Rassegna settimanale 25 – 31 marzo 2019: Sudest asiatico

Rassegna settimanale 25 – 31 marzo 2019: Sudest asiatico

25 marzo, Thailandia – Primi risultati parziali delle elezioni thailandesi

Secondo i primi dati della commissione elettorale thailandese, il partito pro-giunta militare Palang Pracharat sarebbe in testa con circa 7.7 milioni di voti. Il secondo posto spetterebbe partito populista del clan Thaksin, Pheu Thai, con 7.2 milioni di preferenze. Nonostante questi risultati, il Future Forward Party è colui che ha creato la sorpresa, raccogliendo 5.3 milioni di voti, e diventando così la terza forza politica del paese.

Questi risultati sono stati però duramente contestati dal partito Pheu Thai, che ha denunciato numerose irregolarità e chiesto che vengano condotto delle inchieste in 10 province. In effetti, nel Chiang Rai e Chiang Mai, vi sarebbero più schede elettorali che elettori.

I risultati ufficiali, però, verranno annunciati il 9 maggio, dopo l’incoronazione del nuovo sovrano Maha Vajiralongkorn.

Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/thai-election-results-delayed-to-monday-afternoon-amid-claims-of-irregularities

26 marzo, Thailandia – I risultati spiegati

Il leader della giunta thailandese Prayuth Chan-o-cha è sempre più vicino al potere dopo l’elezione di domenica che visto il suo partito arrivare in testa dei primi exit poll. Il partito vicino al potere militare, Palang Pracharat (PP), ha raccolto oltre 7.6 milioni di voti, circa 400.000 in più del Pheu Thai (PT), partito strettamente collegato al premier deposto Thaksin Shinawatra.

Secondo le prime proiezioni, però, il PT raccoglierebbe oltre 137 seggi mentre il PP solo 97. Rimangono quindi alcune domande cruciali come chi ha vinto le elezioni, e cosa succederà nei prossimi giorni?

Chi ha vinto le elezioni?

Entrambi i partiti hanno rivendicato il diritto di formare il prossimo governo thailandese, lasciando gli elettori confusi. Il PP crede che una vittoria del voto popolare gli conferisca il mandato. Dal suo canto, il PT ha dichiarato che avendo più seggi, sono più vicini alla maggioranza indispensabile di 250 parlamentari nella camera bassa. Ed è su questo punto che la vicenda si complica.

Entrambi i partiti stanno negoziando con partiti terzi per cercare di mettere insieme una maggioranza. I risultati definitivi, specialmente per i partiti più piccoli, non sono ancora stati resi pubblici. Le formazioni politiche sulle quali potrebbero appoggiarsi sarebbero il Bhumjaithai, con 39 seggi, ed il partito debuttante Future Forward, guidato dal telegenico e duro critico della giunta Thanathorn Juangroongruangkit.

Tutto sommato, ci vorranno 376 seggi sui 750 membri riuniti tra camera alta e bassa, per nominare il primo ministro. Tuttavia, la camera alta composta da 250 senatori designati dalla giunta miliare, garantendo il successo del PP.

“Libere e giuste”?

Il miliardario Thaksin, in esilio dal 2008, ha dichiarato che le elezioni sono state “sicuramente” truccate. In effetti, si fa sempre più forte la pressione sulla commissione elettorale per spiegare i numerosi sospetti di irregolarità. L’hashatag #RiggedElection è stato tra gli elementi di tendenza su Twitter.

Secondo l’istituto ANFREL, ci sarebbero oltre 2.8 milioni di schede invalide, circa il 6 percento dei voti, e le elezioni sarebbero state “profondamente imperfette”. Nonostante questo, ha anche dichiarato che queste presunte irregolarità non dovrebbero aver alterato i risultati.

“Ho discusso numerosi aspetti di queste elezioni e ripetuto che alcuni aspetti non raggiungono gli standard” ha dichiarato il segretario general dell’ANFREL Rohana Hettiarchchie. Ma ha anche aggiunto “Non penso che si giusto dire se queste elezioni siano state libere o giuste”.

Un candidato del Democrat Party ha sporto denuncia sulla compravendita di voti in una provincia a sud del paese. Secondo i dati forniti dalla commissione elettorale, il numero totale di schede deposte in certe province sarebbe maggiore del numero di elettori. Il dato è stato però interpretato come un errore umano.

Come ha fatto Prayut ad ottenere questi risultati?

PT e gli altri partiti pro-democrazia speravano far leva sul malcontento nei confronti della giunta che ha guidato il paese per oltre 5 anni dal colpo di stato del 2014. Tuttavia, prima delle elezioni, il PP ha fatto passare dalla propria parte più di 40 parlamentari appartenenti al PT.

Questi politici vengono spesso considerati come i risolutori dei problemi locali, e gli elettori thailandesi – specialmente nelle zone rurali – rimangono fedeli alla persona piuttosto che all’ideologia del partito.

Sotto questi politici ci sono anche persone note come i “promotori” che lavorano per persuadere gli elettori di votare per il proprio candidato – usando contanti o altri incentivi. Secondo numerosi analisti l’impatto di questi “promotori” è stato centrale.

Inoltre, il Palang potrebbe aver beneficiato da un messaggio del monarca, la sera prima delle elezioni, che ha chiamato gli elettori a sostenere le “brave persone” e non quelli che creano “chaos”.

Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/thailands-puzzling-election-results-explained

27 gennaio, Brunei – Adulterio ed omosessualità passibili di pena di morte

Adulterio ed omosessualità potranno essere puniti con la pena di morte tramite lapidazione. La notizia e stata duramente criticata dai gruppi per la difesa dei diritti umani. Il sultanato applicherà la nuova misura del proprio codice penale – che prevede anche l’amputazione della mano o del piede per i ladri – da mercoledì prossimo.

Il paese aveva annunciato la misura nel 2013 rimandandone però l’approvazione definitiva. La legge verrà applicata solo per i cittadini musulmani.

Fonte: The South China Morning Post
Link: https://www.scmp.com/news/asia/southeast-asia/article/3003546/brunei-impose-death-stoning-gay-sex-and-adultery

28 gennaio, Thailandia – I partiti pro-democrazia tentano di formare una coalizione di governo

Il partito Pheu Thai (PT) ha annunciato la creazione di una coalizione in grado di raggiungere la maggioranza nella camera bassa. Questa dichiarazione è stata però respinta dal partito pro-giunta, Palang Pracharath, che ha raccolto la maggioranza dei voti e a dichiarato essere in grado di creare una coalizione di governo.

Il PT, deposto da un colpo di stato nel 2014, ha vinto il maggior numero di seggi e sarebbe pronto a collaborare con gli altri 7 partiti pro-democrazia: Future Forward, Pheu Chart, Prachacart, Seri Ruam Thai, Thai People Power e New Economics. I partiti hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in opposizione alla giunta militare. Secondo la leader del PT Sudarat Keyuraphan “il popolo ci ha conferito il suo mandato per fermare la giunta militare. Ed è ciò che faremo”.

Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/opposition-alliance-stakes-claim-on-thai-govt

29 marzo, Filippine – Nuovamente arrestata la giornalista Maria Ressa

È stata nuovamente arrestata la giornalista filippina e fondatrice della piattaforma online Rappler, poco dopo essere atterrata nelle Filippine. La giornalista, nota critica della guerra alla droga per presidente Duterte, avrebbe violato la cosiddetta “anti-dummy law” che vieta agli stranieri di gestire, amministrare e controllare qualsiasi attività che riguardi lo stato delle Filippine.

Secondo il governo, Maria Ressa ed altri sei giornalisti, avrebbero violato la legge in questione nel 2015, concedendo ad un fondo estero il gestito dal fondatore di Ebay, controllo sul sito e potere di veto su questioni riguardanti la compagnia. Tuttavia, il controllo del sito è stato trasferito a Resse ed ai membri del Rappler nel 2018.

La giornalista ha dichiarato “Questa è una parodia di giustizia. Non ho fatto nulla di male, non sono una criminale. Sono trattata come una criminale”. Il portavoce del presidente ha invece dichiarato “Quando Maria è stata incolpata, c’è stata un’investigazione preliminare. […]. La legge è stata rispettata”.

Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/philippine-journalist-and-duterte-critic-maria-ressa-arrested-again

30 marzo, Thailandia – I partiti pro-giunta danno precedenza all’incoronazione

Secondo il partito legato alla giunta militare, le discussioni per la formazione di un governo dovranno essere rimandate dopo l’incoronazione. Il Palang Pracharath, che insieme al partito di opposizione ha rivendicato la vittoria dopo le elezioni della scorsa domenica, si vuole prima concentrare sull’ascesa al trono del nuovo sovrano.

“Stiamo aspettando. Questa volta formare un governo è totalmente diverso da ciò che è successo in passato” ha dichiarato il segretario del partito Sonthirat Sontijirawong. “Questa volta c’è un tabella di marcia precisa: l’incoronazione, la cerimonia più importante per tutti i tailandesi… Stiamo dando la priorità a questo”.

Per la maggior parte dei thailandesi questa sarà la prima incoronazione alla quale assisteranno dopo il regno di 70 del precedente monarca.

Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/coronation-before-talks-to-form-govt-says-pro-army-thai-party

31 marzo, Indonesia – Terzo dibattito tra i due candidati alle elezioni presidenziali

Durante il terzo dibattito per le elezioni presidenziali indonesiane, il presidente uscente Joko Widodo e lo sfidante Prabowo Subianto si sono concentrati sui temi della spesa militare e la politica estera. Il candidato Subiante, un ex generale, ha dichiarato voler aumentare in maniera sostanziosa per proteggere il paese dalle minacce estere. Il presidente uscente vorrebbe aumentare le capacità informatiche e tecnologiche delle forze armate.

Anche se il dibattito si è concentrato sulla difesa e la politica estera, entrambi i candidati sono stati attenti ad evitare il tema degli investimenti stranieri e della minoranza musulmana Uygur.

Fonte: South China Morning Post
Link: https://www.scmp.com/news/asia/southeast-asia/article/3004009/presidential-candidates-joko-widodo-prabowo-subianto-spar

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