Rassegna settimanale 4-10 febbraio 2019: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 4-10 febbraio 2019: Giappone e Corea del Sud

4 febbraio, Giappone – ll Giappone avvalla come “indesiderabile” l’uscita degli USA dal patto sulle armi nucleari con la Russia

Il governo ha preso nota della decisione degli Stati Uniti di ritirarsi dal trattato sul controllo delle armi stipulato con la Russia dopo la guerra fredda, ma ha tenuto a precisare che ritiene tale decisione “indesiderabile”.

Il Chief Cabinet Secretary Yoshihide Suga ha dichiarato che “il Giappone comprende le ragioni che hanno spinto gli USA a ritirarsi”.

Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha annunciato che gli Stati Uniti sabato hanno notificato alla Russia la decisione di uscire dal trattato del 1987 sulle armi nucleari a medio raggio, accusando Mosca di violare l’accordo che vieta ad entrambi i Paesi di possedere missili di terra con un raggio tra 500 e 5500 chilometri.

“Poiché il trattato ha giocato un ruolo storico nel controllo e nella riduzione delle armi, non è auspicabile che si ponga fine all’accordo”, ha dichiarato il portavoce del governo giapponese.

“La questione dei missili regolata dal trattato è direttamente collegata alla sicurezza nell’Asia dell’est. Il Giappone dialogherà con i principali Paesi, inclusi Russia e Cina, continuando a collaborare con gli USA”.

Il Giappone è stato l’obiettivo delle bombe atomiche americane alla fine della Seconda guerra mondiale ma ora è sotto la protezione nucleare di questo Paese.

Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/02/04/national/politics-diplomacy/japan-reluctantly-endorses-undesirable-u-s-exit-inf-nuclear-arms-pact-russia#.XGHd-fZFzIU

5 febbraio, Corea del Sud – La Sud Corea e gli USA raggiungono un accordo di principio sui costi per la difesa 

Il Dipartimento di Stato ha annunciato che Sud Corea e Stati Uniti hanno raggiunto un accordo di principio per condividere i costi per la permanenza delle truppe americane sul territorio dell’alleato asiatico.

Le due parti sembravano essere in impasse sul rinnovo dell’Accordo sulle misure straordinarie che regola i contributi di entrambi le parti per il mantenimento delle 28500 forze statunitensi in Sud Corea.

Il precedente accordo era scaduto a dicembre mentre gli USA continuavano a premere per un aumento del contributo economico sudcoreano.

Una fonte diplomatica di Seoul ha fatto trapelare che Washington sembra disposta ad accettare la richiesta sudcoreana di contribuire con una cifra inferiore a un miliardo di dollari per il 2019. Washington vorrebbe che tale rinnovo durasse solo un anno invece dei cinque del contratto precedente.

Fonte: the Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/02/205_263159.html

6 febbraio, Giappone – Abe cerca di collaborare con Trump in vista del secondo incontro tra USA e Nord Corea

Il Primo Ministro Abe ha dichiarato mercoledì che Tokyo collaborerà a stretto contatto con Washington per affrontare le sfide legate alla Nord Corea in vista del secondo summit tra Trump e Kim Jong Un alla fine del mese.

“Sarà difficile incontrare Trump a causa dei nostri fitti impegni ma al telefono coordineremo le nostre politiche sulle questioni delle armi nucleari, dei missili e dei rapimenti, quest’ultimo molto importante per il Giappone”, ha dichiarato Abe durante un comizio alla Camera alta riferendosi ai rapimenti di cittadini giapponesi avvenuti in Nord Corea.

“Il Giappone non smetterà di collaborare con gli Stati Uniti e la Sud Corea e anche con la comunità internazionale, Cina e Russia incluse, per implementare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza ONU imposte al Nord per i suoi programmi nucleari e missilistici”, ha dichiarato il portavoce del governo.

Trump ha annunciato che incontrerà Kim il 27 e 28 febbraio in Vietnam. Il Ministro degli Esteri Kono ha detto che sta organizzando un incontro con il Segretario di Stato USA Pompeo prima di questo incontro.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/02/06/national/politics-diplomacy/abe-seeking-work-trump-ahead-second-u-s-north-korea-talks/#.XGHhVvZFzIU

7 febbraio, Corea del Sud – Moon e Xi potrebbero unirsi a Trump e Kim per dichiarare la fine delle ostilità

Il Presidente Moon Jae-in e il Presidente cinese Xi Jinping potrebbero partecipare al summit che si svolgerà tra il Presidente USA Trump e il leader nordcoreano Kim alla fine del mese in Vietnam per dichiarare la fine della Guerra coreana.

Il Rappresentante speciale degli Stati Uniti per la Nord Corea Stephen Biegun ha dichiarato la settimana scorsa che il Presidente Trump è aperto a porre fine formalmente alle ostilità nel quadro delle misure per spingere verso la denuclearizzazione del Nord. Un’idea che Moon e Xi hanno sempre appoggiato.

Il South China Morning Post ha riportato che Xi potrebbe volare in Vietnam durante il summit tra Trump e Kim. Cheong Wa Dae ha definito bassa la possibilità di un viaggio del Presidente Moon in Vietnam ma non lo ha escluso del tutto, aggiungendo che molto dipenderà dall’andamento delle negoziazioni tra  Pyongyang e Washington durante l’incontro. Durante il loro incontro ad aprile, Moon e Kim si erano accordati per cercare di organizzare incontri trilaterali con gli Stati Uniti e a quattro con la Cina per porre fine alla guerra e raggiungere la pace sulla Penisola coreana.

Fonte: the Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/02/356_263281.html

8 febbraio, Giappone – Il Giappone avverte la Sud Corea sulle contromisure per la questione del lavoro forzato

Fonti diplomatiche hanno dichiarato giovedì che il Giappone ha avvertito la Sud Corea che prenderà delle contromisure se Seoul continuerà con la vendita dei beni sequestrati alla società giapponese che si è rifiutata di pagare le compensazioni imposte da una sentenza sul lavoro forzato.

Tra le opzioni al vaglio del governo giapponese ci sono l’aumento delle tariffe sulle importazioni sudcoreane e il richiamo dell’ambasciatore giapponese a Seoul, il che peggiorerebbe i legami bilaterali che sono già stati danneggiati dalle dispute sul lavoro forzato e dai recenti incidenti militari.

Il governo giapponese dovrebbe definire le contromisure a breve. L’ultimatum fissato 30 giorni fa scade venerdì: Seoul dovrebbe dire se intende o meno accettare la richiesta di Tokyo per avviare consultazione bilaterali al fine di risolvere la disputa.

Secondo una fonte governativa sudcoreana, Seoul ha rimarcato a Tokyo che le sentenze dei giudici devono essere rispettate e ha avvertito il Giappone che qualsiasi contromisura causerebbe una “ritorsione”.

Se la Sud Corea non dovesse rispondere alla richiesta giapponese di impegnarsi nelle consultazioni bilaterali, Tokyo prenderà in considerazione l’eventualità di creare un pannello arbitrale che includa membri di Paesi terzi, oltre alle sopracitate contromisure.

Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/02/08/national/politics-diplomacy/japan-warns-countermeasures-dispute-south-korea-rulings-wartime-forced-labor/#.XGHke_ZFzIU

9 febbraio, Corea del Sud – Disputa sul lavoro forzato: la Sud Corea non risponde all’ultimatum giapponese

La Sud Corea non ha risposto alla richiesta giapponese di avviare un tavolo di discussione sull’imminente sequestro dei beni della società giapponese produttrice di acciaio a seguito della sentenza della corte sudcoreana sulla questione del lavoro forzato. L’ultimatum giapponese a Seoul è scaduto venerdì.

Le contromisure a cui sta pensando il governo giapponese includono l’aumento delle tariffe sulle importazioni sudcoreane e il richiamo dell’ambasciatore sudcoreano a Seoul.

Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/02/09/national/politics-diplomacy/south-korea-fails-answer-japans-request-talks-looming-asset-seizure-linked-wartime-labor-ruling/#.XGHl2vZFzIU

10 febbraio, Giappone – L’LDP approva il progetto di revisione della Costituzione per evitare divisioni in vista delle prossime elezioni

Durante la convention annuale, il Partito Liberal Democratico al governo ha adottato domenica un piano conciso per il tanto sperato obiettivo di modificare la Costituzione pacifista del Giappone, evidentemente in vista delle lezioni locali e nazionali prossimamente quest’anno.

Durante il discorso, il Primo ministro Abe, anche segretario dell’LDP, ha ribadito il suo desiderio di modificare la legge suprema definendo lo status delle Forze di auto-difesa nell’Articolo 9 che sancisce la rinuncia del Paese alla guerra. Non ha tuttavia specificato alcun dettaglio circa le prossime mosse o le tempistiche di realizzazione. Questo riflette la riluttanza dei membri del partito di evidenziare quanto questo argomento possa essere divisivo, proprio alla luce delle prossime elezioni.

Abe è stato eletto segretario dell’LDP per il suo terzo e ultimo mandato lo scorso settembre e sostiene ancora la volontà di emendare la Costituzione entro il 2020.

Attualmente l’ala riformista si avvale dell’appoggio dei due terzi dei membri di entrambe le Camere, il che è sufficiente per dare inizio al processo di modifica. Qualsiasi proposta deve alla fine essere approvata dalla maggioranza al referendum nazionale.

Sempre durante il discorso, in materia di politica estera Abe ha riconfermato la decisione di avanzare nelle negoziazioni con la Russia per concludere un trattato di pace postbellico. Sulla politica interna, si è scusato per lo scandalo dei dati falsati pubblicati dal Ministero del lavoro.

Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/02/10/national/politics-diplomacy/ldp-oks-terse-plan-revise-constitution-seeks-avoid-decisive-issues-ahead-coming-elections#.XGM1-PZFzIU

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