Rassegna settimanale 29 giugno – 5 luglio 2020: Sudest Asiatico
29 giugno 2020, VIETNAM – Il Vietnam lascia a terra tutti i piloti pachistani per preoccupazioni riguardo le licenze
L’autorità per l’aviazione vietnamita ha deciso di tenere a terra tutti i piloti pachistani impiegati nelle compagnie aeree locali, dopo che, la scorsa settimana, la IATA (International Air Transport Association) ha evidenziato irregolarità nelle licenze da pilota della Pakistan International Airlines.
Fonte: Reuters
30 giugno 2020, FILIPPINE – Nuova censura della principale emittente filippina crea rinnovate preoccupazioni circa la libertà di stampa
La ABS-CBN Corp è la principale emittente filippina. Alcune settimane fa, le sue operazioni radio e free TV erano state interrotte. Ora è stato ordinato lo stop anche per le trasmissioni via satellite e TV digitale, destando nuove preoccupazioni circa la situazione della libertà di stampa nel Paese. L’emittente, attiva da 66 anni, era ai ferri corti col Presidente Duterte dalla campagna elettorale del 2016, e, alla scadenza lo scorso maggio, la sua licenza non è stata rinnovata.
La ABS-CBN spera di poter riottenere la sua licenza grazie a una petizione presentata presso la Corte Suprema. Nel frattempo, continua a operare attraverso i social media.
Fonte: Reuters
1 luglio 2020, LAOS – Laos procede con il progetto per la terza diga sul Mekong nonostante le preoccupazioni ambientaliste dei vicini
La MRC (Mekong River Commission) ha rivelato che il Laos sta procedendo con il progetto per l’energia idroelettrica sul fiume Mekong, nonostante le riserve dei Paesi vicini, preoccupati per i possibili danni all’industria ittica e agli allevamenti presenti lungo il corso del fiume.
Il progetto Luang Prabang, da 1400 megawatt, sarà il terzo e il più massiccio progetto realizzato dal Laos sul fiume Mekong.
I Governi di Cambogia, Tailandia e Vietnam hanno espresso le loro preoccupazioni. Tuttavia, il Trattato del Mekong del 1995 non dà ai tre Paesi vicini il diritto di veto sui progetti interni decisi dal Laos.
Fonte: Reuters
2 luglio 2020, INDONESIA – Indonesia produrrà il vaccino esclusivamente per uso domestico
Ali Ghufron Mukti, capo del team di ricerca nazionale sul Covid-19, ha annunciato che, viste le preoccupazioni riguardo la distribuzione globale dei vaccini di produzione straniera, l’Indonesia ha deciso di produrre un vaccino per uso esclusivamente nazionale.
Le limitate possibilità di produzione delle compagnie biotecniche sparse per il globo e le “sfide” affrontate dalle catene di produzione e distribuzione sono alla base della necessità del Paese di produrre il proprio vaccino. Questa settimana, il Governo statunitense ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Gilead Sciences, grazie al quale gli Stati Uniti si sono assicurati la maggior parte della produzione mondiale del remdesivir, al momento l’unico farmaco riconosciuto efficace nella lotta contro il Coronavirus.
Fonte: VoA News
Link: https://www.voanews.com/covid-19-pandemic/indonesia-produce-covid-vaccine-its-own-exclusive-use
3 luglio 2020, INDONESIA – L’Indonesia vuole accaparrarsi le aziende che decidono di rilocarsi dalla Cina. Ma la scelgono in poche
Giacarta ha aperto le sue porte alle aziende che cercano una nuova locazione nel mezzo della guerra commerciale tra USA e Cina e dell’impatto sulla catena di produzione e distribuzione che il covid-19 sta avendo a livello globale.
Questa settimana, sette aziende hanno annunciato che si sposteranno in Indonesia. Tuttavia, gli analisti spiegano che la corruzione sistemica e la mancanza di infrastrutture sono ostacoli che l’Indonesia deve superare se vuole attirare più aziende.
Fonte: South China Morning Post
5 luglio 2020, FILIPPINE – La crisi degli OFW: entro la fine dell’anno, in 700,000 potrebbero perdere il lavoro a causa del coronavirus
Manila sta per terminare i fondi con cui rimpatriare i filippini all’estero per lavoro (OFW, Overseas Filipino Workers), ora diventati “rifugiati dislocati” a causa della pandemia da coronavirus.
Gli OFW interessati dal coronavirus sono 346,555, ma, di questi, solo 85,334 hanno chiesto il rimpatrio.
Fonte: South China Morning Post
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)
