Rassegna settimanale 14-20 settembre 2020: Sudest Asiatico

Rassegna settimanale 14-20 settembre 2020: Sudest Asiatico

14 settembre 2020, VIETNAM – In prigione quattro persone per le morti dei migranti nel camion britannico

Un tribunale vietnamita ha emesso condanne, comprese tra i 2 anni e mezzo e i 7 anni e mezzo, per il ruolo di quattro cittadini nelle morti dei 39 migranti ritrovati in un camion vicino a Londra lo scorso ottobre. Le morti avevano fatto luce sul mercato illecito di esseri umani provenienti dalle aree povere dell’Asia, dell’Africa e del Medioriente, e shockato sia la Gran Bretagna che il Vietnam.

Fonte: Reuters

Link: https://www.reuters.com/article/us-britain-bodies-vietnam/vietnam-jails-four-over-migrant-deaths-in-british-truck-idUSKBN26522D

 

15 settembre 2020, CAMBOGIA – USA impongono sanzioni a azienda cinese per progetto in Cambogia

Gli Stati Uniti hanno inserito la Union Development Group Co. Ltd (azienda cinese coinvolta nella costruzione di un porto, di un aeroporto e di un resort in Cambogia) nella loro lista nera, sostenendo stia costruendo su terreni requisiti ai locali e che ci siano “testimonianze credibili” che queste infrastrutture possano essere utilizzate per ospitare risorse militari cinesi.

Fonte: Reuters

Link: https://www.reuters.com/article/us-usa-china-cambodia-sanctions/u-s-imposes-sanctions-on-chinese-firm-over-cambodia-project-idUSKBN2662M0

 

16 settembre 2020, BIRMANIA – Esercito indaga su possibili abusi “su ampia scala” nei confronti dei rohingya

L’esercito birmano sta indagando sulla possibilità che, nello Stato del Rakhine, siano stati commessi “abusi su ampia scala” prima e durante il giro di vite del 2017 nei confronti dei musulmani rohingya.

Le Nazioni Unite sostengono che l’esercito agisse con l’intento esplicito di compiere un genocidio. L’esercito respinge tali accuse, ma riconosce come alcune truppe siano state rimandate al giudizio della corte marziale per “incidenti” avvenuti in alcuni villaggi. Martedì, per la prima volta, l’esercito ha riconosciuto in una dichiarazione trasmessa attraverso i media statali che nello Stato del Rakhine potrebbero essere stati commessi abusi su “ampia scala”. L’ufficio del Consulente Legale dell’esercito ha esaminato un report stilato da una commissione governativa che accusa i soldati di crimini di guerra ed espande l’ambito delle indagini in merito.

Questo annuncio arriva in seguito a report secondo i quali, la scorsa settimana, due soldati birmani sarebbero stati portati all’Aja come testimoni o per affrontare un processo dopo aver confessato di aver ucciso dozzine di civili nello Stato del Rakhine e averli sotterrati in fosse comuni.

Fonte: Reuters

Link: https://www.reuters.com/article/us-myanmar-rohingya/myanmar-army-probes-wider-patterns-of-abuse-against-rohingya-idUSKBN2670JF

 

17 settembre 2020, FILIPPINE – Le Filippine prendono in considerazione la possibilità di rimuovere il divieto di viaggio per gli infermieri

Le Filippine stanno prendendo in considerazione la possibilità di permettere a un maggior numero di infermieri e personale medico di lasciare il Paese per tornare ai loro lavori all’estero, rilassando quindi i divieti che impedivano loro di viaggiare perché partecipasero alla lotta al coronavirus nel loro Paese d’origine.

Fonte: Reuters

Link: https://www.reuters.com/article/us-health-coronavirus-philippine-nurses/philippines-considers-relaxing-travel-ban-for-nurses-idUSKBN2681DQ

18 settembre 2020, SUDEST ASIATICO – Leader delle finanze asiatiche si accordano per intraprendere “tutte le misure necessarie” nella lotta alla pandemia

I leader finanziari di Cina, Giappone, Corea del Sud e Sudest Asiatico si sono impegnati a raddoppiare i loro sforzi per aiutare la regione a riprendersi economicamente dai danni del coronavirus e per difendere il sistema di investimenti e commercio multilaterale.

Fonte: Reuters

Link: https://www.reuters.com/article/us-adb-japan-china-southkorea/asian-financial-leaders-agree-to-make-all-policy-efforts-to-fight-pandemic-idUSKBN26908X

20 settembre 2020, TAILANDIA – Proteste in Tailandia: gli attivisti sfidano la monarchia e installano la “Placca del Popolo”

I manifestanti anti-governativi hanno installato una placca recante il messaggio che la Tailandia “appartiene al popolo”, mostrando coraggiosamente opposizione alla monarchia.

La placca è stata posizionata vicino al Grand Palace di Bangkok dai manifestanti, che dallo scorso luglio chiedono riforme al sistema politico e monarchico del Paese. I manifestanti chiedono anche le dimissioni del Primo Ministro Prayuth Chan-ocha, che salì al potere nel 2014 in seguito a un colpo di Stato e che l’anno scorso vinse delle elezioni contestate.

La Tailandia ha una lunga storia di tumulti politici e proteste.

Le nuove proteste hanno avuto inizio lo scorso febbraio, dopo che un tribunale ordinò lo scioglimento di un Partito pro-democrazia, il Future Forward Party (FFP). Le proteste si sono rinnovate poi nel mese di giugno, quando un importante attivista, Wanchalearm Satsaksit, è risultato disperso in Cambogia, dove si trovava, in esilio, dal colpo di Stato del 2014. Non si hanno ancora notizie su di lui. I protestanti accusano il Governo di aver orchestrato il suo rapimento. Polizia e Governo respingono le accuse, ma, da luglio, le proteste guidate dagli studenti si sono tenute su base regolare.

Fonte: BBC News

Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-54222524

 

(Featured Image Source: Wikimedia Commons)