Rassegna settimanale 22 – 28 febbraio: Africa Subsahariana
22 febbraio – Uganda: Besigye rifiuta il risultato elettorale
Il principale leader dell’opposizione, Kizza Besigye, ha fatto appello ai suoi sostenitori perché scendano in strada contro la rielezione del Presidente Yoweri Museveni. Besigye è stato fermato e interrogato dalla polizia 4 volte nei giorni successivi al voto, giovedì scorso. E’ stato inotre confinato a casa ai domiciliari, non riuscendo nemmeno a contattare il suo avvocato per procedere al reperimento delle prove per procedere con l’accusa contro Museveni, al potere dal 1986.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201602220866.html
23 febbraio – Burundi: Ban Ki-moon in visita per cercar di fermare gli scontri
Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon è arrivato in Burundi per avviare un dialogo tra il presidente in carica e l’opposizione, dopo mesi di violento conflitto che segna il paese africano. Gli scontri sono durati fino a solo poche ore prima dell’arrivo di Ban Ki-moon. Ricordiamo come la crisi politica in Burundi si sia innescata l’anno scorso, quando l’attuale capo dello Stato Nkurunziza annunciò l’intenzione di presentarsi per un terzo mandato, nonostante il divieto costiruzionale, scatenando la guerra civile. Nkurunziza è stato rieletto a luglio scorso in elezioni giudicate non regolari dagli osservatori internazionali. Sono oltre 400 persone sono morte nel corso di scontri e ben 240.000 hanno dovuto abbandonare le proprie case.
Fonte: United Nations
Link: http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=53296#.Vthjh_nhDIU
25 febbraio – Sud Africa: Atenei chiusi a causa di un aumento delle tensioni
Le università della Repubblica Sudafricana sono il teatro di continue tensioni. Svariati sono i campus che hanno dovuto chiuder le porte. Il campus di Mahikeng ad esempio, chiuso fino a nuovo ordine, dopo che un gruppo di studenti ha appiccato il fuoco ad alcuni laboratori. Danni si sono registrati anche in altri atenei, come l’Università di Pretoria, chiusa dopo una violenta protesta contro l’uso in alcuni corsi dell’Afrikaans, la lingua della minoranza bianca che aveva dominato nel regime dell’apartheid. La protesta aveva generato scontri etnici tra studenti, e la direzione dell’ateneo sospetta che ad animare i due campi siano alcuni partiti politici. Un altro campus chiuso è quello di Bloenfontein, dove una partita di rugby era stata interrotta da manifestanti che protestavano contro lo sfruttamento di alcuni lavoratori dell’ateneo. I manifestanti, di colore, erano stati malmenati dagli spettatori, in gran parte bianchi.
La tensione nelle università era iniziata lo scorso anno contro un progetto, poi revocato, di aumento delle rette.
Fonte: The Guardian
27 febbraio – Zimbabwe: Sprechi per celebrare il compleanno di Rober Mugabe
Sono stati migliaia i cittadini dello Zimbabwe che hanno raggiunto la città di Masvingo, nel sud-est del paese per celebrare il 92esimo compleanno del presidente Robert Mugabe. In un Paese dove la stragrande maggioranza della popolazione soffre la fame a causa della siccità e dell’economia allo stremo, gli imponenti festeggiamenti sono stati ampiamente criticati. Mugabe ha dato inizio alle celebrazioni davanti allo storico monumento del Great Zimbabwe, liberando nel cielo 92 palloncini. Durante l’evento, trasmesso in televisione, i bambini delle scuole hanno recitato una poesia in onore del presidente. I festeggiamenti per il compleanno di Mugabe, al potere dal 1980, avvengono ogni anno dal 1986.
Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-35680689
28 febbraio – Somalia: Doppio attentato terroristico
Un doppio attentato in Somalia ha causato oggi la morte di almeno 30 persone ed il ferimento di almeno altre 20. Gli attacchi si sono verificati a Baidoa, città a nord est di Mogadiscio: entrambi gli attentati hanno colpito due ristoranti. Il primo ristorante è stato colpito da un’autobomba, il secondo, situato nelle vicinanze, da un kamikaze. Entrambi i ristoranti sono centrali e frequentati da impiegati e residenti. Gli attacchi, secondo quanto riportano media locali, sono stati rivendicati dal gruppo integralista somalo di al Shabaab.
Fonte: BBC News