Rassegna settimanale 23 febbraio - 1 marzo: Africa sub-sahariana

Rassegna settimanale 23 febbraio – 1 marzo: Africa sub-sahariana

23 febbraio 2015, Sudafrica – Spy Cables: il Sudafrica ha monitorato gli agenti iraniani dietro pressione degli USA

La TV panaraba Al Jazeera e il quotidiano britannico The Guardian hanno deciso di rendere pubblici dei documenti dei servizi segreti di diverse nazioni che coprono il periodo compreso tra il 2006 e il 2014. Le comunicazioni ruotano soprattutto attorno al servizio segreto sudafricano (SSA, State Security Agency) e, in generale, attorno all’Africa, sempre più al centro dell’interesse dell’intelligence mondiale. Iran, lotta agli armamenti nucleari, Al Qaeda e Stato Islamico, ma anche operazioni contro gli attivisti di Greenpeace. Dai documenti è emerso anche, tra le altre cose, che l’intelligence sudafricana non considera l’Iran come una minaccia per il Paese. L’influenza iraniana in Africa, infatti, è limitata alle aree in cui si trovano ampie comunità di sciiti: Tanzania, Zanzibar, Etiopia, Nigeria, Marocco, Senegal, Mauritania, Niger e Guinea. Tuttavia, in nome dei rapporti con gli USA e i suoi alleati, il Sudafrica investe ingenti risorse per monitorare l’Iran, e ha redatto un dossier di 128 pagine in cui fornisce informazioni sulle identità di ogni sospetto agente segreto iraniano in Sudafrica, molti dei quali lavorano sotto copertura all’Ambasciata iraniana in Sudafrica, sono giornalisti o businessmen.

Fonte: La Repubblica; The Guardian

Link: http://www.repubblica.it/esteri/2015/02/23/news/al_jazeera_e_guardian_dispacci_servizi_segreti_sudafricani_e_altre_agenzie-108017476/

http://www.theguardian.com/world/2015/feb/23/south-africa-monitored-iranian-agents-us-pressure-spy-cables

 

24 febbraio 2015, Spy Cables, i file rivelano: l’Africa è la nuova “Eldorado dello spionaggio”

L’Africa emerge come il teatro per eccellenza dello spionaggio del XXI secolo, con il Sudafrica in prima fila. Nella lotta per avere accesso alle sue risorse, il continente è diventato il focus naturale dello spionaggio internazionale, mentre la Cina diventa un importante attore sul territorio e Stati uniti e altre potenze occidentali incrementano la loro presenza e le loro operazioni militari.

Il Sudafrica è il centro nevralgico delle comunicazioni e del potere della regione, e pertanto Pretoria è diventata il cuore del nuovo Grande Gioco del continente, nonché un obiettivo dello spionaggio. I documenti trapelati, ottenuti da al-Jazeera e condivisi con il quotidiano The Guardian, contengono i nominativi di 78 spie straniere al lavoro a Pretoria, le loro fotografie, i loro indirizzi e i numeri dei loro telefoni, nonché informazioni su 65 agenti dei servizi di intelligence stranieri sotto copertura. Tra le nazioni che hanno inviato le spie figurano USA, India, Gran Bretagna e Senegal. Gli Stati Uniti, e i suoi alleati Francia e Gran Bretagna, sono il principale potere militare e diplomatico nel continente. E’ per questa ragione che il Sudafrica investe una quantità sproporzionata del suo tempo concentrata sull’Iran e i gruppi jihadisti, nonostante i suoi servizi segreti non considerino il Paese come una minaccia per la nazione.

Fonte: The Guardian

Link: http://www.theguardian.com/world/2015/feb/24/africa-el-dorado-espionage-leaked-intelligence-files

 

25 febbraio 2015, L’epidemia di ebola nell’Africa occidentale rimane una minaccia

Gli scienziati mettono in guardia contro il rischio che il virus dell’ebola diventi endemico nell’Africa occidentale. In passato, infatti, le epidemie di ebola erano sempre state estirpate entro pochi mesi dallo scoppio, e il virus era scomparso tra la popolazione ogni volta. Tuttavia, Guinea, Sierra Leone e Liberia sono ora interessate dal contagio da più di un anno. Nonostante i casi siano diminuiti drasticamente tra dicembre e gennaio, si teme che il virus non sia stato completamente debellato.

Fonte: The Guardian

Link: http://www.theguardian.com/world/2015/feb/25/ebola-endemic-west-africa-scientists-warn

 

26 febbraio 2015, Nigeria – Elezioni: Muhammadu Buhari si impegna a sconfiggere Boko Haram

Muhammadu Buhari è il principale contendente alle elezioni presidenziali in Nigeria, e ha promesso di sconfiggere gli insorgenti di Boko Haram nel nord del Paese fornendo le truppe governative di equipaggiamenti migliori, più addestramento e un’azione di intelligence più accurata. Buhari è un ex leader militare, e ha accusato l’attuale presidente Goodluck Jonathan di non aver fatto abbastanza per combattere i militanti, occupandosi invece con molto più impegno dei suoi interessi politici. “If the government of President Goodluck Jonathan had deployed the same resources to fighting Boko Haram as it had to political ends, the army would have rescued the more than 270 schoolgirls abducted by the extremist movement in Chibok last April”.

Fonte: The Guardian

Link: http://www.theguardian.com/world/2015/feb/26/nigerian-election-muhammadu-buhari-pledges-defeat-boko-haram

 

27 febbraio 2015, Uganda – Omosessuali abusati dalla polizia

Il rapporto di un gruppo per i diritti umanitari ha denunciato gli abusi fisici e le molestie a cui la polizia ugandese sottopone gli omosessuali in sua custodia. Gli atti di natura omosessuale sono illegali in Uganda, e si prevede l’introduzione di una legislazione ancora più dura in materia.

Chapter Four Uganda ha documentato diversi casi in cui uomini sospettati di essere omosessuali sono stati sottoposti a esami fisici molto invasivi. Il ministero degli Interni ha dichiarato che le accuse sono false, ma che provvederà comunque a investigare sulla questione.

Fonte: BBC

Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-31658311

 

28 febbraio 2015, Camerun – In migliaia protestano contro Boko Haram e sostengono l’esercito

Migliaia di persone si sono riunite nella capitale del Camerun, Yaounde, per una marcia di protesta contro il gruppo nigeriano Boko Haram e supportare l’esercito che sta combattendo per sconfiggere il gruppo islamista. Uno degli scopi della marcia è informare il pubblico, soprattutto nelle regioni meridionali del Camerun, della minaccia rappresentata da Boko Haram, che spesso si spinge per raid oltre il confine, brucia villaggi e rapisce i cittadini. Migliaia di rifugiati sono stati costretti a fuggire dalla Nigeria e a rifugiarsi in Camerun.

Fonte: Reuters

Link: http://www.reuters.com/article/2015/02/28/us-nigeria-violence-cameroon-idUSKBN0LW0GU20150228

 

1 marzo 2015, Mali – Il Mali firma l’accordo per la pace, i ribelli vogliono più tempo per le consultazioni

Il Mali ha firmato un accordo preliminare per terminare gli scontri con i separatisti nel nord del Paese, ma i ribelli guidati dai tuareg hanno chiesto più tempo per le consultazioni prima di firmare l’accordo.

Fonte: Reuters

Link: http://www.reuters.com/article/2015/03/01/us-mali-talks-idUSKBN0LX17U20150301

 

(Featured Image Source: Wikimedia Commons)