Rassegna settimanale 21-27 novembre 2022: Africa Subsahariana

21 novembre 2022, GUINEA EQUATORIALE – Primi risultati elezioni: Obiang verso la vittoria col 99% dei voti

Il piccolo Paese autoritario dell’Africa centrale, importante produttore di petrolio, è governato dal Presidente Teodoro Obiang da 43 anni.
Alle elezioni si sono presentati due candidati per l’opposizione: Buenaventura Monsuy Asumu e André Esono Ondo. I primi risultati danno in testa il Democratic Party of Equatorial Guinea, il partito di Obiang, con il 99% dei voti.
Fonte:  Reuters

22 novembre 2022, MALI – La Germania ritirerà le sue truppe dalla missione ONU in Mali entro il 2024

La Germania si aggiunge alla lista dei Paesi che, negli ultimi mesi, hanno annunciato il ritiro delle proprie truppe dalla missione MINUSMA.
Le decisione tedesca è stata presa tenendo conto delle elezioni in programma in Mali per il febbraio 2024.
La Germania è presente in Mali fin dal 2013. Negli ultimi mesi, però, le sue truppe hanno sperimentato difficoltà sempre maggiori: tra le altre cose, in diverse occasioni hanno dovuto sospendere pattugliamenti perché il Governo militare aveva rifiutato loro il permesso di sorvolo.
Le tensioni tra il Governo del Mali e la missione ONU continuano a crescere da quando il gruppo Wagner è stato chiamato a rinforzare le forze governative.

Fonte: Al Jazeera

23 novembre 2022, CONGO – I leader africani raggiungono un accordo su un cessate il fuoco nel Congo orientale: inizierà venerdì

Il cessate il fuoco sarà volto soprattutto a fermare gli attacchi del gruppo ribelle M23.
A dichiarare il cessate il fuoco sono stati i leader di Congo, Rwanda, Burundi e Angola e l’ex Presidente del Kenya Uhuru Kenyatta, in seguito a un meeting tenutosi a Luanda nella giornata di mercoledì 23 novembre proprio con lo scopo di trovare delle soluzioni alla crisi in atto in Congo.
Il gruppo M23 è un gruppo capeggiato dall’etnia Tutsi che, secondo il Governo, godrebbe dell’appoggio del Rwanda. Il Rwanda nega le accuse, ma la ripresa delle ostilità da parte del gruppo nel corso del 2022 ha causato una grave crisi diplomatica.
La risoluzione adottata dagli Stati africani prevede, oltre al cessate il fuoco, anche che il gruppo M23 si ritiri dai territori occupati. Se non lo farà, dovrà affrontare l’intervento congiunto delle forze regionali.
Fonte: Reuters

24 novembre 2022, SOMALIA – La Somalia lancia il canale TV anti-al-Shabab

Il nuovo canale, chiamato Daljir, cercherà di rispondere alla propaganda di al-Shabab, che ha una “macchina” mediatica molto sofisticata.
Il Governo intensifica la sua campagna mediatica contro il gruppo militante affiliato ad al-Qaeda: alcuni giorni fa aveva chiuso oltre 500 account di social media che diffondevano l’ideologia del gruppo.
Fonte: BBC News

25 novembre 2022, CONGO – I ribelli annunciano che non si ritireranno

I ribelli del gruppo M23 hanno annunciato che non rispetteranno il cessate il fuoco deciso dai leader regionali per le 18 (ora locale) di venerdì 25 novembre.
Il portavoce Canisius Munyarugerero ha spiegato che il gruppo ignorerà la decisione adottata mercoledì a Luanda perché “il gruppo non era stato invitato al meeting” per discutere del conflitto in Congo.
Fonte: BBC News

26 novembre 2022, CONGO – La Repubblica Democratica del Congo annuncia la data per le elezioni presidenziali

Le elezioni sono state annunciate per il 20 dicembre 2023.
Al momento, la situazione di incertezza in cui versa sta martoriando il Paese, con numerosi gruppi ribelli che creano instabilità. I tentativi di questa settimana per un cessate il fuoco con il gruppo M23 sono naufragati.
Il capo della commissione elettorale avrebbe riconosciuto che tenere elezioni libere, democratiche e trasparenti in tale situazione sarà una sfida, ma le autorità sono determinate a rispettare la scadenza.
Fonte: Reuters

27 novembre 2022, SOMALIA -Operazione congiunta in Somalia uccide 100 militanti al-Shabab

Il Governo somalo ha annunciato che un’operazione condotta nella regione di Shabelle e condotta dall’esercito con il supporto della popolazione locale e di partner internazionali, ha portato alla morte di più di 100 militanti di al-Shabab.
I militanti attaccati, che erano più di 200, si erano riuniti per un attacco contro l’esercito.
Fonte: VoA News
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)
– A cura di Marta Barbieri