Rassegna settimanale 23-29 maggio 2022: Africa subsahariana

Rassegna settimanale 23-29 maggio 2022: Africa subsahariana

23 maggio 2022, Mozambico – Ribellione in Mozambico: perché 24 nazioni hanno mandato le loro truppe

Cabo Delgado è una regione ricca di risorse: gas, rubini, grafite, oro e altre risorse naturali. Questa abbondanza è però anche la causa delle disgrazie della zona.
La zona costale è storicamente musulmana. I fondamentalisti locali seguono i precetti della Sharia, in base alla quale il benessere e le risorse dovrebbero essere condivisi tra tutti. Le proteste sono nate perché i profitti della regione andavano tutti a finire nelle tasche di un’élite all’interno del partito al potere, il Frelimo. Inoltre, pochissimi posti di lavoro sono stati creati a beneficio della popolazione locale.
La guerra è scoppiata nel 2017, quando dei giovani di Mocimboa da Praia attaccarono la stazione di polizia locale impadronendosi delle armi che vi erano custodite. Da allora, più di 4000 persone sono state uccise, e 800000 hanno dovuto abbandonare le proprie case.
L’Unione Europea e la Banca Mondiale vogliono contribuire a risolvere quella che è la causa fondante della guerra, finanziando con centinaia di milioni di dollari progetti come la creazione di posti di lavoro. Tuttavia, da sei mesi Frelimo rifiuta di discutere della proposta di UE-Banca Mondiale in sede di Governo. Le guerre civili, infatti, attraggono sempre forze straniere. In questo caso, c’è stato anche il coinvolgimento dello Stato Islamico, di jihadisti da altre guerre, e finanziamenti da alcuni Stati mediorientali.
La maggior parte dei ricercatori del Mozambico sostiene che a rimanere dominanti, all’interno del conflitto, sono i problemi locali. Tuttavia, sia l’IS che gli USA vogliono che questa guerra sia vista come uno scontro tra due potenze globali. Nel marzo 2021, gli USA avevano definito gli insorgenti “l’ISIS del Mozambico” e “terroristi globali”, nonostante tali definizioni siano rifiutate da chi sta studiando la guerra civile; gli Stati Uniti, inoltre, rifiutano di rilasciare le prove in loro possesso a tale riguardo. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato, nel luglio 2021, che il principale interesse statunitense in Mozambico è “opporsi all’ISIS”.
Fonte: BBC News

24 maggio 2022, Africa – All’assemblea dell’OMS l’Africa si oppone alla volontà statunitense di riformare le regole sanitarie

Le nazioni africane hanno obiettato alla proposta, guidata dagli Stati Uniti, di riformare le International Health Regulations (IHR). La mossa africana potrebbe impedire il passaggio della riforma all’Assemblea annuale dell’OMS.
Gli USA hanno proposto 13 riforme, per autorizzare il dispiegamento di team di esperti in siti contaminati, e la creazione di nuovi comitati per il monitoraggio dell’implementazione delle regole. La bozza proposta è vista come un primo passo verso una riforma più ampia delle IHR: lo scopo finale è modificare l’articolo 59, cosa che permetterebbe di ridurre l’attesa per l’implementazione di future riforme da 24 a 12 mesi.
Secondo i diplomatici, le obiezioni africane potrebbero essere una strategia per ottenere concessioni sulla condivisione di vaccini e medicine da parte dei Paesi più ricchi, accusati di aver fatto scorta di vaccini durante la pandemia da Covid-19.
Fonte: Reuters

25 maggio 2022, Africa – Spagna e GB esortano la NATO a notare la minaccia russa che arriva dall’Africa

La crescente influenza russa in Africa pone una minaccia “preoccupante” alla sicurezza dei Paesi appartenenti alla NATO. Pertanto, dovrebbe essere affrontata con una alleanza militare. A una conferenza stampa tenutasi a Madrid, il Ministro della Difesa spagnolo Margarita Robles ha dichiarato che l’espansione delle operazioni statali e private (come quelle del Gruppo Wagner) russe in Paesi come il Mali e la Libia hanno un significato “molto chiaro”, e ha accusato i russi di fomentare il crimine organizzato e il terrorismo. Il Segretario di Stato britannico Ben Wallace ha aggiunto che la crescente instabilità africana, unita al crescente problema della fame, potrebbe avere impatti significativi in Europa.
Wallace e Robles hanno esortato la NATO a includere la difesa del suo fianco meridionale nelle sue nuove strategie militari.
Fonte: Reuters

26 maggio 2022, Etiopia – Arrestato il direttore del popolare magazine settimanale Fitih

Temesgen Dessalegn aveva dato voce alle critiche nei confronti del Governo etiope, accusandolo di “autoritarismo” e di essere “fortemente determinato a reprimere qualunque medium cerchi di esporre i suoi errori”, e la scorsa settimana aveva dichiarato alla BBC che avrebbe potuto essere preso di mira.
Negli ultimi giorni, altri 11 giornalisti e lavoratori nel campo dei media sono stati arrestati.
Fonte: BBC News

27 maggio 2022, Sudan del Sud – Consiglio di Sicurezza dell’ONU rinnova l’embargo di armi verso il Sudan

L’embargo è stato rinnovato per un altro anno, con 10 voti favorevoli su 15: Gabon, Kenya, India, Russia e Cina si sono astenuti. Sono state rinnovate anche le sanzioni contro alcune personalità del Sudan del Sud.
Amnesty International ha accolto con favore la decisione.
L’embargo, infatti, viene giudicato cruciale per ridurre il flusso di armi che, nel Paese, vengono usate per commettere o facilitare crimini di guerra, violazione dei diritti umani e abusi.
Il Sudan del Sud ha protestato contro la risoluzione, adottata sulla base di una bozza redatta dagli Stati Uniti, giudicandola ingiusta “nei confronti della popolazione, che soffre a causa della crudeltà delle sanzioni dell’ONU”.
Fonte: BBC News

29 maggio 2022, Congo e Ruanda – L’Unione Africana esorta al dialogo per risolvere le crescenti tensioni tra Congo e Ruanda

Il Presidente del Senegal, Macky Sall, che è anche a capo dell’Unione Africana, ha esortato al dialogo tra la Repubblica Democratica del Congo e il Ruanda: le tensioni tra i due Paesi stanno tornando a salire a causa di una nuova insorgenza del gruppo ribelle M23.
Il 28 maggio, il Congo ha convocato l’ambasciatore del Ruanda e sospeso i voli della RwandAir diretti verso il Congo in risposta a quello che viene definito come il “supporto” di Kigali alle offensive militari compiute dai ribelli del gruppo M23 vicino ai confini orientali del Congo. Kinshasa ha accusato il Ruanda delle ultime offensive portate avanti dai ribelli, citando le armi in possesso dei ribelli come prova del supporto esterno ricevuto dal gruppo. Il Ruanda ha respinto le accuse, definendo la lotta come un conflitto interno al Congo.
Su Twitter, Sall si è detto seriamente preoccupato per l’aumentare delle tensioni tra Ruanda e Congo, e ha offerto il sostegno dell’Unione Africana per la risoluzione pacifica della controversia.

(Featured Image Source: Wikimedia Commons MONUSCO Photos)