Rassegna settimanale 23-29 novembre: Sudest Asiatico

Rassegna settimanale 23-29 novembre: Sudest Asiatico

23 novembre 2015, BIRMANIA – Molti ancora dispersi dopo la frana nella miniera di giada

Molte persone risultano ancora disperse in seguito a una frana in una miniera di giada dello stato settentrionale di Kachin, in Birmania. 104 corpi sono già stati recuperati, ma si stima che i dispersi siano più di cento. In questa regione si trovano le pietre di giada più belle del mondo: un mercato che frutta centinaia di milioni di dollari ogni anno alle compagnie che la dominano, spesso collegate all’esercito. La Cina è il loro principale acquirente.

Tuttavia, anche la vendita degli “scarti” può essere redditizia: una pietra di piccole dimensioni può valere migliaia di dollari, e quindi minatori indipendenti si guadagnano da vivere facendosi strada tra le montagne di scarti. Tuttavia, questi siti possono non essere stabili, e le frane capitano di frequente.

Fonte: BBC

Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-34897271?OCID=fbasia&ocid=socialflow_facebook&ns_mchannel=social&ns_campaign=bbcnews&ns_source=facebook

 

FILIPPINE – Le Filippine affrontano il dilemma climatico

I Paesi in via di sviluppo sono spesso più coinvolti in problemi di cambiamento climatico. Le Filippine, giudicate tra gli Stati più vulnerabili da questo punto di vista, hanno confermato l’approvazione di un controverso piano per la realizzazione di nuove centrali elettrice alimentate a carbone.

Il carbone emette più gas serra degli altri combustibili fossili, e gli scienziati hanno già da tempo spiegato che bruciare più carbone metterà a serio rischio tutti gli sforzi fatti finora per limitare l’innalzamento delle temperature. Tuttavia, il carbone è un’opzione energetica relativamente a buon mercato; di conseguenza, i Paesi in via di sviluppo, che si trovano ad affrontare un rapido aumento della popolazione e una neonata crescita economica, ricorrono spesso a questa fonte d’energia.

L’utilizzo del carbone e le sue conseguenze saranno alcuni dei temi affrontati la prossima settimana durante il summit sul cambiamento climatico che si terrà a Parigi.

Fonte: BBC

Link: http://www.bbc.com/news/science-environment-34900312?OCID=fbasia&ocid=socialflow_facebook&ns_mchannel=social&ns_campaign=bbcnews&ns_source=facebook

 

24 novembre 2015, TAILANDIA – UE estende invito all’ex PM Yingluck: la giunta le permetterà di viaggiare?

L’ex premier tailandese Yingluck Shinawatra è stata invitata dai parlamentari dell’Unione Europea Elmar Brok e Werner Langen a tenere uno “scambio di opinioni” a Bruxelles o Strasburgo.

La Yingluck e i suoi ministri furono destituiti e incarcerati in seguito a un golpe militare il 22 marzo 2014, dopo più di sei mesi di proteste anti-governative. In seguito furono rilasciati, alla condizione che non si opponessero alla giunta. Ora, la Yingluck deve affrontare accuse di negligenza per il programma di sussidi del riso di fronte alla Corte Suprema tailandese.

Durante gli anni al potere della Yingluck, il Governo comprava riso dai produttori pagandolo il 50% in più rispetto al suo valore di mercato. Questa politica incontrava chiaramente il favore dell’elettorato rurale, e fu un fattore determinante nella vittoria elettorale del 2011. Ma questo programma fu fortemente criticato per presunti casi di corruzione, una grave perdita finanziaria e la notizia che quintali di riso in attesa di acquirenti fossero lasciati a marcire. La causa contro Yingluck inizierà il 16 gennaio 2016, e ci si aspetta che durerà gran parte dell’anno. Se fosse giudicata colpevole, Yingluck potrebbe essere condannata a dieci anni.

Dopo il golpe dello scorso anno, molti Paesi occidentali hanno ridimensionato i loro rapporti con il Governo militare tailandese.

Fonte: Asian Correspondent

Link: http://asiancorrespondent.com/2015/11/eu-extends-invitation-to-ex-thai-pm-yingluck-but-will-the-military-junta-let-her-travel/

 

25 novembre 2015, TAILANDIA -Attivisti per i diritti umani esortano la Tailandia a chiudere la prigione militare

Gruppi per la difesa dei diritti umani esortano la Tailandia a chiudere immediatamente un centro di detenzione militare in cui, lo scorso mese, due prigionieri di alto profilo (Suriyan Sucharitpolwong e Prakrom Warunprapa, arrestati per insulto alla monarchia) sono morti in circostanze controverse. Lo U.N. Human Rights Office for Southeast Asia ha richiesto alla giunta militare al Governo di non incarcerare detenuti civili nelle prigioni militari.

Le fonti ufficiali hanno dichiarato che Prakrom sia morto suicida e Suriyan per setticemia; tuttavia, la velocità con cui i corpi sono stati cremati ha fatto nascere sospetti.

Fonte: Asian Correspondent

Link: http://asiancorrespondent.com/2015/11/rights-agencies-call-on-thailand-to-close-military-prison/

 

26 novembre 2015, TAILANDIA – Le dighe si svuotano e la Tailandia affronta una seria crisi idrica

Il Festival di Loy Krathong segnala tradizionalmente l’inizio della stagione arida in Tailandia: per questo, è il periodo dell’anno in cui i tailandesi porgono i loro omaggi alla Dea dell’Acqua e chiedono fortuna per i mesi successivi. Quest’anno, le autorità hanno messo in guardia contro livelli idrici drammaticamente bassi, e si teme che molte regioni dovranno fare i conti con siccità critica nei prossimi mesi. Non è inusuale che le autorità mettano in guardia contro questo rischio: spesso, lo fanno anche per spingere la popolazione a essere più prudente nel consumo delle risorse idriche. Tuttavia, pare che quest’anno la situazione sia veramente problematica.

Fonte: Asian Correspondent

Link: http://asiancorrespondent.com/2015/11/as-dams-empty-thailand-is-facing-a-severe-water-crisis/

 

27 novembre 2015, NEPAL – Nepal chiede all’India di condurre indagini su spari da parte delle guardie di confine

Il Nepal ha chiesto all’India di condurre delle indagini sugli spari che, al confine, hanno lasciato ferite almeno quattro persone. L’Ambasciata indiana in Nepal ha spiegato che le guardie di confine hanno sparato contro dei contrabbandieri per autodifesa.

Le relazioni tra i due Paesi sono state tese negli ultimi mesi, anche a causa di proteste contro la nuova Costituzione nepalese portate avanti da una minoranza etnica nepalese con affiliazione all’India.

Fonte: Asian Correspondent

Link: http://asiancorrespondent.com/2015/11/nepal-asks-india-to-investigate-shooting-by-border-guards/

 (Featured Image Source: Wikimedia Commons)