
Il Presidente USA uscente Donald Trump ha firmato lo scorso 6 agosto 2020 un ordine esecutivo per impedire alle aziende e ai cittadini americani di eseguire qualsiasi tipo di transazione con ByteDance, l’azienda che gestisce il popolare social network TikTok. Da quel momento, l’app preferita dalla generazione Z è diventata il nuovo terreno di scontro della guerra tecnologica tra Cina e Stati Uniti.
Il dossier interpreta i fatti degli ultimi mesi e riflette sugli scenari che si apriranno con l’inizio della Presidenza Biden, chiarendo da un lato i motivi profondi dell’ostilità degli Stati Uniti nei confronti di TikTok e, dall’altro, le cause storiche della rivalità tra i due paesi in ambito tecnologico e digitale.

La Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), si riferisce all’impatto delle aziende sulla società e sull’ambiente.
Quando per la prima volta in Cina è apparso il concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa questo fu accolto con scetticismo ed ebbe enormi difficoltà a farsi comprendere. Il concetto di RSI ha iniziato ad affermarsi solo nel XXI secolo grazie ad alcuni fattori determinanti che hanno guidato il processo. Quali sono stati i fattori che hanno contribuito a formare un terreno fertile per l’inserimento di pratiche di RSI nelle aziende cinesi e quale è la situazione della RSI in Cina oggi?

Sulla scia del processo di internazionalizzazione che ha recentemente interessato la società civile cinese, sempre più organizzazioni non governative si stanno recando all’estero per impegnarsi in progetti di varia natura. Ciò avviene in un momento in cui la Cina, chiamata ad assumersi le proprie responsabilità di potenza globale, è alla ricerca di nuove fonti di legittimazione in grado di ridefinire la sua immagine internazionale.

«China is categorized as a hardship posting. But it is a privilege to watch the development of this nation». Dall’elezione di Xi Jinping a segretario del PCC i giornalisti stranieri sono sempre più controllati e sono in costante aumento le limitazioni allo svolgimento della loro professione.
Ma è sempre stato così? Quali sono le dinamiche che determinano il rapporto tra la Cina e la stampa internazionale?

La paura di essere estradati nella Cina continentale alimenta le azioni dei manifestanti di Hong Kong. L’essere sottoposti a processo nel quadro di un sistema legale ancora acerbo conduce a forti tensioni.
Per comprendere le paure dei manifestanti e i loro sostenitori proponiamo un breve resoconto storico del sistema legale nella Cina continentale e delle sue recenti riforme.

Dal mese di giugno, Hong Kong è sconvolta dalle proteste: la proposta di emendamento
alla legge sull’estradizione è stata la “goccia che ha fatto traboccare il vaso” e che ha spinto i suoi abitanti a scendere in strada per opporsi fermamente alla sempre più forte ingerenza di Pechino nell’autonomia della regione.

A Settembre la Cina ha condotto simulazioni militari nel Golfo di Bohai e esercitazioni congiunte con la Russia.
Le autorità cinesi hanno dichiarato che le operazioni erano state programmate da tempo e che non erano rivolte ad alcun paese in particolare. Non è da escludere, però, che Pechino ne abbia approfittato per lanciare un forte messaggio agli altri giocatori dello scacchiere coreano, in particolare Stati Uniti e Corea del Nord.
Quali sono gli interessi della potenza asiatica e quale la posta in gioco in caso di scoppio delle ostilità tra USA e Corea del Nord?

The current Ukrainian crisis holds incredible significance for China’s future role in the international system. First, it poses serious questions about the relationship between Moscow and Beijing. Second, China’s international stance on Crimea has the potential to affect Chinese domestic controversies.

E’ risaputo che il Giappone ha difficoltà a venire a patti con il suo passato imperialista: la questione dei libri di storia, le visite dei Primi Ministri al santuario Yasukuni, le dispute territoriali che sono rimaste irrisolte dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’apparente incapacità del Giappone di scusarsi per il suo passato militarista minano la fiducia dei Paesi asiatici nei confronti del Giappone. Recentemente, uno degli ufficiali che contribuirono alla stesura del Kono Statement nel 1993, con cui il Giappone si scusava ufficialmente per i crimini commessi nei confronti delle comfort women (donne reclutate forzatamente per servire come prostitute nei bordelli militari imperiali) ha messo in discussione l’affidabilità delle fonti utilizzate per la Dichiarazione; in seguito a ciò, il Segretario di Governo ha ventilato la possibilità di revisionare la Dichiarazione stessa, in una mossa che ha chiaramente scatenato l’indignazione cinese e coreana.

L’evoluzione che hanno avuto in questi ultimi anni i social media nel regolare processi sociali e politici è innegabile e, in parte, inaspettata. Questo articolo ha come obiettivo valutare il ruolo dei social media nelle relazioni internazionali analizzando il loro impatto come strumenti per organizzare rivolte e rivoluzioni, come mezzi per la diffusione della democrazia e la ridistribuzione del potere e anche come strumenti utili per affrontare i disastri naturali.

L’Asia e l’Africa, due continenti a prima vista così lontani e diversi, vantano invece delle relazioni profonde e importanti sulla scena internazionale.
Questi due continenti sono sempre più legati da relazioni economiche e commerciali, da progetti di cooperazione e di sviluppo, da movimenti migratori e da rapporti culturali e oggi Paesi come la Cina e il Giappone giocano un ruolo centrale nel continente Africano. Le relazioni tra questi due Paesi e l’Africa, però, sono controverse e sono spesso al centro di dibattiti nell’ambito delle Relazioni Internazionali.
Entrambi consci del ruolo chiave che l’Africa ha e avrà in un futuro prossimo sul piano economico e geostrategico, vantano un crescente impegno sul continente e sono decisi a non lasciarsi sfuggire quei benefici e quei vantaggi che le relazioni con questo continente possono portare.
Le relazioni di Cina e Giappone con l’Africa e i loro relativi approcci sul continente, però, nonostante abbiano alcune analogie, sono caratterizzati da profonde differenze.
di Federica Galvani
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