Rassegna settimanale 13-19 maggio 2019: Africa Subsahariana

13 maggio, Sudan – Le forze sudanesi disperdono i manifestanti nella zona nord di Khartoum

Secondo le testimonianze raccolte dalla Reuters, la polizia del Sudan e le Rapid Support Forces hanno usato gas lacrimogeni per disperdere decine di manifestanti nella zona nord di Khartoum e hanno rimosso le barriere poste lungo le principali vie della città che portano al centro.

L’azione arriva dopo la ripresa nelle trattative fra l’opposizione e il consiglio militare transitorio.

I manifestanti si sono riuniti per incrementare la pressione sul consiglio militare affinché acconsenta il passaggio di potere ai civili. Le forze di polizia si sono dirette contro i manifestanti dopo che questi ultimi hanno bloccato una strada che conduce al ponte al-Mek Nimir Bridge, la principale arteria di Khartoum.

Un testimone ha affermato alla Reuters che la polizia ha smantellato le barriere erette dai manifestanti all’entrata del ponte e ha disperso 100 dimostranti. Non ci sono al momento notizie di feriti.

Fonte: Reuters, https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKCN1SJ1HD-OZATP

14  maggio, Sudan – L’opposizione del Sudan accusa i militari della violenze di lunedì

L’alleanza dell’opposizione del Sudan ha affermato che le forze paramilitari Rapid Support Forces hanno usato proiettili veri e i militari sono responsabili per quanto accaduto lunedì.

Un poliziotto e tre manifestanti sono stati uccisi a Khartoum  e molti altri manifestanti sono stati feriti durante gli scontri.

Fonte:  Reuters, https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKCN1SK1UU-OZATP

15 maggio, Niger – Almeno 17 soldati morti in una imboscata

Uomini armati hanno ucciso almeno 17 soldati del Niger in una imboscata vicino al confine con il Mali, dove diversi gruppi jihadisti sono attivi e altri 11 soldati sono dispersi,  ha dichiarato il portavoce del governo.

L’attacco è accaduto vicino alla città di Tongo Tongo, dove i combattenti affiliati alla Stato islamico avevano ucciso 4 agenti delle forze speciali Usa e 4 soldati del Nigeria in una imboscata nell’ottobre del 2017, ha aggiunto il portavoce Abdourahamane Zakaria.

Zakaria non ha identificato i responsabili dell’attacco.

I Jihadisti, inclusi gli affiliati ad al Qaeda e allo Stato islamico, quest’anno hanno incrementato gli attacchi contro obiettivi militari e civili lungo la regione del Sahel, in particolare lungo i confini fra Niger, Mali e Burkina Faso.

Il Niger deve inoltre affrontare una altra minaccia nel sud est rappresentata dai Boko Haram e da un gruppo separatista affiliato con lo Stato islamico, che hanno entrambi base in Niger e che portano avanti attacchi in Niger, Chad e Camerun.

Fonte: Reuters, https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKCN1SL1UJ-OZATP

16 maggio, Sudan – I manifestanti in Sudan contro la sospensione dei negoziati

I leader dell’opposizione sudanese che hanno deposto il Presidente Omar al-Bashir lo scorso mese hanno criticato il consiglio militare transitorio per aver sospeso i negoziati con i loro rappresentanti.

La sospensione ha infranto le speranze di un accordo fra le due parti che possa risolvere la situazione di stallo dopo l’arresto del Presidente Bashir.

I negoziati sono stati sospesi poche ore dopo che i militari e i manifestanti avevano annunciato di aver fatto importanti progressi nelle trattative.

“La sospensione dei negoziati è una decisione spiacevole e non rispetta i progressi raggiunti nelle riunioni”, ha dichiarato la Sudanese Professionals Association (SPA), che ha guidato la protesta da dicembre contro Bashir.

Ahmed Rabie, uno dei leader della SPA, ha affermato che “ la decisione è arrivata inaspettata” e teme che i militari “siano tentando di ritrattare gli accordi che erano stati raggiunti”.

I punti non ancora risolti nelle trattative riguardano la formazione del consiglio sovrano che guiderà il Paese fino alle elezioni.

In un discorso televisivo, il generale Abdel-Fattah Burhan, capo del consiglio transitorio, ha affermato che i negoziati sono sospesi per tre giorni. Ha inoltre accusato i manifestanti di “provocare e insultare” le forze armate, di turbare la vita nella capitale bloccando le strade e i ponti.

Le violenze in città sono riprese mercoledì vicino al sit-in fuori dal Ministero della Difesa e lunedì scontri simili hanno causato la morte di cinque persone e 200 feriti.

“Non accettiamo dichiarazioni che accusano la nostra rivoluzione di non essere pacifica” “Chiediamo una inchiesta immediata per il massacro avvenuto lunedì”. Il gruppo ha promesso di continuare il sit-in.

Fonte: Africa News, https://www.africanews.com/2019/05/16/sudan-protesters-warn-confused-junta-over-suspension-of-talks/

17 maggio, Facebook ha rimosso account fake sull’Africa

Facebook ha affermato di aver rimosso centinaia di account riguardanti l’Africa.

Il gigante mondiale dei social media ha dichiarato che 265 social media account rimossi riguardavano  la Nigeria, il Senegal, il Togo, l’Angola, il Niger e la  Tunisia.

In un post, l’azienda americana ha detto “le persone dietro ai profili usavano account fake per gestire pagine, diffondere i loro contenuti e artificialmente incrementare l’engagement’‘.

Il capo della Cybersecurity policy di facebook , Nathaniel Gleicher ha aggiunto che questi networks “si presentano come locali, come testate giornalistiche e pubblicano informazioni sui politici”.

Si presume che le persone dietro questi account abbiano speso circa 812,000 dollari per pubblicità fra dicembre 2012 e aprile 2019.

Cinque dei sei Stati africani coinvolti hanno tenuto le elezioni presidenziali dal 2016 ad oggi. La Tunisia le terrà quest’anno.

Fonte: Africa News, https://www.africanews.com/2019/05/17/facebook-removes-fake-accounts-targeting-africa/

18 maggio, Sud Africa – Il Presidente nomina  il capo dell’ unità anti- corruzione

Il Presidente del Sud Africa Cyril Ramaphosa facendo seguito alle promesse elettorali di contrastare la corruzione ha nominato un avvocato alla guida di una unità anti corruzione.

Ramaphosa aveva promesso di estirpare la corruzione, considerata dalle principali agenzia di rating e dagli investitori il maggior ostacolo alle riforme economiche necessarie per la crescita dell’economia.

Il suo partito, l’African National Congress, ha vinto le elezioni parlamentari della scorsa settimana, ma la sua maggioranza si è ridotta, è la più bassa negli ultimi 25 anni.

Il Presidente ha affermato che l’avvocato Hermione Cronje prenderà il comando dell’ Investigating Directorate, braccio operativo del National Director of Public Prosecutions, che si occupa di investigazioni di alto profilo e di corruzione.

Fonte: Reuters, https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKCN1SO05V-OZATP

19 maggio, Malawi – Comizio finale del Presidente prima delle elezioni

Il Presidente del Malawi Peter Mutharika ha rivolto un appello finale agli elettori, promettendo di sviluppare il Paese se vincerà le prossime elezioni.

Mutharika, che è arrivato al potere nel 2014, potrebbe affrontare una dura battaglia per mantenere il potere nelle elezioni di martedì dopo che la sua presidenza è stata compromessa da accuse di corruzione.

“Abbiamo portato il Malawi sulla via del progresso. Le opposizioni non hanno nulla da criticarmi”, ha detto alle migliaia di sostenitori riuniti a Blantyre per il comizio finale.

“Le mie priorità per il Paese sono lo sviluppo e la costruzione di capacità […] Vi posso assicurare che noi avremo lo stesso livello di Singapore e della Malesia”.

Mutharika, che ha affermato che prenderà soltanto il 40% del suo salario per aiutare l’economia, ha promesso di costruire più scuole e fabbriche in Malawi – un Paese prevalentemente agricolo e uno dei più poveri del mondo.

“Noi continueremo a sviluppare l’economia per sradicare la povertà”.

Mutharika si è inoltre impegnato a fornire un riparo sicuro agli albini, che in molti casi sono stati uccisi o mutilati per la credenza che siano portatori di poteri magici.

Secondo Amnesty International sono stati registrati dal novembre 2014 163 casi, con 22 uccisioni.

Fonte: Africa News,  https://www.africanews.com/2019/05/19/malawi-s-president-holds-final-rally-ahead-of-elections/