Rassegna settimanale 7-13 gennaio 2019: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 7-13 gennaio 2019: Giappone e Corea del Sud

7 gennaio, Giappone – I parenti e i sopravvissuti ricordano le vittime delle piogge torrenziali che hanno flagellato l’ovest del Giappone sei mesi fa

Sei mesi dopo il disastro, i parenti in lutto e i residenti hanno ricordato le vittime delle piogge torrenziali che hanno colpito parte dell’ovest del Giappone lo scorso mese di luglio. Hanno lasciato fiori su di un altare posizionato nei pressi di un complesso residenziale nel distretto di Higashiyano nella città di Hiroshima dove, a causa delle piogge, si era verificata una frana.

23 residenti sono deceduti per colpa di questo disastro e due rimangono dispersi.

“Abbiamo intenzione di fare dei buoni passi in avanti verso la ricostruzione entro la stagione delle piogge di quest’anno così che i residenti del luogo si sentano sicuri”, ha dichiarato ai giornalisti il sindaco di Hiroshima Kazumi Matsui dopo aver portato fiori alle vittime. Il sindaco ha anche promesso di fornire “quanto più aiuto possibile per aiutare gli evacuati a fare ritorno ad una vita normale”.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/01/07/national/six-months-heavy-rains-hit-parts-western-japan-relatives-survivors-mourn-died-disaster/#.XDtONVxKjIU

8 gennaio, Corea del Sud – Il Presidente Moon sostituisce due alti diplomatici alla luce dello scandalo di spionaggio

Martedì il Presidente Moon Jae-in ha sostituito il suo capo dello staff e due segretari senior in quella che è stata vista come una mossa per mettersi alle spalle lo scandalo che sta chiaramente danneggiando il suo indice di gradimento.

Questo rimescolamento, seppur minimo ma di alti profili, arriva alla vigilia dell’inizio del terzo anno di presidenza Moon, eletto nel maggio 2017. Tuttavia, segue anche una confessione di un ex ispettore che ha confessato che l’ufficio del Presidente avrebbe spiato illegalmente civili, politici e ufficiali del governo precedente.

La Presidenza ha negato tutte le accuse. L’indice di gradimento del Presidente Moon, tuttavia, è sceso precipitosamente raggiungendo il livello minimo di 45.9 punti percentuali secondo il sondaggio della Realmeter. L’indice è risalito leggermente la scorsa settimana al 46.4%.

Fonte: the Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/01/356_261664.html

9 gennaio, Giappone/Corea del Sud – Sentenza sul lavoro forzato: il Giappone cerca il dialogo con la Sud Corea dopo il sequestro dei beni

Il Giappone ha richiesto il dialogo con la Sud Corea mercoledì dopo che un tribunale sudcoreano ha ordinato il sequestro dei beni della Nippon Steel & Sumimoto Metal Corp. nel Paese per essersi rifiutata di adempiere alla precedente sentenza che le ordinava di compensare quattro vittime sudcoreane di lavoro forzato durante l’occupazione coloniale giapponese della Corea.

Il Vice ministro degli esteri Takeo Akiba ha convocato l’Ambasciatore sudcoreano in Giappone per avviare formalmente le consultazioni.

Il Chief Cabinet Secretary Suga ha definito gli ultimi sviluppi come “estremamente spiacevoli” e ha aggiunto che Tokyo ha “preso la questione seriamente”.

Tokyo continua a sostenere che tutte le dispute circa la compensazione delle vittime siano state “completamente e definitivamente” risolte dall’accordo bilaterale del 1965. Lo stesso accordo stipula che tutte le questioni circa la sua interpretazione e implementazione debbano essere risolte mediante canali diplomatici. Le consultazioni tra i due Paesi sarebbero quindi le prime ad essere realizzate sulla base dell’accordo.

Lo scorso venerdì Kono ha telefonato alla sua controparte sudcoreana Kang e ha enfatizzato che il Giappone prenderà le dovute contromisure per quella che considera una violazione della legge internazionale, se necessario.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/01/09/national/politics-diplomacy/japan-seek-talks-south-korea-assets-seizure-forced-labor-cases/#.XDtKmFxKjIU

10 gennaio, Corea del Sud – Secondo il Presidente sudcoreano, il summit USA-Nord Corea è imminente

Il Presidente sudcoreano Moon ha dichiarato giovedì che la visita del leader nordcoreano Kim Jong-un in Cina di questa settimana ha preannunciato l’imminenza di un secondo summit tra Kim e il Presidente americano Trump per negoziare i termini della denuclearizzazione del Nord.

Dopo l’incontro avvenuto a Singapore e l’accordo raggiunto, non ci sono più stati passi in avanti. Washington chiede che la Nord Corea smantelli completamente le sue armi e strutture nucleari mentre il Nord chiede che gli USA facciano la loro parte sospendendo le sanzioni.

Durante la conferenza stampa trasmessa in diretta nazionale, Moon ha dichiarato: “Penso che entrambe le parti conoscano le richieste reciproche ma non si fidano l’uno dell’altro per via della sfiducia che si è accumulata tra loro da lungo tempo e insistono che l’altra parte si muova per prima”.

Secondo Moon, tuttavia, il viaggio di Kim a Pechino “indica che un secondo incontro tra la Nord Corea e gli Stati Uniti si sta avvicinando”. Lo stesso leader cinese Xi ha proposto che i due leader si incontrino “a metà”.

Moon ha sottolineato la necessità per i due Paesi di raggiungere un compromesso. Un incentivo potrebbe essere un accordo congiunto per porre fine formalmente alla Guerra coreana del 1950-1953 a cui si è posto fine solo con una tregua. Tuttavia, ha aggiunto che gli USA difficilmente ritireranno le truppe americane dalla Sud Corea o la loro presenza militare in Giappone e a Guam.

Moon ha comunque promesso di intercedere con gli Stati Uniti per poter allentare la sanzioni imposte sulla Nord Corea.

Fonte: the New York Times
Link: https://www.nytimes.com/2019/01/10/world/asia/north-south-korea-moon-kim-trump.html

11 gennaio, Corea del Sud – Il Ministero della difesa smetterà di utilizzare termini provocatori contro la Nord Corea

Il Ministero della difesa ha dichiarato venerdì che smetterà di utilizzare termini militari provocatori contro la Nord Corea nel quadro dell’allentamento delle tensioni nella Penisola Coreana.

Il Ministero sostituirà espressioni come “Kill Chain” e “Korea Massive Punishment and Retaliation (KMRP)” con delle nuove espressioni che indicano un abbassamento dei toni tra i due Paesi.

“Abbiamo deciso di cambiare i nomi per cercare di ampliare il raggio della nostra prontezza in termini di sicurezza. Le espressioni usate in precedenza indicavano le possibili provocazioni militari nordcoreane ma le nuove vengono da noi adottate per mantenere prontezza militare contro le possibili minacce non solo del Nord ma di qualsiasi tipo”.

Nel suo report di metà mandato, il Ministero ha stanziato 242 miliardi di dollari per migliorare la capacità difensiva della nazione e la gestione delle truppe. Di questo budget, 65.6 trilioni di won per realizzare quella che chiama deterrenza alla guerra strategica per migliorare le strutture anti-missilistiche e i sistemi di individuazione dei radar.

Fonte: the Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/01/356_261880.html

12 gennaio, Giappone – Il governatore di Okinawa ha dichiarato che la prefettura intende andare avanti con il referendum su Futenma

Il governatore di Okinawa Denny Tamaki ha chiarito la sua volontà di tenere un referendum, come era stato pianificato, in data 24 febbraio circa il ricollocamento della base militare USA di Futenma nel distretto sulla costa di Henoko sempre nella prefettura. Questo nonostante la mancata partecipazione di cinque municipalità che non hanno approvato il budget per il referendum.

“La mancata adesione al referendum violerebbe un’ordinanza sui referendum nella prefettura e una disposizione della legge sull’autonomia locale”, ha detto Tamaki aggiungendo che potrebbe prendere in considerazione di sollecitare le città a prendere misure correttive secondo quanto previsto dalla legge. Al tempo stesso, il governatore ha aggiunto che continuerà a lavorare per persuadere le città a prendere parte al referendum.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/01/12/national/politics-diplomacy/futenma-referendum-may-take-place-without-municipalities-okinawa-governor-says/#.XDtCQVxKjIU

13 gennaio, Giappone – Le indagini sul membro del CIO Takeda pesano sulle Olimpiadi di Tokyo

Membro del Comitato internazionale olimpico (CIO) e del Comitato olimpico giapponese, Takeda è sotto investigazione per corruzione. Le autorità francesi sospettano che egli abbia autorizzato il pagamento di tangenti per far sì che le Olimpiadi del 2020 fossero assegnate a Tokyo quando i membri del CIO votarono nel 2013. Takeda avrebbe autorizzato il pagamento di 2 milioni di dollari in tangenti ad una società di Singapore che gli investigatori francesi hanno ricollegato a Papa Massata Diack, figlio dell’ex Presidente della IAFF Lamine Diack, con grande influenza sui membri africani del CIO e a sua volta indagato per corruzione.

Takeda ha negato tutte le accuse: “Il caso sta causando un’immensa preoccupazione tra le persone che ruotano attorno ai Giochi di Tokyo, ma continuerò a cooperare nelle indagini per allontanare da me ogni accusa”.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/01/13/national/crime-legal/french-investigation-iocs-takeda-hangs-tokyo-olympics/#.XDs9V1xKjIU

 

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