Beni-Nord-Kivu-Africa

Rassegna settimanale 22-28 febbraio 2021: Africa Subsahariana

22 Febbraio, Repubblica Democratica del Congo – Uccisi l’ambasciatore italiano Attanasio, il carabiniere Iacovacci e l’autista Milambo in un’imboscata nel Nord Kivu

L’Ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista congolese Mustapha Milambo sono stati uccisi durante un’imboscata ad un convoglio del World Food Program (WFP, agenzia delle Nazioni Unite) nella regione del Nord Kivu. Attanasio stava viaggiando insieme ai suoi collaboratori verso Goma, città a confine con il Rwanda, per visitare un scuola sede di un progetto per la sicurezza alimentare portato avanti dal WFP. Secondo le ricostruzioni, il convoglio, che sarebbe stato sprovvisto di scorta al momento dell’incidente, sarebbe stato attaccato a colpi di arma da fuoco e, successivamente, i passeggeri sarebbero stati fatti scendere dai veicoli e uccisi in mezzo alla vegetazione. La regione del Nord Kivu ospita da decenni numerosi gruppi di ribelli armati, concentrati soprattutto nella zona del parco del Virunga, a confine con Rwanda e Uganda, dove numerosi ranger sono rimasi vittime di attacchi e imboscate.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/2/22/italian-ambassador-to-congo-police-killed-in-attack-on-un-convoy

23 Febbraio, Repubblica Democratica del Congo – Rimbalzo di responsabilità tra i possibili fautori dell’attacco contro il convoglio dell’WFP nel Nord Kivu

Dopo l’attacco a seguito del quale sono rimasti uccisi l’ambasciatore italiano nella RDC Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo, i ribelli Hutu delle Democratic Forces for the Liberation of Rwanda (FDLR), che secondo il ministero dell’interno della RDC sarebbero da considerare i principali responsabili, hanno negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda. Al contrario, i ribelli ruandesi hanno prontamente rivolto le loro accuse agli eserciti della RDC e del Rwanda. Le FDLR hanno negato qualsiasi coinvolgimento nell’attacco, lanciando un appello a Kinshasa e alle force di peacekeeping della MONUSCO, la missione ONU per la stabilizzazione della RDC, affinché svolgano delle indagini accurate sulle responsabilità delle uccisioni. Tuttavia, un analista del Kivu Security Tracker, un meccanismo di controllo statunitense, ha confermato che le FDLR operano proprio nella zona dove è avvenuto l’attacco e che le probabilità che il gruppo sia stato direttamente o indirettamente coinvolto nella vicenda sono alte.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/2/23/hutu-rebels-accuse-drc-rwanda-over-italians-killing

24 Febbraio, Costa d’Avorio – Dopo il Ghana, la Costa d’Avorio è il secondo Paese africano a ricevere dosi di vaccino tramite il programma COVAX

La Costa d’Avorio è il secondo Paese africano, dopo il Ghana, a ricevere dosi del vaccino contro il Covid-19 tramite COVAX, il programma dell’OMS volto a far sì che anche i Paesi del sud del mondo abbiano la possibilità di immunizzare la popolazione tramite la distribuzione dei vaccini. Le prime 504’000 dosi sono arrivate all’aeroporto di Abidjan, la capitale della Costa d’Avorio, che punta ad iniziare la campagna di vaccinazione entro una settimana. Il Ministro della Salute ivoriano, Eugene Aka Aouele, ha dichiarato l’intenzione di “combattere la pandemia in modo democratico”, dal momento che la “democratizzazione della lotta contro il Covid-19 permette ai Paesi in via di sviluppo di esercitare il proprio diritto a vaccinare la popolazione, alla stregua dei Paesi più sviluppati”. Nonostante il programma COVAX sia in grado di fornire gratuitamente dosi per il 20% della popolazione, l’immunità di gregge può essere raggiunta solo tramite finanziamenti provenienti da accordi bilaterali, donazioni internazionali o dai programmi dell’Unione Africana.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-health-coronavirus-ivorycoast-vaccine/ivory-coast-becomes-second-country-to-receive-covax-vaccines-idUSKBN2AQ1CZ

25 Febbraio, Repubblica Centrafricana – Amnesty International chiede un’investigazione su scontri armati tra milizie e esercito

Secondo Amnesty International, almeno 14 persone sarebbero rimaste uccise durante uno scontro a fuoco tra gruppi armati e esercito a Bambari, a poca distanza dalla capitale Bangui. Dopo un aumento delle violenze determinato dalle elezioni presidenziali tenutesi lo scorso dicembre, il governo del Presidente Faustin-Archange Touadéra ha iniziato a seguire una linea dura nei confronti dei gruppi armati attivi nel Paese. L’escalation di violenza degli ultimi mesi ha portato ad un sensibile peggioramento della situazione umanitaria nel Paese: secondo le Nazioni Unite sarebbero attualmente circa 2,8 milioni, più della metà dell’intera popolazione della Repubblica Centrafricana, le persone che necessitano di aiuti e di protezione umanitaria.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/2/25/at-least-14-killed-at-religious-site-in-car-amnesty

26 Febbraio, Nigeria – Sono più di 300 le ragazze rapite in un collegio nel nord-ovest del Paese

Più di 300 studentesse sono state rapite da uomini armati durante un raid in un collegio situato nella zona nord-occidentale del Paese. Si tratta del terzo evento del genere in Nigeria negli ultimi tre mesi, che segue il rapimento di circa 300 ragazzi lo scorso dicembre nello stato di Katsina e di 42 persone nello stato del Niger, che sono tutt’ora in attesa di essere liberate. Le dinamiche sono più o meno le stesse: gruppi formati da persone pesantemente armate fanno irruzione in scuole o istituti, prelevando con la forza le persone presenti per poi chiedere il pagamento di un riscatto. L’evento di venerdì 26 febbraio ricorda molto da vicino la triste vicenda di Chibok, nello stato del Borno. In quella circostanza, il gruppo terroristico di matrice jihadista Boko Haram aveva rapito 276 ragazze. Di queste, circa 100 sono ancora disperse.

Fonte: AfricaNews
Link: https://www.africanews.com/2021/02/26/nigerian-president-condemns-inhumane-abduction-of-schoolgirls/

27 Febbraio, Tanzania – Dopo un’inversione di marcia, il Governo di Magufuli invita la popolazione a prendere precauzioni contro il Covid-19

Dopo mesi in cui lo stesso presidente Magufuli ha più volte ricordato alla popolazione l’inutilità di fare ricorso a mascherine e tamponi per arginare i contagi da Covid-19, il governo tanzaniano ha finalmente deciso di invertire la rotta, puntando su una campagna di sensibilizzazione sull’utilizzo dei dispositivi di protezione personali. La nuova strategia del governo è dettata dal vertiginoso aumento dei casi di infezione che ha interessato l’intero Paese negli ultimi mesi, in una situazione resa ancora più incerta e precaria dalla decisione di Magufuli di non rendere pubblici i dati relativi al contagio sin dallo scorso aprile. Nonostante la decisione risulti tardiva, secondo gli esperti il cambio di rotta potrebbe comunque portare effetti positivi nel caso in cui il governo decida di implementare la nuova strategia velocemente e in maniera efficace.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/2/27/tanzania-covid-uturn-good-move-but-good-enough

28 Febbraio, Etiopia – Gli USA invitano l’Unione Africana a concentrarsi sul deterioramento della situazione nel Tigray

Dopo aver manifestato grande preoccupazione per il deterioramento della situazione nella regione etiope del Tigray, Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha rivolto un appello all’Unioni Africana e altri partner internazionali affinché concentrino maggiori risorse per risolvere la crisi in atto nella regione. L’annuncio di Blinken arriva all’indomani della pubblicazione di un report di Amnesy International che accusa le forze armate eritree di aver ucciso centinaia di civili tigrini in meno di 24 ore, in un incidente che potrebbe essere condannato come crimine contro l’umanità. Nonostante il governo eritreo abbia più volte negato qualsiasi coinvolgimento delle proprie forze armate nel conflitto civile etiope, secondo il numero 1 della diplomazia americana la principale fonte di instabilità sarebbe determinata proprio dalla presenza di militari eritrei. Un primo passo verso la soluzione sarebbe quindi il ritiro delle truppe guidate da Asmara, accompagnate da quelle provenienti dalla regione dell’Amhara.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-ethiopia-usa-conflict/u-s-calls-on-african-union-to-exert-pressure-over-worsening-crisis-in-ethiopias-tigray-idUSKCN2AS061

 

(Featured image source: Flickr MONUSCO Photos)