Rassegna settimanale 29 luglio-4 agosto 2019: Giappone e Corea del Sud
29 luglio, Sud Corea/Giappone – Alcune città sudcoreane sospendono i programmi di scambio e le rotte aeree con il Giappone
Diverse città sudcoreane hanno cancellato i programmi di scambio con le municipalità giapponesi nel quadro delle tensioni crescenti tra Tokyo e Seoul, le cui relazioni hanno raggiunto il punto più basso di questi ultimi anni.
Busan, la seconda città più grande in Sud Corea, ha fatto sapere che sospenderà gli scambi amministrativi con il Giappone, incluse le visite dei suoi ufficiali nel Paese, fino a quando le relazioni bilaterali non saranno migliorate.
Yoshihide Suga ha espresso il suo dispiacere per questa decisione: “Anche se i rapporti tra i governi giapponese e sudcoreano sono complicati, gli scambi tra municipalità e tra persone dovrebbero continuare come fondamento della comprensione reciproca”.
La visita di 20 studenti sudcoreani nella prefettura giapponese di Gifu è stata sospesa “a causa delle difficili relazioni tra Giappone e Sud Corea”, ha fatto sapere la città giapponese. Gli studenti avrebbero dovuto soggiornare e giocare a calcio in una gita di quattro giorni nell’ambito di un programma cominciato nel 1996. Un’associazione atletica della cittadina sudcoreana di origine dei ragazzi ha tuttavia chiesto alla controparte giapponese di posticipare la visita.
La città di Tenri nella prefettura di Nara ha fatto sapere alla città giapponese di Seosan con cui è gemellata che tutti i programmi di scambio sarebbero stati sospesi a causa del peggioramento delle relazioni tra i due governi.
Le linee aeree sudcoreane hanno anche cancellato alcuni voli verso le città giapponesi vista la diminuzione del numero di turisti in partenza.
Nella prima metà dell’anno, 3.86 milioni di cittadini sudcoreani hanno visitato il Giappone, un calo del 3,8% rispetto allo stesso periodo lo scorso anno.
Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/07/29/national/south-korean-city-exchange-programs-flight-routes-japan-suspended-amid-tensions/#.XUVN7OgzbIU
30 luglio, Sud Corea/Giappone – Il leader del partito al governo raccomanda cautela sull’accordo per la trasmissione di informazioni militari
Durante una conferenza stampa, Lee Hae-chan, segretario del Partito democratico di Corea al governo, ha sottolineato la necessità di un accordo per la condivisione di informazioni militari con il Giappone ai fini della pace nel Nord-est asiatico nonostante la disputa commerciale in corso con il Giappone.
Circa la proposta di abolire l’Accordo, Lee ha dichiarato: “Penso che il patto sia necessario per mantenere la pace nel Nord-est asiatico. Alcuni affermano che sia assurdo cercare di cooperare militarmente con il Giappone visto che le relazioni economiche tra i due Paesi sono deteriorate. Penso che questo patto dovrebbe essere compreso in un quadro più grande”.
I partiti minori sostengono che minacciare la cancellazione dell’accordo potrebbe essere una carta da usare per negoziare con il Giappone mentre i partiti maggiori sono contrari all’idea.
Il Chief Cabinet Secretary del Giappone, Yoshihide Suga, ha fatto intendere che Tokyo riprenderà l’accordo quest’anno a prescindere dalla situazione diplomatica. Ha sottolineato come il patto sia stato rinnovato automaticamente ogni anno dal 2016 con la convinzione che possa migliorare la cooperazione bilaterale in materia di sicurezza e contribuire alla pace e alla stabilità nella regione.
Ha aggiunto che le relazioni tra i due Paesi sono estremamente deteriorate ma che il governo giapponese crede che sia importante lavorare insieme ove necessario.
La Sud Corea e il Giappone devono rinnovare l’accordo di intelligence ogni anno. L’accordo può essere stracciato da uno dei due Paesi dandone notifica unilaterale entro il 24 agosto.
Il leader del Partito democratico di Corea ha anche dichiarato che il suo partito annuncerà contromisure alle restrizioni commerciali imposte dal Giappone, tra cui la creazione di un comitato speciale per lo sviluppo dell’industria pesante, la quale è stata fortemente influenzata dalla disputa commerciale.
Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/08/356_273127.html
31 luglio, Sud Corea – “Boicotta il Giappone”: marketing anti-giapponese in tutto il Paese
Mentre continua a crescere il sentimento anti-giapponese a cause delle restrizioni sulle esportazioni imposte da Tokyo, le agenzie di viaggio locali, le cliniche chirurgiche e le compagnie di cosmetica stanno facendo leva sul “marketing anti-Giappone” promettendo sconti considerevoli alle persone che boicottano i prodotti o cancellano i loro viaggi verso il Paese vicino.
Daezer, una società di trasporti marittimi, offre il 30% di sconto alle persone che usano i traghetti tra Pohang e l’isola Ulleung e tra quest’ultima e le isolette Dokdo tra il 5 agosto e il 30 settembre se provano di aver cancellato un viaggio in Giappone. La promozione è volta a “sfidare” il governo giapponese che reclama la sovranità sulle isole da decenni.
Il resort High1 nella provincia di Gangwon ha cominciato ad offrire uno sconto fino all’80% soprannominato “Orgoglio della Corea”. Le persone che provano di aver cancellato un volo oltre i confini nazionali possono prenotare una stanza d’hotel per una notte e ricevere due biglietti per il parco acquatico al prezzo di 99000 won invece di 540000. L’annuncio non fa riferimento esplicito al Giappone ma raffigura una grande bandiera coreana e il numero delle stanze disponibili per la promozione è 815: un riferimento alla data del 15 agosto, il giorno in cui la Corea è stata liberata dall’occupazione coloniale giapponese nel 1945. L’annuncio riporta: “Il pacchetto è un regalo a coloro che amano il proprio Paese e a coloro che hanno cancellato i loro viaggi all’estero”.
Anche i governi locali stanno approfittando del sentimento anti-giapponese per rivitalizzare i tour regionali. La città di Paju offre uno sconto del 50% per i tour della città alle persone che forniscono la prova di aver cancellato un viaggio in Giappone via mail o tramite dispositivo mobile. Dal 19 al 23 luglio la Seokgok Nonghyup nella contea di Gokseong ha offerto 500 sacchi da 10 chili di riso ciascuno alle persone che hanno disdetto un viaggio in Giappone. I sacchi sono andati esauriti in mezza giornata.
Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/08/281_273175.html
1 agosto, Giappone – Il Giappone intende migliorare la propria reazione ai disastri con Forze TEC più efficaci
Il Ministro delle infrastrutture sta predisponendo un sistema per assicurare il rapido dispiegamento di professionisti ed esperti nelle aree colpite da disastri naturali a fronte delle piogge torrenziali e di altre calamità su larga scala che hanno colpito la nazione negli anni recenti.
Ha quindi creato un organo in ciascuno dei nove uffici di sviluppo regionale da Hokkaido a Kyushu per coordinare il dispiegamento e l’addestramento delle Forze tecniche di controllo delle emergenze (TEC Force).
Queste ultime, create per fornire rapidamente assistenza tecnica ai governi locali colpiti da disastri su larga scala, hanno il compito di valutare il danno e predisporre i lavori di ricostruzione. Lo scorso anno hanno compiuto 10 anni dalla loro fondazione.
A seguito del recente aumento di disastri su larga scala, i membri delle Forze TEC vengono impiegati circa 10 volte all’anno, ovvero circa il doppio delle volte rispetto all’anno in cui sono state create. In origine, queste fornivano assistenza su richiesta dei governi locali ma, dopo il disastro dell’11 marzo 2011, hanno cominciato a fornire supporto su larga scala immediatamente dopo i disastri.
Il numero del personale presso gli uffici di sviluppo regionale ha continuato a diminuire, così che era sempre più difficile per gli esperti di sviluppo e manutenzione delle infrastrutture essere allo stesso tempo impiegati anche come membri delle Forze TEC.
Per questo il Ministro in aprile ha creato delle sezioni di gestione dei disastri presso gli uffici regionali che si prendessero carico dei membri delle Forze TEC. Ogni ufficio regionale ha ora un team specializzato di circa 20 membri.
Quando si verifica un disastro, il team si accorda con i governi locali, la polizia e i vigili del fuoco, le Forze di auto-difesa e le altre organizzazioni per dispiegare i membri delle Forze TEC. Quando non sono occupati nella gestione del disastro, gli esperti conducono attività di addestramento o programmi educativi.
Sempre in questo quadro, il governo velocizzerà il processo di assegnazione dei contributi statali alle zone fortemente colpite dai disastri per facilitarne la ricostruzione.
Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/08/01/national/japan-aims-boost-disaster-response-efficient-tec-force/
2 agosto, Giappone/Sud Corea – Il Giappone approva la legge per rimuovere la Corea dalla lista dei partner commerciali affidabili
Il Giappone ha approvato la proposta di rimuovere la Sud Corea dalla lista dei partner commerciali affidabili, una scelta che sembra essere un’ulteriore ritorsione nella disputa generata dalla sentenza della Corte suprema sudcoreana per il risarcimento delle vittime di lavoro forzato durante l’occupazione giapponese.
La decisione del governo, ampiamente prevista, segue le restrizioni commerciali già imposte da Tokyo il 4 luglio che rendono molto difficoltose le esportazioni in Sud Corea di tre materiali chimici fondamentali per la produzione di semiconduttori e schermi.
Il Ministro del commercio giapponese ha annunciato che la nuova misura entrerà in vigore il 28 agosto. Il Giappone afferma che queste restrizioni non sono correlate alla disputa sulle vittime del lavoro forzato ma pochi ci credono.
Se la decisione del Gabinetto entrerà in vigore, la Sud Corea sarà rimossa dalla lista dei 27 partner commerciali facenti parte della “lista bianca” a cui sono riservate procedure semplificate per l’acquisto di materiale sensibile che può essere utilizzato anche a scopi militari.
Gli esportatori giapponesi avranno quindi bisogno di autorizzazioni individuali, invece delle corsie preferenziali, per esportare circa 1120 prodotti in Sud Corea. Si teme che ciò possa causare ritardi considerevoli e interruzioni delle importazioni dal Giappone. Anche le società giapponesi potrebbero subirne le conseguenze perdendo i guadagni provenienti dai compratori sudcoreani.
Nel tentativo last minute di spegnere la disputa, il Ministro sudcoreano degli esteri ha incontrato la controparte giapponese a Bangkok ai margini del forum sulla sicurezza regionale ma le due Parti non hanno trovato un punto di incontro. Il Ministro ha quindi avvertito che Seoul potrebbe riconsiderare la sua partecipazione all’accordo per la condivisione di informazioni militari con il Giappone se Tokyo dovesse procedere alla rimozione della Sud Corea dalla lista.
La Sud Corea ha intimato al Giappone di sospendere le misure commerciali di restrizione dicendo che sono ingiuste e contrarie ai principi del commercio internazionale. Ha quindi richiesto una risoluzione della questione tramite canali diplomatici.
A soluzione della disputa sulle vittime di lavoro forzato, la Sud Corea aveva proposto a giugno che le società dei due Paesi creassero un fondo congiunto per compensare le vittime, ma Tokyo aveva immediatamente rifiutato l’offerta.
Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/08/120_273278.html
3 agosto, Giappone – Il festival d’arte della Prefettura di Aichi chiude la sezione con la statua in ricordo delle “comfort women”
Uno dei principali festival d’arte del Giappone centrale ha chiuso la sezione che ospitava la statua in ricordo delle “comfort women” a seguito di un’ondata di proteste, ha fatto sapere l’organizzatore.
Una delle installazioni era la “Statua di una ragazza della pace”, criticata già immediatamente dopo l’apertura della Triennale di Aichi giovedì.
Il governatore di Aichi, Hideaki Omura, che presiede il comitato organizzatore, ha dichiarato in conferenza stampa che sono sempre maggiori le preoccupazioni circa lo svolgimento in sicurezza della Triennale viste le mail, chiamate e i fax minatori ricevuti.
La statua della ragazza era parte di un’installazione nella sezione del festival intitolata “Dopo ‘la libertà di espressione?’”. Il curatore ha sottolineato come la maggior parte delle opere in mostra in quella sezione non potevano essere esibite in Giappone in passato “a causa delle censura e dell’auto-censura”.
A seguito delle minacce, l’organizzatore ha deciso di chiudere completamente la sezione. Il giornalista Daiuske Tsuda, direttore artistico della Triennale, ha dichiarato: “E’ spiacevole aver dato un esempio che mina la libertà di espressione”.
Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/08/03/national/protests-may-see-comfort-women-statue-removed-japanese-art-event-aichi/
4 agosto, Giappone – Un terremoto di magnitudo 6.2 ha scosso la prefettura di Fukushima
Un terremoto di magnitudo 6.2 ha colpito la prefettura di Fukushima domenica sera.
Non è stato diramato un allarme tsunami.
Il forte terremoto è stato avvertito anche a Tokyo, a circa 250 chilometri di distanza, dove hanno tremato gli edifici.
Non è ancora chiaro se il terremoto abbia danneggiato anche il reattore dell’impianto nucleare di Fukushima.
Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/08/04/national/magnitude-6-5-earthquake-shakes-fukushima-prefecture/#.XUbweOgzbIU
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