UN-Ecowas

Rassegna settimanale 24-30 Gennaio 2022: Africa Subsahariana

24 gennaio, Sudan – Le forze di sicurezza reprimono le proteste e causano vittime

Tre manifestanti sono stati uccisi dalle forze di sicurezza che hanno fatto ricorso a proiettili e gas lacrimogeni nel tentativo di sedare le proteste contro il governo militare. Tali proteste, che sono iniziate il 25 ottobre con la presa di potere da pare della giunta militare, non accennano a terminare. Dal loro inizio, secondo il Comitato centrale dei medici sudanesi, circa 76 civili sono stati uccisi e più di 2000 sono stati feriti da colpi di arma da fuoco e lacrimogeni. “Il nostro popolo sta protestando pacificamente e utilizzando tutte le forme di resistenza non violenta verso un paese libero, democratico e giusto, solo per essere attaccato dai militari come se avesse commesso i peggiori crimini”, ha affermato il gruppo di medici.

Fonte: Reuters

Link: https://www.reuters.com/world/africa/sudan-security-forces-fire-tear-gas-protesters-2022-01-24/

25 gennaio, Burkina Faso – L’ECOWAS convoca una riunione straordinaria sul colpo di stato in Burkina Faso

Il blocco di Paesi dell’Africa occidentale (ECOWAS) si incontrerà virtualmente per discutere della crisi in Burkina Faso, dove gli ufficiali dell’esercito hanno deposto il presidente Roch Marc Christian Kabore. I 15 membri della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, che include il Burkina Faso, hanno fin da subito condannato il colpo di stato, arrivato in mezzo alla rabbia crescente per la risposta di Kabore alla violenza dei gruppi armati. Come ha riferito l’agenzia di stampa AFP una fonte del partito del presidente deposto ha detto in precedenza che Kabore “sta fisicamente bene” ed era trattenuto dall’esercito in una villa. Alla fine della scorsa settimana ci sono stati numerosi ammutinamenti in diverse caserme dell’esercito e i ribelli hanno portato il Paese sotto il controllo del Movimento patriottico per la conservazione e il ripristino (MPSR). L’MPSR ha annunciato la sospensione della costituzione e lo scioglimento del governo e del parlamento.

Fonte: Al Jazeera

Link: https://www.aljazeera.com/news/2022/1/26/ecowas-to-hold-extraordinary-meeting-on-burkina-faso-coup

 

26 gennaio, Nigeria – I sindacati minacciano scioperi per il sussidio al carburante

Il Nigeria Labour Congress (NLC) e il Trade Union Congress (TUC) hanno intrapreso uno sciopero nazionale, come un modo per esprimere il loro disappunto in merito ai piani del governo di rimuovere i sussidi per il carburante. Di fronte a una grave crisi di bilancio, il governo aveva inizialmente proposto di abolire questi sussidi, che ogni anno sottraggono miliardi di dollari dalle casse pubbliche ma consentono alle stazioni di servizio di vendere benzina a prezzi molto inferiori al mercato. Già a dicembre 2021 le due organizzazioni (NLC e TUC) avevano annunciato proteste a livello nazionale contro l’aumento dei prezzi alla pompa di benzina. Si tratta di una situazione estremamente delicata a potenzialmente esplosiva, poiché i consumatori nigeriani considerano l’accesso al carburante a prezzi ridotti uno dei pochi privilegi di cui godono dall’essere una potenza petrolifera. Negli ultimi dieci anni, le autorità hanno tentato più volte di rimuovere questi sussidi. Ogni volta, hanno dovuto fare marcia indietro di fronte alla rabbia pubblica, che è stata fomentata dai sindacati. Tuttavia, la Banca Mondiale ha raccomandato alla Nigeria di porvi fine entro i prossimi sei mesi per promuovere la diversificazione della sua economia, che si basa principalmente sulle esportazioni di oro nero.

Fonte: Africa News

Link: https://www.africanews.com/2022/01/26/nigerian-unions-threaten-strike-over-fuel-subsidy/

 

27 gennaio, Zimbabwe – L’opposizione è ottimista in merito alle prossime elezioni

Il principale leader dell’opposizione in Zimbabwe, Nelson Chamisa, è ottimista sulla vittoria delle elezioni presidenziali del prossimo anno. Proprio Chamisa aveva perso di poco le elezioni generali del 2018 contro Emerson Mnangagwa in quello che aveva denunciato come un voto rubato. “Loro sanno che rappresentiamo un’alternativa, sanno che li abbiamo sconfitti nel 2018. E lo stiamo per ripetere. Non solo alle elezioni suppletive, ma anche a quelle del 2023, con un grande divario. Quindi loro hanno cercato di decimarci, di distruggerci, di dividerci, di deconcentrarci, ma hanno fallito…” ha detto il leader dell’opposizione. Riferendosi al cambio di nome del suo partito annunciato questa settimana, da Movement for Democratic Change (MDC) a Citizens Coalition for Change (CCC), Chamisa afferma che si tratta di una rottura rispetto al passato: “Dobbiamo aggiustare lo Zimbabwe per ripristinare la dignità dei cittadini. Ed è quello che stiamo facendo. È un nuovo partito, è un nuovo inizio, è un nuovo inizio, è un nuovo è l’alba in Zimbabwe”.

Fonte: Africa News

Link: https://www.africanews.com/2022/01/27/zimbabwe-s-opposition-leader-optimistic-about-next-year-s-elections/

 

28 gennaio, Mali – Le relazioni con la Francia sono sempre più tese

Il ministro degli Esteri maliano Abdoulaye Diop ha affermato che il governo del Paese “non esclude nulla” per quanto riguarda le sue relazioni con la Francia, al momento fortemente tese, e ha aggiunto che la questione delle truppe francesi che lasciano il Paese dilaniato dal conflitto “non è sul tavolo per il momento”.  L’intervento del ministro degli esteri è giunto dopo che il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian aveva annunciato ai media che “le cose non possono rimanere come sono” tra il governo francese e i leader militari al governo del Mali. Le relazioni tra i due paesi si sono fortemente deteriorate da quando l’esercito del Mali ha organizzato un colpo di stato nell’agosto 2020.

Fonte: Al Jazeera

Link: https://www.aljazeera.com/news/2022/1/28/mali-ruling-nothing-out-in-relationship-with-france

 

29 gennaio, Ruanda – Al disgelo le relazioni con l’Uganda, si va verso la riapertura del confine

Il Ruanda è pronto a riaprire la frontiera con l’Uganda, chiusa da ormai quasi tre anni. In passato, il Ruanda aveva ripetutamente accusato l’Uganda di sostenere i gruppi ribelli che progettavano di rovesciare il governo di Kigali, mentre Kampala aveva accusato il Ruanda di spionaggio illegale.

Con un post su Twitter, il ministero degli Esteri del Ruanda ha affermato che il paese riaprirà il confine comune il 31 gennaio. La chiusura delle frontiere nel marzo 2019 aveva gravemente interrotto i collegamenti commerciali nella regione. Il Ruanda e l’Uganda nutrono da tempo sospetti e ostilità reciproci, in parte derivanti da legami storici tra la politica e la sicurezza di entrambi i paesi.

Fonte: Reuters

Link: https://www.reuters.com/world/africa/rwanda-re-open-border-with-uganda-relations-thaw-2022-01-28/

 

30 gennaio, Repubblica democratica del Congo – La guerra con i gruppi terroristici causa migliaia di sfollati

Gli scontri in corso tra l’esercito della Repubblica Democratica del Congo e i combattenti del gruppo terroristico M23 hanno portato a sfollamenti forzati. Dall’inizio di questa settimana, gli abitanti di sei villaggi nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo – tra cui Bukima, Nyesisi e Ruhanga – sono fuggiti dagli scontri tra l’esercito congolese e l’M23. Dopo gli attacchi, venerdì sono stati schierati i caschi blu MONUSCO. L’M23 che si chiama anche “Esercito Rivoluzionario del Congo”, è un ex gruppo di ribelli congolesi precedentemente sostenuto dagli stati vicini.

Fonte: Africa News

Link: https://www.africanews.com/2022/01/29/drc-at-least-2-000-displaced-after-m23-attacks/

 

(Featured Image Source: Flickr U.S. Army Southern European Task Force, Africa)