Rassegna settimanale 26 ottobre - 1 novembre 2020: Sudest Asiatico

Rassegna settimanale 26 ottobre – 1 novembre 2020: Sudest Asiatico

26 ottobre 2020, Malesia – Ex PM Najib sostiene la nomina a premier del leader dell’opposizione

Najib Razak, ex primo ministro della Malesia e appartenente al partito attualmente al potere, ha chiesto alla coalizione di maggioranza di sostenere la nomina a premier del leader dell’opposizone, Anwar Ibrahim. Il sostegno di Najib a Anwar rende ancora più profonda la crisi di potere che interessa il Governo della Malesia da quando, la scorsa settimana, il re ha rifiutato la richiesta dell’attuale Primo Ministro, Muhyiddin Yassin, di dichiarare lo stato d’emergenza nel Paese.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/malaysia-politics/malaysian-ex-pm-najib-seeks-support-for-opposition-leaders-premiership-bid-idUSKBN27B097

28 ottobre 2020, Sri Lanka – Pompeo durante il tour in Asia: “la Cina ha portato l’illegalità in Sri Lanka e alle Maldive”

Durante il suo viaggio in Asia, il Segretario di Stato americano Pompeo critica duramente la Cina e le sue politiche nella regione. Il suo tour della regione, infatti, ha come scopo proprio quello di raccogliere alleati contro la Cina e la sua crescente influenza politica e militare in Asia.
La Cina ha investito miliardi di dollari in Sri Lanka e nelle Maldive per progetti facenti parte della Belt and Road Initiative e riguardanti trasporti ed energia. Secondo gli USA, queste iniziative avrebbero come scopo quello di sommergere di debiti le nazioni più deboli. Pompeo ha fortemente criticato l’atteggiamento “senza regole e minaccioso” della Cina nella regione, sostenendo anche che la Cina stia occupando territori illegalmente e danneggiando l’ambiente.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-usa-asia-sri-lanka/pompeo-says-china-has-brought-lawlessness-to-sri-lanka-and-the-maldives-idUSKBN27D0KN

29 ottobre 2020, Indonesia – Pompeo rinnova gli attacchi alla Cina in vista del voto negli USA

La retorica nei confronti della Cina è uno dei temi centrali nella campagna elettorale di Trump in vista del voto di inizio novembre negli USA. Pertanto, anche durante la sua visita in Indonesia Pompeo ha rinnovato gli attacchi alla aggressività cinese nel Mar Cinese Meridionale; il Segretario di Stato americano ha anche esortato l’Indonesia, che è la nazione musulmana più popolosa al mondo, a prendere posizione contro il trattamento cinese delle minoranze religiose, e in particolare dei musulmani uiguri nello Xinjiang.

Fonte: AP News
Link: https://apnews.com/article/donald-trump-global-trade-south-china-sea-jakarta-indonesia-a3dafc8c29cbf76c5b44ee3230f058cf

30 ottobre 2020, Malesia – Mahatir nega di aver incitato alla violenza con il suo post sul “diritto di uccidere i francesi”

Ufficiali francesi e lo stesso Presidente Emmanuel Macron hanno difeso l’utilizzo di vignette satiriche e caricature (considerate blasfeme dai musulmani) nelle scuole, dopo che un insegnante che le aveva mostrate ai suoi alunni è stato decapitato per strada da un uomo di origine cecena.
L’ex Primo Ministro malese Mahatir Mohamad è finito al centro di critiche dopo aver pubblicato un post in cui, in risposta alle dichiarazioni del Presidente Macron, ha scritto: “Muslims have a right to be angry and to kill millions of French people for the massacres of the past. But by and large the Muslims have not applied the ‘eye for an eye’ law. Muslims don’t. The French shouldn’t.” e “Since you have blamed all Muslims and the Muslims’ religion for what was done by one angry person, the Muslims have a right to punish the French,”
Twitter e Facebook hanno rimosso il post.
Mahatir ha negato che il suo post fosse un’incitazione all’odio e alla violenza.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/france-security-malaysia-int/malaysias-mahathir-denies-promoting-violence-with-right-to-kill-french-posts-idUSKBN27E2LA

31 ottobre 2020, Indonesia – L’Indonesia condanna gli attacchi in Francia, ma mette in guardia contro le dichiarazioni di Macron

Il Presidente dell’Indonesia, Joko Widodo, ha condannato quelli che ha definito attacchi “terroristici” in Francia, ma ha anche spiegato che le dichiarazioni di Macron hanno “insultato l’Islam” e “ferito l’unità dei musulmani di tutto il mondo”.
L’Indonesia è la più grande nazione a maggioranza musulmana al mondo, e le organizzazioni più conservatrici hanno esortato a proteste e boicottaggio contro la Francia.
Widodo ha spiegato che “collegare la religione a atti di terrorismo è un grande errore. I terroristi sono terroristi”.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-france-security-indonesia/indonesia-condemns-france-attacks-but-warns-against-macrons-remarks-idUSKBN27G0DF

1 novembre 2020, Birmania – Lontani da casa, i rifugiati rohingya affrontano nuovi pericoli su un’isola remota

A Cox’s Bazar, il gigantesco campo profughi del Bangladesh in cui sono accolti molti dei rohingya sfuggiti alla persecuzione in Birmania, si stanno diffondendo violenza, droga e traffico di esseri umani.
Per questo motivo, il Governo del Bangladesh ha iniziato a trasferire i rohingya, anche contro la loro volontà, sulla piccola isola remota di Bhasan Char. L’intento delle autorità è di trasferire almeno 100000 rifugiati sull’isola, in modo da alleggerire le tensioni nel campo di Cox’s Bazar.
Sotto pressione dello UN Human Rights Council, che chiedeva loro di non mandare rifugiati sull’isola contro la loro volontà, le autorità del Bangladesh hanno iniziato una sorta di campagna di marketing con cui promuovere l’isola come una alternativa spaziosa e moderna alle condizioni di vita affrontate da chi vive nel campo profughi. Per questo motivo, hanno invitato un piccolo gruppo di giornalisti, tra i quali la BBC, a un tour delle strutture presenti sull’isola. Il tour è stato però fortemente coordinato e supervisionato dalla marina e dall’intelligence del Bangladesh.
Nel corso del 2020, Amnesty International aveva rilasciato un report sulle condizioni di vita dei 306 rohingya che già si trovavano sull’isola. Il report descriveva mancanza di igiene, scarsità di cibo e di strutture per la cura delle persone, nonché la mancanza di telefoni e mezzi con i quali i rifugiati potessero mettersi in contatto con i loro cari. Si teme anche che l’isola sia particolarmente soggetta a violenti tifoni.

Fonte: BBC News
Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-54717686

 

(Featured Image Source: Wikimedia Commons)