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Rassegna settimanale 22 – 28 Marzo 2021: Sud Est Asiatico

22 Marzo, Myanmar – Giornalisti nel mirino della giunta militare

La giunta militare arresta e sequestra quaranta giornalisti provenienti da tutto il mondo.

Il 19 Marzo nella capitale Nay Pyi Taw, il giornalista locale della BBC Aung Thur è stato rapito mentre faceva un servizio fuori dal Tribunale.

Insieme a lui quaranta giornalisti, dall’1 Febbraio, sono stati arrestati e molte licenze sono state revocate anche ai mass media.

Venerdì 19 Marzo un gruppo di uomini arrivarono in città su un anonimo Van alle 5:30 GMT e rapirono Aung Thura insieme ad altri reporter. La BBC non riuscì più a contattare il suo inviato fino ad oggi, quando senza dare molti dettagli, è stato annunciato il rilascio di Aung Thura.

Le Nazioni Unite hanno dichiarato la morte di 149 persone fino ad oggi e prevedono la morte di altri civili a causa dei disordini che pervadono il paese.

Uno dei giorni più bui di questi ultimi due mesi è stato il 14 marzo quando 38 giornalisti furono uccisi dai militanti e, tra questi un uomo che  stava riprendendo le proteste contro il governo militare in centro a Monywa.

Nel frattempo, una dichiarazione congiunta delle ambasciate dell’Unione Europea e di quelle di Usa e Gran Bretagna ha condannato “la brutale violenza contro i civili disarmati da parte delle forze di sicurezza”.

La dichiarazione ha invitato i militari a revocare la legge marziale, rilasciare i detenuti, porre fine allo stato di emergenza e ripristinare la democrazia.

Il primo ministro malese Muhyiddin Yassin ha nel frattempo criticato l’uso della forza letale da parte dei militari e ha chiesto “un percorso verso soluzioni pacifiche”.

Ha fatto eco all’appello del presidente indonesiano, Joko Widodo, affinché l’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico tenga un vertice sulla situazione in Myanmar.

Fonte: BBC
Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-56480098

 

23 Marzo, Singapore – Sea: il nuovo gruppo tecnologico che approda a Wall Street

Proprio di fronte ad un ristorante di Jakarta si può assistere ad una vera e propria battaglia tra i corrieri della Sea Ltd, che aspettano gli ordini da consegnare, e i corrieri delle altre società.

Ha infatti stupito l’incredibile successo di questa nascente impresa che si occupa di gestire gli ordini dei ristorante ed effettuare le consegne , cosa che le ha permesso di essere quotata in borsa negli Stati Uniti, aumentando il prezzo delle sue azioni di cinque volte solo nell’ultimo anno.

Ora Sea, con sede a Singapore, si sta impegnando nella consegna di cibo e nei servizi finanziari in Indonesia, il quarto paese più popoloso del mondo, rappresentando una nuova minaccia per i rivali regionali, che si trovano costretti a combattere per 400 milioni di utenti nell’economia digitale del sud-est asiatico.

I giganti della tecnologia tra cui Tencent, uno dei principali investitori in Sea,  si sono mostrati subito interessati al mercato Internet del sud-est asiatico e molti esperti affermano che la rapida espansione di Sea è un punto cruciale su cui discutono la Gojek e la piattaforma di e-commerce Tokopedia per una possibile fusione.

Difatti le due aziende indonesiane mirano a creare una centrale elettrica da 18 miliardi di dollari per combattere il Sea e il leader regionale del ride-hailing Grab.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-sea-southeast-asia-tech-focus/in-southeast-asian-internet-battle-seas-rise-sends-rivals-scrambling-idUSKBN2BF0I2

 

24 Marzo, Malesia – Stop al Commercio dei “Rifiuti Pericolosi”

Due anni fa, più di 180 paesi firmarono la Convenzione di Basilea, accettando così il divieto di scaricare rifiuti nei paesi in via di sviluppo, oltre che a stabilire una serie di norme circa il commercio dei rifiuti pericolosi.

Questo corpus di norme è stato introdotto per tutelare l’ambiente e l’oceano, dove spesso i paesi scaricano la plastica e, per evitare che i paesi più ricchi scaricassero tale responsabilità sui più poveri.

Questo trattato delle Nazioni Unite è entrato in vigore a Gennaio 2021, vincolando i paesi firmatari a “Criteri di bassa contaminazione”, ovvero i rifiuti devono essere facili da riciclare e puliti.

Mohamad Khalil Zaiyany Sumiran, portavoce del ministero dell’Ambiente, ha dichiarato che la spedizione proveniente dagli USA non soddisfava tali criteri:

“La Malesia restituirà un contenitore di rifiuti di plastica in rotta dagli Stati Uniti in quanto viola le nuove norme delle Nazioni Unite che regolano i rifiuti pericolosi”.

Se, da una parte, gli Stati Uniti non sono vincolati a tale regole poiché non hanno ratificato tale Trattato, dall’altra parte la Malesia ha firmato la Convenzione e non può accettare rifiuti che non soddisfino i criteri stabiliti. Nonostante ciò, il Basel Action Network, una ONG, ha evidenziato l’alto numero di plastica vietata spedita, nell’ultimo mese, dagli USA alla Malesia.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-malaysia-environment-plastic/malaysia-to-return-u-s-plastic-waste-shipment-under-new-u-n-rules-idUSKBN2BG0ZL

 

25 Marzo, Thailandia – Johnson & Johnson arriva in Thailandia

Il vaccino della casa farmaceutica americana J&J approda in Thailandia, più precisamente a Janssen, dopo che il governo ha dichiarato lo stato d’emergenza.

Il ministro della Salute del Paese ha dato il via libera alla somministrazione del vaccino a partire da oggi, autorizzando così il terzo vaccino presente in Thailandia, dopo AstraZeneca e Sinovac Biotech.

Altre case farmaceutiche come quella cinese Sinopharm, quella italiana Moderna e quella russa Sputnik V si stanno preparando a presentare le richieste di approvazione da sottoporre al governo thailandese.

La principale campagna di vaccinazione dovrebbe iniziare a giugno e ha come obiettivo la inoculazione della metà della popolazione adulta entro la fine dell’anno, anche se, per ora, le persone che hanno già ricevuto entrambe le dosi sono già 100.000, in un paese che registra poco più di 28.000 casi di coronavirus totali.

A stupire è la reazione del popolo che teme che il vaccino possa causare danni alla salute, infatti molte persone non intendono prendere parte alla campagna vaccinale.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-health-coronavirus-thailand/thailand-approves-johnson-johnsons-covid-19-vaccine-idUSKBN2BH1L7

 

26 Marzo, Filippine – Nuovo record di contagi nelle Filippine: nuove restrizioni a Manila

Le autorità danno il via libera alle funzioni religiose nella settimana che precede la Pasqua, nonostante venerdì le Filippine abbiano toccato i 9.838 casi di coronavirus, dato più alto da inizio pandemia.

A temere la situazione è anche la World Bank che ha invitato il governo a dare la priorità assoluta alle vaccinazioni in modo da permettere al sistema sanitario di essere più efficiente e scongiurare altre morti.

Se da una parte, il recente picco di nuovi casi a Manila, che ha rappresentato più dei due quinti di casi registrati negli ultimi giorni, ha portato all’introduzione di norme più stringenti, dall’altra è stato assicurato alla popolazione che durante le feste pasquali l’ingresso alle chiese sarà contingentato in modo da coprire solo il 10% della capacità delle strutture.

Inoltre un sondaggio d’opinione ha mostrato che il 47% della popolazione non vuole sottoporsi alla vaccinazione poiché teme delle possibili ripercussioni sulla salute, sebbene le Filippine siano al secondo posto nel sud-est asiatico per casi di COVID-19 dopo l’Indonesia.

Fino ad ora sono state vaccinate 508.000 persone, ovvero l’1% dell’obbiettivo previsto per quest’anno.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-health-coronavirus-philippines-cases/philippines-marks-daily-record-for-covid-19-cases-as-vaccine-hesitancy-grows-idUSKBN2BI10Q

 

27 Marzo, Filippine – Tensione tra Filippine e Cina nel Mar Cinese Meridionale 

Crescono le tensioni tra la Cina e le Filippine, le quali hanno definito la potenza mondiale come una “presenza brulicante e minacciosa”.

Aumenta anche la preoccupazione della comunità internazionale, soprattutto dopo che il governo filippino ha inviato aerei da combattimento leggeri con l’obiettivo di sorvolare le navi cinesi appostate nelle acque del Mar Cinese Meridionale e chiederne l’immediata ritirata.

Gli aerei militari filippini sono stati inviati quotidianamente per monitorare la situazione, le nostre risorse aeree e marittime sono pronte a proteggere la nostra sovranità e i nostri diritti sovrani” ha dichiarato il segretario alla Difesa Delfin Lorenzana, assicurando che questa mossa servirà solo a vigilare sulle acque contese tra i due Paesi e permetterà di proteggere i cittadini filippini da possibili minacce cinesi.

Già quattro anni fa le Filippine vinsero la causa arbitrale del 2016, in cui erano stati affrontati i temi dei diritti sovrani e delle rivendicazioni avanzate dalla Cina e il presidente filippino Rodrigo Duterte ha chiarito personalmente la sua posizione a riguardo con l’ambasciatore cinese a Manila, sottolineando che Brunei, Malesia, Filippine, Taiwan, Cina e Vietnam hanno rivendicazioni territoriali concorrenti nel Mar Cinese Meridionale, attraverso il quale passano almeno 3,4 trilioni di dollari in scambi commerciali.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-philippines-china-southchinasea/philippines-sends-fighter-aircraft-over-chinese-vessels-in-south-china-sea-idUSKBN2BK031

28 Marzo, Indonesia – Attentato ad una chiesa cattolica a Makassar

L’attacco è avvenuto la Domenica delle Palme, il primo giorno della Settimana Santa di Pasqua e, per ora, nessun gruppo etnico o religioso ha rivendicato l’attacco alla chiesa Cattolica situata nella città di Makassar, che conta 10 fedeli feriti.

Si pensa possano essere stati gli islamisti militanti, che in passato avevano già attaccato le chiese cattoliche anche se nessuna ipotesi è stata convalidata.

Ma questi episodi hanno già segnato la storia dei cattolici indonesiani come , nel 2018, quando hanno assistito alla morte di  dozzine di persone in attentati dinamitardi contro chiese e un quartier generale della polizia nella città portuale di Surabaya.

I responsabili erano poi stati identificati nel gruppo Jamaah Ansharut Daulah (JAD, appartenente allo Stato Islamico.

Ma, il peggior attacco terroristico mai provocato dall’Indonesia, è avvenuto a Bali nel 2002, quando 202 persone, tra cui molti stranieri furono uccisi in un attacco ad un quartiere turistico.

Quell’attacco è stato effettuato dalla rete militante Jemaah Islamiah (JI) e ha provocato una repressione duratura dei militanti.

Padre Wilhemus Tulak, un prete della chiesa ha dichiarato che le guardie di sicurezza avevano affrontato un sospetto attentatore, il quale aveva cercato di entrare in chiesa a bordo di una moto.

L’esplosione è avvenuta all’ingresso laterale della chiesa e i filmati delle telecamere di sicurezza hanno mostrato fuoco, fumo e detriti che venivano sospinti in mezzo alla strada.

Il Capo del consiglio delle chiese indonesiano, Gomar Gultom ha definite l’attacco alle persone “crudele” e ha esortato tutti i fedeli a mantenere la calma per permettere alle autorità di compiere il loro dovere.

Fonte: BBC
Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-56553790

 

(Featured Image Source: Pixist)