Rassegna settimanale 2-8 Luglio 2018: Cina e Corea del Nord

Rassegna settimanale 2-8 Luglio 2018: Cina e Corea del Nord

2 Luglio, Corea del Nord- Mike Pompeo visiterà la Corea del Nord questa settimana per discutere del nucleare

Mike Pompeo si recherà giovedì in Corea del Nord per fare pressione sul regime di Pyongyang affinché rispetti gli impegni presi durante il Summit di Singapore dello scorso mese.
Andrew Kim, capo del dipartimento coreano della CIA, e Sung Kim, negoziatore di vecchia data e attualmente ambasciatore americano nelle Filippine, sembra abbiano incontrato le controparti Nordcoreane durante il weekend nella zona demilitarizzata tra le due Coree.
Pompeo arriverà giovedì e starà fino a sabato “per continuare le consultazioni e implementare i progressi fatti dal Presidente Trump e dal Presidente Kim a Singapore”.
Successivamente Pompeo si recherà a Tokyo dove incontrerà i leader di Giappone e Corea del Sud per confrontarsi sulla definitiva denuclearizzazione della Corea del Nord e per affrontare altre questioni regionali.

Dopo il summit di Singapore Trump aveva twittato “Non c’è più nessuna minaccia nucleare nordcoreana”, ma negli ultimi giorni numerose fughe di notizie dell’intelligence Americana hanno rivelato che il lavoro del regime sul nucleare e i missili non solo non si è fermato ma addirittura si è accelerato.
Sembra che la fabbrica di missili balistici sia stata ingrandita e che stiano lavorando in siti di arricchimento dell’uranio. Sembra che ai due siti se ne sia aggiunto un terzo.
Funzionari della Defence Intelligence Agency hanno rivelato che Kim non ha nessuna intenzione di procedere al disarmo e che vuole nascondere il suo programma.

Pompeo dovrebbe presentarsi al leader nordcoreano con una richiesta di inventario del suo programma nucleare e missilistico e un piano per smantellarlo. Il consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton, ha dichiarato che gli USA hanno un piano per un completo disarmo entro 1 anno.
Secondo molti osservatori è meglio restare prudenti e non essere troppo ottimisti; la velocità a cui la Corea del Nord procederà al disarmo dipenderà da ciò che gli USA mettono sul tavolo in cambio. Jeffrey Lewis (direttore del programma per la non proliferazione dell’Asia Orientale al Middlebury Institute of International Studies di Monterey) ha detto “Kim non ha mai detto che procederà con il disarmo”. A Singapore Kim ha firmato un accordo con Trump per impegnarsi nella “denuclarizzazione della penisola coreana” ma questa è stata la posizione della Corea del Nord dal 1992 e non significa necessariamente che il regime sia pronto al disarmo. “Quello che significa per loro è un processo formale in cui gli USA rinunciano alle loro armi nucleari e la Corea del Nord li segue”.

Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2018/jul/02/us-north-korean-officials-meeting

3 Luglio, Cina- Una donna cinese non si può laureare come insegnante perché troppo bassa

La signora Li non si è potuta laureare per la sua altezza sotto i 150cm, ha detto lo Shaanxi News.
Restrizioni legate all’altezza esistono ancora in molte province cinesi per chi vuole diventare insegnante.
Gli utenti dei social hanno reagito con rabbia a questa notizia, dicendo che le regole sono discriminatorie e che questo caso mostra i problemi del sistema educativo cinese che si concentra su cose come l’altezza e non su indicatori più importanti.

Li studia lingua inglese alla Shaanxi Normal University ed è all’ultimo anno. Solo ora che è prossima alla laurea le è stato detto che non può diventare insegnante perché nella provincia dello Shaanxi gli uomini devono essere più alti di 155 cm e le donne di 150 cm per ottenere la qualifica di insegnanti. Essendo alta 140cm non può nemmeno insegnare all’asilo dove l’altezza minima è di 145cm.
Shaanxi non è l’unica provincia con questo tipo di regole, sempre giustificate dal fatto che gli insegnati devono essere sufficientemente alti da raggiungere le lavagne.
A seguito di dure critiche mosse negli ultimi mesi alcune regioni (Sichuan, Jiangxi e Guangxi) hanno deciso di eliminare queste restrizioni.
“Gli insegnanti dovrebbero essere scelti per competenze e qualità; non si tratta di un concorso di bellezza”.

Fonte: BBC
Link:https://www.bbc.com/news/world-asia-china-44700473

 

Cina – L’amministrazione Trump vuole bloccare i telefoni cinesi in USA

L’amministrazione Trump ha dichiarato di non volere uno dei più grandi gestori telefonici, China Mobile, come fornitore di servizi di telecomunicazione in America per motivi di sicurezza.

La China Mobile (azienda statale) nel 2011 aveva fatto richiesta di licenza alla Commissione Federale per le Comunicazioni ma il Dipartimento per il Commercio aveva suggerito di respingere la richiesta.
Questo ha causato tensioni commerciali tra gli USA e la Cina

Tensioni erano già sorte in Aprile quando il Dipartimento del Commercio americano ha scoperto che il gigante tecnologico cinese ZTE (azienda statale) aveva violato il divieto di commerciare con Iran e Corea del Nord e aveva venduto illegalmente attrezzature americane in questi Paesi.
Un ban era, quindi, stato posto sull’azienda per impedire che questa comprasse componenti da fornitori americani- una mossa che aveva costretto la ZTE a sospendere molte operazioni e aveva minacciato il suo business. Dopo alcune pressioni da Pechino un accordo era stato raggiunto: la ZTE doveva pagare una multa di 1 bilione di $, doveva assumere un compliance team scelto dagli USA e rimpiazzare la maggior parte del suo management.
La ZTE ha eseguito la maggior parte di queste richieste ma un gruppo di senatori ha deciso di mantenere comunque il ban.
Il ban è, quindi, ancora in corso e fino al 1° agosto ZTE avrà il permesso di effettuare solo alcune attività, come ad esempio la manutenzione e il supporto delle reti o delle attrezzature già impegnate nella nazione. ZTE non ha l’autorizzazione di vendere nuovi prodotti, almeno fino a quando non verranno date ulteriori indicazioni.

Gli USA e la Cina, inoltre, come parte del loro battibecco commerciale, hanno detto che introdurranno ulteriori tariffe reciproche sui beni. L’amministrazione Trump parla di una tariffa del 25% su 34bilioni$ di beni cinesi; la Cina, quindi, farà altrettanto sui prodotti americani.

Fonte: BBC e Hardware Upgrade
Link: https://www.bbc.com/news/business-44692752

https://www.hwupgrade.it/news/telefonia/zte-puo-ripristinare-parte-delle-attivita-negli-usa-in-attesa-della-decisione-definitiva_76876.html

 

4 Luglio, Cina – Azienda cinese sospende la ferrovia da 20 bilioni di $ nella costa est della Malesia

Il proprietario del progetto da 20 bilioni di $ – East Coast Railway Link – ha detto al suo principale appaltatore cinese di sospendere i lavori a causa delle incertezze sempre maggiori sul futuro dell’iniziativa “La nuova via della Seta”.

Il collegamento ferroviario di 688 KM è pensato per connettere il Mar Cinese Meridionale con la costa orientale della Malesia e le sue rotte commerciali strategiche ed è parte del piano di sviluppo commerciale e infrastrutturale cinese in Asia.
La sospensione è dovuta alla richiesta di Kuala Lumpur di rinegoziare le condizioni dell’accordo con Pechino.
L’arrivo a maggio di un nuovo governo in Malesia eletto con la promessa di tagliare il debito pubblico, fare la lotta alla corruzione e rivedere i progetti più importanti firmati dalla precedente amministrazione invasa da scandali cambia le carte in tavola. L’ex leader malese, Najib Razak, è stato condannato per corruzione legata a uno scandalo finanziario multimiliardario.

L’azienda appaltatrice Cinese (China Communications Construction Company -CCCC) si è dichiarata arrabbiata e preoccupata per il suo staff locale di 2.250 persone e altri dipendenti indiretti. Sperano, inoltre, che la sospensione dei lavori termini il prima possibile e che possano iniziare a lavorare di nuovo presto.
Il ministro della finanza malesiano, Lim Guan Eng, ha detto che visiterà la Cina molto presto per rinegoziare l’accordo. Per lui il progetto è praticabile solo se i costi vengono ridotti drasticamente.
Completare il progetto ferroviario in Malesia costerà 20 bilioni di $. Troppo secondo il nuovo governo che ha fermato anche un progetto ferroviario con Singapore.

Fonte: South China Morning Post
Link: http://www.scmp.com/news/china/diplomacy-defence/article/2153801/chinese-engineering-firm-told-suspend-us20-billion-east

 

Cina – La Cina non “sparerà il primo colpo” nella disputa commerciale con gli USA

Washington ha dichiarato che implementerà tariffe del 25% su prodotti cinesi del valore di 34 bilioni di $. A questo la Cina ha risposto che contraccambierà con un’azione punitiva dello stesso livello.
Questo ha creato la preoccupazione che Pechino, essendo 12 ore avanti a Washington, attaccasse per prima ma i commenti rilasciati dalla Commissione Cinese per le Tariffe Doganali smentiscono questa ipotesi. “Il governo cinese ha detto più volte che non sparerà il primo colpo e non imporrà tariffe prima degli USA”.
Il portavoce del Ministro degli Esteri cinese, Lu Kang, ha precisato “la Cina è pronta a contrattaccare” … “se gli USA lanciano le tariffe, la Cina prenderà tutte le misure necessarie per difendere i suoi interessi”.
Il Presidente Trump ha addirittura minacciato di imporre tariffe aggiuntive su prodotti cinesi del valore di 450 bilioni $ e ha avvisato le aziende americane in Cina che il primo round di tariffe sarà imposto molto presto. I leader d’affari sono preoccupati delle conseguenze e i media Cinesi criticano l’atteggiamento americano; una disputa commerciale aggravata può creare panico in tutto il mondo.

Fonte: South China Morning Post
Link: http://www.scmp.com/news/china/diplomacy-defence/article/2153797/china-wont-fire-first-shot-trade-dispute-united-states

 

Cina – Politiche per i visti più facili aumentano lo scambio e la cooperazione tra la Cina e i Paesi dei Balcani

Quando il regime senza visti tra Serbia e Cina è entrato in vigore il 15 Gennaio 2017 – rendendo la Serbia il primo Paese europeo ad aver tolto l’obbligo di visto per i cinesi che si recano in viaggio nel Paese- altri Paesi dei Balcani hanno seguito l’esempio.

Il 15 Aprile 2017 la Romania (stato membro dell’Unione Europea) ha semplificato le procedure di richiesta del visto per i Cinesi.
Questo anno i turisti cinesi non dovranno fare domanda di visto per visitare l’Albania durante la stagione di picco turistico 1 Aprile-30 Ottobre. Dal 29 Maggio, inoltre, è attivo il regime senza visti tra Bosnia Erzegovina e Cina.

Queste politiche hanno portato benefici tangibili. Benefici non solo per il turismo ma anche per la cooperazione economica.
Miodrag Popovic, direttore dell’organizzazione turistica di Belgrado, ha detto che questo regime per i visti mostra le buone relazioni tra Cina e Serbia sia dal punto di vista politico che economico. “Questa decisione è stata presa per rafforzare i legami culturali ed economici”- ha detto.
Anche la Romania si aspetta di attrarre un numero sempre maggiore di turisti cinesi con questo nuovo processo di richiesta per il visto.
I turisti nei Balcani sono in aumento (la Serbia ha registrato un aumento del 13%, la Romania del 22% e l’Albania del 69%) e queste politiche per i visti daranno un grosso impulso al turismo cinese nei Balcani.
I Balcani, inoltre, sono decisi a migliorare i loro servizi turistici e ad adattarli alle esigenze dei turisti cinesi.

Questa liberalizzazione e semplificazione dei visti, inoltre, non porterà solo un boom turistico ma avrà un forte impatto anche sull’economia facilitando lo sviluppo, la creazione di posti di lavoro e l’aumento del commercio.
La liberalizzazione dei visti contribuirà a una maggior cooperazione anche negli ambiti dell’energia e delle infrastrutture dei trasporti. I Balcani si aspettano anche un aumento degli investimenti cinesi nei loro Paesi.

Fonte: Xinhua Net
Link: http://www.xinhuanet.com/english/2018-07/04/c_137301602.htm

 

5 Luglio, Corea del Nord – La Corea del Nord ricorre alla “diplomazia del basket” prima della visita di Pompeo

Nonostante la Corea del Nord non mostri segni concreti di abbandono delle sue armi nucleari, la Corea del Sud continua i suoi tentativi di pace con due giorni di incontri amichevoli di basket.
Due giorni di partite a Pyongyang pochi giorni prima dell’arrivo del Segretario di Stato Americano Mike Pompeo; Pompeo arriverà venerdì per parlare del futuro del programma nucleare della Corea del Nord.
Le squadre con indosso magliette con le scritte “Pace” e “Prosperità” sono entrate nel palazzetto tenendosi per mano. Si sono giocati anche partite con squadre miste Corea del Nord-Corea del Sud.

Questi gesti tra le due Coree benché postivi non assicurano progressi nella denuclearizzazione della Corea del Nord e nella creazione di un rapporto di pace fra i due Paesi.
Secondo il Presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, questi sforzi per la pace sono fondamentali perché Kim non rinuncerà alle sue armi nucleari a meno che non si senta al sicuro.
L’incontro Trump-Kim ha portato solo una dichiarazione vaga sulla denuclearizzazione nordcoreana; ora tocca a Pompeo lasciare Pyongyang con qualcosa di più sostanziale.

Fonte: NBC News
Link: https://www.nbcnews.com/news/north-korea/north-korea-turns-basketball-diplomacy-ahead-pompeo-visit-n888921

 

6 Luglio, Cina – Xi incoraggia i membri del partito a impegnarsi per la riduzione della povertà

Xi Jinping – segretario generale del Partito Comunista Cinese- ha chiesto ai membri di partito di condividere il peso del partito e ha incoraggiato coloro che diventano ricchi per prima di aiutare gli ultimi arrivati nella lotta alla povertà.
Tutti si devono ricordare da dove arriva la propria ricchezza e devono essere riconoscenti per ciò che il Partito ha fatto per loro.
In Aprile un membro del partito rurale del villaggio di Huangdu nella provincia di Zhejiang ha scritto una lettera a Xi proponendo di donare parte dei loro semi di thè alle aree più povere. Sotto le istruzioni di Xi sono stati scelti 34 villaggi nelle province dello Hunan, Sichuan e Guizhou; questo piano dovrebbe aiutare 5.839 persone in condizioni di difficoltà in queste regioni, aumentare i guadagni e aiutarli nella lotta alla povertà.

Fonte: Xinhua Net
Link: http://www.xinhuanet.com/english/2018-07/06/c_137305998.htm

 

Corea del Nord- Prima visita del capo dell’agenzia dell’Onu per gli aiuti umanitari dopo quella del 2011

Mark Lowcock, capo dell’agenzia dell’Onu per gli aiuti umanitari, si recherà in Corea del Nord la prossima settimana. L’ultima visita risale al 2011.
Durante il suo viaggio (9-12 luglio), Lowcock incontrerà rappresentanti del governo, associazioni umanitarie partner e persone che ricevono gli aiuti per comprendere al meglio la situazione del Paese.
Come affermato dalle stesse Nazioni Unite, in Corea del Nord più di 10 milioni di persone, circa il 40% della popolazione, ha bisogno di assistenza umanitaria.

Fonte: Reuters
Link:https://www.reuters.com/article/us-northkorea-un/u-n-aid-chief-to-visit-north-korea-first-visit-since-2011-idUSKBN1JW164?feedType=RSS&feedName=worldNews

 

8 Luglio, Corea del Nord – La Corea del Nord accusa gli USA di avere un atteggiamento “da gangster” dopo l’incontro con Pompeo

L’incontro tra USA e Corea del Nord per discutere della denuclearizzazione coreana è finito sabato con il regime coreano che accusa Washington di avere un atteggiamento da gangster e con la minaccia di una “nuova tragedia” se le negoziazioni finiscono male.
Di fronte a queste accuse il segretario di stato americano, Mike Pompeo, ha detto che se gli USA sono un gangster allora lo è tutto il mondo dal momento in cui tutti vogliono la denuclearizzazione della Corea del Nord. Ha anche detto che le sanzioni resteranno attive fino a quando Pyongyang non completerà il disarmo.
Pyongyang però è decisa a non procedere con il disarmo unilaterale richiesto da Trump durante il summit di Singapore.

Se Pompeo, lasciando la Corea per recarsi a Tokyo, ha dichiarato che le negoziazioni sono andate bene e che la Corea del Nord ha fatto progressi per “quasi tutte le questioni centrali” e ha accettato la possibilità di smantellare il suo programma di armi nucleari, il Ministro degli Esteri Nordcoreano ha detto che non sono stati fatti progressi e che le speranze nate durante il summit di Singapore sono state infrante dall’approccio della delegazione di Pompeo: la richiesta di un disarmo, completo, verificabile e irreversibile (CVID) da parte della Corea del Nord. Un atteggiamento unilaterale che non menziona “un regime di pace nella penisola coreana” e nemmeno la volontà di riduzione della presenza militare americana in Corea del Sud.
L’incontro di Pyongyang ha mostrato il gap tra l’interpretazione del summit di Singapore dell’amministrazione Trump e quella dei Pyongyang. Trump è tornato da Singapore dicendo “la Corea del Nord non rappresenta più una minaccia nucleare” ma Pyongyang non la pensa in questo modo.

Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2018/jul/07/north-korea-calls-us-denuclearisation-talks-regrettable

 

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