
Il cyberbullismo è ormai un fenomeno sociale ampiamente diffuso a livello internazionale, in grado di influenzare pesantemente la vita di chi ne diventa vittima, come dimostrato dall’aumento esponenziale di casi di suicidio connessi agli atti di violenza perpetrati online. Il caso eclatante del suicidio della giovane wrestler e star televisiva Hana Kimura, vittima di diffamazione e abusi sui social media, ha riacceso in Giappone il dibattito sui pericoli del cyberbullismo e sulla necessità di avviare una discussione costruttiva e strutturata che permetta di arginare questo problema, sia a livello sociale che legislativo.

Il cyberbullismo è un fenomeno che si sta diffondendo sempre più a livello globale. E’ una forma di bullismo realizzato attraverso l’uso di tecnologie digitali che colpisce indistintamente bambini, ragazzi e adulti. Quali sono le sue caratteristiche principali? E perché è molto diffuso in Asia? Questo dossier cerca di rispondere a queste domande e fornisce un focus su Giappone e Corea del Sud.

In Corea del Sud: un disertore nordcoreano fuggendo torna in patria; alcune ONG in difesa dei diritti umani delle donne sollecitano l’intervento della Commissione Nazionale dei Diritti Umani di Seoul; le autorità accusano il fondatore di una setta religiosa di ostacolare il contenimento del COVID-19. Intanto, in Giappone: il governo permette il rientro nel Paese di alcuni residenti stranieri e l’arte sbarca sul web.

In Giappone il Kyushu è devastato delle alluvioni mentre a Tokyo Yuriko Koike viene rieletta governatrice. In Corea del Sud, invece, le news sono dominate dalla questione Park Won-soon. Queste e altre notizie nella nostra rassegna.

Il Giappone dichiara che dal prossimo aprile accetterà più lavoratori stranieri per contrastare la mancanza di manodopera in diversi settori mentre la Corea del Sud pensa alla riforma militare per snellire il suo corpo militare e, allo stesso tempo, potenziarlo.
Tutte le notizie della settimana da Giappone e Corea del Sud nella nostra rassegna.
Commenti che uccidono: il cyberbullismo in Corea del Sud attraverso i casi di Sulli e Goo Hara
La morte per suicidio nel 2019 di due giovani ex stelle del K-pop coreano, Sulli e Goo Hara, ha riacceso il dibattito sul dilagare del fenomeno del cyberbullismo in Corea del Sud. Questo dossier racconta i motivi che hanno portato queste due vittime degli hater e della diffamazione online a togliersi la vita e perché queste possono incarnare il “modello di vittima” di cyberbullismo in un Paese che, pur essendo una delle massime potenze digitali nel mondo, non sembra prestare sufficiente attenzione a ciò che avviene in rete.