Rassegna settimanale 8-14 febbraio Giappone e Corea del Sud
8 febbraio, Giappone – Controlli davanti alle scuole nordcoreane in Giappone dopo il lancio del missile di Pyongyang
Le scuole nordcoreane in Giappone hanno subito attacchi e minacce agli studenti, dopo che domenica la Corea del Nord ha lanciato un nuovo test missilistico.
Alla scuola primaria e secondaria di Higashiyodogawa Ward a Osaka, gli insegnanti e i poliziotti controllano gli accessi mentre gli studenti arrivano a scuola la mattina.
“Questo è un posto per bambini. Vogliamo essere lasciati soli” dice un impiegato della scuola.
Il padre cinquantunenne di uno studente della scuola nordcoreana a Hiroshima ha espresso preoccupazione dopo i recenti test nucleari e missilistici di Pyoyang. “Sebbene non vi siano timori reali per gli studenti, da genitore continuo a essere preoccupato” afferma e aggiunge di provare “sentimenti contrapposti come coreano residente in Giappone” in relazioni ai test missilistici della Corea del Nord.
Un insegnante della scuola coreana di Osaka afferma a proposito del lancio missilistico di domenica che questo tipo di azione fa parte dello sviluppo pacifico di un programma spaziale nordcoreano e nega si tratti di un test missilistico. La comunità internazionale, a partire dagli Stati Uniti, lo considera invece un test per coprire il programma di sviluppo di armi nucleari.
“Non dobbiamo dargli troppa attenzione” afferma l’insegnante.
In questi giorni la polizia è presente anche nel quartiere di Tokyo dove ha sede l’Associazione nordcoreana a Chongryon, conosciuta anche come l’Associazione dei Residenti Norcoreani in Giappone.
A parte lo staff della scuola che entra ed esce, c’è stato poco movimento nell’area attorno alla scuola nordcoreana di Osaka.
Le scuole nordcoreane in Giappone hanno subito contraccolpi nel 2002 dopo che la Corea del Nord ammise la propria responsabilità dei rapimenti di cittadini giapponesi fra gli anni Settanta e Ottanta, e nel 2006 dopo il lancio dei missili balistici nel mar del Giappone.
Gli attacchi subiti recentemente dalle scuole nordcoreane riguardano alcune studentesse cui sono state tagliate le tradizionali uniformi coreane e alcune scuole che hanno ricevuto minacce di morte al telefono.
Fonte: the Japan Times http://www.japantimes.co.jp/news/2016/02/08/national/politics-diplomacy/korean-schools-japan-put-cross-hairs-pyongyangs-rocket-launch-stokes-ire/
9 Febbraio, Giappone – Il ministro dell’Ambiente del Giappone nega di aver deriso le paure dei residenti di Fukushima sulle radiazioni
Il ministro dell’Ambiente Tamayo Marukawa è sotto tiro dell’opposizione per la gaffe in un incontro ufficiale dove sembra aver ridicolizzato le paure della gente della prefettura di Fukushima per l’esposizione alle radiazioni.
Al centro della controversia ci sono le dichiarazioni che il ministro ha fatto domenica durante un discorso tenuto a Matsumoto, nella prefettura di Nagano.
Secondo il giornale Shinano Mainichi di Nagano il ministro avrebbe affermato che “ci sono sempre persone contro le radiazioni, che si preoccupano delle radiazioni indipendentemente da quanto sia basso il livello”
Secondo il giornale, Murakawa ha poi continuato attaccando l’obiettivo ufficiale del governo di ridurre le contaminazioni vicino all’area dell’impianto n.1 di Fukushima ad una misura annuale di 1 millisievert , affermando che ciò è senza fondamento scientifico ed è stato deciso dal suo predecessore del Partito Democratico.
Martedì, il deputato Rintaro Ogata del Partito democratico ha affermato che le dichiarazioni di Murakawa suonano come una presa in giro di coloro che temono gli effetti delle esposizioni a Fukushima.
Marukawa sostiene di non avere un ricordo preciso delle sue dichiarazioni visto che all’evento non era presente la sua segretaria.
Ciononostante, il ministro afferma di essere stata fraintesa dal giornale e comunque aggiunge: “Vorrei scusarmi per non aver espresso bene il mio punto di vista”.
Il partito Democratico del Giappone, al potere al momento del disastro nucleare del 11 marzo 2011, pose l’obiettivo di raggiungere il livello annuale di 1-millisievert, target che si basa sulle stime della Commissione Internazionale sulla protezione dalle radiazioni che considera accettabile l’esposizione alle radiazioni da un range di 1 a 20 millisieverts all’anno.
Marukawa nega di aver affermato che il dato è senza fondamento scientifico e sottolinea, invece, che il Partito democratico dovrebbe spiegare meglio le motivazioni che furono prese per imporre tali livelli.
Fonte: The Japan Times http://www.japantimes.co.jp/news/2016/02/09/national/politics-diplomacy/japans-environment-minister-denies-mocking-radiation-fears-fukushima-residents/#.VsIHFHtsfL9
10 febbraio, Corea del Sud – Il Parlamento condanna il lancio del missile nordcoreano
Mercoledì l’Assemblea Nazionale della Corea del Sud ha approvato una risoluzione che condanna il recente lancio della Corea del Nord di un missile a lungo raggio, sollecitando il regime di Pyongyang a fermare le provocazioni militari contro la Corea del Sud e gli Stati confinanti.
In una rara assemblea plenaria tenutasi durante le vacanze del nuovo anno lunare, i legislatori hanno votato a favore della risoluzione che chiede che il governo imponga forti sanzioni al regime del Nord per aver violato le risoluzioni delle Nazioni Uniti che proibiscono lo sviluppo di programmi nucleari.
“Le decisioni della Corea del Nord di testare missili a lungo raggio è una palese violazione delle risoluzioni ONU e un imprudente provocazione che pone una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali” afferma il documento approvato dal parlamento.
La risoluzione chiede, tuttavia, di impegnarsi per riprendere il dialogo fra le due Coree che si è interrotto subito dopo il test nucleare nordcoreano del 6 gennaio scorso. Dei 293 membri del Parlamento, 248 hanno partecipato alla sessione plenaria. 5 si sono astenuti.
Il testo della risoluzione è stato approvato lunedì dalle commissioni riunite degli Affari Esteri, il giorno successivo alla dichiarazione di Pyongyang di aver lanciato un satellite nello spazio. La Corea del Sud e gli Stati Uniti considerano il lancio effettuato dal Nord come un tentativo di ampliare le capacità missilistiche del regime.
Nel frattempo, i leader del partito di maggioranza Saenuri Party e di quello dell’opposizione The Minjoo Party of Korea si sono incontrati mercoledì per elaborare un accordo sui nuovi distretti elettorali e sulle leggi in discussione in Parlamento relative alle riforma del lavoro, alle misure antiterrorismo e alle promozione dei diritti umani in Corea del Nord.
A due mesi dalle elezioni nazionali di Aprile, i partiti rivali sono ad un punto di stallo sulla designazione dei nuovi collegi elettorali. Molti candidati, in particolare nelle aree rurali, aspettano di avere un conferma della divisione dei seggi.
Fonte: http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20160210000370
11 febbraio, Corea del Sud – Partiti divisi sulla chiusura del complesso di Gaeseong
La decisione del governo sudcoreano di chiudere l’area industriale di Gaeseong, dopo il lancio del missile nordcoreano, ha accesso un infuocato dibattito fra i partiti nazionali.
Mentre il partito di maggioranza considera inevitabile la chiusura per controbattere ai tentativi inarrestabili del regime nordcoreano di sviluppare un programma nucleare, l’opposizione evidenza come il governo stia minacciando gli sforzi di riconciliazione fra le due Coree.
“Data la situazione di gravità che è venuta a crearsi, la decisione di sospendere le operazioni a Gaeseong park è inevitabile. La sicurezza nazionale è il punto più importante dell’agenza politica” afferma Kim Moo-sung presidente del Saenuri Party.
Il presidente del partito di maggioranza definisce il regime di Pyongyang imprevedibile e sollecita i pacifisti liberali ad abbandonare il credo idealista e a sostenere il passaggio delle legge pendenti sulle misure antiterrorismo e sulle condizioni dei diritti umani nella Corea del Nord.
“Noi ci opponiamo alla chiusura” ha dichiarato invece Lee Jong-guldel partito di oppsozione Minjoo Party. “Gaeseong è un posto miracoloso dove ogni giorno si compiono piccoli passi verso la riconciliazione delle due Coree. La chiusura distruggerebbe gli sforzi fatti che alla fine potrebbero portare ad un risultato più grande, la riunificazione” afferma Lee.
Il Saenuri Party ha più volte chiesto ai propri membri di non trasformare la questione nordcoreana in un tema della campagna elettorale per le elezioni politiche di Aprile. “Non usate le provocazioni nordcoreane come strumento per la vostra campagna elettorale” ha affermato il Presidente Kim. Il Partito conservatore è stato spesso accusato di aver usato le tensioni con la Corea del Nord a proprio favore.
Altri partiti liberali minori come il Justice Party e il neocostituito People’s Party sottolineano come la chiusura di Gaeseong porterà più danni che benefici nel tentativo di fermare la corea del Nord.
“La Corea del Nord non fermerà le armi nucleari e i missili a meno che non terminino le minacce esterne”afferma il presidente del Justice Party Shim Sang-jung. “Sebbene sia necessario assumere misure contro la Corea del Nord, dubito che la chiusura possa rappresentare la miglior opzione”.
Il membro della Commissione unificata del People’s Party, Kim Geun-sik, ex professore alla Università di Studi nordcoreani, afferma che la chiusura avrà conseguenze economiche più pesanti per il Sud che per il Nord.
“La Corea del Nord può compensare i costi economici perché ricolloca i lavoratori del complesso industriale nelle aziende cinesi dove gli operai nordcoreani possono avere compensi maggiori”, afferma Kim.
Fonte: The Korea Herald http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20160211000962
12 Febbraio, Giappone – Si dimette il deputato giapponese che per primo ha chiesto il congedo parentale
Kensuke Miyazaki, membro e deputato del Partito liberaldemocratico, divenuto famoso per essere stato il primo parlamentare giapponese che ha fatto richiesta del congedo parentale e che ha sostenuto i diritti e i doveri degli uomini nel sostenere le donne nella cura dei figli, si è dimesso venerdì dopo aver ammesso di avere avuto una relazione con una modella poco prima che sua moglie partorisse.
Alla conferenza stampa alla Dieta nazionale di venerdì mattina, Miyazaki, 35 anni, ha fatto ripetutamente l’inchino e ha detto di essere profondamente dispiaciuto delle sue azioni e ha deciso di dimettersi.
“Le mie azioni inappropriate sono in contraddizione con ciò per cui mi sono battuto pubblicamente e ho preso la decisione di dimettermi come membro della Dieta” ha dichiarato Miyazaki ripendeto più volte la parola fukaku (profondamente dispiaciuto)
Le notizie della liasion di Miyazaki sono venute alla luce mercoledì quando il tabloid Shukan Bunshun ha fatto trapelare che il deputato ha trascorso la notte del 30 gennaio con una modella, indentificata come Mayu Miyazawa, nel suo appartamento nel collegio elettorale di Kyoto pochi giorni prima che sua moglie, Megumi Kaneko, desse alla luce un bambino a Tokyo.
Kaneko, 37, è anch’essa membro del partito Liberaldemocratico alla Camera Bassa.
Durante la conferenza stampa, Miyazaki dopo aver chiesto scusa alla moglie e alla sua famiglia, ha ammesso che gli indizi contro di lui erano veri e di aver incontrato la donna tre volte, sebbene oggi non si frequentino più. Ha inoltre ammesso di aver avuto altre relazioni con donne oltre a Miyazawa dopo il matrimonio con Kaneko.
Secondo il quotidiano Sports Nippon, Kaneko, che si trova ancora ricovererà in ospedale dopo il parto, ha chiesto al marito di assumersi le proprie responsabilità anche se ciò rovinerà la sua immagine.
Miyazaki fece scalpore quando lo scorso anno annunciò la sua intenzione di prendersi un mese di paternità dopo la nascita del figlio. Le dichiarazioni di Miyazaki furono apprezzate da coloro che credevano che la decisione del politico potesse rappresentate un precedente importante per avanzare nei diritti delle donne e dei bambini nel Giappone conservatore, sebbene ciò fu ampiamento criticato da molti membri della Dieta, da studiosi e anche dal professore Yoshikazu Iwabuchi della Università Nihon di Scienze Politiche, che affermò che Miyazaki dovrebbe aver cose più importanti da fare in Parlamento.
13 febbraio, Giappone – In risposta alle sanzioni, Pyongyang scioglie la commissione sui rapimenti di cittadini giapponesi
La Corea del Nord ha annunciato venerdì di aver sciolto la commissione speciale creata nel 2014 e incaricata di esaminare i casi di giapponesi scomparsi che si suppone siano stati rapiti alcuni decenni fa, in risposta alla decisione di Tokyo di imporre nuove sanzioni a Pyongyang.
L’annuncio, diffuso dalla Korean Central News Agency, denuncia che la decisione di Tokyo è provocatoria e minaccia di assumere contromisure più forti senza specificare quali possano essere.
Mercoledì il Giappone aveva dichiarato di espandere le sanzioni contro la Corea del Nord per punire il regime per il lancio del missile a lungo raggio avvenuto il 7 febbraio, considerato come un test balistico e dopo il test nucleare del 6 gennaio, atti realizzati contro le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Le nuove misure imposte dal governo di Tokyo prevedono il divieto di rimesse alla Corea del Nord e lo stop alle navi che entrano in Giappone dopo essere transitate in Corea del Nord.
Il Giappone non ha mai avuto relazioni diplomatiche con la Corea del Nord e la questione dei casi di rapimenti di cittadini giapponesi è sempre stata una delle questioni più divisive.
Il Giappone ufficialmente sostiene che 17 cittadini siano stati rapiti dai nordcoreani fra gli anni 1970 e 1980, ma sospetta che la Corea del Nord sia coinvolta anche in altre scomparse.
5 dei 17 cittadini furono rimpatriati nel 2002, il Giappone ora continua a chiedere il ritorno degli altri 12.
Secondo Pyongyang, di questi 12 8 sono morti e 5 non sono mai entrati nel territorio nordcoreano.
Nel luglio del 2014, il Giappone ha alleggerito le sanzioni imposte alla Corea del Nord in cambio della commissione speciale di indagine.
La commissione aveva uno speciale mandato dalla Commissione Nazionale di Difesa guidata dal leader Kim Jong Un e Pyongyang ha assicurato che il compito sarebbe stato completato in poco più di un anno.
Secondo le fonti ufficiali giapponese, la Corea del Nord non ha fornito alcuna conclusione delle indagini svolte e non c’è stato alcun passo in avanti importante sulla questione dei rapimenti.
Fonte: The Japan Times http://www.japantimes.co.jp/news/2016/02/13/national/politics-diplomacy/north-korea-disbands-committee-on-japan-abduction-issue-in-response-to-sanctions/#.VsHBLntsfL9
14 febbraio – Il Giappone destinerà fondi a progetti infrastrutturali in Africa
Il governo giapponese panifica di devolvere assistenza allo sviluppo a più di 60 progetti nei Paesi Africani, in particolare nel settore dello sviluppo di infrastrutture ma anche in altri settori come l’agricoltura e le cure sanitarie, afferma una fonte governativa.
Il piano formulato in vista della sesta Tokyo International Conference on African Development, che il Giappone sponsorizza insieme alle Nazioni Unite e all’Unione Africana, che si terrà a Nairobi in Agosto. Il Primo ministro Abe preseneterà il piano alla TICAD.
L’impegno nasce in parte dalla volontà di controbilanciare la Cina, che negli anni recenti ha incrementato la sua presenza nel continenti africano con massicci aiuti . Il Giappone ambisce anche a conquistare il favore dei membri africani dell’ONU per ottennere un seggio permamente al Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Secondo la fonte governativa, Tokyo considera l’Africa il principale mercato di crescita globale e mira a offrire tecnologia di alta qualità e con standard di sicurezzza elevati in alternativa a quella cinese.
Il governo ha deciso lo scorso luglio di focalizzare lo sviluppo in tre regioni – attorno all’area del porto kenyota di Mombasa, il porto di Nacala nel nord del Mozambico, nella Costa d’Avorio e nelle nazione dell’Africa occidentale.
Si prevedono circa 60 progetti nel campo delle infrastture e dei collegamenti stradali.
I progetti prevedono anche lo sviluppo dell’estrazione di gas naturale in Mozambico e lo sviluppo del trasporto urbano a Nairobi.
Un modello pilota sarà lanciato in Zambia per distribuire test sanitari alla luce delle difficoltà incontrate per affrontare alcune malattie infettive come l’Ebola.
Secondo le fonti governative, è allo studio anche un programma di scambio fra studenti africani e giapponesi nel campo dell’agricoltura.
La sesta riunione della TICAD prevista dal 27 al 28 Agosto, sarà la prima che si tiene in Africa. Le precedenti si sono sempre tenute a Tokyo e si sono tenute ogni cinque anni. D’ora in avanti si terranno ogni tre.
Fonte: The Japan Times http://www.japantimes.co.jp/news/2016/02/12/national/politics-diplomacy/china-boosts-influence-japan-eyes-aid-60-africa-infrastructure-projects/#.VsW9l_nhAdU
(Featured Image Source: http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20160210000370)