Rassegna settimanale 26 gennaio-1 febbraio: Africa Subsahariana
1 febbraio: Nuovo attacco dei Boko Haram nella città nigeriana di Maiduguri
I militanti di Boko Haram hanno lanciato una nuova offensiva sulla città di Maiduguri, importante dal punto di vista strategico. L’attacco viene perpetrato una settimana dopo che l’ultimo tentativo di catturare la città era stato respinto.
Fonte: BBC Africa
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-31080368
31 GENNAIO: Crisi ebola, la Liberia posticipa la riapertura delle scuole
Le scuole erano state chiuse in luglio, e avrebbero dovuto essere riaperte lunedì 2 febbraio, ma la riapertura è stata ora posticipata al 16 febbraio. Molti degli edifici scolastici, infatti, non sono pronti a prevenire i contagi di ebola: mancano acqua clorurata con cui lavarsi le mani e termometri con cui controllare che gli alunni non abbiano la febbre. Alcune scuole sono state usate come centri per il trattamento dell’ebola o, semplicemente, per l’accoglienza dei pazienti.
La Liberia è, insieme ai suoi vicini nel Nordovest dell’Africa (Sierra Leone e Guinea), il Paese maggiormente colpito dall’epidemia. Più di 3,600 persone sono morte. Tuttavia, sembra che la Liberia stia ora sconfiggendo il virus, poiché al momento ci sono solo cinque casi confermati di persone malate nel Paese.
Fonte: BBC Africa
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-31068706
30 GENNAIO: Concessa la libertà condizionata all’assassino dell’Apartheid De Kock
A Eugene de Kock, comandante dello squadrone della morte dell’era dell’apartheid in Sudafrica, è stata concessa la libertà condizionata dopo venti anni in carcere. De Kock era stato soprannominato il “Male Primario” (Prime Evil) per il suo ruolo nelle uccisioni e nelle torture degli attivisti che si opponevano alla supremazia della minoranza bianca in Sudafrica tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta. De Kock era stato condannato nel 1996 a due ergastoli e ulteriori 212 anni di prigionia per i crimini commessi. Il Ministro della Giustizia Michael Masutha ha spiegato che la decisione di liberare de Kock è stata presa “nell’interesse della costruzione e della riconciliazione nazionale”.
Fonte: BBC Africa
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-31054912
29 GENNAIO:La polizia della Costa d’Avorio si mobilita contro gli omicidi rituali.
La polizia della Costa d’Avorio ha istituito un’unità speciale per investigare alcuni omicidi rituali di bambini.
Più di cinquanta bambini sono stati, infatti,rapiti e uccisi in tutto il Paese nelle ultime settimane e gran parte dei corpi mostra segni di mutilazioni.
La polizia ha mobilitato circa 1500 soldati per controllare alcuni luoghi ritenuti pericolosi nella capitale, Abidjan.
L’Unicef ha aspramente criticato la cultura dell’impunità che vige in Costa d’Avorio. Secondo l’agenzia dell’ONU, sono state rilevate molte carenze nell’indagini riguardanti i crimini sui bambini.
La polizia ha fatto sapere che chiederà il sostegno dell’Unicef nelle indagini condotte dalla nuova unità.
Per i media locali, i responsabili degli omicidi sono spinti dall’idea di poter guadagnare potere dalle uccisioni rituali e sono legati alla magia nera.
Simili casi si registrarono durante le campagne elettorali presidenziali nel 2006 e 2010 e le prossime sono previste per fine anno. Per il Ministero degli Interni, Hamed Bakayoko , tuttavia, “non vi è alcuna prova che questi crimini siano correlati”.
FONTE: BBC AFRICA
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-31038576
28 GENNAIO: L’esercito nigeriano allerta massima per nuovi attacchi dei Boko Haram
Secondo l’Amnesty International, l’esercito nigeriano non è stato in grado di proteggere i civili della città di Baga, nonostante i numerosi avvertimenti sul possibile attacco dei guerriglieri di Boko Haram.
Secondo alcuni rapporti, almeno 2000 persone sono morte in questo mese nei raid compiuti dal gruppo islamista, mentre per il governo sono state 150.
Una fonte anonima dell’esercito ha riferito che i militari di Boko Haram avevano avvertito i residenti di Baga dell’offensiva. Il portavoce dell’esercito ha dichiarato, invece, alla BBC che le forze armate hanno continuato nei pattugliamenti e tutta la città era sorvegliata.
I Boko Haram hanno lanciato un’offensiva su larga scala nel nord est della Nigeria a partire dal 2009 per creare uno Stato islamico. Il governo nigeriano, tuttavia, ha dichiarato lo stato di emergenza soltanto 20 mesi fa in tutte e tre le regioni del Nord Est, consentendo così ai militanti di rafforzare il loro potere e il controllo su molte città, dove è stato annunciata la nascita di un califfato.
Fonte: BBC Africa
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-31026557
27 GENNAIO: Sud Sudan: liberi i bambini soldato
Tremila bambini del Sud Sudan, reclutati come bambini soldato durante le violenze che si sono sviluppate nel Paese in questi ultimi anni, hanno deposto le armi e sono tornati a casa. Si tratta di una delle più importanti smobilitazioni.
Alcuni bambini, fra gli 11 e i 17 anni, hanno combattuto per quattro anni e molti non sono mai andati a scuola.
Nell’ultimo anno 12.000 bambini, per la maggior parte maschi, sono stati usati come soldati da gruppi armati dopo lo scoppio della guerra civile e degli scontri etnici.
Martedì 27 febbraio, 280 bambini sono stati rilasciati dal South Sudan Democratic Army (SSDA) e consegnati all’UNICEF, nel villaggio di Gumuruk nello Stato di Jonglei, nell’est del Sud Sudan.
La fazione ribelle, guidata da David YauYau, è in guerra contro il governo del presidente Salva Kiir dal 2010.
É stato organizzata una cerimonia dal SSDA e dalla commissione per il disarmo, in cui in bambini hanno deposto le armi e le munizioni.
Per l’Unicef la cerimonia ha rappresentato l’inizio della più grande smobilitazione di bambini soldato. A tutti sono stati garantiti cibo, acqua, cure sanitarie e sostegno psicologico. Ora si sta cercando di ritrovare le loro famiglie, per i funzionari dell’ONU saranno necessari almeno tre mesi per contattare tutte le famiglie.
Fonte: The Guardian
26 GENNAIO: Prima udienza per Ongwen davanti ai giudici della Corte Penale Internazionale
Lunedì 26 gennaio uno dei più importanti comandanti delle milizie di Joseph Kony ha fatto la sua prima apparizione davanti alla Corte Penale Internazionale.
Dominic Ongwen è apparso per una breve udienza nella quale si chiedeva conferma della sua idendità ed è stato messo a conoscenza dei crimini di cui è imputato.
Ongwen è arrivato in Olanda la scorsa settimana dopo essere stato preso in custodia nella Repubblica Centrafricana. É accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità, tra i quali omicidi, saccheggi e schiavitù, per il suo presunto ruolo nell’esercito di Kony che ha gettato nel terrore per oltre 25 anni la regione dei grandi laghi.
Alla domanda del giudice,Ekaterina Trendafilova,sulla sua identità,Ongwen ha risposto: “Vorrei ringraziare dio per aver creato il cielo, la terra e tutti gli uomini sulla terra”. Ongwen è apparso nervoso quando il giudice ha chiesto conferma dell’anno di nascita, 1975. “Sono stato rapito nel 1988 e portato nella foresta quando ne avevo 14.”
In merito alla sua professione ha affermato “ Prima di arrivare alla corte, ero un soldato dell’esercito Lord’s Resistance”. Le forze di Ongwen sono responsabili del rapimento di almeno 10.000.
Ongwen era uno dei cinque comandanti dell’esercito incriminati dalla corte. Tre sono morti secondo l’esercito dell’Uganda, mentre Kony è l’unico ancora in libertà.
Il 24 agosto è fissata l’udienza in cui i giudici valuteranno le prove raccolte dai procuratori e decideranno se rinviare a giudizio Ongwen.
Fonte: The Guardian
Link: http://www.theguardian.com/world/2015/jan/26/lords-resistance-army-commander-hague-court-kony
(Featured Image Source: BBC)