
Dopo la morte di Deng Xiaoping fu Jiang Zemin ad assumere la guida della Cina. Il suo riformismo trasformò il Partito Comunista Cinese in un partito aperto che inglobava il nuovo ceto emerso dallo sviluppo economico. Tuttavia la crescita poneva anche alcune sfide sul piano etico e Jiang si rese promotore di un nuovo orientamento ideologico che spingeva contro la corruzione e l’individualismo richiamando i quadri ad una maggiore moralità. In politica estera continuò con la promozione del multipolarismo di Deng, ma il suo lavoro più intenso si focalizzò verso le politiche regionali e di vicinato.

Cina e Stati Uniti si accordano per aumentare la cooperazione sul clima mentre il presidente Xi Jinping consolida il suo status con una risoluzione storica.
Nel frattempo, l’assenza più lunga del leader Kim Jong-Un in sette anni scatena nuove preoccupazioni sulla sua salute. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.

La Cina ha vinto la sua decennale battaglia contro la povertà, il 2020 è stato l’anno in cui la Cina ha raggiunto l’obiettivo di sradicare la povertà assoluta e di costruire una società moderatamente prospera sotto tutti gli aspetti. Quali sono stati i progetti che hanno portato la Cina a raggiungere un risultato così veloce? Si tratta di un’eliminazione reale o solo formale della povertà assoluta? Può il caso cinese diventare un modello anche per altri stati al fine di raggiungere l’obiettivo “povertà zero”?

“Red Mirror” è un saggio che, analizzando la Cina dell’intelligenza artificiale e dell’innovazione tecnologica, fornisce una chiave di lettura essenziale: il nostro futuro è già in costruzione e, per anticiparne gli sviluppi, è necessario rivolgere lo sguardo verso il gigante asiatico. Per comprendere meglio i possibili effetti politici e sociali della rivoluzione tecnologica cinese abbiamo intervistato Simone Pieranni, autore del libro nonché giornalista per Il Manifesto e fondatore dell’agenzia editoriale China Files.

Sulla scia del processo di internazionalizzazione che ha recentemente interessato la società civile cinese, sempre più organizzazioni non governative si stanno recando all’estero per impegnarsi in progetti di varia natura. Ciò avviene in un momento in cui la Cina, chiamata ad assumersi le proprie responsabilità di potenza globale, è alla ricerca di nuove fonti di legittimazione in grado di ridefinire la sua immagine internazionale.
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