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Rassegna settimanale 31 maggio-6 giugno 2021: Africa Subsahariana

31 maggio, Nigeria – Rapimento in una scuola a Tegina

I funzionari nigeriani hanno dichiarato che degli uomini armati hanno rapito diversi studenti di una scuola islamica a Tegina, nello stato del Niger. La scuola è frequentata da ragazzi e ragazze dai 6 ai 18 anni.

Un professore ha affermato che sono 150 gli studenti dispersi, ma alcuni report alzano la cifra a 200.

Sembra che gli uomini armati abbiano dapprima aperto il fuoco sulla città in sella alle loro motociclette, provocando il ferimento di due persone (una delle due è poi morta successivamente).

Oltre agli studenti sono stati rapite anche persone che viaggiavano in auto.

Il corrispondente della BBC Nigeria, Mayeni Jones, ha affermato che i rapimenti a scopo di estorsione sono diventanti più frequenti in Nigeria negli ultimi mesi.

Nel mese di febbraio circa 300 ragazze erano state rapite da un collegio a Jangebe, nello stato di Zamfara. Molte di loro sono state liberate successivamente.

Un giorno prima all’attacco a Tegina sono state rilasciate 14 persone che erano state rapite da un’università nel vicino stato di Kaduna. Tegina non è lontana dalla città di Kagara, dove sono stati rapiti 27 studenti nel mese di febbraio.

Il rapimento di 276 studentesse avvenuto nel 2014 nella città di Chibok da parte del gruppo islamista Boko Haram ha portato all’attenzione internazionale il flagello delle incursioni nelle scuole in Nigeria, ma gli attacchi più recenti sembrano essere opera di gruppi criminali.

Fonte: BBC
Link: https://www.bbc.co.uk/news/world-africa-57300643

 1 giugno, Etiopia – L’ONU avverte che il 90% della popolazione in Tigray ha bisogno di aiuti alimentari

 Il World Food Program ha lanciato l’allarme. Dopo 7 mesi di scontri la popolazione del Tigray (il 91%, circa 5,2 milioni di persone), la regione nel nord dell’Etiopia, ha bisogno di aiuti alimentari.

Secondo l’organizzazione servono circa 203 milioni di $ (166 milioni di €) per contrastare la fame nella zona.

 Se gli aiuti non arriveranno in tempo c’è un serio rischio di carestia.

Secondo Mark Lowcock, il coordinatore del programma di aiuti, “Il 90% dei raccolti è andato perduto a causa di saccheggi, incendi dolosi e distruzione e l’80% del bestiame è stato rubato o massacrato.”

Fonte: All Africa
Link: https://allafrica.com/stories/202106020059.html

3 giugno, Mali – La Francia sospende le operazioni militari congiunte con le forze del Mali dopo il golpe

Come reazione al golpe, la Francia ha affermano che sospenderà le sue operazioni militari congiunte con le forze del Mali fino a quando non avrà garanzie che i civili non torneranno in posizioni di potere.

Il 25 maggio i soldati maliani hanno trattenuto il Presidente ad interim Bah Ndaw e il Primo Ministro Moctar Ouane e hanno tolto loro i poteri a seguito di una disputa su un rimpasto di governo, portando il Paese ad uno stato di maggior incertezza dopo il colpo di stato militare avvenuto ad agosto dello scorso anno.

Assimi Goita, un colonnello che ha guidato entrambi i golpe e che era il vice di Ndaw nell’amministrazione di transizione fondata a settembre con il compito di guidare il Paese verso un governo civile, è stato nominato Presidente il 28 maggio.

Come risposta al golpe, il blocco regionale di ECOWAS (Economic Community of West African States) e l’Unione Africana hanno sospeso il Mali all’interno delle loro organizzazioni ed hanno minacciato delle sanzioni.

La Francia ha circa 5100 soldati stanziati nella regione, nell’ambito dell’operazione Barkhane che copre 5 nazioni nel Sahel: Burkina Faso, Chad, Mali, Mauritania e Niger.

L’annuncio francese di sospensione della cooperazione militare è stato uno shock per le forze del Mali.

Tuttavia, il presidente Emmanuel Macron non ha dubbi, non vuole che i soldati francesi collaborino con un Paese che, a seguito del golpe, va verso un “Islam radicale”.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/6/3/france-suspends-joint-military-operations-with-malian-forces

4 giugno, Repubblica democratica del Congo – Esteso lo “stato di assedio” nella zona orientale del Paese

I politici della Repubblica democratica del Congo hanno votato e deciso di estendere la legge marziale per 15 giorni nella zona orientale del Paese. Un mese fa avevano sostituito le autorità civili con governi militari nelle province di Kivu Nord e Ituri.

Nelle regioni orientali ricche di minerali la violenza è endemica da quando è finita ufficialmente la guerra civile nel 2003, negli ultimi due anni è aumentata l’instabilità.

Il 6 maggio il governo ha imposto uno stato di assedio per cercare di porre fine allo spargimento di sangue. Da allora gli attacchi violenti sono continuati, ma il Ministro della Giustizia Rose Mutombo ha affermato che diversi miliziani si sono arresi e l’esercito ha assunto il controllo di nuove zone.

“C’è ancora tanto da fare” ha affermato Mutombo “la recente eruzione di Nyiragongo, avvenuta nel bel mezzo dello stato di assedio, ha obbligato il governo a concentrare i suoi sforzi nell’affrontare il disastro naturale.”

Secondo i dati dell’ONU l’eruzione avvenuta il 22 maggio ha causato la morte di 31 persone e ha generato 20.000 senzatetto.

Lo stato d’assedio non ha nemmeno evitato l’uccisione di 55 persone da parte di soldati ribelli in una delle notti di maggior violenza degli ultimi quattro anni.

Qualche giorno dopo, inoltre, sono stati uccisi 11 minatori a Djugu, territorio ricco d’oro nella provincia di Ituri. I ribelli volevano, infatti, prendere il controllo della zona.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/6/4/dr-congo-extends-state-of-siege-in-trouble-hit-eastern-region

5 giugno, Nigeria – Twitter bloccato “fino a data da destinarsi”

In Nigeria Twitter è stato bloccato “fino a data da destinarsi” per via di un “uso persistente della piattaforma per attività capaci di danneggiare” il paese, lo ha annunciato il ministro dell’Informazione Lai Mohammed.

Non si sa se la decisione del blocco sia conseguenza della rimozione da parte di Twitter di un tweet del presidente nigeriano Muhammadu Buhari che citava la guerra civile del 1967-1970, la cosiddetta guerra del Biafra, avvenuta a inizio giugno.

Il ministro non ha nemmeno spiegato in che modo Twitter danneggi la Nigeria, ma è probabile che il governo non abbia apprezzato il ruolo svolto dalla piattaforma durante le proteste contro le violenze della polizia dell’anno scorso.

I manifestanti si erano organizzati su Twitter utilizzando l’hashtag #EndSARS e la piattaforma aveva creato un apposito emoji per i tweet dedicati alle proteste.

Fonte: Il Post
Link: https://www.ilpost.it/2021/06/05/nigeria-bloccato-twitter/

6 giugno, Burkina Faso – Sono almeno 160 i morti causati da un attacco a un villaggio

Degli uomini armati hanno ucciso almeno 160 persone in un attacco a Solhan, un villaggio nel nord del Burkina Faso.

Si tratta di uno degli attacchi più terribili degli ultimi anni, case e mercati sono stati bruciati.

Nessun gruppo ha rivendicato l’attacco, tuttavia, gli attacchi da pare di gruppi islamisti sono sempre più frequenti soprattutto nelle regioni di confine.

Domenica sono stati recuperati 160 cadaveri in tre fosse comuni; il Presidente Roch Kabore ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.

Lo scorso mese erano morte 30 persone in un attacco nella zona orientale. Il Paese, come molti suoi vicini, sta affrontando una profonda crisi di sicurezza; gruppi armati effettuano attacchi e rapimenti in diverse aree.

Le forze francesi stanno supportando le truppe di Mali, Chad, Mauritania, Niger e Burkina Faso per combattere contro le milizie.

Fonte: BBC
Link: https://www.bbc.co.uk/news/world-africa-57368536

 

(Featured image source: Unsplash Joshua Hoehne)