Rassegna settimanale 23-29 ottobre: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 23-29 ottobre: Giappone e Corea del Sud

23 ottobre, Corea del Sud: La vittoria di Abe getta un’ombra sulle relazioni tra Seul e Tokyo.

La grande vittoria della coalizione guidata Partito Libera Democratico di Shinzo Abe alle elezioni giapponesi sta oscurando le relazioni tra la Corea del Sud e il suo vicino.
Secondo quanto affermato dagli analisti lunedì, grazie a questo rinnovato slancio politico, Abe farà ovviamente pressione affinché venga modificata la Costituzione pacifista; la mossa militarista potrebbe complicare la cooperazione bilaterale sulle politiche contro le provocazioni della Corea del Nord e la risoluzione delle controversie storiche.
“Abe deve aver interpretato questa schiacciante vittoria come l’attribuzione, alla sua persona, dell’autorità per spingere verso la riforma costituzionale, che è la sua ambizione personale e che ultimamente era stata messa da parte per via dello scandalo di corruzione in cui era coinvolto,” ha dichiarato Yang Kee-ho, professore di studi giapponesi all’Università di Sungkonghoe.
Secondo Yang, in questo contesto la tempistica potrebbe essere avanzata. “Se si facesse la riforma, l’impatto psicologico per Corea del Sud e Cina sarebbe enorme, e potrebbe disturbare la cooperazione sulla sicurezza nell’affrontare i programmi nucleari e missilistici della Corea del Nord.”
Il PLD di Abe si è aggiudicato 312 seggi alle elezioni di domenica, assicurandosi i due terzi della maggioranza nella camera bassa, composta da 465 seggi, abbastanza per poter riformare la Costituzione.
In precedenza aveva proposto una modifica all’Articolo 9 – attraverso il quale il Giappone rinuncia alla guerra – in modo da gettare le basi per delle possibili attività oltreoceano delle Forze di Auto Difesa a partire dal 2020.
Il tutto potrebbe avvenire in maniera molto veloce in quanto ci si aspetta che Abe si aggiudichi il suo terzo mandato da tre anni come leader del PLD il prossimo settembre.
Le provocazioni nord coreane e la paura dell’opinione pubblica hanno dato una spinta durante le elezioni alla coalizione di governo.
La sua dura linea contro la Corea del Nord verrà ulteriormente rafforzata, secondo Yang, rischiando di creare delle frizioni nel coordinamento con l’amministrazione di Moon Jae-in che invece aspira a una policy a due strade: dialogo e sanzioni.
“Il Giappone, coordinandosi a stretto giro con gli Stati Uniti, si è focalizzato nell’applicare maggior pressione sulla Corea del Nord a livello internazionale, mentre la Corea del Sud sta apertamente cercando un dialogo prima che il Nord concluda il proprio programma nucleare,” ha dichiarato.
“La dura linea giapponese potrebbe mettere a rischio il coordinamento tra Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone.”
Park Won-go, professore di relazioni internazionali all’Università Handong Global, ha fatto notare che il rafforzamento del potere di Abe lascia poco spazio alla risoluzione, tra Corea del Sud e Giappone, della questione di guerra delle schiave sessuali coreane durante l’occupazione giapponese della Corea (1910-45).
“Adesso il Giappone ha una forte amministrazione di destra senza un’opposizione abbastanza forte da poterla contrastare e bilanciare. Questo significa, che quando le questioni storiche verranno riaffrontate, i giapponesi saranno meno inclini a trovare un compromesso.”
Al termine del mese la questione della schiavitù sessuale potrebbe ingrossarsi ulteriormente; l’UNESCO infatti dovrà decidere se includere testimonianze delle comfort women nel suo Registro della Memoria del Mondo.
Gruppi civici di otto paesi, inclusi Corea del Sud e Cina, hanno fatto richiesta per l’inclusione a maggio dello scorso anno. L’amministrazione di Abe ha protestato, minacciando di tagliare i contributi finanziari all’organizzazione.
L’analista ha sottolineato come un’altra variabile nelle relazioni tra Seul e Tokyo sia come il governo sud coreano valuterà l’implementazione dell’accordo raggiunto tra le due parti a dicembre 2015 sulla schiavitù sessuale.
Il Ministro degli Esteri di Seul ha messo insieme una task-force a fine luglio che riveda l’accordo, con l’obiettivo di arrivare a delle conclusioni entro la fine dell’anno.
Nel frattempo, è previsto che la pretesa del Giappone sulle Isole di Dokdo rimanga nel suo annuale libro bianco della difesa e libri di storia.

Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/10/356_238139.html

24 ottobre, Corea del Sud: Trump decide di non visitare la DMZ il prossimo mese

È improbabile che il Presidente Donald Trump visiterà la zona demilitarizzata che divide il Nord dalla Corea del Sud durante la sua visita ufficiale a Seul del 7 e 8 novembre, almeno secondo quanto riferito da un funzionario Casa Bianca questo lunedì.
Tuttavia, l’ufficiale ha aggiunto che Trump visiterà Camp Humphreys, una base militare a sud di Seul, e parlerà alle truppe americane e sud coreane, sotto invito del Presidente Moon Jae-In.
Che un presidente non visiti la zona demilitarizzata è un evento inusuale poiché la visita è diventata una consuetudine dei leader americani in modo da dimostrare la loro risolutezza contro la Corea del Nord.
La stretta tempistica è stata un problema, secondo il funzionario, tuttavia non ha completamente scartato la possibilità che possa fare visita.
“Il messaggio che vogliamo dare è che siamo ospiti durante una visita di stato al Presidente Moon Jae-In. Ci ha invitati a Camp Humphreys,” ha dichiarato il funzionario quando gli è stato chiesto se saltare la visita alla DMZ potrebbe compromettere la posizione di Trump nei confronti del regime. “Non penso che questa decisione mandi un messaggio sbagliato.”
Alcuni media avevano riportato che c’erano state delle opposizioni da parte del governo sud coreano e del Dipartimento di Stato americano sulla questione della visita al confine in quanto temevano che avrebbe potuto ulteriormente provocare Pyongyang e intensificare il clima tra Trump e il leader nord coreano Kim Jong-un.
La Casa Blu ha negato queste affermazioni, “Non sta a noi concordare o opporci visto che il programma del Presidente Trump è deciso dagli Stati Uniti.”
Trump si incontrerà con Moon il 7 novembre, parlerà davanti l’Assemblea Nazionale e renderà omaggio ai soldati caduti presso il Cimitero Nazionale di Seul il giorno dopo.
Trump probabilmente sottolineerà la duratura alleanza e amicizia con la Corea del Sud e chiederà alla comunità internazionale di intensificare la pressione sulla Corea del Nord.
Una fonte dell’Assemblea Nazionale ha affermato che non ci saranno consultazioni anticipate sul contenuto del discorso di Trump.
Nel suo viaggio di 12 giorni in cinque Paesi asiatici – Giappone, Corea del Sud, Cina, Vietnam e Filippine – e una visita anche alle Hawaii, Trump spera di raccogliere sostegno per aumentare la pressione e le sanzioni sul Nord. Questo sarà il suo viaggio di Stato più lungo dal giorno in cui si è insediato.
Trump cercherà delle soluzioni per scoraggiare ulteriori provocazioni missilistiche da parte del Nord durante le sue visite in Giappone e in Corea del Sud. In Cina, il funzionario ha rivelato che Trump chiederà a Beijing di imporre delle sanzioni unilaterali sul Nord così come quelle decise dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.>/p>

Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/11/356_238196.html

25 ottobre, Giappone: il Giappone mira a migliorare i rapporti con la Cina dopo la formazione del nuovo gruppo dirigente di Xi

Il massimo portavoce di Tokyo mercoledì ha affermato che il Giappone spera di migliorare i suoi rapporti con la Cina adesso che è stato deciso il nuovo gruppo dirigente del Presidente Xi Jinping.
Il Segretario di Gabinetto Yoshihide Suga ha offerto le proprie congratulazioni ai cinque nuovi membri dei sette facenti parte della Comitato permanente del Politburo, citando il 45esimo anniversario della normalizzazione dei rapporti diplomatici. I rapporti tra le due nazioni sono stati ripetutamente messi alla prova dalla persistenza di questioni territoriali e storiche.
“Desideriamo migliorare ulteriormente i rapporti da una prospettiva onnicomprensiva, mentre al tempo stesso gestiamo con accuratezza le questioni importanti e proseguiamo con la cooperazione e gli scambi in ogni settore attraverso una relazione strategica, reciprocamente vantaggiosa,” ha dichiarato Suga durante una conferenza stampa.
Alla domanda su come il rafforzamento del potere di Xi possa influenzare le attività espansionistiche della Cina nel Mar Orientale Cinese, dove Beijing reclama le Isole Senkaku controllate dal Giappone, Suga ha risposto che il governo continuerà a sorvegliare e vigilare sul gruppetto di isole inabitate che la Cina chiama Diaoyu.
Ha riaffermato che le Isole Senkaku sono territorio giapponese e che quindi non esiste “alcuna questione di sovranità che necessità risoluzione.”
Suga ha inoltre dichiarato che il governo sta ancora cercando di organizzare un incontro tra il Primo Ministro Shinzo Abe, il Presidente sud coreano Moon Jae-in e il Premier cinese Li Keqiang in Giappone prima che termini l’anno.
L’anno scorso era il turno del Giappone di organizzarlo tuttavia l’evento venne cancellato a causa dello scandalo di corruzione che coinvolse l’ex Presidente sud coreana Park Geun-hye.

Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2017/10/25/national/politics-diplomacy/japan-aims-improve-ties-china-new-leadership-team-xi-emerges/#.WfrtPNDibIU

26 ottobre, Giappone: Mercoledì il Parlamento si riunirà in sessione per rieleggere Abe Primo Ministro.

Mercoledì verrà convocata una sessione speciale di otto giorni in Parlamento in cui ci si aspetta che i membri del Partito Liberal Democratico e quelli del Komeito – partner di coalizione – rivoteranno come Primo Ministro Shinzo Abe dopo la vittoria alle elezioni generali dello scorso fine settimana.
Giovedì il Segretario di Gabinetto Yoshihide Suga ha notificato entrambe le camere della convocazione.
In seguito alla sua rielezione durante il primo giorno della sessione, Abe formerà un nuovo Gabinetto, con molta probabilità mantenendo molti degli attuali ministri dai due partiti che al momento gli garantiscono i due terzi della maggioranza della Camera dei Rappresentanti.
La Camera Bassa voterà il suo portavoce e vice portavoce mercoledì. Secondo fonti del PLD, nonostante l’ex Ministro dell’Economia Fukushiro Nukaga e l’ex Segretario di Gabinetto Takeo Kawamura siano tra i possibili candidati per la posizione, alcuni parlamentari del PLD si aspettano che Tadamori Oshima, l’attuale portavoce, mantenga la carica.
Il Successore del Vice portavoce Tatsuo Kawabata, che non si è presentato alle elezioni, sarà selezionato dal nuovo partito guida dell’opposizione, il Partito Costituzionale Democratico del Giappone; Banri Kaieda, che è stato leader dell’ormai sciolto Partito Democratico del Giappone, è uno dei possibili candidati.
La Costituzione prevede che venga convocata una sessione speciale del Parlamento entro 30 giorni dalle elezioni generali.

Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2017/10/26/national/politics-diplomacy/diet-convene-session-wednesday-re-elect-abe-pm/#.Wfr0TdDibIU

27 ottobre, Corea del Sud: i capi della difesa di Corea del Sud e USA affermano:“Il nostro obiettivo non è la guerra”.

Venerdì il Segretario della Difesa americano James Mattis ha affermato che Washington non desidera andare in guerra contro Pyongyang, ma spera che la Penisola Coreana venga denuclearizzata.
Ha fatto queste dichiarazioni durante la visita alla zona demilitarizzata (DMZ) che divide il Nord dalla Corea del Sud.
Il capo della difesa americano è arrivato a Seul quello stesso giorno per partecipare al 49° Incontro Consultivo sulla Sicurezza (SCM) che si terrà sabato.
Il SCM è l’annuale incontro degli alleati che riunisce funzionari di alto livello della difesa e diplomatici di entrambe le nazioni.
La visita di Mattis segue l’inasprimento della tensione militare dopo le recenti minacce di bombardamenti reciproci tra il Presidente Donald Trump e il leader nord coreano Kim Jong-un.
“Le provocazioni nord coreane continuano a minacciare la pace regionale e mondiale e nonostante la condanna unanime del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, esse continuano,” ha dichiarato Mattis a qualche metro dal Nord.
“Come ha ben evidenziato il Segretario di Stato americano Tillerson, il nostro obiettivo non è la guerra, ma piuttosto la completa, verificabile, ed irreversibile denuclearizzazione della Penisola Coreana.”
Facendo riferimento ad un incontro con il Ministro della Difesa sud coreano Song Young-moo che si è tenuto questa settimana nelle Filippine a lato del forum ASEAN sulla sicurezza, Mattis ha aggiunto: “Abbiamo messo in chiaro il nostro reciproco impegno a trovare una soluzione diplomatica con cui gestire il comportamento illegale e irresponsabile del Nord.”
Il Ministro Song ha dichiarato che il possibile utilizzo da parte del Nord di armi nucleari andrebbe incontro solo a una condanna da parte della comunità internazionale e la severa punizione da parte della Corea del Sud e degli Stati Uniti.
“Chiedo al Nord di smettere con queste provocazioni irresponsabili e di aprirsi al dialogo con il Sud per stabilire la pace,” ha dichiarato Song. “I capi della difesa di Corea del Sud e Stati Uniti manterranno la pace attraverso un forte potere militare.”
Più tardi nella stessa giornata, Mattis ha chiamato il Presidente Moon Jae-in alla Casa Bianca e ha enfatizzato la fiducia nell’alleanza tra Seul e Washington.
Moon ha espresso la propria gratitudine per gli sforzi americani nel gestire la tensione, affermando: “Ritengo che la Sua recente visita all’Area di Sicurezza Congiunta e il recente invio da parte degli Stati Uniti di risorse strategiche militari nella Penisola Coreana stiano effettivamente agendo come deterrente contro le provocazioni del Nord.”
Le risorse strategiche fanno riferimento a sistemi armati di alto profilo come bombardieri “stealth”, e portaerei e sottomarini nucleari.
Secondo il portavoce presidenziale Park Soo-hyun, Moon ha anche chiesto a Mattis di sostenere l’espansione della distribuzione delle risorse strategiche americane alla penisola così come la richiesta da parte di Seul di possedere armi avanzate, affermando di aver concordato la questione con Trump durante il loro incontro di giugno a Washington.
“La Corea del Sud e gli Stati Uniti devono rafforzare il loro deterrente basandolo sulla posizione di difesa congiunta contro le minacce nucleari del Nord,” ha dichiarato Park citando Moon.
Nel frattempo, il Capo di Stato Maggiore di Seul, il Gen.Jeong Kyeong-doo e la sua controparte americana il Gen. Joe Dunford, così come altri alti ufficiali militari dei due paesi, si sono incontrati alla 42° Incontro del Comitato Militare (MCM) per condividere gli sviluppi sulla sicurezza della penisola, i piani operativi congiunti, le relative esercitazioni e la sicurezza informatica. Il MCM si tiene ogni anno, di solito prima del SCM.
Durante l’incontro, i leader militari hanno denunciato con forza le provocazioni missilistiche e nucleari del Nord, decidendo di “sviluppare continuativamente contromisure efficaci in modo da scoraggiare, e se necessario, rispondere ad ulteriori provocazioni,” secondo quanto rivelato da un comunicato congiunto.
Il Gen. Dunford ha confermato che gli Stati Uniti continueranno a sostenere il loro compito di difendere la penisola, ha aggiunto il comunicato.
In merito all’incontro sulla difesa di sabato che si terrà prima del summit tra Trump e Moon organizzato per il 7 novembre a Seul, il Segretario Mattis ha dichiarato che i funzionari di entrambi i paesi discuteranno su come rafforzare ulteriormente l’alleanza tra Corea del Sud e Stati Uniti.
Secondo i funzionari della difesa di qui, l’agenda prevede la discussione delle condizioni per la cessione del controllo operativo delle forze sud coreane in caso di guerra dagli Stati Uniti, e il desiderio di Seul di costruire un sottomarino nucleare in modo da poter gestire la minaccia posta dai missili balistici lanciati dai sottomarini del Nord, così come il dispiegamento a rotazione delle armi strategiche americane.

Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/11/205_238368.html

28 ottobre, Giappone: Il capo della NATO aspira a una partnership con il Giappone più forte e ampia sulla sicurezza e gli attacchi informatici

Il Segretario Generale dell’Organizzazione sul Trattato Nord Atlantico (NATO) ha dichiarato che è suo desiderio discutere delle modalità con cui rafforzare e ampliare la partnership tra la NATO e il Giappone in modo da affrontare la minaccia alla stabilità regionale posta dalla Corea del Nord e questioni globali che includono anche gli attacchi informatici.
“Mi aspetto, ovviamente, che le azioni provocatorie della Corea del Nord siano l’argomento principale durante la mia visita in Giappone,” ha dichiarato Jens Stoltenberg durante una recente intervista prima del suo viaggio di quattro giorni in Giappone a partire da domenica.
“Non vedo l’ora di andare in Giappone e in Corea (del Sud) per discutere come possiamo rafforzare la nostra partnership” in tutti gli aspetti dalla lotta al terrorismo alla cooperazione nella sicurezza informatica e marittima, e molte altre aree, ha dichiarato.
Stoltenberg ha detto che la NATO “non è stata direttamente coinvolta nel risolvere la crisi (nord coreana)” tuttavia “sosteniamo i nostri partner nella regione, sosteniamo gli sforzi delle Nazioni Unite e sosteniamo gli sforzi che mirano a una soluzione pacifica.”
Per trovare tale soluzione, ha dichiarato, “è necessario fare pressione.”
Alla domanda su cosa farebbe la NATO se il territorio americano di Guam, nel Pacifico, o le truppe americane in Giappone fossero attaccati dalla Corea del Nord, Stoltenberg ha dichiarato che non risponderà a una domanda ipotetica ma che la NATO ha i mezzi e la risolutezza per “rispondere se necessario.”
Ad agosto Pyongyang ha minacciato di lanciare dei missili nelle acque vicino Guam, che ospita circa 7.000 truppe americane e 160.000 persone. La minaccia fu fatta dopo che il Nord testò due missili balistici intercontinentali. È cresciuto il timore che i missili ben presto potranno raggiungere gli Stati Uniti e l’Europa.
In riferimento alla crescente assertività della Cina nel Mar Meridionale Cinese, Stoltenberg ha dichiarato che è importante per la NATO avere un dialogo con Beijing.
La Cina sta costruendo avamposti militari nel Mar Meridionale e diverse altre nazioni asiatiche hanno contrastanti pretese su quelle acque.
Durante la sua visita Stoltenberg incontrerà il Primo Ministro Shinzo Abe per poi dirigersi in Corea del Sud mercoledì.

Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2017/10/28/national/nato-chief-seeks-stronger-broader-partnership-japan-security-cyberattacks/#.WfsDrdDibIU

29 ottobre, Corea del Sud: Agenzia ONU sui diritti umani: il Giappone dovrebbe ammettere la propria responsabilità sulla questione delle “comfort women”.

Secondo quanto riportato domenica dal giornale giapponese Sankei Shimbun, l’agenzia per i diritti umani delle Nazioni Unite ha lanciato un appello affinché il Giappone riconosca di aver violato i diritti umani delle “comfort women”, o schiave sessuali di guerra, e implementi le sue raccomandazioni.
L’Ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’ONU (OHCHR) ha anche fatto richiesta affinché il Giappone si assuma responsabilità legali e punisca gli individui responsabili della questione, che si stima abbia coinvolto tra le 80.000 e le 200.000 donne, principalmente dalla Corea ma anche da Cina, Taiwan, le Filippine e altre regioni dell’Asia.
Il report è stato scritto qualche giorno dopo che il Comitato Consultivo Internazionale dell’UNESCO aveva apparentemente rinviato la sua decisione sull’inclusione delle confort women nei suoi archivi del Registro della Memoria del Mondo, istituito per preservare il patrimonio culturale proveniente da tutto il mondo.
Molti coreani ritengono che questa decisione sia stata influenzata dal governo giapponese che è uno dei principali donatori del programma.
Il report dell’OHCHR verrà inviato ad una revisione da parte delle Nazioni Unite sullo stato dei diritti umani in Giappone che si terrà il prossimo mese a Ginevra, in Svizzera. Le Nazioni Unite scriveranno delle raccomandazioni al governo giapponese entro la fine del mese che si basino su questo rapporto.
Il giornale di destra ha specificato che le raccomandazioni non sono legalmente vincolanti, tuttavia la comunità internazionale potrebbe utilizzarle come spunto per criticare il Giappone.
Nel rapporto, l’OHCHR ha definito la questione delle comfort women come una pratica di schiavitù sessuale. Chiede al Giappone di prendersi le responsabilità e di compiere passi legali e amministrativi per procurare sollievo e compensazione. Le vittime, sottolinea, dovrebbero essere al centro di tutto il processo.
L’OHCHR ha anche espresso preoccupazione per il controllo che il governo giapponese ha sul dibattito interno sulla questione. Essa, ad esempio, è stata completamente omessa dai libri delle scuole medie, che, secondo il report, è stato una “violazione del diritto all’informazione dei cittadini.”

Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/11/119_238437.html

Featured image source: The Korea Times