoltre spiegato che gli organizzatori dovranno agire responsabilmente. Per esempio, Wada suggerisce che il governo chieda alle persone che non si sentono bene o che hanno sintomi come tosse e febbre di non assistere agli eventi.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2020/02/07/national/tokyo-olympic-organizers-worried-coronavirus/

 

8 febbraio, Giappone/Corea del Sud – I Sudcoreani non si fidano dei Giapponesi

In un’indagine su sei Paesi, la percentuale di Sudcoreani che si fidano del Giappone è la più bassa.

Secondo un sondaggio condotto dal Japan Press Research Institute da novembre a dicembre dello scorso anno, 13% dei Sudcoreani intervistati dichiarano di fidarsi del Giappone, 5,1% in meno del sondaggio dello scorso anno. La percentuale di coloro che hanno un’opinione favorevole del Paese vicino e rivale è scesa di 9,3 punti percentuali al 22,7%, il livello più basso tra i sei Paesi.

La diminuzione riflette i difficili rapporti tra Tokyo e Seoul a causa delle dispute sulla questione del lavoro forzato, la decisione del Giappone di rafforzare i controlli sulle esportazioni in Sud Corea e la decisione temporanea di Seoul di non rinnovare l’accordo con Tokyo per la condivisione di informazioni di intelligence.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2020/02/08/national/south-koreans-least-trusting-japan-among-six-nations-surveyed/#.XkMf8GhKjIV

 

9 febbraio, Corea del Sud – Il governo ha invitato un terzo aereo per evacuare i sudcoreani di Wuhan

Il governo ha dichiarato domenica che invierà un terzo aereo per evacuare i restanti residenti sudcoreani dalla città di Wuhan, epicentro dell’epidemia di coronavirus.

Questa volta anche i familiari di cittadini sudcoreani ma con passaporto cinese potranno salire a bordo, a differenza dei due viaggi precedenti. Attualmente, ci sono più di 200 Coreani con i loro familiari a Wuhan. Non è ancora stata resa nota la data esatta ma l’aereo partirà per Wuhan non appena Seoul avrà raggiunto un accordo con Pechino per l’evacuazione. Circa 100 persone saranno evacuate questa volta.

Un aereo organizzato dal governo aveva già raggiunto Wuhan due volte lo scorso mese per riportare in Corea un totale di 701 cittadini ma il governo cinese era riluttante a permettere ai loro familiari con passaporto cinese di lasciare la città per evitare di dare l’idea di un “trattamento preferenziale”. Di conseguenza, alcuni Coreani avevano preferito restare a Wuhan.

Non si sa ancora dove saranno tenuti in quarantena dopo il loro arrivo ma gli ufficiali hanno assicurato che la quarantena durerà 14 giorni, presunto periodo di incubazione, in strutture governative.

Con l’aumento del numero di casi confermati in Corea e in altri Paesi, molti in Sud Corea chiedono di impedire ai viaggiatori provenienti da ogni parte della Cina di entrare nel Paese. Attualmente, la Corea ha vietato l’ingresso agli stranieri che hanno viaggiato nella provincia di Hubei nei 14 giorni precedenti, ma il Primo ministro ha ribadito che il governo considererà misure ulteriori “a seconda di come si svilupperà la situazione”.

Fonte: the Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2020/02/119_283151.html

 

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