Rassegna settimanale 16-22 ottobre: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 16-22 ottobre: Giappone e Corea del Sud

16 ottobre, Corea del Sud – Casa Bianca: Moon e Trump si incontreranno a Seul il 7 novembre

Lunedì la Casa Bianca ha annunciato che il Presidente Donald Trump terrà un vertice con il Presidente Moon Jae-in a Seul il 7 novembre per discutere le questioni nord coreane e altre sfide che si presentano ai due paesi.
La visita di Trump in Corea del Sud è parte del suo viaggio in Asia dal 3 al 14 novembre, che lo porterà in Giappone, Cina, Vietnam e Filippine.
Il Presidente Trump rimarrà in Corea del Sud dal 7 all’8 novembre, e durante i due giorni visiterà anche i soldati in servizio americani e sud coreani data la crescente tensione militare.
Durante il vertice, Moon e Trump discuteranno molto probabilmente su come meglio arginare le minacce nucleari e missilistiche del Nord così come la rinegoziazione dell’Accordo sul Libero Scambio tra Corea e Stati Uniti (KORUS FTA).
All’inizio del mese, Seul e Washington hanno concordato, dopo una richiesta del governo americano, di iniziare i negoziati per la revisione. Probabilmente inizieranno a gennaio.
La Casa Bianca ha anche riferito che il Presidente Trump parlerà davanti all’Assemblea Nazionale sud coreana.
“Celebrerà la duratura alleanza e amicizia tra gli Stati Uniti e la Repubblica di Corea, e farà un appello alla comunità internazionale affinché si unisca per massimizzare la pressione sulla Corea del Nord,” ha annunciato.
Un funzionario del parlamento all’inizio della giornata ha rivelato che l’Ambasciata americana a Seul ha chiesto all’Assemblea se Trump avrebbe potuto tenere un discorso durante la sua visita.
Trump sarà il settimo presidente ad aver tenuto un discorso nel parlamento coreano – gli ex presidenti che lo hanno fatto includono, tra gli altri, Dwight Eisenhower e Bill Clinton.
Durante il suo discorso, il Presidente Trump probabilmente parlerà della politica americana nei confronti della Corea del Nord e dei modi per migliorare le relazioni tra Seul e Washington. Tutta l’attenzione è rivolta alle parole che il presidente americano rivolgerà al leader nord coreano Kim Jong-un in seguito al loro recente alterco.
Prima di arrivare in Corea del Sud, Trump visiterà il Giappone e si incontrerà con il Primo Ministro giapponese Shinzo Abe. Al termine della visita, si dirigerà a Pechino dove incontrerà il Presidente cinese Xi Jinping.
Trump quindi volerà in Vietnam il 10 novembre, per partecipare all’Incontro tra i Leader Economici della Cooperazione Economica Asia-Pacifico (APEC) e terrà un discorso durante il vertice dei CEO dell’APEC.

Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/10/205_237776.html

17 ottobre, Giappone – Sondaggio: la coalizione di governo si appresta a una grande vittoria elettorale nonostante il disappunto dell’opinione pubblica nei confronti di Abe.

Secondo un sondaggio mediatico rivelato lunedì, la coalizione di governo del Primo Ministro giapponese Shinzo Abe è sulla giusta strada per un’enorme vittoria alle elezioni generali di domenica – nonostante circa metà degli elettori nazionali non vuole che egli mantenga la sua posizione.
Secondo gli analisti politici, dietro a questo paradosso c’è l’affievolimento della sfida presentata dal nuovo partito guidato dalla Governatrice di Tokyo Yuriko Koike, la divisione dell’opposizione e il nervosismo causato dall’imprevedibilità della Corea del Nord che influenza gli elettori più cauti verso una scelta sicura.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Mainichi, basandosi su un sondaggio del 13-15 ottobre, il Partito Liberal Democratico di Abe (PLD) sembra destinato a vincere tra i 281 e i 303 seggi dei 465 totali della Camera Bassa, mentre il suo partner minore di coalizione – il Komeito – è sulla buona strada per guadagnarne 30-33.
Questo assicurerebbe al blocco di governo di mantenere la “super maggioranza” dei due terzi che ha mantenuto fino allo scioglimento della camera per le elezioni lampo.
Questo significa che la presa di Abe sulla sua posizione sarà assicurata quando il parlamento domenica si riunirà per eleggere il primo ministro.
Il sondaggio di Mainichi, tuttavia, mostra come il 47% dei partecipanti preferirebbe non avere Abe come primo ministro. Abe è divenuto premier circa cinque anni fa promettendo di rinforzare la difesa e la crescita economica con la sua strategia dell’”Abenomics.”
Il 37% vorrebbe invece che rimanesse.
“Abe non è popolare, tuttavia un buon numero di elettori si fida abbastanza del suo partito da vincere, anche solo perché i nuovi partiti non hanno generato eccitazione e non sono stati testati,” ha dichiarato Jeff Kingston, direttore degli Studi sull’Asia all’Università Temple del Giappone.
Un sistema elettorale dove 289 seggi provengono da distretti con un singolo membro dove il candidato con una pluralità di voti vince e gli altri non ottengono alcuna rappresentanza, significa anche un’opposizione divisa che beneficia il PLD di Abe. Il resto dei seggi della camera sono per i blocchi di rappresentazione proporzionale.
Il nuovo partito di Koike, il Partito della Speranza, che l’ex deputata PLD ha inaugurato lo scorso mese definendolo un’alternativa “riformista, conservatrice” al PLD, probabilmente vincerà 42-45 seggi.
Il Partito della Speranza ha assorbito una buona parte della fallita opposizione del Partito Democratico. Tuttavia l’entusiasmo degli elettori anticipati sembra essersi dissipato dopo che Koike ha rifiutato di candidarsi per uno dei seggi e non ha voluto dichiarare chi il partito avrebbe sostenuto come candidato premier.
La piattaforma del partito, inoltre, condivide molti punti dell’aggressiva agenda sulla sicurezza di Abe, tuttavia si differenzia nel promettere il congelamento dell’aumento delle tasse sulla vendita e l’abbandono del nucleare entro il 2030.
Il più piccolo Partito Democratico Costituzionale del Giappone (CDPJ), formato da membri liberali del Partito Democratico, sembrerebbe destinato ad ottenere 45-49 seggi, secondo il Mainichi, aumentando le probabilità che esso diventi il principale gruppo di opposizione.
Il CDPJ “è spuntato fuori dal nulla”, ha dichiarato Kingston. “è chiaro che molte persone si sentono lasciate ai margini dall’Abenomics.” Le previsioni del Mainichi si sono basate sulle risposte di 73.087 elettori nazionali.

Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/politics/japan-ruling-bloc-heads-for-big-election-win-despite-voter-distaste-for-pm-abe-poll

18 ottobre, Corea del Sud – Un tribunale sfida la detenzione illimitata per gli stranieri in attesa di deportazione.

Un tribunale ha messo in discussione una legge sul controllo dell’immigrazione che permette di detenere per un tempo indeterminato gli stranieri in attesa di deportazione.
L’Alta Corte di Seul recentemente ha consegnato una petizione alla Corte Costituzionale chiedendo che esamini la costituzionalità dell’Articolo 63, clausola 1 della Legge sul Controllo dell’Immigrazione. La legge garantisce alle autorità sull’immigrazione di detenere gli stranieri in attesa di deportazione, tuttavia non definisce un limite temporale.
“Rinchiudere gli stranieri in strutture di protezione secondo la legge li priva della loro libertà fisica, che equivale all’arresto o all’imprigionamento,” ha dichiarato la corte. “Quando l’ordine in questione viene emanato, ci deve essere un meccanismo legittimo che ne giustifichi l’azione.”
L’alta corte ha inviato la petizione citando il caso di un cittadino cinese che è stato detenuto dall’ottobre 2015. L’uomo, il cui nome tenuto nascosto, fu accusato di voice pishing e di aver inviato il denaro rubato in Cina. È stato rilasciato per ordine di deportazione ad ottobre 2015. Secondo quanto stabilito dalla legge, è stato trasferito in un centro di detenzione. Si è rivolto in appello, ritardando la sua deportazione, e da allora è rimasto rinchiuso.
L’alta corte ritiene che coloro che sono soggetti alla legge soffrono di un estremo stress mentale poiché sono tenuti in queste strutture senza una chiara data di rilascio. La corte ha dichiarato che la legge esiste solo “per adempiere facilmente all’amministrazione giudiziaria di far rispettare” l’ordine ed è quindi un “eccessiva restrizione della libertà fisica.”
Nel 2016, la Corte Costituzionale ha esaminato una petizione simile e ha deciso di mantenere l’articolo con una votazione di 5 a favore e 4 contro.

Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/10/251_237877.html

19 ottobre, Corea del Sud – Il Ministro degli Esteri Kang in visita in Europa

Il Ministero degli Esteri giovedì ha fatto sapere che il Ministro Kang Kyung-wha è partita per un viaggio di cinque giorni che la porterà in Belgio e in Francia.
Durante uno degli incontri regolari il portavoce del ministero Roh Kyu-deok ha rivelato che la Ministro si incontrerà con le sue controparti e cercherà la loro cooperazione nel risolvere la questione nucleare nord coreana.
Questa è la sua prima visita in Europa da quando è diventata Ministro a giugno.
Durante l’incontro con il Ministro degli Esteri belga Didier Reynders, Kang dovrebbe discutere su come ampliare la cooperazione bilaterale e la coordinazione delle policy sul programma nucleare del Nord.
In seguito, è in programma un incontro a pranzo con l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini. Roh ha annunciato che Kang discuterà il rafforzamento della partnership strategica tra la Corea del Sud e l’UE.
Lunedì il ministro si dirigerà a Parigi per delle discussioni strategiche con il Ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian. Nel 2015 la Corea del Sud e la Francia stesero un “piano d’azione per il rafforzamento della loro partnership onnicomprensiva”, durante la visita ufficial del Presidente Francois Holland a Seul.
Il primo incontro ministeriale, organizzato come parte dell’accordo del 2015, è stato a marzo dello scorso anno.
Kang condividerà le proprie idee su come migliorare le relazioni bilaterali e gli interessi comuni, incluso un piano su come fermare il programma nucleare del Nord e i cambiamenti climatici.
“Speriamo che la sua visita sia un’opportunità per raccogliere maggior supporto dai paesi europei sulla questione nord coreana, accrescere le partnership strategiche con loro e promuovere le future Olimpiadi Invernali di PyeongChang,” ha dichiarato Roh.

Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/10/356_237962.html

20 ottobre, Giappone – In vista delle elezioni in Giappone si cerca di identificare le notizie false.

I ricercatori dei mass media giapponesi e i giornalisti hanno intensificato i loro sforzi per identificare sul web le informazioni dubbie relative alle imminenti elezioni della Camera dei Rappresentanti in modo da tamponare il diffondersi di notizie false che potrebbero influenzare il comportamento degli elettori.
Le notizie false, solitamente sui social media e che contengono informazioni incorrette, sono state una questione di interesse nelle recenti elezioni in Europa e negli Stati Uniti, incluse quelle presidenziali americane dell’anno scorso.
Un progetto nato grazie al Centro di Educazione per Giornalisti del Giappone (JCEJ) e Hiroyuki Fujishiro, professore associato dell’Università Hosei di Tokyo, sta elencando notizie false che riguardano le elezioni di domenica sul sito del JCEJ.
Finora, l’iniziativa che vede coinvolti studenti del team di ricerca di Fujishiro e giornalisti provenienti da 19 diverse compagnie mediatiche, inclusi giornali, canali televisivi e media online, hanno rilevato quattro notizie false.
Come prima cosa, gli studenti hanno selezionato le informazioni dei media digitali, come i post di su twitter, che sono in qualche modo collegati ai partiti politici e ai candidati alle elezioni della camera bassa. In seguito, i giornalisti ne hanno controllato i contenuti. Se giornalisti di almeno tre compagnie mediatiche ritenevano che una notizia fosse falsa, il JCEJ ne pubblicizzava i risultati.
Per esempio, un articolo postato su internet il 3 ottobre, in cui si affermava che il leader nel nuovo Partito Democratico Costituzionale del Giappone era “stupito” dall’aver saputo che il suo nome era stato registrato come marchio da un’azienda, è stato identificato come fake news. Un’altra news online identificata come falsa riportava “@kyodo” in un tentativo di farla passare come notizia di Kyodo News.
“Non possiamo giudicare facilmente le fake news in quanto il processo di verifica richiede lavoro continuo, tuttavia possiamo compiere dei progressi nella nostra ricerca attraverso la compilazione di una lista di fake news,” ha dichiarato Fujishiro.
Un altro gruppo chiamato FactCheck Iniziative Japan sta marcando sul suo sito tutte le notizie relative alle elezioni che ritiene siano sospette o inaccurate, incluse dichiarazioni del Primo Ministro Shinzo Abe o report di grandi quotidiani.
Cinque operatori di informazione digitale stanno partecipando al progetto, dividendo le notizie in categorie come “false” o “infondate.”
Daisuke Faruta, editor capo di BuzzFeed Japan, che è una delle cinque organizzazioni, ha dichiarato “Sono i media ad avere il know-how per verificare se una notizia è inaccurata o se è stata intenzionalmente falsata. Nel resto del mondo le persone si stanno già preoccupando di questo problema e vogliamo che questa mentalità si diffonda ulteriormente anche in Giappone.”

Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/politics/efforts-under-way-in-japan-to-detect-fake-news-ahead-of-election

21 ottobre, Giappone – La JR East riapre parzialmente una linea chiusa sin dal disastro nucleare del 2011.

La East Japan Railway Co. Sabato ha parzialmente riaperto una sezione della Linea Joban nella Prefettura di Fukushima che è stata sospesa sin dal terremoto di marzo 2011 che ha provocato il disastro nucleare.
I treni hanno ripreso le corse su un tratto di 6,9 km tra la Stazione di Tomioka nella città di Tomioka e la Stazione di Tatsuta a Naraha, entrambe localizzate nella prefettura giapponese nord orientale. Tuttavia i restanti 20,8 km della Linea Joban rimangono ancora non connessi e la JR East pensa di riaprirli a marzo 2020.
[…]

Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/national/jr-east-partially-reopens-line-halted-since-2011-nuclear-disaster

22 ottobre, Corea del Sud – Secondo il Ministro degli Esteri la Corea del Nord si sta velocemente avvicinando alla realizzazione di armi nucleari.

Secondo la Ministro degli Esteri sud coreana Kang Kyung-wha, la Corea del Nord sta ultimando il programma nucleare e missilistico e al più presto completerà il suo armamento nucleare.
“è vero, la Corea del Nord sta velocemente portando a termine lo sviluppo del suo armamento nucleare,” ha dichiarato Kang durante un’intervista di sabato a Brussel con la Yonhap News Agency. Il Ministro ha anche riferito che il regime di Kim Jong-un è in grado di eseguire un nuovo ed inaspettato test nucleare senza alcun preavviso.
Al momento Kang è in visita in Europa per cercare collaborazione internazionale alla risoluzione della questione nord coreana.
Kang ha dichiarato che alcuni dei tunnel sotterranei del Nord sembrerebbero essere collassati dopo il sesto test nucleare del 3 settembre, durante la quale è stato detonato quella che il Nord ha definito una bomba all’idrogeno che sarà poi caricata su un missile balistico intercontinentale (ICBM).
Tuttavia ha affermato che il Nord ha ulteriori tunne, dicendo “è pronto ad ulteriori provocazioni in qualsiasi momento.”
l’ICBM del Nord, che si ritiene possa volare per più di 10.000 km, teoricamente è in grado di colpire degli obiettivi sul suolo statunitense.
Le dichiarazioni di Kang sono arrivate due giorni dopo che Mike Pompeo, direttore della Central Intelligence Agency (CIA) americana, ha dichiarato durante un dibattito che al Nord mancano “mesi” per perfezionare la sua capacità di colpire gli Stati Uniti con un’arma nucleare.
Il Nord ha condotto due test con gli ICBM a luglio.
Kang ha fatto notare che i paesi europei sostengono l’approccio dell’amministrazione di Moon Jae-in secondo cui per risolvere la questione nucleare nord coreana bisogna adottare una strategia a doppio binario che ricerchi il dialogo ma anche le sanzioni.
“è necessario esercitare pressione e imporre sanzioni sulla Corea del Nord per le sue ripetute provocazioni, tuttavia queste misure dovrebbero servire solo a riportare il Nord al tavolo dei negoziati per risolvere la questione pacificamente,” ha dichiarato.
Kang ha inoltre aggiunto che anche gli Stati Uniti condividono la necessità di risolvere il problema nord coreano pacificamente attraverso il dialogo.

Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/10/120_238064.html

Featured image source: Japantoday