Rassegna settimanale 10-16 settembre 2018: Sud Est Asiatico

Rassegna settimanale 10-16 settembre 2018: Sud Est Asiatico

10 settembre, Cambogia – Leader dell’opposizione cambogiana Kem Sokha rilasciato su cauzione

A seguito di un anno di galera con l’accusa di tradimento, il leader del partito d’opposizione cambogiana è stato rilasciato su cauzione lunedì mattina e posto agli arresti domiciliari. I familiari di Kem Sokha hanno dichiarato all’agenzia Reuters che l’uomo è in cattiva salute e bisognoso di attenzioni mediche.

Numerose sono state le pressioni sull’attuale primo ministro cambogiano Hun Sen, per il rilascio dell’uomo essendo considerate le accuse verso quest’ultimo false e politicamente motivate.

“Il leader dell’opposizione Kem Sokha è stato in prigione per quasi un anno con un’accusa insensata di tradimento, perché ha avuto l’audacia di guidare un partito d’opposizione in Cambogia”, ha dichiarato Brad Adams, il direttore dell’Human Rights Watch per l’Asia.

Il Cambodia’s National Rescue Party (CNRP), il partito di Kem Sokha, è scomparso in novembre e tutti i suoi 118 membri sono stati banditi dalla politica per cinque anni, assicurando così la vittoria al Cambodia People’s Party (CPP).

Fonte: Asian Correspondent

Link: https://asiancorrespondent.com/2018/09/cambodia-opposition-leader-kem-sokha-released-on-bail/

11 settembre, Birmania – Birmania contro il giornalismo indipendente

La Birmania sta affrontando l’indignazione internazionale causata dall’incarcerazione dei due giornalisti Reuters impegnati in un report sul massacro dei Rohingya musulmani.

Le Nazioni Unite hanno dichiarato in un recente report, “il fallimento del sistema giudiziario nel garantire il diritto ad un processo equo”, e che il Paese starebbe inoltre conducendo una “campagna politica” contro il giornalismo indipendente, strumentalizzando la legge e le corti.

La scorsa settimana un giudice ha condannato i giornalisti Kyaw Soe e Wa Lone, entrambi birmani, a sette anni di carcere con l’accusa di aver violato segreti di stato con il loro report sulla crisi dei Rohingya.

Le Nazioni Unite puntualizzano che ci sono stati molti altri esempi di detenzioni e persecuzioni a danni di giornalisti e delle loro fonti, questo sarebbe un chiaro esempio di “una più ampia tendenza di soppressione della libertà di espressione”. Secondo il report, leggi e telecomunicazioni, segreti ufficiali, associazioni illegali, transazioni elettroniche, aerei per l’ import-export sono stati utilizzati contro giornalisti in numerosi casi.

In Birmania è diventato impossibile fare giornalismo senza temere per la propria incolumità.

La sentenza di Wa Lone e Kyaw Soe Oo colpisce la piccola comunità di giornalisti birmani, nazione che ha solo recentemente iniziato ad assaporare le libertà democratiche dopo un mezzo secolo di governo militare.

Giornalisti indignati stanno organizzando proteste ed una campagna su Facebook, quest’ultima consiste nell’impostare come immagine del profilo la foto dei due colleghi e condividere un logo raffigurante un reporter con le braccia allungate che sfida le autorità.

“Noi Giornalisti, inclusi Wa Lone e Kyaw Soe Oo, stiamo solo facendo il nostro lavoro”, ha dichiarato Nyan Hlaing Linn, uno degli ideatori della campagna.

“Se raccogliere informazioni è un crimine allora dovrebbero venire e #arrestmetoo”, arrestare anche me.

Fonte: The Straits Times

Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/un-says-myanmar-waging-campaign-against-journalists

12 settembre, Birmania – Garantito l’ingresso al team delle Nazioni Unite in Birmania

Garantito il permesso di entrata in Birmania al team delle Nazioni Unite.

Il lavoro del team sarà molto delicato essendo il Paese diviso da ostilità etniche e religiose, dove i buddisti locali sono accusati di aver contribuito alla cacciata dei vicini musulmani.

Fino ad ora è stato garantito alle organizzazioni internazionali un ingresso molto limitato in Birmania, ultimamente accusata di aver censurato e insabbiato le indagini contro le atrocità compiute ai danni della popolazione Rohingya.

L’obiettivo iniziale delle agenzie UNHCR e UNDP è coprire circa ventitré villaggi nelle prime due settimane con “misure volte a rafforzare la fiducia”.

Fino ad ora la Birmania ha fermamente negato tutte le accuse poste dai gruppi dei diritti umani e dalle agenzie internazionali, giustificando le proprie azioni come legittime e volte a sradicare i militanti Rohingya.

Fonte: The Straits Times

Link:https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/un-teams-given-first-access-to-myanmars-rakhine

13 settembre, Filippine – Migliaia di sfollati nelle Filippine per il super tifone Mangkhut

Sono già migliaia gli sfollati nelle Filippine a seguito di venti che possono raggiungere i 255 chilometri orari e forti piogge che preannunciano l’arrivo del super tifone Mangkhut. Quest’ultimo ha già colpito la parte settentrionale delle isole Marianne ed il Guam, arriverà nelle Filippine nel fine settimana prima di spostarsi in Cina.

Sono 10 milioni le persone che solo nelle Filippine si trovano nella traiettoria del super tifone.

Fonte: The Straits Times

Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/thousands-evacuated-in-the-philippines-ahead-of-super-typhoon-mangkhut

14 settembre, Birmania – Aung San Suu Kyi rompe il silenzio sulla sentenza dei giornalisti Reuters

La leader birmana Aung San Suu Kyi, spinta dalla crescente indignazione internazionale, rompe il silenzio sull’incarcerazione dei due giornalisti dichiarando che la sentenza “non ha niente a che vedere con la libertà di espressione”.

“Non sono stati incarcerati in quanto giornalisti … la sentenza è stata approvata perché la corte ha deciso che loro hanno violato la legge sui segreti di Stato”, ha dichiarato durante l’International Economic Forum in Vietnam.

“Quindi se crediamo nello stato di diritto, loro hanno tutto il diritto di appellarsi contro la sentenza”. Puntualizzando poi “chiunque ritenga che ci sia stato un errore giudiziario gradirei che me lo facesse presente”.

L’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Nikki Haley descrive le osservazioni della leader birmana “assurde” e dichiara: “prima nega gli abusi dei militari birmani nei confronti dei Rohingya, ora giustifica l’incarcerazione dei due giornalisti Reuters che stavano scrivendo a riguardo della pulizia etnica. È assurdo.”

Mercoledì è uscito un report delle Nazioni Unite intitolato “Il Confine Invisibile – Persecuzione Criminale del giornalismo in Birmania”, che esamina la libertà di stampa dall’inizio del governo di Suu Kyi e del National League for Democracy (NLD) nel 2015. Il report dichiara che è diventato impossibile per i giornalisti esercitare la propria professione senza paura di ritorsioni.

Si stimano venti casi di persecuzione a danno dei giornalisti in Birmania dallo scorso anno.

Fonte: Asian Correspondent

Link: https://asiancorrespondent.com/2018/09/how-aung-san-suu-kyi-defended-the-sentencing-of-two-journalists/

15 settembre, Indonesia – Dichiarata emergenza sanitaria sull’isola turistica Lombok  

Sono centinaia gli sfollati nell’isola indonesiana di Lombok dopo una serie di terremoti che hanno colpito l’isola tra giugno ed agosto.

Le autorità hanno dichiarato sabato quindici settembre lo stato d’emergenza sanitaria sull’isola a causa di un’epidemia di malaria.

Fonte: The Straits Times

Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/indonesias-quake-hit-lombok-declares-health-emergency-over-malaria

16 settembre Malesia, Singapore – Anwar: Singapore sarà uno dei primi paesi che visiterò da Primo ministro

Il politico malese Anwar Ibrahim ha dichiarato che Singapore sarà uno dei primi Paesi che visiterà quando sarà Primo ministro, aggiungendo che i due Paesi hanno bisogno di forgiare forti legami.

Anwar, che è stato scarcerato in maggio con il perdono reale, è pronto a prendere il posto del Primo ministro Mahatir Mohamad nei prossimi due anni, come è stato accordato da quest’ultimo.

“Sono soddisfatto che lui stia passando del tempo a conoscere le nostre istituzioni accademiche, a conoscere la popolazione, a costruire ponti e stringere legami tra i nostri due paesi”, ha dichiarato con un post su Facebook il primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong.

Fonte: The Straits Times

Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/spore-one-of-first-countries-i-will-visit-as-pm-anwar

 

Featured Image Source:  Flickr.org