Rassegna settimanale 28 maggio- 3 giugno 2018: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 28 maggio- 3 giugno 2018: Giappone e Corea del Sud

28 maggio, Giappone – Trump e Abe si incontreranno prima del summit con la Nord Corea

Dopo aver parlato al telefono con il Presidente Trump lunedì, Abe ha detto ai reporter a Tokyo che lui e il Presidente americano si erano “accordati per incontrarsi prima del summit Stati Uniti-Nord Corea”.

Abe è preoccupato che il Presidente Trump possa raggiungere un accordo di disarmo nucleare con la Nord Corea che protegga gli Stati Uniti ma che non tenga conto delle preoccupazioni di Tokyo riguardo i missili nordcoreani a corto raggio che potrebbero colpire il Giappone.

Offrendosi di incontrare il Presidente americano prima che questo vada a Singapore, il Primo ministro giapponese spera di essere uno degli ultimi consiglieri a far valere la sua posizione prima che Trump si incontri con Kim Jong-un.

Abe ha detto che Trump lo aveva informato sul programma del summit senza, tuttavia, fornire i dettagli ai reporter.

Secondo la NHK, l’emittente televisiva pubblica giapponese, Abe, che si era incontrato con il Presidente Putin durante il weekend, ha trasmesso a Trump il sostegno di Giappone e Russia affinché il summit proceda.

Insieme alle preoccupazioni circa i missili, Abe ha anche ripetutamente chiesto al Presidente americano di sollevare la questione dei cittadini giapponesi rapiti dalla Nord Corea quarant’anni fa.

Tra i Paesi che cercano di influenzare le negoziazioni con la Nord Corea, il Giappone è rimasto il più intransigente chiedendo costantemente una denuclearizzazione completa e immediata così come la rimozione di tutti i missili e le armi biologiche. È anche rimasto molto scettico circa le intenzioni della Nord Corea ricordando agli Stati Uniti che questa ha firmato e poi rinnegato molti accordi precedenti sul nucleare.

Fonte: the New York Times, https://www.nytimes.com/2018/05/28/world/asia/japan-abe-trump.html?rref=collection%2Fsectioncollection%2Fasia&action=click&contentCollection=asia&region=stream&module=stream_unit&version=latest&contentPlacement=1&pgtype=sectionfront

AGGIORNAMENTO – E’ stato annunciato mercoledì che il Primo ministro Abe incontrerà il Presidente Americano Trump a Washington il 7 giugno.

Fonte: https://www.japantimes.co.jp/news/2018/05/30/national/politics-diplomacy/abe-meet-trump-white-house-june-7-ahead-possible-u-s-north-korea-summit/#.Ww72YeQh3IU

29 maggio, Giappone – Tokyo valuta di prolungare la sessione parlamentare fino a fine giugno o ai primi di luglio per approvare le leggi sul lavoro e sui casinò

Martedì i legislatori dei partiti al governo hanno dichiarato che il governo e i parlamentari della maggioranza stanno valutando di estendere la sessione della Dieta in corso fino alla fine di giugno o ai primi di luglio per assicurare il passaggio della riforma sul lavoro e di una legge sui casinò. Le sessioni di lavoro sono state ritardate dal boicottaggio dei parlamentari dell’opposizione in segno di protesta per gli scandali in cui sono coinvolti il Primo ministro e alcuni ministri e burocrati del Gabinetto.

Hanno anche deciso di prolungare fino a giovedì la sessione di voto presso la Camera Bassa per la riforma della legge sul lavoro che mira ad affrontare il problema del ‘superlavoro’ in Giappone. Nel fare questo, hanno ceduto alla richiesta dei partiti all’opposizione per ulteriori delibere sulla legislazione proposta che il Primo ministro Abe considera come il più importante punto in agenda della sessione attuale fino al 20 giugno.

La riforma del lavoro consiste di tre pilastri: stabilire un limite legale al ‘superlavoro’, assicurare un trattamento equo per i lavoratori regolari e irregolari ed esentare i lavoratori qualificati con alti salari dalle regolamentazioni delle ore di lavoro. Anche se la maggioranza afferma che quest’ultimo punto permetterebbe “stili di lavoro flessibili”, i partiti all’opposizione e i sindacati lo hanno biasimato perché potrebbe causare un aumento del numero di karōshi, le morti per il ‘superlavoro’.

Nei 150 giorni di sessione parlamentare il governo sta anche cercando di far passare un’altra legge che aprirà la strada all’apertura dei casinò in Giappone nella speranza di attrarre più visitatori d’oltreoceano e spingere le economie regionali. Tuttavia, i partiti all’opposizione sono contrari alla manovra poiché preoccupati dalla dipendenza da gioco e dai comportamenti antisociali legati al gioco.

Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2018/05/29/national/politics-diplomacy/tokyo-considers-extending-diet-session-late-june-early-july-pass-labor-casino-bills/#.Ww2l1-Qh3IV

30 maggio, Corea del Sud – Gli alti ufficiali militari di Sud Corea, Stati Uniti e Giappone stanno dialogando

Mercoledì il Joint Chiefs of Staff di Seoul (JCS) ha dichiarato che gli alti ufficiali militari di Sud Corea, Stati Uniti e Giappone si sono parlati in merito agli sforzi comuni per assicurare la pace e la stabilità della regione.

Martedì alle Hawaii (ora locale) il Presidente del JCS di Seoul, il Generale Jeong Kyeong-doo, e i suoi corrispettivi americano e giapponese, il Generale Joseph F. Dunford e l’Ammiraglio Katsutoshi Kawano, hanno preso parte all’incontro presso il quartier generale dello US Pacific Command (PACOM). Un simile incontro a tre era stato organizzato l’ultima volta nell’ottobre del 2017.

“Hanno discusso di cooperazione multilaterale e prontezza militare per promuovere la pace e la stabilità nel nord-est asiatico e prepararsi a tutte le possibili contingenze”, ha detto il JCS durante una conferenza stampa congiunta.

Durante il dialogo Dunford ha ribadito che Washington fornirà dissuasione prolungata per assicurare la sicurezza dei suoi alleati asiatici chiave. Dissuasione prolungata si riferisce all’impegno degli Stati Uniti nel difendere i suoi alleati attraverso la mobilitazione di tutte le capacità militari contro l’aggressione di un avversario.

L’incontro è avvenuto nel contesto di diplomazia frenetica votata alla denuclearizzazione della Nord Corea e alla pacificazione duratura della Penisola coreana.

Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/05/205_249841.html

31 maggio, Giappone – 122 balenottere gravide sono state uccise durante una controversa battuta di caccia giapponese

Una spedizione di caccia alle balene molto controversa, che Tokyo difende perché ricerca scientifica ma che i conservazionisti definiscono “raccapricciante e non necessaria”, ha ucciso 122 balenottere gravide secondo quanto mostra un reportage delle autorità giapponesi.

La spedizione di quattro mesi nell’Antartico è finita a marzo dopo che la flotta aveva ucciso un totale di 333 balenottere, secondo un reportage consegnato dalle autorità alla International Whaling Commission (IWC) lo scorso mese. Di queste, 122 gravide, afferma il reportage, con un’ulteriore dozzina di balenottere giovani tra quelle uccise.

Humane Society International, un gruppo conservazionista, ha definito i dati “una statistica scioccante e una triste accusa alla crudeltà della caccia alle balene giapponese. È un’ulteriore dimostrazione, se ce ne fosse ancora il bisogno, della natura profondamente raccapricciante e non necessaria delle operazioni sulle balene, specialmente dal momento in cui è stato dimostrato che le indagini non letali sono sufficienti per necessità di ricerca scientifica”.

La Japan’s Fisheries Agency ha difeso la caccia dicendo che questa non era mirata alle balenottere gravide. “Noi catturiamo le balene in modo assolutamente casuale. Il comitato scientifico della IWC riconosce che il numero di balene che cacciamo è al livello necessario per la ricerca ma non oltre il livello che minaccerebbe la conservazione del patrimonio ittico. Che molte balene gravide siano state catturate è indice del fatto che vi siano molte balene femmine mature, il che suggerisce che ci si possa aspettare una crescita del patrimonio ittico di ricerca”.

Il Giappone caccia le balene da decenni ma il consumo della carne di questi cetacei, così importante durante le restrizioni della Seconda guerra mondiale, è diminuito significativamente nei recenti decenni.

Il Giappone è firmatario della IWC che ha imposto una moratoria alla caccia delle balene dal 1986. Il Giappone, tuttavia, sfrutta il cavillo per il quale la caccia è permessa “a scopo di ricerca scientifica” e sta anche cercando di dimostrare che la popolazione è numerosa abbastanza da sostenere il ritorno alla caccia a scopo commerciale.

Il Ministro della pesca giapponese ha dichiarato in Parlamento che farà di tutto “al fine di ripristinare la caccia commerciale alle balene, sfruttando anche la possibilità offerta dall’incontro della IWC di settembre”.

Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2018/05/31/national/122-pregnant-minke-whales-killed-controversial-japanese-whale-hunt-report/#.WxBEB-Qh3IU

1° giugno, Corea del Sud – Le due Coree riprenderanno il dialogo militare il 14 giugno

Durante l’incontro ufficiale di venerdì a Panmunjeom, il paese simbolo della tregua, le due Coree si sono accordate per riprendere il dialogo militare di alto livello il 14 giugno al fine di discutere le misure per allentare le tensioni al confine e vitalizzare gli scambi in tutti i settori.

Hanno anche concordato di stabilire un ufficio di raccordo presso il Gaeseong Industrial Complex (GIC) in Nord Corea “il prima possibile”. La Sud Corea invierà un team di ufficiali al GIC il 15 giugno per discutere l’apertura di questo ufficio che ci si aspetta possa giocare un ruolo centrale nelle relazioni intercoreane future.

Accordi che sono in linea con la Dichiarazione di Panmunjeom siglata tra il Presidente sudcoreano Moon e il leader nordcoreano Kim durante lo storico incontro del 27 aprile.

Durante l’incontro di venerdì, le due delegazioni hanno anche discusso di allentare la tensione militare, della partecipazione ai Giochi asiatici del 2018 e del ricongiungimento delle famiglie separate.

Il summit tra gli alti ufficiali militari avrà luogo il 14 giugno a Tongilgak sul lato nordcoreano di Panmunjeom. Il dialogo preparatorio per i Giochi asiatici, che si terranno dal 18 agosto al 2 settembre in Indonesia, sarà il 18 giugno alla Peace House sul lato sudcoreano di Panmunjeom. Gli ufficiali della Croce Rossa si incontreranno il 22 giugno al Mount Geumgang resort in Corea del Nord per discutere l’organizzazione, il 15 agosto presso lo stesso resort, dei ricongiungimenti delle famiglie divise dal confine.

Tra gli argomenti di discussione di venerdì rientrano anche il ricollegamento delle linee ferroviarie e stradali sul confine e la riforestazione del Nord. La cooperazione economica su larga scala, tuttavia, violerebbe le sanzioni statunitensi sulla Nord Corea e bisognerebbe quindi attendere il risultato del summit tra Kim e Trump.

L’incontro di alto livello ha toccato anche il caso di sei cittadini sudcoreani detenuti nel Nord. “La Nord Corea ha spiegato che la propria organizzazione di competenza sta riesaminando il caso”, ha dichiarato il Ministro dell’unificazione Cho Myoung-gyon a capo della delegazione sudcoreana.

Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/06/120_249995.html

2 giugno, Corea del Sud/Giappone – I Ministri della difesa giapponese e sudcoreano sono divisi sul futuro dei missili balistici nordcoreani a corto raggio

Il Ministro della difesa Itsunori Onodera ha dichiarato sabato che non si deve premiare la Nord Corea per aver semplicemente accettato di dialogare e che questa deve adottare misure concrete per smantellare tutti i suoi programmi nucleari e di missili balistici, incluse le armi a più corto raggio che minacciano il Giappone.

Il suo corrispettivo sudcoreano ha sollecitato il supporto al dialogo per aiutare la Nord Corea ad unirsi alla comunità internazionale, aggiungendo che al suo leader, Kim Jong Un, deve essere concesso il beneficio del dubbio.

Parlando al forum sulla sicurezza Shangri-la Dialogue a Singapore, Onodera ha detto che la Nord Corea aveva già preso parte ad accordi per terminare il suo programma nucleare in passato ma solo per portare avanti nuove attività per far progredire ulteriormente le proprie armi. “Alla luce di come la Nord Corea si è comportata in passato, non la si deve premiare per aver accettato di dialogare”, ha detto Onodera. Ha aggiunto che l’unico modo per portare la pace è assicurarsi che la Nord Corea agisca concretamente per porre fine a tutti i programmi nucleari e allo sviluppo dei missili balistici “di tutte le portate”.

Il Ministro della difesa sudcoreano Song Young-moo ha detto che si rende conto che ci sia del dibattito sulla quantità di disarmo nucleare che Kim dovrebbe essere portato ad accettare ma pensa che se il focus è sul disaccordo e non sul progresso, il dialogo non andrà mai avanti.

Alla domanda se questo significa che sia accettabile per la Nord Corea mantenere i missili balistici a più corto raggio, Song ha schivato la domanda ma ha detto che queste minacce spariranno se il Nord si unirà alla comunità internazionale. “Dal momento in cui la Nord Corea formerà dei legami diplomatici con il mondo libero, queste minacce si dissiperanno col tempo”.

Song ha comunque sottolineato la necessità di un disarmo completo, verificabile e irreversibile ma “se si continua a dubitare delle intenzioni di Kim, tutto questo sarà solo un ostacolo al dialogo e al progresso”.

Tuttavia, nonostante la distanza tra i due leader della difesa, Onodera ha sottolineato che il Giappone non si risparmierà nel fornire supporto in alcuni ambiti se la Nord Corea agirà concretamente verso la denuclearizzazione. Questa dichiarazione è probabilmente un’allusione all’invio delle Forze di auto-difesa all’Organizzazione per la Proibizione delle armi chimiche per partecipare alle possibili procedure di verifica nel caso di un possibile accordo del Nord per abbandonare il suo arsenale.

Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2018/06/02/national/politics-diplomacy/onodera-says-singapore-security-summit-important-not-reward-pyongyang-just-coming-dialogue-table/#.WxLseeQh3IU

 

3 giugno, Giappone – Gli ufficiali del Ministero delle Finanze hanno dichiarato che Nobuhisa Sagawa ha ordinato di falsificare i documenti Moritomo

Si è appreso da fonti ben informate che gli ufficiali del Ministero delle finanze hanno testimoniato che l’allora direttore generale del Financial Bureau, Nobuhisa Sagawa, avrebbe detto loro di falsificare i documenti relativi alla vendita controversa di un terreno statale all’operatore scolastico Moritomo Gakuen.

Secondo la testimonianza fornita durante l’indagine al ministero relativa all’inquinamento dei documenti, Sagawa avrebbe apparentemente individuato dei problemi nei documenti Moritomo su cui era già stato apposto il sigillo e avrebbe detto: “Controllate ancora attentamente cosa c’è scritto qui”. Gli ufficiali affermano che i commenti di Sagawa fossero in realtà velate istruzioni per falsificare i documenti.

I risultati dell’indagine, basata principalmente sulle testimonianze dei suoi ufficiali, saranno resi noti dal ministero lunedì, il quale punirà anche coloro che sono stati coinvolti nella falsificazione. L’indagine va avanti da marzo, da quando, cioè, lo scandalo dei documenti falsificati venne alla luce e, sempre secondo quanto dicono le fonti, è stato scoperto che il Financial Bureau avrebbe ritoccato le carte per assicurarsi che il loro contenuto corrispondesse a ciò che Sagawa diceva alla Dieta per giustificare il notevole sconto concesso alla Moritomo Gakuen sull’acquisto di quel terreno dallo Stato.

Poiché le discrepanze tra le sue parole e ciò che era effettivamente contenuto in quei documenti continuavano ad aumentare, lo stesso Sagawa e altri membri del Bureau avrebbero spinto gli ufficiali junior a rivedere i documenti usando espressioni indirette ma partecipando comunque in prima persona alla falsificazione, sempre secondo quanto riportano le fonti.

Più di 300 sezioni dei documenti sono state modificate, incluse quelle relative alla negoziazione per la vendita del terreno e quelle che menzionavano la moglie del Primo ministro, Akie Abe, all’epoca dello scandalo Preside onorario della scuola elementare che la Moritomo avrebbe voluto costruire su quel terreno.

Le fonti hanno anche aggiunto che Sagawa e altri ufficiali senior avrebbero chiesto ai loro subordinati perché i documenti fossero ancora al ministero nonostante il loro periodo di archiviazione obbligatoria fosse scaduto. Il ministero ha interpretato questa richiesta come un ordine effettivo di sbarazzarsi dei documenti.

L’affare controverso risiede nello sconto notevole concesso alla Moritomo: secondo Sagawa questo è giustificato dalla volontà di aiutare l’operatore a coprire i costi relativi alla rimozione dei rifiuti seppelliti nel sito mentre secondo gli ufficiali del ministero lo sconto sarebbe servito ad evitare che la Moritomo chiedesse i danni allo Stato una volta scoperto che molti più rifiuti erano presenti su quel terreno.

Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2018/06/03/national/politics-diplomacy/finance-ministry-officials-say-sagawa-ordered-falsification-moritomo-papers-sources/#.WxTrSuQh3IV

 

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