Rassegna settimanale 26 ottobre – 1 novembre 2020: Giappone e Corea del Sud
26 ottobre, Giappone – Il Giappone non firmerà l’accordo anti-nucleare delle NU
Il Giappone non firmerà il trattato che vieta le armi nucleari, riconfermando così la sua posizione che lo mette a fianco degli Stati Uniti ma che potrebbe essere considerata contraddittoria rispetto alla sua visione anti-nucleare.
Il Segretario Capo di Gabinetto, Kato, ha dichiarato: “Crediamo che, alla luce delle difficili condizioni di sicurezza che circondano il Giappone, sia appropriato fare progressi realistici verso il disarmo nucleare pur mantenendo e rafforzando le nostre possibilità di difenderci dalle minacce. Il Giappone condivide l’obiettivo di questo trattato, l’abolizione delle armi nucleari,…ma, visto che non condividiamo il modo di approcciarsi al problema, non lo firmeremo”.
Unico Paese ad aver subito un attacco nucleare, il Giappone ha cercato di mostrarsi leader internazionale per il disarmo e la non proliferazione del nucleare ma dipende anche dagli Stati Uniti nella sua capacità di difendersi dalle minacce, inclusi i missili nordcoreani, il che gli impedisce di abbracciare del tutto il trattato.
Il trattato dovrebbe entrare in vigore il 22 gennaio dopo che Honduras è diventato il cinquantesimo Paese a ratificarlo. Nessuna potenza nucleare ha firmato il trattato.
Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2020/10/26/national/japan-un-nuclear-ban-treaty/
27 ottobre, Giappone – Critiche al Ministro degli esteri per la sua posizione tiepida sul piano di scarico delle acque radioattive
I membri dei partiti al governo e all’opposizione hanno criticato il ministero degli esteri per aver assunto una posizione tiepida in merito al piano giapponese di scarico delle acque radioattive dall’impianto nucleare danneggiato di Fukushima nell’Oceano Pacifico.
Durante l’udienza in Parlamento, i parlamentari hanno invitato il ministro ad assumere presto delle contromisure visto che la Corea potrebbe essere danneggiata direttamente dalle acque contaminate, che potrebbero minacciare la salute e la sicurezza dei Coreani.
Il Ministro degli esteri Kang ha dichiarato che le acque dovrebbero essere scaricate in acque giapponesi e quindi questa è una decisione di sovranità giapponese, ma ha aggiunto che il ministero è ben consapevole che molte persone sono preoccupate dalla questione.
Un membro del comitato parlamentare per gli affari esteri ha criticato il ministero per non aver svolto attività reali e concrete per cercare cooperazione dagli altri Paesi.
I media giapponesi hanno riportato che Tokyo prenderà presto una decisione ufficiale per scaricare più di un milione di tonnellate di acque contaminate nell’Oceano Pacifico e il progetto dovrebbe cominciare nel 2022.
Fonte: the Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2020/11/120_298312.html
28 ottobre, Giappone/Sud Corea – Il presidente del Comitato per gli affari asiatici programma una visita in Sud Corea mentre continua la disputa sulle controversie storiche
Shigeki Takizaki, presidente del comitato del ministero degli esteri per gli affari asiatici e oceanici, spera di potersi recare in Sud Corea già mercoledì per incontrare la sua controparte, Kim Jung-han, per discutere non solo di misure in risposta alla pandemia ma anche delle dispute storiche che da tempo influenzano negativamente i rapporti bilaterali tra i due Paesi.
Sarebbe il primo incontro faccia a faccia tra due rappresentanti di Giappone e Sud Corea da quando il nuovo Primo Ministro Yoshihide Suga si è insediato a settembre.
Secondo fonti governative, Suga non presenzierà al summit trilaterale tra Giappone, Sud Corea e Cina, organizzato proprio da Seoul, nel caso in cui i due Paesi non raggiungessero un accordo per risolvere la disputa legata alle compensazioni di guerra che i tribunali sudcoreani hanno ordinato di versare da parte di alcune aziende giapponesi colpevoli di aver sottoposto cittadini sudcoreani al lavoro forzato durante la guerra.
Da parte sua la Sud Corea chiederà al Giappone di sospendere le restrizioni alle esportazioni di materiali semiconduttori imposte al paese.
Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2020/10/28/national/south-korea-visit-wartime-labor/
29 ottobre, Sud Corea – La Sud Corea esprime la propria preoccupazione in merito allo scarico delle acque radioattive
La Sud Corea ha espresso la propria preoccupazione circa la possibilità che il Giappone scarichi più di un milione di tonnellate di acque contaminate dall’impianto nucleare di Fukushima danneggiato dallo tsunami del 2011 nell’oceano.
Questa preoccupazione è stata comunicata dal rappresentante sudcoreano del ministero degli esteri durante l’incontro con la sua controparte giapponese.
Il governo giapponese ha fatto sapere che nessuna decisione è stata ancora presa circa lo smaltimento delle acque provenienti dall’impianto danneggiato.
Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2020/10/29/national/s-korea-expresses-serious-concern-radioactive-water-dump/
30 ottobre, Sud Corea – Biden promette di non minacciare la Sud Corea di ritirare le truppe dal Paese
Il candidato democratico alle presidenziali americane, Joe Biden, ha promesso di voler rafforzare la sua alleanza con la Sud Corea piuttosto che “minacciarla in maniera irresponsabile di ritirare le nostre truppe dal Paese” e di voler continuare a fare pressione per la denuclearizzazione della Nord Corea ricorrendo ad una “diplomazia illuminata”.
Biden ha elogiato la Sud Corea per come si è rialzata dalle ceneri della guerra per diventare “un esempio luminoso di florida democrazia e potenza economica”. Ha aggiunto che il Sud è stato anche “un leader globale nella lotta al COVID-19 e un alleato forte nella regione per far crescere la nostra comune prosperità, i nostri valori, la sicurezza, e affrontare le sfide globali”.
Biden ha promesso di aiutare tutti gli immigrati, inclusi i Coreani clandestini.
Le elezioni USA vengono guardate con attenzione in Sud Corea perché avranno un grande impatto su come gli Stati Uniti affronteranno una serie di questioni chiave che riguardano entrambi i Paesi, tra cui la denuclearizzazione della Nord Corea.
Biden insiste che i tre incontri tra Trump e Kim siano stati improvvisati e non abbiano portato a nulla, se non dare al leader nordcoreano un riconoscimento globale che non si meritava.
Sostiene anche che le relazioni americane con gli alleati chiave, inclusa la Sud Corea, si siano deteriorate significativamente durante la presidenza Trump.
Fonte: the Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2020/11/205_298477.html
31 ottobre, Giappone – Aumentano le segnalazioni di istigazione al suicidio online in Giappone
Un’organizzazione voluta dall’Agenzia nazionale di Polizia ha dichiarato che il numero di segnalazioni su pagine online di istigazione al suicidio in Giappone sono più che quadruplicate da gennaio a giugno rispetto all’anno precedente.
Secondo il Internet Hotline Center, che monitora le informazioni online illegali e pericolose per conto dell’Agenzia, si tratta del numero più alto dal 2008.
L’Agenzia ha dichiarato che è sempre più facile imbattersi in informazioni illegali alla luce dell’uso crescente di internet, anche per lavoro, durante la pandemia.
Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2020/10/31/national/social-issues/online-suicide-japan-coronavirus/
1 novembre, Giappone – Osaka dice ancora no al referendum per unire i suoi distretti
Gli elettori di Osaka hanno votato “no” per la seconda volta al referendum che avrebbe portato alla fusione dei 24 distretti cittadini, segnando così un duro colpo al gruppo politico locale Osaka Ishin no Kai (Una sola Osaka) e mettendo fine di fatto alla carriera politica del Sindaco di Osaka, Ichiro Matsui.
Il Primo ministro Suga, legato a Matsui da una profonda amicizia, si era astenuto dal prendere posizione dicendo che si trattava di una decisione esclusiva dei cittadini di Osaka.
Mentre a settembre i sondaggi locali mostravano una maggioranza favorevole alla fusione, il mood ha cominciato a cambiare dalla seconda metà di ottobre.
Osaka Ishin aveva a lungo sostenuto la necessità di questa fusione affermando come fosse l’unico modo per mettere fine ad una serie di problemi burocratici generati da servizi che sono offerti sia dalla città che dalla prefettura di Osaka, permettendo così un risparmio del denaro cittadino e attraendo nuovi investimenti.
Tuttavia, le preoccupazioni per i costi elevati di questa operazione in un periodo di pandemia, la confusione circa gli effetti che ciò avrebbe avuto sui servizi locali e una serie di spiegazioni da parte del sindaco e di Ishin ritenute poco convincenti hanno visto la vittoria della fazione contraria alla fusione.
Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2020/11/01/national/politics-diplomacy/osaka-referendum-no-merger/
(Featured image source: Flickr Pedro Szekely)