Rassegna settimanale 17-23 dicembre 2018: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 17-23 dicembre 2018: Giappone e Corea del Sud

17 Dicembre, Giappone – 42 feriti a causa di un’esplosione a Sapporo

Domenica sera quarantadue persone sono rimaste ferite in seguito ad una violenta esplosione che ha distrutto un edificio a Sapporo, nel nord del Giappone, forse a causa di una fuga di gas.

Lo scoppio, comunicano le autorità locali, è avvenuto intorno alle 20:30 nel quartiere di Toyohira e ha provocato un incendio che ha colpito un ristorante tradizionale giapponese, un’agenzia immobiliare e una clinica situati all’interno di un palazzo in legno.

L’incendio è stato estinto alle 2:10 del mattino e le forze dell’ordine sospettano che la causa scatenante sia stata la perdita di gas da oltre 100 bombolette spray deodoranti presenti nell’ufficio dell’agenzia e pronte per lo smaltimento. Le bombolette avrebbero infatti preso fuoco dopo l’accensione di uno scaldacqua.

Secondo le stime della polizia, sono rimaste coinvolte nell’incidente 42 vittime, di cui la più grave sarebbe un impiegato dell’agenzia immobiliare stessa. Molti dei clienti che stavano cenando nel pub giapponese al secondo piano hanno riferito di aver sentito odore di gas al momento dell’esplosione, rafforzando l’ipotesi di una fuga di gas.

Un dipartimento locale dei vigili del fuoco aveva effettuato un’ispezione ad ottobre, riscontrando dei difetti nelle misure di sicurezza da osservare in caso di incendio, tra cui la mancanza di una scala antincendio e altri accorgimenti per l’evacuazione in caso di pericolo.

Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/national/42-people-injured-after-suspected-gas-explosion-destroys-buildings-in-Sapporo

18 Dicembre, Giappone – 100.000 firme per chiedere a Trump di fermare il progetto di Okinawa

Dall’8 di dicembre, una petizione sul sito “We the People” chiede al Presidente americano Donald Trump di bloccare i lavori di recupero di terreno a Nago, nel distretto di Henoko della Prefettura di Okinawa, per la realizzazione di una nuova base militare statunitense.

La sezione del sito della Casa Bianca, inserita durante la presidenza di Barack Obama, permette ai singoli individui di creare petizioni con lo scopo di portare l’attenzione del governo federale su determinati problemi. Questo sistema prevede che, nel caso in cui la petizione riuscisse ricevere 100.000 firme entro 30 giorni, il governo degli Stati Uniti dovrebbe prendere in considerazione la questione e rilasciare poi una risposta ufficiale.

Nel pomeriggio del 18 di dicembre, la petizione relativa alla Prefettura di Okinawa ha raggiunto la meta con forte anticipo sulla scadenza del 7 di gennaio.

La petizione, avviata da Robert Kajiwara, un nippo-americano residente alle Hawaii, si rivolge a Trump chiedendo di fermare i lavori di bonifica nelle acque di Henoko, ritenuti fondamentali nel progetto di costruzione di una base che assumerà le funzioni della Stazione Aerea di Futenma della Marina statunitense a Ginowan.

La petizione chiede quindi di arrestare i lavori fino al referendum che si terrà a Okinawa il 24 di febbraio.

Fonte:  Asahi Shimbun
Link: http://www.asahi.com/ajw/articles/AJ201812180045.html

19 dicembre, Corea del Sud – Il Presidente Moon dà il benvenuto al nuovo direttore sudcoreano dell’Interpol

Mercoledì il Presidente Moon Jae-in ha celebrato la recente elezione del nuovo direttore sudcoreano dell’Interpol, definendola una vittoria per tutta la nazione.

“Faccio le mie congratulazioni più sincere e accolgo con favore la sua elezione come presidente (dell’Interpol)”, ha detto Moon durante un incontro con Kim Jong-yang, il nuovo direttore a capo dell’Interpol, la International Criminal Police Organization.

Kim (57 anni) è stato eletto il mese scorso, a sostituzione del cinese Meng Hongwei, scomparso tre mesi fa. Il sudcoreano Kim dovrà ricoprire la carica per i due anni rimanenti del mandato di Meng, che doveva essere di quattro anni in origine.

Il Presidente Moon ha lanciato un appello per aumentare gli sforzi congiunti nella lotta ai crimini internazionali, tra cui il terrorismo.

“Anche il governo (di Seoul) lavorerà insieme all’Interpol per espandere la sua cooperazione”, ha aggiunto.

Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/12/356_260614.html

20 dicembre, Giappone – Il Giappone intende riprendere la caccia alle balene dopo l’uscita dall’IWC

Il Giappone si ritirerà dall’International Whaling Commission (IWC) e ha intenzione di riprendere la caccia alle balene l’anno prossimo, ha comunicato un report giovedì, attirando con questa mossa le critiche dell’Australia e di altre nazioni che si oppongono a tale pratica.

Secondo quanto riferito dall’agenzia di notizie Kyodo, il Giappone informerà l’IWC della sua decisione entro la fine dell’anno, a distanza di mesi dall’ultimo tentativo di riprendere la caccia commerciale alle balene, rifiutato dalla Commissione.

Kyodo ha citato fonti governative anonime, secondo cui il Giappone abbandonerebbe le sue spedizioni, costose e controverse, nell’Oceano antartico per lasciare le proprie baleniere operare nelle acque costiere e nella sua zona economica esclusiva.

In realtà un’agenzia di pesca ufficiale ha negato il report, insistendo che non è stata presa nessuna decisione sul potenziale ritiro dall’IWC, che ha vietato la caccia alle balene nel 1986.

Già in passato il Giappone aveva minacciato di lasciare l’IWC, sostenendo che la moratoria doveva essere una misura temporanea e accusando la Commissione internazionale per la caccia alle balene di aver abbandonato il suo scopo originario – gestire l’uso sostenibile dei banchi di balene globali.

In occasione dell’incontro dell’IWC dello scorso settembre a Florianópolis, Brasile, le nazioni contrarie alla caccia alle balene capeggiate dall’Australia, l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno votato contro la proposta giapponese di cambiare il processo decisionale.

Questa sconfitta ha spinto il commissario dell’IWC giapponese, Joji Morishita, a sottolineare che le differenze d’opinione con le nazioni contrarie alla caccia delle balene sono “molto chiare” e che il Giappone avrebbe quindi elaborato “il suo prossimo passo”.

Il Giappone ha potuto sfruttare una clausola della moratoria che permette di condurre cacce per la “ricerca” ogni anno e vendere carne di balena sul mercato, anche se il consumo è precitato negli ultimi anni.

Il Paese del Sol Levante quest’anno ha dovuto anche fare i conti con le critiche sollevate dall’uccisione di 122 balene incinte da parte delle sue flotte nel corso delle ricerche annuali nell’Oceano antartico.

Il Giappone si unirebbe quindi a Islanda e Norvegia nello sfidare apertamente il divieto posto sulla caccia commerciale alle balene.

Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/environment/2018/dec/20/japan-to-resume-commercial-whaling-after-leaving-iwc-report

21 dicembre, Corea del Sud – Livelli letali di benzene rilevati nella falda acquifera vicino al presidio di Yongsan

Il governo metropolitano di Seoul ha dichiarato che il benzene è tra gli elementi chimici rilevati nella falda acquifera vicino alla guarnigione di Yongsan, il passato quartier generale delle U.S. Forces (USFK) in Corea, a Seoul.

Stando a quanto riferito dal governo, i livelli delle tossine al di sopra del limite permesso sono stati individuati in 27 pozzi sui 62 analizzati, o nei punti di monitoraggio istallati per osservare i cambiamenti nella falda acquifera in uno specifico periodo di tempo.

In 16 dei 41 punti di monitoraggio vicino a alla Stazione di Noksapyeong nei pressi della guarnigione, le sostanze tossiche nei campioni d’acqua prelevati superano i limiti di sicurezza ambientale. Sono state trovate anche tracce di petrolio galleggiante.

Il governo cittadino ha realizzato una serie di indagini sui livelli di inquinamento dell’area circostante il presidio e si è impegnato a ripulirla a partire dal 2001, anno in cui era emerso un caso di contaminazione vicino alla stazione della metropolitana.

Le autorità hanno attribuito i livelli eccessivi di sostanze chimiche alla presenza di residui di gas causati da perdite di petrolio all’interno della guarnigione.

Le USFK si sono spostate a Pyeongtaek, a 70 km a sud della capitale, nello scorso giugno, dopo decine di anni di posizionamento nel cuore di Seoul. L’area sarà riconvertita in un parco dopo il trasferimento dei suoi membri entro la fine dell’anno.

Fonte: The Korea Times
Link:  http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/12/371_260752.html

22 dicembre, Giappone e Corea del Sud – Controversia tra Giappone e Corea del Sud per incidente con radar

Il Ministro della Difesa giapponese, Takeshi Iwaya, “ha fortemente protestato” contro la Corea del Sud dopo che un cacciatorpediniere della Corea del Sud avrebbe bloccato il suo radar di mira su un aereo di sorveglianza giapponese.

Iwaya, durante una conferenza stampa presso il suo Ministero, ha descritto l’azione come “estremamente pericolosa, la quale potrebbe causare una situazione inaspettata”.

L’incidente si è verificato in un momento di necessità di maggiore cooperazione tra i due Paesi asiatici per occuparsi di problemi pressanti come i programmi missilistici e nucleari della Corea del Nord, la sicurezza marittima e i disastri naturali, ha proseguito il Ministro.

Il Ministro della Difesa sudcoreano ha riferito che il cacciatorpediniere stava facendo operazioni di routine.

Il Fire Control Radar viene usato per individuare la posizione di un target per missili o proiettili e dirigere il radar verso un bersaglio può essere visto come lo step che precede l’inizio del fuoco vero e proprio.

Iwaya ha sostenuto che il cacciatorpediniere sudcoreano ha puntato il radar verso un aereo della P-1 della marina giapponese, che si stava occupando della sorveglianza dalla Penisola di Noto nel Mar del Giappone lo scorso giovedì.

I rapporti tra Giappone e Corea del Sud si sono calmati nel corso del tempo, dopo una storia difficile che comprende la colonizzazione tra 1910 e 1945 della Penisola coreana, i lavori forzati per società giapponesi e lo sfruttamento delle comfort women durante la guerra.

Fonte:  Asahi
Link: http://www.asahi.com/ajw/articles/AJ201812220011.html

23 dicembre, Giappone – Record di persone per festeggiare l’85esimo compleanno dell’Imperatore

Circa 57.000 persone hanno affrontato il freddo e il buio per celebrare l’85esimo compleanno dell’Imperatore Akihito presso il Palazzo Imperiale di Tokyo, il numero più alto raggiunto durante il suo regno dal 1989, secondo le stime dell’agenzia della Famiglia Imperiale.

La festa nazionale ha segnato anche l’ultimo compleanno di Akihito nelle vesti di imperatore, considerato che la sua abdicazione è prevista per la fine di aprile, portando con sé anche la fine dell’Epoca Heisei.

La folla ha accolto con grandi applausi l’apparizione dell’imperatore sulla veranda del Palazzo Imperiale, insieme all’Imperatrice Michiko, il Principe Ereditario Naruhito, la Principessa Ereditaria Masako, Il Principe Fumihito con sua moglie, la Principessa Kiko, e le loro figlie, la Principessa Mako e la Principessa Kako.

“Sono veramente felice di ricevere gli auguri da così tante persone”, ha detto Akihito.

Ha anche sostenuto di essere “fortemente preoccupato” per tutti coloro che hanno perso i propri cari e che sono costretti a vivere in condizioni difficili a causa di una serie di gravi disastri che hanno colpito il Giappone nel corso dell’anno.

Quest’anno due grandi schermi sono stati istallati per permettere anche alle persone più lontane dalla veranda di vedere la famiglia imperiale su di essi.

L’agenzia ha riferito che l’imperatore mostrava i segni di un raffreddore di qualche giorno fa e che Michiko aveva anche una lieve febbre.

Fonte: Asahi
Link: http://www.asahi.com/ajw/articles/AJ201812230037.html

 

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