Rassegna settimanale 21-27 gennaio 2019: Cina e Corea del Nord

Rassegna settimanale 21-27 gennaio 2019: Cina e Corea del Nord

21 Gennaio, Cina – Il tasso di crescita dell’economia cinese nel 2018 è il più basso degli ultimi 28 anni

Nell’ultimo trimestre del 2018, l’economia cinese è cresciuta ad un tasso del 6.4% rispetto all’anno precedente e del 6.5% rispetto al trimestre precedente. In generale, in tutto il 2018 la Cina ha registrato tassi di crescita pari al 6.6%, il dato più basso dal 1990. In realtà, una riduzione consistente del tasso di crescita era già stata prevista dagli analisti, in particolare come conseguenza della decisione del governo cinese di focalizzarsi sulla qualità della crescita piuttosto che sulla quantità. Ad ogni modo, i dati suscitano comunque delle preoccupazioni riguardo la possibilità per la Cina di mantenere in futuro il suo status di seconda economia mondiale e riguardo eventuali ripercussioni negative sull’economia globale.

Conscio dei rischi connessi con un’economia stagnante, il governo cinese ha iniziato da qualche mese a lavorare al potenziamento della domanda interna al fine di ridurre la dipendenza del paese dalle esportazioni. I legislatori hanno anche attuato misure volte a ridurre la tassazione, accelerare i procedimenti connessi con i progetti edilizi e limitare il livello di riserve che le banche devono detenere.

Julian Evans-Pritchard, economista presso Capital Economics China, ha dichiarato che è altamente probabile che l’economia cinese si indebolisca ancora di più nei prossimi mesi fino a raggiungere un livello di stabilità nella seconda metà del 2019.

Fonte: BBC News
Link: https://www.bbc.com/news/business-46941932

22 Gennaio, Cina – Le autorità cinesi hanno utilizzato confessioni registrate per sopprimere le campagne studentesche in favore dei diritti dei lavoratori

Le autorità cinesi hanno apparentemente forzato un gruppo di studenti che stavano protestando in favore dei diritti dei lavoratori a guardare delle confessioni registrate di attivisti detenuti al fine di sopprimere il movimento. Questo lunedì gli studenti, che hanno chiesto di rimanere anonimi per non essere puniti, hanno dettagliato la loro esperienza in interviste e post online. Secondo le loro testimonianze, più di 20 studenti di università cinesi di prestigio sarebbero stati obbligati dalla polizia locale a guardare dei video in cui alcuni attivisti detenuti si pentivano di aver violato la legge con le loro azioni e divulgato false informazioni al fine di convincerli a fare lo stesso.

L’utilizzo di confessioni registrate è l’ultimo tentativo del governo cinese di fermare questa nuova ondata di proteste portate avanti da giovani che hanno studiato le idee di Mao, Marx e Lenin e che le vogliono utilizzare per denunciare le ineguaglianze sociali in Cina e le violazioni dei diritti dei lavoratori. Il governo cinese ha già cercato di sabotare il movimento in svariate occasioni, attraverso la censura di post online e varie forme di intimidazioni, ma questa nuova fase nella repressione potrebbe indicare che le autorità sono ora realmente pronte a promuovere un’azione penale nei confronti degli attivisti.

Fonte: The Independent
Link: https://www.independent.co.uk/news/world/asia/china-student-communist-activists-workers-rights-video-recording-confession-a8740941.html

23 Gennaio, Corea del Nord – Pompeo, Segretario di Stato USA, si mostra  soddisfatto dei progressi ottenuti con la Corea del Nord in materia di denuclearizzazione 

Mike Pompeo, Segretario di Stato U.S.A, si è espresso in maniera favorevole nei confronti dei progressi ottenuti da Washington e Pyongyang in materia di denuclearizzazione durante il Word Economic Forum tenutosi questo martedì a Davos, in Svizzera. La Corea del Nord e gli Stati Uniti hanno appena terminato un incontro operativo in Svezia dove le delegazioni provenienti da entrambi i paesi e dalla Corea del Sud hanno cercato di mitigare le loro divergenze di vedute in vista del Washington-Pyongyang Summit che si terrà il prossimo mese.

“Rimane ancora moltissimo lavoro da fare, ma ci sono stati dei miglioramenti” ha dichiarato Pompeo. Anche il Ministero degli Affari Esteri svedese ha confermato che il dibattito tra le parti è stato molto costruttivo e che sono stati fatti dei passi concreti nelle negoziazioni sulla denuclearizzazione della penisola coreana. Al momento nessun rappresentante della Corea del Nord ha rilasciato commenti sull’andamento delle trattative.

Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/01/103_262559.html

24 Gennaio, Cina – Il motore di ricerca Bing è inaccessibile in Cina 

Il colosso americano Microsoft ha confermato che il suo motore di ricerca Bing è momentaneamente inaccessibile in Cina e molti credono che il sito americano potrebbe aver fatto la stessa fine di Facebook, Twitter e moltissimi altri siti stranieri. Al momento, la Microsoft non ha ancora specificato se l’inaccessibilità di Bing sia imputabile a problemi tecnici o se sia il risultato di un’attività di censura da parte delle autorità cinesi.

Fonte: BBC News
Link: https://www.bbc.com/news/business-46982959

25 Gennaio, Cina – George Soros attacca Xi Jinping: “È il nemico più pericoloso della società aperta”

Il miliardario e filantropo ungherese George Soros ha utilizzato il suo annuale discorso al Word Economic Forum a Davos, Svizzera, per lanciare un potente attacco contro la Cina e il suo presidente Xi Jinping. Soros ha espresso la sua paura che il governo cinese possa usare le sue conoscenze nell’ambito dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico per dominare l’economia digitale e controllare le persone, ponendo un’enorme minaccia alla sicurezza dell’intero pianeta.

“La Cina non è l’unico regime autoritario al mondo ma è il più forte, il più ricco e il più avanzato tecnologicamente. Tutto ciò rende Xi Jinping il nemico più pericoloso della società aperta”.

Nel suo discorso, Soros ha anche espresso un’aspra critica nei confronti dell’amministrazione Trump. “Invece di combattere guerre commerciali con praticamente tutto il mondo, gli Stati Uniti dovrebbero concentrarsi sulla Cina”, ha dichiarato, incoraggiando Washington a prendere dei provvedimenti nei confronti delle più grandi società di telecomunicazioni come Huawei e ZTE in quanto “pongono rischi inaccettabili alla sicurezza del resto del mondo”.

Infine, il miliardario ungherese si è espresso in maniera altrettanto negativa nei confronti dell’iniziativa One Belt One Road del governo cinese per la creazione della Nuova Via della Seta. Secondo Soros, infatti, questo piano sarebbe stato messo in atto per promuovere gli interessi della Cina e non degli altri paesi coinvolti. “Gli ambiziosi progetti della Nuova Via della Seta sono principalmente finanziati da prestiti, non da concessioni, e in molti casi i funzionari esteri sono stati corrotti ad accettarli”.

Fonte: BBC News
Link: https://www.bbc.com/news/business-46996116

26 Gennaio, Cina –La Cina è sicura di riuscire a mantenere appropriati livelli di crescita nel 2019 

Secondo quanto riportato da Xinhua, il Primo Ministro cinese Li Keqiang ha espresso questo venerdì la sua fiducia nei confronti della possibilità della Cina di mantenere i livelli di crescita in un range appropriato nel 2019 nonostante le difficoltà e i rischi futuri. “L’economia cinese ha sufficiente resilienza, potenziale e ampi spazi di crescita, specialmente grazie ad un mercato domestico di enormi dimensioni e quasi 1 miliardo e 400 milioni di risorse umane”, ha detto Li durante una discussione con una selezione di esperti stranieri.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-china-economy/china-confident-of-keeping-2019-growth-within-appropriate-range-idUSKCN1PK02J

27 Gennaio, Cina – Justin Trudeau ha licenziato l’Ambasciatore canadese in Cina dopo i commenti sul caso Huawei 

Questo sabato il Primo Ministro canadese Justin Trudeau ha dichiarato di aver licenziato il suo ambasciatore in Cina dopo aver rilasciato dei commenti controversi sul caso Huawei.

Infatti, l’ex ambasciatore John McCallum ha messo in imbarazzo il governo canadese dicendo che Meng Wanzhou, direttrice finanziaria di Huawei arrestata a dicembre su ordine degli Stati Uniti per aver venduto prodotti all’Iran nonostante le sanzioni statunitensi, farebbe bene ad opporsi a un’eventuale estradizione negli Stati Uniti. L’opposizione canadese e diversi ex diplomatici hanno definito il commento di McCallum un’interferenza inaccettabile che ha danneggiato terribilmente i rapporti tra Cina e Canada. Al momento Trudeau non ha in programma di sostituire McCallum.

Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2019/jan/26/john-mccallum-canadian-ambassador-to-china-fired-huawei

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