portaerei-stati-uniti

Rassegna settimanale 18-24 gennaio 2021: Cina e Corea del Nord

18 gennaio, Cina – Il mondo si stringe alla Cina sul fronte commerciale, mentre l’India riserva poche soluzioni minilaterali

Nella situazione pandemica attuale, un numero sempre maggiore di Paesi in tutto il mondo pare stringersi attorno alla Cina sul fronte commerciale. A differenza degli altri Stati, infatti, l’economia cinese non sembra risentire della crisi ma, anzi, cresce esponenzialmente. Eccetto l’aver avviato alcuni mini accordi commerciali con Pechino, l’India è l’unica che al momento guarda ad un futuro senza la Cina a causa delle tensioni sui confini, bloccando gli investimenti cinesi e uscendo dal RCEP nel novembre del 2019.
Nel tumulto della pandemia, l’Europa ha firmato un accordo commerciale con la Cina, il Comprehensive Agreement on Investment (CAI), ponendo le questioni di geopolitica in secondo piano rispetto alle più urgenti necessità economiche. Il CAI sostituisce 26 accordi di investimento bilaterali tra gli Stati membri europei e la Cina, stabilendo uno specifico quadro legale per gli investimenti. Questo si lega alle intenzioni di Biden di rientrare nel CPTPP da cui Trump era uscito nel 2017. Il CPTPP potrebbe presto includere anche l’Europa e persino la Gran Bretagna, nonostante la Brexit, potrebbe accedervi. L’India, invece, appare fortemente disincentivata a rimanere legata economicamente alla Cina, principalmente a causa degli scontri sui confini che hanno inasprito i rapporti tra le due nazioni. Inoltre, se l’India vuole diventare un valido polo manifatturiero che possa costituire una reale alternativa alla Cina, deve imbracciare nuove strategie. Ecco perché New Delhi sta lavorando per entrare a far parte della rete di filiera post Covid, aderendo a piccoli accordi commerciali all’interno dell’iniziativa strategica dell’Indo-Pacifico.

Fonte: The Print
Link: https://theprint.in/opinion/world-is-warming-up-to-china-for-trade-but-india-is-left-with-just-a-handful-of-minilaterals/587282/

19 gennaio, Cina – L’epidemia continua e la Cina costruisce un enorme campo di quarantena Covid-19 per 4.000 persone

La Cina ha costruito un enorme campo di quarantena in grado di ospitare più di 4.000 persone in una sola settimana. L’epidemia non è infatti cessata e questo mese sono state decine di milioni le persone affette dal virus.

Il campo di quarantena si trova alla periferia di Shijiazhuang, la capitale della provincia dello Hebei.

La Cina ha ampiamente contenuto la diffusione del virus, con gran parte del paese tornato alla normalità. Tuttavia, un improvviso aumento dei casi ha allarmato i funzionari e ridestato preoccupazioni in vista del capodanno lunare, il festival più importante in Cina, durante il quale si prevede che centinaia di milioni di persone si sposteranno all’interno del Paese per far visita alle proprie famiglie.

I funzionari di Shijiazhuang, dove è concentrata l’epidemia, hanno avviato test di massa e rigidi blocchi, spostando interi villaggi in strutture di quarantena centralizzate nel tentativo di frenare la diffusione del virus.

Fonte: CNN
Link: https://edition.cnn.com/2021/01/20/asia/china-shijiazhuang-covid-quarantine-intl-hnk-scli/index.html

20 gennaio, Cina – Pompeo accusa la Cina di genocidio contro gli uiguri musulmani nello Xinjiang

Il Segretario di Stato Mike Pompeo ha accusato la Cina e il PCC di genocidio contro gli uiguri musulmani e altri gruppi minoritari nella regione dello Xinjiang occidentale.

Il messaggio ha colpito la Cina, provocando una forte risposta da Chen Weihua, editorialista del quotidiano ufficiale cinese China Daily, che ha affermato che quando Pompeo lascerà il suo incarico insieme all’amministrazione Trump uscente, sarà “tempo di festeggiare”.

Le accuse di Pompeo, che ha denunciato quanto le politiche cinesi abbiano privato le minoranze cinesi dei diritti umani fondamentali, sono sostenute dalle stime fatte dagli analisti, secondo i quali risultano arrestati fino a 1,5 milioni di uiguri musulmani. Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni al governo e ai funzionari cinesi a luglio, citando gravi violazioni dei diritti umani nella regione. Tuttavia, l’amministrazione Trump è stata accusata di aver adottato un approccio incoerente nei confronti della Cina e delle persone nello Xinjiang, addirittura incoraggiando la Cina a procedere con la costruzione dei campi di concentramento. In ogni caso, Le osservazioni di Pompeo sono state accolte con favore dal gruppo di sostegno Refugees Internationali il cui presidente, Eric Schwartz, ha affermato che nello Xinjiang “le prove del genocidio sono significative e sostanziali”.

Schwartz ha richiesto l’avvio di indagini e procedimenti giudiziari internazionali sul trattamento delle minoranze etniche nello Xinjiang.

Fonte: NPR
Link: https://www.npr.org/2021/01/19/958468971/pompeo-accuses-china-of-genocide-against-muslim-uighurs-in-xinjiang?t=1611168194883

21 gennaio, Corea del Nord – Il nuovo missile sottomarino della Corea del Nord è il primo passo verso un nuovo missile balistico intercontinentale

Il 14 gennaio scorso, a Pyongyang è sfilato un nuovo missile balistico per sottomarino, definito dalla TV statale nordcoreana come “l’arma più potente del mondo”.

Secondo gli esperti, il missile è troppo grande per adattarsi a qualsiasi sottomarino di cui la Corea del Nord sia attualmente in possesso, quindi non è ancora l’arma più potente, ma non è nemmeno uno scherzo: si tratta di un missile a combustibile solido in grado di raggiungere la maggior parte degli Stati Uniti e con un tempo di lancio più breve dell’attuale stuolo di razzi a combustibile liquido.

Ankit Panda, senior fellow presso la Federation of American Scientists, ha affermato che il missile aprirà la strada ai nordcoreani per iniziare a testare i missili a propellente solido a raggio terrestre intermedio ed infine i missili a propellente solido a raggio intercontinentale. Il fatto che Kim migliori la flessibilità e la reattività del proprio potere nucleare, significa che il deterrente nucleare diventa molto più forte, complicando ulteriormente qualsiasi risposta degli Stati Uniti in una potenziale crisi futura.

Per il momento, la scarsa mobilità dei missili nordcoreani è il fattore a vantaggio di una loro neutralizzazione, prima che diventino una reale minaccia.

Fonte: Foreign Policy
Link: https://foreignpolicy.com/2021/01/21/north-korea-new-submarine-missile-icbm/

22 gennaio, Corea del Nord – La Corea del Nord dice di essere “seriamente preoccupata” per le violazioni dei diritti umani in Australia

La Corea del Nord, un Paese ampiamente criticato per gli abusi sui diritti umani, ora punta il dito contro l’Australia per lo stesso motivo, affermando di essere in forte apprensione per le violazioni dei diritti dei disabili, dei detenuti e delle minoranze etniche.
Il criticismo di Pyongyang verso l’Australia arriva nel bel mezzo di una crescente spinta da parte di Pechino, nelle ultime settimane, nel prendere di mira Canberra per i diritti umani.
Mentre la Corea del Nord si è unita a quelle critiche, il ministero degli Esteri della Corea del Nord ha anche rilasciato molteplici dichiarazioni di sostegno alla Cina, quando sono aumentate le critiche internazionali sulla gestione delle proteste di Hong Kong da parte di Pechino nel 2019.

Han Tae Song, ambasciatore della Corea del Nord alle Nazioni Unite, ha chiesto che l’Australia ponga fine al razzismo profondamente radicato, alla discriminazione razziale e alla xenofobia sulla base del background etnico, razziale, culturale o religioso nella sfera pubblica. Ha anche parlato di trattamenti crudeli, inumani o degradanti nei luoghi pubblici di detenzione, come la violenza sessuale e le perquisizioni di routine in Australia.

Il prof. Lee Sung-yoon della Fletcher School della Tufts University, ha affermato che, nonostante l’assurdità delle affermazioni nordcoreane – considerate in primis le gravi violazioni dei diritti umani in Corea del Nord – Pyongyang non fa altro che mantenere la stessa linea di comportamento degli ultimi dodici anni. Nel 2014, per esempio, i funzionari della RPDC presso le Nazioni Unite a New York e Ginevra sono stati molto energici nel difendere la propria situazione circa i diritti umani, mentre criticavano gli Stati Uniti e altre nazioni per le loro presunte violazioni dei diritti umani.

Andrei Lankov, professore alla Kookmin University e direttore del Korea Risk Group, ha affermato che molti Paesi si servono delle violazioni dei diritti umani per farsi pressione e influenzarsi a vicenda e minare così la credibilità dei regimi che non li aggradano. Nonostante ciò, la Corea del Nord rimane forse uno dei regimi dittatoriali peggiori al mondo in termini di violazioni dei diritti umani.

Fonte: NK News
Link: https://www.nknews.org/2021/01/north-korea-says-its-gravely-concerned-about-australian-human-rights-abuses/

23 gennaio, Cina – Cina: salvati 11 minatori rimasti intrappolati sotto terra per 14 giorni

I soccorritori cinesi hanno portato in salvo undici operai rimasti intrappolati nelle miniere d’oro nella regione dello Shandong per quattordici giorni, a causa di un’esplosione.

Le miniere cinesi sono tra le più letali al mondo. Secondo la National Mine Safety Administration, sono 573 le morti registrate nel 2020.

L’esplosione del 10 gennaio nella miniera di Hushan a Qixia, un’importante regione produttrice di oro – sotto l’amministrazione di Yantai nella provincia costiera dello Shandong – ha intrappolato ventidue lavoratori a circa 600 metri sotto terra.

Si sa che un minatore è morto, mentre dieci mancano ancora all’appello.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-china-accident-mine-idUSKBN29T025

24 gennaio, Cina – Portaerei USA entra nel Mar Cinese Meridionale tra le tensioni di Taiwan con la Cina

Una portaerei statunitense guidata dalla USS Theodore Roosevelt è entrata nel Mar Cinese Meridionale per promuovere la “libertà dei mari”, hanno detto domenica i militari statunitensi, in un momento in cui le tensioni tra Cina e Taiwan hanno destato preoccupazione a Washington. Il comando indo-pacifico degli Stati Uniti ha dichiarato l’ingresso della portaerei sabato, lo stesso giorno in cui Taiwan ha riferito di una vasta incursione di bombardieri e caccia cinesi nella sua zona di identificazione della difesa aerea nelle vicinanze delle isole Pratas. Otto bombardieri cinesi e quattro jet da combattimento sono entrati nella zona e le forze aeree di Taiwan hanno dispiegato missili per “monitorare” l’incursione, ha detto il ministero della Difesa dell’isola, spingendo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti a sollecitare la Cina a smettere di fare pressioni su Taiwan. L’esercito americano ha detto che la portaerei si trovava nel Mar Cinese Meridionale, gran parte del quale è rivendicato dalla Cina, per condurre operazioni di routine “per garantire la libertà dei mari, costruire partnership che promuovano la sicurezza marittima”. La Cina si è ripetutamente lamentata delle navi della Marina americana che si avvicinano alle isole occupate dalla Cina nel Mar Cinese Meridionale – dove Vietnam, Malesia, Filippine, Brunei e Taiwan sono in competizione – e ha autorizzato la sua guardia costiera a sparare sulle navi straniere che aumentano la possibilità di scontri con i rivali marittimi nella regione asiatica. Pechino ha infatti aumentato i poteri della guardia costiera, autorizzandola a “disporre di tutte le misure necessarie, compreso l’uso di armi, quando la sovranità nazionale, i diritti sovrani e la giurisdizione vengono violati illegalmente da organizzazioni o individui stranieri in mare”. La legge autorizza inoltre la guardia costiera a demolire le strutture di altri paesi costruite su scogliere e isole rivendicate dalla Cina e a sequestrare o ordinare a navi straniere che entrano illegalmente nelle acque territoriali cinesi di allontanarsi.

Fonte: NBC News
Link: https://www.nbcnews.com/news/world/u-s-carrier-group-enters-south-china-sea-amid-taiwan-n1255447

 

(Featured image source: Unsplash Michael Afonso)