Rassegna settimanale 4 – 10 febbraio 2019: Sudest asiatico

Rassegna settimanale 4 – 10 febbraio 2019: Sudest asiatico

4 febbraio, Filippine – Principale sospettato dell’attentato a Mindanao si arrende alle autorità

Kammah Pae, l’uomo sospettato di aver aiutato i kamikaze che hanno provocato delle esplosioni fuori da una chiesa a Mindanao, si è arreso oggi alle autorità. Esso ha dichiarato di aver cospirato con la coppia indonesiana che si è fatta saltare in aria fuori dalla cattedrale cattolica nell’isola filippina di Jolo, situata in una provincia a maggioranza musulmana.

L’esplosione ha ucciso ventitré persone e provocato oltre un centinaio di feriti.

Kammah Pae e i suoi complici, fanno parte del Abu Sayyaf, una sedicente banda di militanti islamici che hanno giurato fedeltà allo Stato Islamico iracheno e siriano.

Fonte: The Straits Times

Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/main-suspect-of-philippine-church-bombing-surrenders-to-authorities

5 febbraio, Vietnam – Fissato in Vietnam il secondo summit tra Kim e Trump

Donald Trump e Kim Jong-un si incontreranno per la seconda volta in Vietnam per un summit tra i due leader.

Nel suo discorso sullo stato dell’Unione al congresso, Trump ha dichiarato che l’incontro rientra nell’ambito di un’audace e nuova diplomazia che continua lo storico impegno statunitense per la promozione della pace nella penisola coreana.

Il presidente ha inoltre ribadito di aver scongiurato un enorme conflitto tramite la sua diplomazia coreana, un miscuglio di impegni, sanzioni economiche e minacce di azioni militari.

“Se non fossi stato eletto presidente degli Stati Uniti, a quest’ora secondo me, saremmo in guerra con la Corea del Nord”.

Riferendosi al primo incontro con Kim, avvenuto lo scorso giugno, Trump ha aggiunto: “Rimane molto lavoro da fare, ma il mio rapporto con Kim Jong-un è positivo. Incontrerò il presidente Kim il 27 e il 28 febbraio in Vietnam”.

Fonte: The Guardian

Link: https://www.theguardian.com/us-news/2019/feb/06/trump-second-summit-kim-jong-un-north-korea-vietnam-february

6 febbraio, Birmania – Il parlamento birmano approva un pannello per discutere la costituzione nonostante le proteste dei militari

Nonostante le proteste dei legislatori allineati con i militari, il parlamento birmano ha approvato la formazione di un comitato per dibattere le possibili modifiche alla costituzione. I cambiamenti previsti potrebbero mettere in discussione l’attuale potere dell’esercito sul paese.

Aung San Suu Kyi, leader del partito National League for Democracy (NLD), ha presentato una “proposta d’emergenza” la scorsa settimana che mira a modificare parti non democratiche della costituzione del 2008, redatta dai militari.

Fonte: The Straits Times

Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/myanmar-parliament-approves-panel-to-discuss-constitution-despite-military-protest

7 febbraio, Thailandia – Il Primo Ministro e il governatore di Bangkok saranno giudicati dalla corte thailandese per l’inquinamento dell’aria

Il Primo Ministro thailandese Prayut Chan-o-cha, il governatore di Bangkok Aswin Kwanmuang e il Consigio dell’Ambiente Nazionale, sono stati chiamati a testimoniare davanti al Tribunale Amministrativo Centrale per l’inquinamento da polveri sottili a Bangkok.

Numerose scuole e imprese sono temporaneamente chiuse e moltissime persone hanno riscontrato problemi respiratori. Per questi fattori, e la riluttanza dei turisti dovuta all’inquinamento, l’economia tailandese sta subendo danni finanziari che ammontano a 10/15 miliardi al mese.

Il Primo Ministro e il governatore di Bangkok sono accusati di negligenza avendo la concentrazione di polveri sottili nell’aria superato il livello di 2.5, considerato cancerogeno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Fonte: The Straits Times

Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/thai-prime-minister-bangkok-governor-to-face-court-over-air-pollution

8 febbraio, Filippine – “La battaglia non è finita”: timore del ritorno dei militanti dell’Isis nelle Filippine

Il colonello Romeo Brawner, un comandante militare filippino, ha avvertito che la battaglia del paese contro l’estremismo islamico è ancora in corso, soprattutto dopo l’attentato avvenuto fuori dalla chiesa cattolica a Mindanao.

L’attacco è avvenuto a pochi giorni dallo storico referendum per la creazione di una regione autonoma musulmana a sud del paese. Il voto avrebbe dovuto portare pace in un territorio tormentato dalla guerra da molti anni.

Il gruppo affiliato allo Stato Islamico Abu Sayyaf, che ha rivendicato l’attentato, è responsabile di altri attacchi terroristici e decenni di violenza.

“L’Isis è un chiaro e presente pericolo per le Filippine essendo una nuova terra di Jihad per i foreign fighters”, ha dichiarato Romeo Brawner.

Il monito del colonnello arriva oltre un anno dopo la sconfitta dell’Isis nella città di Marawi, situata a sud del paese, dove l’esercito filippino ha condotto cinque mesi di battaglie ininterrotte contro gli affiliati dello Stato Islamico.

Attualmente si stimano circa cento foreign fighters a Mindanao ed essi influenzano i gruppi armati locali.

Fonte: The Guardian

Link: https://www.theguardian.com/world/2019/feb/08/the-fight-is-not-over-fears-of-isis-resurgence-in-philippines

9 febbraio, Thailandia – Principessa tailandese annuncia la sua candidatura alle elezioni

La candidatura come primo ministro della principessa thailandese Ubolratana Rajakanya ha causato un terremoto politico nel paese. Nessun membro della famiglia reale ha mai tentato tale mossa dal 1932, data della fine della monarchia assoluta.

La sorella maggiore del Re Maha Vajiralongkorn si pone in allineamento con il clan Shinawatra e potrebbe essere una figura unificatrice tra quest’ultimo, sostenuto dalle masse rurali, e le élite pro-monarchiche.

La donna è la primogenita del precedente sovrano Bhumibol Adulyadej, deceduto nel 2016, non porta alcun titolo reale ufficiale, ha una carriera di attrice ed è molta attiva sui social network.

La principessa Ubolratana ha pubblicata su Instagram un post nel quale descrive la sua candidatura come un atto di sacrificio e sincerità.

“Vorrei esercitare i miei diritti e le mie libertà come una cittadina ai sensi della costituzione. La candidatura è la mia dimostrazione di tali diritti, senza alcun trattamento speciale”.

Fonte: South Cina Morning Post

Link: https://www.scmp.com/news/asia/southeast-asia/article/2185394/why-princess-ubolratana-rajakanya-game-changer-thai

10 febbraio, Birmania – Facebook mette al bando altri gruppi “pericolosi” in Birmania

Facebook ha messo al bando altri quattro gruppi ribelli che combattono contro i militari birmani.

Il social network dallo scorso agosto ha cancellato centinaia di pagine, account e gruppi targati come “pericolosi”.

La mossa arriva dopo le numerose critiche di non aver prevenuto contenuti violenti e lo spargersi dell’odio sulla piattaforma, specialmente con l’intensificarsi della crisi in Birmania.

Il divieto ha colpito solo alcuni gruppi facenti parte di minoranze etniche che hanno combattono per l’autonomia dal 1948, tra questi rientra l’ Arakan Army.

Fonte: The Straits Times

Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/facebook-targets-dangerous-armed-groups-in-latest-myanmar-bans

 

 

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