Rassegna settimanale 16-22 Maggio 2022: Sud Est Asiatico

Rassegna settimanale 16-22 Maggio 2022: Sud Est Asiatico

16 maggio, Indonesia – Il presidente Joko Widodo incontra Elon Musk

Il governo indonesiano ha confermato che il presidente indonesiano Joko Widodo ha incontrato l’amministratore delegato di Tesla Elon Musk in Texas per discutere di potenziali investimenti e di tecnologia.

L’incontro tra Musk e Widodo è arrivato dopo un ciclo di discussioni su un potenziale investimento nell’industria del nichel indonesiana e nella fornitura di batterie per veicoli elettrici (EV), hanno dichiarato i funzionari indonesiani.
L’Indonesia ha cercato per anni di ottenere un accordo con Tesla sull’investimento nella batteria e potenzialmente per la società aerospaziale SpaceX di Musk.

Widodo ha viaggiato da Washington, dove ha partecipato a una riunione dei leader dell’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (ASEAN), per incontrare Musk presso il sito di lancio di SpaceX a Boca Chica, in Texas, dove ha invitato il miliardario a visitare l’Indonesia a novembre, quando Bali ospiterà il prossimo G20.

Musk ha affermato che potrebbe esserci spazio per “partenariati in molti progetti, perché l’Indonesia ha molto potenziale”.

L’Indonesia ha le più grandi riserve di nichel del mondo e Widodo desidera sviluppare un’industria dei veicoli elettrici a base di nichel, che vada dalla produzione di nichel a quella di componenti per batterie e all’assemblaggio di veicoli elettrici. In passato, ha anche esortato Musk a prendere in considerazione la realizzazione di un sito di lancio di razzi in Indonesia.

Due accordi nell’ultimo mese hanno dato nuovo slancio alla spinta di Widodo per sviluppare un’industria legata agli EV in un momento in cui le case automobilistiche globali si stanno affannando per assicurarsi forniture di materiali per batterie e ridurre la loro dipendenza dalla Cina.

Un consorzio guidato da LG Energy Solution della Corea del Sud, il secondo produttore mondiale di batterie per veicoli elettrici, ha annunciato il mese scorso l’intenzione di investire 9 miliardi di dollari in Indonesia come parte di un accordo che includerebbe qualsiasi cosa, dalla raffinazione del nichel alla produzione celle della batteria in Indonesia.

Il più grande rivale di LG, Contemporary Amperex Technology, con sede in Cina e fornitore di Tesla, ha annunciato ad aprile un investimento in Indonesia di 9 miliardi di dollari.

Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/indonesias-jokowi-meets-teslas-musk-after-nickel-talks

17 maggio, Filippine – Il nuovo presidente eletto Marcos si è recato in Australia per una visita non ufficiale

Il presidente eletto delle Filippine Ferdinand Marcos Jr ha compiuto un viaggio privato in Australia martedì, stando a quanto affermato dal suo portavoce, attirando alcuni manifestanti per le strade della città di Melbourne.

Mentre era lì, Marcos ha ricevuto una telefonata dal primo ministro australiano Scott Morrison, che si è congratulato con lui per aver vinto le elezioni presidenziali, ha detto il portavoce Vic Rodriguez in un briefing con i media a Manila.

Un piccolo gruppo di manifestanti filippini si è radunato nel centro di Melbourne portando cartelli che dicevano “Gli evasori fiscali non sono i benvenuti qui” e “I tiranni non sono i benvenuti qui”.

Il presidente eletto è il figlio del dittatore caduto in disgrazia Ferdinand Marcos, morto in esilio alle Hawaii nel 1989 dopo essere stato estromesso da una rivolta popolare. La famiglia ha vissuto uno stile di vita notoriamente opulento, ma nega di aver sottratto miliardi di dollari di ricchezza statale.
La vittoria elettorale di Marcos Jr, che riporta al potere una delle dinastie politiche più famose dell’Asia, ha diviso il Paese.

Marcos, 64 anni, ha vinto la presidenza con quasi il 59% dei voti la scorsa settimana e presterà giuramento il mese prossimo

Fonte : Reuters
Link : https://www.reuters.com/world/asia-pacific/philippines-president-elect-marcos-australia-media-2022-05-17/

18 maggio, Myanmar – La resistenza esorta l’Occidente a fornire armi per la lotta contro la giunta

Il capo della difesa del governo ombra del Myanmar ha chiesto l’aiuto internazionale per armare le forze di resistenza che combattono l’esercito al potere, chiedendo un sostegno simile a quello offerto agli ucraini che combattono le truppe russe che hanno invaso il paese.

Il popolo ucraino e le milizie pro-democrazia del Myanmar stanno entrambi combattendo per la libertà e dando la vita, ma coloro che affrontano l’esercito ben equipaggiato della giunta hanno bisogno di qualcosa di più della solidarietà internazionale, ha affermato Yee Mon, Ministro della Difesa del Governo di Unità Nazionale (GUN).

“La posizione della comunità internazionale nei confronti del Myanmar è un supporto morale per noi e ne siamo grati. Apprezzeremo molto di più se avremo supporto fisico come armi e finanziamenti”, ha affermato in un commento scritto a mano fornito a Reuters. “Con quel supporto, saremo in grado di porre fine alla rivoluzione prima, riducendo al minimo la perdita di persone e delle loro proprietà”.

Gli alleati occidentali hanno armato i combattenti in Ucraina per resistere all’invasione russa, che Mosca definisce “operazione speciale”. Il Myanmar è in subbuglio da un colpo di stato all’inizio dell’anno scorso e le Nazioni Unite affermano che oltre 560.000 persone sono state sfollate a causa dei combattimenti.

Il GUN, un’alleanza di gruppi anti-giunta, l’anno scorso ha dichiarato una “guerra difensiva popolare” nelle campagne per soffocare gli sforzi dei militari per consolidare il potere dopo la sua micidiale repressione durata mesi contro le proteste a favore della democrazia. La giunta ha dichiarato “terroristi” i membri del GUN.

Le milizie sono per lo più armate in modo leggero, con fucili rudimentali ed esplosivi fatti in casa per combattere l’esercito ben equipaggiato che è stato accusato dalle Nazioni Unite di usare armi pesanti e attacchi aerei contro la popolazione civile.

Un portavoce del Dipartimento di Stato ha affermato in un’e-mail che gli Stati Uniti hanno continuato a fare pressioni sulla giunta per porre fine alla violenza e stavano lavorando con i partner per ripristinare il percorso del Paese verso la democrazia, ma non hanno fornito armi o alcuna forma di supporto militare a nessun gruppo, individuo o organizzazione.

Le osservazioni di Yee Mon arrivano pochi giorni dopo che il ministro degli Esteri del GUN, Zin Mar Aung, ha tenuto incontri con il vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman e il ministro degli Esteri malese Saifuddin Abdullah negli Stati Uniti, a margine di un vertice internazionale.

Fonte : Reuters
Link : https://www.reuters.com/world/asia-pacific/myanmar-resistance-urges-west-provide-arms-fight-against-junta-2022-05-17/

19 maggio, Myanmar – A rischio le relazioni diplomatiche con l’Australia

Stando a quanto minacciato dalla giunta al potere, i rapporti diplomatici tra Myanamr e Australia potrebbero incrinarsi dopo che quest’ultima ha affermato che Canberra non avrebbe intenzione di sostituire il suo ambasciatore nel paese del Sud-Est Asiatico.

Lunedì, i media australiani hanno riferito che Canberra non sostituirà l’ambasciatrice Andrea Faulkner, che ha terminato il suo mandato ad aprile, e invierà invece un alto funzionario ad agire come Incaricato d’affari (in francese, Chargé d’affaires).

In una conferenza stampa, Chan Aye, segretario permanente del ministero degli Esteri del regime, ha dichiarato che Canberra aveva già comunicato la decisione alla giunta. “In risposta stiamo anche noi lavorando per avere un Incaricato d’affari” che gestisca l’ambasciata del Myanmar in Australia, ha detto, senza specificare se il Myanmar andrà a richiamare il proprio ambasciatore in patria.

Un incontro tra l’uscente Faulkner e il leader della giunta Min Aung Hlaing ad aprile è stato criticato dai gruppi per i diritti umani in quanto andava a conferire legittimità al governo dei militari. Chan Aye ha anche affermato che il recente declassamento da parte della Gran Bretagna della sua missione diplomatica nel Paese è “inaccettabile”. Peter Vowles era stato infatti nominato ambasciatore lo scorso luglio, ma ora ricopre invece il ruolo di Incaricato d’affari, secondo il sito web del ministero degli Esteri britannico. A Vowles, che attualmente si trova fuori dal paese, non sarebbe permesso tornare in Myanmar con questa sua carica attuale, ha detto Chan Aye.

Secondo quanto riportato dai media statali, gli ambasciatori arrivati di recente dall’India e dall’Arabia Saudita hanno presentato le loro credenziali al Generale Min Aung Hlaing.

Evitata dai governi occidentali, la giunta si è rivolta agli alleati tradizionali, tra cui Russia e Cina per ottenere supporto. Ha descritto l’invasione russa dell’Ucraina come “giustificata”, sostenendo il suo principale alleato e fornitore di armamenti.

La giunta è per il resto sempre più isolata sulla scena internazionale, con il leader cambogiano Hun Sen come unico leader straniero che abbia visitato il paese dopo il golpe.

Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/myanmar-junta-threatens-to-downgrade-australia-ties-over-snub

20 Maggio, Timor Est – Il nuovo presidente promette di rafforzare i legami con la Cina

Una delle figure più importanti dell’indipendenza di Timor Est e premio Nobel Jose Ramos-Horta è stato nominato quinto presidente del paese, con l’impegno di dedicare il suo tempo in carica per rafforzare l’unità nazionale e stringere relazioni più strette con la Cina.

Ramos-Horta, che ha trascorso decenni come portavoce in esilio del movimento di guerriglia durante l’occupazione indonesiana, è stato presidente dal 2007 al 2012 e prima ancora primo ministro e ministro degli esteri.

In migliaia si sono recati per assistere all’inaugurazione nella capitale Dili, con il 72enne che ha prestato giuramento poco prima della mezzanotte in una cerimonia piena di fuochi d’artificio e spari di cannoni.

Il nuovo presidente ha detto che rappresenterà tutti i timoresi e cercherà di ricostruire l’unità nazionale dopo un lungo vicolo cieco politico in parlamento.

Ramos-Horta, che ha ottenuto una vittoria decisiva in un secondo turno di votazioni il mese scorso, ha affermato che i legami con l’Indonesia, l’Australia e la regione dovrebbero essere in cima all’agenda nazionale e che le relazioni con la Cina verranno rafforzate. “È nostra intenzione espandere la cooperazione bilaterale con la Cina, soprattutto nei settori dell’agricoltura biologica sostenibile, delle piccole industrie, del commercio, delle nuove tecnologie, delle energie rinnovabili, della connettività, della digitalizzazione, dell’intelligenza artificiale e delle infrastrutture urbane e rurali” ha infatti affermato, aggiungendo che spingerà per una maggiore sicurezza alimentare e proporrà la creazione di un fondo per il caffè per proteggere gli agricoltori locali dalle fluttuazioni dei prezzi globali.

Uno dei paesi al mondo più dipendenti da petrolio e gas, la nazione a metà isola di 1,3 milioni di persone è alle prese con la diversificazione della sua economia e la riduzione degli alti tassi di povertà.

Mentre era candidato alle elezioni presidenziali come candidato indipendente, Ramos-Horta è stato sostenuto dal partito del Congresso nazionale per la ricostruzione timorese (CNRT), guidato dall’ex presidente e primo ministro Xanana Gusmao. Quest’ultimo ha fortemente promosso il progetto Tasi Mane, che vedrebbe lo sviluppo di petrolio e gas dal giacimento onshore Greater Sunrise e con la Cina pubblicizzata come potenziale sviluppatore.

Ramos-Horta ha anche affermato che continuerà a promuovere una relazione speciale con gli Stati Uniti e sosterrà l’adesione di Timor Est all’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN).

La cerimonia di inaugurazione di venerdì ha segnato i 20 anni dalla restaurazione dell’indipendenza del paese.

Fonte : Reuters
Link : https://www.reuters.com/world/asia-pacific/east-timors-new-president-pledges-stronger-ties-with-china-2022-05-20/

21 maggio, Thailandia – Gli Stati Uniti, seguiti da altri paesi, abbandonano un vertice dell’APEC per protestare contro la guerra in Ucraina

I rappresentanti degli Stati Uniti e di molte altre nazioni hanno abbandonato una riunione dei ministri del Commercio dell’Asia-Pacifico a Bangkok per protestare contro l’invasione russa dell’Ucraina, hanno affermato i funzionari thailandesi.

Lo sciopero è stato “un’espressione di disapprovazione per la guerra illegale di aggressione della Russia all’Ucraina e per il suo impatto economico nella regione dell’APEC”, ha affermato un diplomatico.

Rappresentanti di Canada, Nuova Zelanda, Giappone e Australia si sono uniti agli americani, guidati da Katherine Tai, nell’abbandono dell’incontro di cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC), hanno detto due funzionari thailandesi e due diplomatici internazionali.

La Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio, dicendo che mirava a smilitarizzare e “denazificare” il suo vicino. L’Ucraina e l’Occidente affermano che il presidente Vladimir Putin ha lanciato una guerra di aggressione non provocata, che ha causato migliaia di vittime civili, costringendo alla fuga milioni di ucraini e causando ricadute economiche in tutto il mondo.

Un altro diplomatico ha affermato che i cinque paesi che hanno organizzato la protesta volevano “toni più forti sulla guerra russa” nella dichiarazione finale del gruppo da rilasciare domenica.

“L’incontro non sarà un fallimento se (una dichiarazione congiunta) non potrà essere rilasciata”, ha detto ai giornalisti il ministro del Commercio thailandese Jurin Laksanawisit, aggiungendo che l’incontro “stava procedendo bene” nonostante l’abbandono.

Lo sciopero è avvenuto mentre stava parlando il ministro dell’Economia russo Maxim Reshetnikov all’apertura della riunione di due giorni del gruppo comprendente 21 stati. Le delegazioni dei cinque paesi che hanno organizzato la protesta sono tornate alla riunione dopo che Reshetnikov ha finito di parlare.

Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/us-others-walk-out-of-apec-talks-over-russias-ukraine-invasion-officials

22 maggio, Singapore – Il Primo Ministro Lee invia una lettera di congratulazioni al neo-eletto Primo Ministro australiano Anthony Albanese

Il primo ministro Lee Hsien Loong domenica 22 maggio si è congratulato con il nuovo primo ministro australiano Anthony Albanese per la vittoria del partito laburista alle elezioni.

In una lettera all’omologo, Lee ha dichiarato: “Non vedo l’ora di lavorare insieme per continuare a far progredire le relazioni tra Singapore e Australia. I nostri paesi condividono legami di lunga data, con una forte cooperazione nell’ambito dei cinque pilastri del nostro partenariato strategico globale: economia e commercio, difesa e affari esteri, scienza e innovazione ed economia digitale. Abbiamo anche ampliato la cooperazione ad aree emergenti come la green economy. Non vedo l’ora di visitare l’Australia per l’incontro annuale dei leader Singapore-Australia, per discutere di come possiamo sviluppare maggiormente le relazioni bilaterali e scambiare opinioni su questioni regionali e globali”.

Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/pm-lee-sends-letter-of-congratulations-to-australian-pm-elect-anthony-albanese

 

(Featured Image Souce: Openverse)