Rassegna settimanale 17-23 giugno 2019: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 17-23 giugno 2019: Giappone e Corea del Sud

17 giugno, Corea del Sud – Ministro dell’Ambiente coreano si unisce al G20 per ridurre i rifiuti di plastica nei mari

Il Ministro dell’Ambiente coreano Cho Myung-rae si è unito ai Paesi membri del G20 in Giappone, i quali hanno preso accordi nel weekend per ridurre l’inquinamento marino da rifiuti di plastica.

Il primo incontro ministeriale del G20 per discutere riguardo all’ambiente si è tenuto a Karuizawa nella Prefettura di Nagano, dove Cho ha accolto il “Quadro di esecuzione del G20 per i Rifiuti Marini di Plastica”. Ha promesso che il governo coreano si sarebbe unito agli sforzi globali per ridurre i rifiuti di plastica nei mari e le micro plastiche negli oceani.

Cho e i leader mondiali hanno accettato il quadro alla luce della quarta sessione dell’Assemblea sull’Ambiente delle Nazioni Unite a Marzo e la Convenzione di Basilea della  XIV Conferenza delle parti sulla convenzione della diversità biologica, tenutasi a Ginevra a maggio, relativa all’inquinamento provocato dalle micro plastiche e i prodotti di plastica monouso.

Gli Stati membri hanno concordato anche riguardo al fatto che la crescita sostenibile sarà impossibile senza uno sfruttamento efficiente delle risorse naturali basato non su economie lineari, ma circolari, la gestione delle risorse sostenibili e le “3 R” (ridurre, riutilizzare e riciclare).

Cho, nell’incontro comune del 15 di giugno, ha ammesso che gli elementi inquinanti dell’aria, inclusi i gas serra e le polveri fini, sono il risultato del consumo di energia e di elettricità alimentata dal carbone e che le fonti di energia dovranno cambiare a favore di quelle rinnovabili.

Al meeting di Nagano – che si è tenuto due settimane prima dell’atteso summit del G20 a Osaka il 28 e 29 giugno – Cho ha sollecitato il mondo a stabilire politiche per il cambiamento climatico che siano giuste e sostenibili, e a condividere le conoscenze a diverse fasce di popolazione, in particolare ai gruppi socialmente vulnerabili.

Fonte: The Korea Times

Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/120_270750.html

18 giugno, Giappone – Una Corte respinge la richiesta di revocare l’approvazione sul ripristino dei reattori nucleari

Una corte distrettuale ha comunicato lunedì che non è stata trovata alcuna illegalità nell’autorizzazione sulla sicurezza riconosciuta a due reattori nucleari nel sudovest del Giappone che sono stati riattivati dopo la crisi di Fukushima del 2011, respingendo una richiesta dei residenti locali e altri soggetti che desideravano il ritiro del permesso.

Un totale di 33 querelanti hanno mosso una causa sulla licenza rilasciata dai legislatori per modifiche di progettazione alle unità 1 e 2 presso la centrale nucleare a Sendai della Kyushu Electric Power Co nella Prefettura di Kagoshima, sotto regolamenti più severi sulla sicurezza in seguito ai fatti di Fukushima.

Le due unità erano state le prime ad essere riavviate tra i reattori commerciali che sono stati arrestati a seguito del disastro nucleare. I querelanti sostenevano che i legislatori avessero dato il via libera senza aver valutato sufficientemente il rischio potenziale di eruzioni vicino al Monte Aso nella Prefettura di Kumamoto e di altri quattro vulcani.

Tuttavia, nella prima sentenza di questo tipo, la Corte Distrettuale di Fukuoka ha concluso che la licenza rilasciata dall’Autorità di Regolamentazione Nucleare non fosse illecita.

I querelanti, provenienti da un totale di 10 prefetture, stanno considerando la possibilità di fare appello alla sentenza.

Mentre il governo sta puntando a riportare i reattori in funzionamento dopo che la fusione dei nuclei di tre reattori nel complesso di Fukushima Daiichi ha portato all’arresto delle centrali nucleari in tutta la nazione, una serie di cause sono state presentate nella speranza di fermare il processo.

I reattori 1 e 2 nella centrale di Sendai sono stati riaccesi ad agosto e ottobre 2015, rispettivamente, dopo l’ottenimento di una licenza nel settembre 2014.

Una denuncia che richiedeva un’ingiunzione per arrestare i reattori a Sendai è stata respinta dalla Corte Distrettuale di Kagoshima nell’aprile del 2015, una decisione condivisa dalla divisione di Miyazaki della Corte Suprema di Fukuoka nell’aprile del 2016.

I rischi vulcanici rappresentano una grande preoccupazione in connessione alle operazione nelle centrali nucleari, con simili richieste di ingiunzione presentate altrove.

La Corte Suprema di Hiroshima nel dicembre 2017 ha fermato i piani di riattivazione dell’unità n. 3 presso la centrale di Ikata della Shikoku Electric Power Co nella Prefettura di Ehime con un’ingiunzione provvisoria, citando potenziali pericoli rappresentati dal Monte Aso, a circa 130 km di distanza.

Ma la corte ha successivamente accettato un appello dalla società di servizi per riattivare il reattore, sostenendo che le preoccupazioni su un’eruzione vulcanica che potrebbe danneggiare l’unità fossero “infondate”.

La Corte Distrettuale di Saga nel marzo del 2018 ha respinto la richiesta dei residenti locali di sospendere la riattivazione programmata di due reattori nella centrali di Genkai della Kyushu Electric nella Prefettura di Saga a causa del rischio di un’eruzione vulcanica nella regione.

Fonte: Japan Today

Link: https://japantoday.com/category/national/court-rejects-call-to-revoke-approval-for-nuclear-reactor-restarts

19 giugno, Corea del Sud – Leader dell’opposizione si impegna ad introdurre salari minimi più bassi per gli stranieri

Il leader del partito di opposizione coreano si è impegnato ad introdurre un sistema“differente” di salari minimi per i lavoratori stranieri.

Hwang Kyo-ahn, presidente del principale partito di opposizione, il Liberty Korea Party (LKP), ha riferito mercoledì che farà pressioni per rivedere le leggi per alleggerire lo sforzo finanziario che devono sostenere i proprietari di piccole attività commerciali. Ha espresso questa promesso ad un incontro con degli imprenditori a Busan.

Visti “i diversi gradi di apporto alla Corea”, ha detto, “non è corretto” stabilire lo stesso salario minimo per lavoratori coreani e stranieri.

Le sue osservazioni arrivano tra lamentele secondo cui aumenti ripidi nei salari minimi nello scorso biennio hanno spinto molti piccoli imprenditori sul baratro.

Ma l’articolo 6 della Legge sugli Standard del Lavoro stabilisce che un datore di lavoro non possa discriminare contro i lavoratori sulla base di genere, nazionalità, religione e status sociale.

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro, un’agenzia delle Nazioni Unite che mira a promuovere pratiche di lavoro dignitose in tutto il mondo, si è anche opposto alla discriminazione tra lavoratori.

Il salario minimo in crescita è emerso come un argomento scottante nel corso dei precedenti due anni, con il governo di Moon Jae-in che premeva aggressivamente per la sua strategia di crescita basata sui redditi – definita da rapidi aumenti nel salario minimo all’ora e all’accorciamento della settimana lavorativa.

Fonte: The Korea Times

Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/371_270878.html

20 giugno, Giappone – Biglietti per le Olimpiadi di Tokyo: preparatevi a rimanere delusi

Milioni di persone sono rimaste deluse giovedì quando i candidati in una lotteria di biglietti – riservata ai residenti in Giappone – hanno iniziato a scoprire se avessero vinto dei biglietti. Per la maggior parte la risposta è stata no, una delusione destinata anche a coloro che abitano fuori dal Giappone: troppe richieste e troppi pochi biglietti.

“Queste saranno probabilmente le Olimpiadi più popolari, e possibilmente uno degli eventi più importanti di tutti i tempi”, Ken Hanscom, a capo di TicketManager, ha rivelato alla stampa in un’intervista.

La sua compagnia a Los Angeles non acquista o vende biglietti per le Olimpiadi, ma gestisce i biglietti per i clienti corporate, molti dei quali sono grandi sponsor dei giochi olimpici.

Hanscom segue i modelli di biglietteria per tutti i grandi eventi e stima che l’80-90% dei residenti giapponesi che si sono candidati per i biglietti potrebbero non ricevere nulla.

Il comitato organizzativo di Tokyo non è stato in grado di rivelare giovedì quanti abitanti in Giappone abbiano ottenuto i biglietti, e non è chiaro se – o quando – svelerà i numeri totali. Gli organizzatori terranno una seconda fase di biglietteria dove le chance saranno ancora più scarse.

I media giapponesi hanno immediatamente iniziato a riportare la notizia di fan scoraggiati. Gli organizzatori hanno riferito che il sito dei biglietti ha subito dei rallentamenti nella giornata perché più di un milione di persone hanno cercato di scoprire la propria sorte a riguardo.

Inoltre, secondo le stime degli organizzatori, ci sono 7,8 milioni di biglietti per gli eventi olimpionici, ma il 20-30% di questi ultimi sono riservati alla distribuzione fuori dal Giappone dove gli acquirenti potrebbero dover affrontare gli stessi problemi e finire con il pagare prezzi più alti.

La cerimonia di apertura il 24 di luglio vedrà la comparsa dei biglietti più costosi – 300.000 yen ($2,700). Il biglietto più costoso per la cerimonia di chiusura ammonterà a 220,000 yen ($2,000).

Nonostante la crescente domanda, molte sedi potrebbero comunque ritrovarsi con centinaia di posti vuoti che sono tipicamente tenuti da parte per le autorità del Comitato Olimpionico Internazionale, per gli sponsor corporate, e dignitari locali. Spesso queste figure non si presentano, mentre schiere di fan arrabbiati rimangono fuori senza biglietto.

Il sistema di biglietteria per le Olimpiadi e i Mondiali di calcio è torbido, lasciando spazio ad abusi, rabbia, e confusione con biglietti che spesso compaiono nella mani di autorità di alto livello.

Gli sponsor olimpici giapponesi hanno pagato più di 3 miliardi di dollari in quote di sponsorizzazione, così come per essere sicuri di ricevere una fetta dei biglietti prima che raggiungessero il mercato pubblico.

Fonte: Japan Today

Link: https://japantoday.com/category/sports/tokyo-olympic-tickets-be-prepared-to-be-disappointed-1

21 giugno, Corea del Sud – Acqua del rubinetto rossastra comparsa a Seoul

La città di Seoul ha consigliato a 1.314 famiglie di non bere l’acqua del rubinetto, in quanto è stato segnalato che nel sudest di Seoul è fuoriuscita dell’acqua rossa dai rubinetti.

Secondo il Governo Metropolitano di Seoul, giovedì, circa 300 famiglie di un complesso di appartamenti a Mullae-dong, Yeongdeungpo-gu, hanno riferito la contaminazione dell’acqua il giorno precedente agli Uffici dell’Acquedotto, che ha vietato ai cittadini di berla – anche se può essere utilizzata per lavare i piatti o i vestiti.

Il governo cittadino ritiene che sedimenti in vecchie tubazioni di alimentazione potrebbero aver causato l’acqua rossastra, ma sta conducendo un’indagine per analizzare la radice del problema.

I casi si sono verificati dopo che una “crisi di acqua del rubinetto rossastra” aveva avuto luogo a Incheon il mese scorso, andando a interessare migliaia di case e sollevando preoccupazioni sulla salute. Questa settimana il ministero dell’ambiente ha annunciato che la causa era l’eccessiva pressione dell’acqua quando sono stati cambiati i servizi di approvvigionamento idrico. Il sindaco di Incheon Park Nam-choon si è anche scusato per il ritardo della risposta.

A seguito della contaminazione dell’acqua rossastra nella capitale, il sindaco di Seoul Park Won-soon ha visitato la regione appena dopo la mezzanotte e ha dato istruzioni al governo cittadino per minimizzare inconvenienti ai residenti.

Con la promessa di analizzare la causa il prima possibile e renderla trasparente al pubblico, Park ha anche detto che la città lavorerà per cambiare le vecchie tubature dell’acqua a Mullae-dong e altre aree usando un budget d’emergenza se necessario.

Fonte: The Korea Times

Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/281_271018.html

22 giugno, Giappone – Le prospettive di matrimonio della Principessa Mako sono ignote, secondo il Principe Akishino

Il Principe Ereditario Akishino ha affermato venerdì di non sapere se il matrimonio tra sua figlia, la Principessa Mako, e il suo fidanzato, Kei Komuro, avrà luogo, in considerazione delle segnalazioni secondo cui la famiglia di Komuro sarebbe coinvolta in una disputa finanziaria.

Il Principe Ereditario ha esposto queste osservazioni presso una conferenza stampa con sua moglie, la Principessa Ereditaria Kiko, in vista della loro prima visita ufficiale in Polonia e Finlandia da martedì per segnare il centenario dall’inizio delle relazioni diplomatiche con il Giappone.

La Principessa Mako e Komuro, entrambi ventisettenni, hanno annunciato il loro fidanzamento programmato a settembre del 2017 e hanno comunicato che il loro matrimonio avrebbe avuto luogo a novembre del 2018, ma l’Agenzia della Casata Imperiale ha riferito lo scorso febbraio che la coppia rimanderà le nozze fino al 2020.

La decisione è avvenuta in seguito a notizie relative a una disputa finanziaria tra la madre di Komuro e il suo ex compagno, riferendosi anche alle spese per l’istruzione del figlio che il compagno avrebbe sostenuto.

Komuro ha rivelato a gennaio che la sua famiglia ritiene che i problemi finanziari siano già stati risolti, ma il precedente fidanzato della madre, a quanto riferito, non ne sarebbe convinto.

A novembre, il principe ereditario ha chiesto alla famiglia di Komuro di risolvere le questioni finanziarie se vogliono procedere con il matrimonio.

Fonte: The Japan Times

Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/06/22/national/princess-makos-marriage-prospects-unknown-crown-prince-akishino-says/#.XQ45pUwzbIU

23 giugno, Corea del Sud – Il tasso di suicidi si abbassa, ma non tra i giovani

Dati rilasciati recentemente mostrano che il tasso totale di suicidi in Corea è in declino, ma rimane ancora la principale causa di morte tra i ventenni.

Secondo i dati nel report rilasciati dal Ministero della Salute e del Benessere e il Centro di Prevenzione del Suicidio della Corea, pubblicati questo mese, 12.463 persone si sono tolte la vita nel 2017, con 4,8% in meno rispetto ai 13.092 del 2016.

Il report spiega che il declino è notevole, considerando che la cifra raggiungeva i 15.906 nel 2011, il valore più alto da quando il governo ha iniziato a raccogliere dati nel 1987.

Il tasso di suicidi (il numero di morti per 100.000 persone) era in totale del 24,3%, ma si è ridotto fin dal 2013.

Dal 2005, la Corea compariva come prima nella classifica dei tassi di suicidio degli Stati membri dell’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo, ma questa volta copre la seconda posizione dopo la Lituania.

Le ragioni che spingono al suicidio sono diverse a seconda dei gruppi di età – problemi di salute mentale per persone tra i 10 e i 30 anni e tra i 51 e i 60, difficoltà finanziarie per chi si trova tra i 31 e i 50 anni, e problemi fisici per chi supera i 60 anni.

Il tasso che riguarda i giovani sui vent’anni, tuttavia, è rimasto invariato al 16,4%. Il report riferisce che il suicidio è la principale causa di morte in questo gruppo di età, rappresentando il 44,8% dei decessi.

Le studentesse soffrono più di depressione rispetto ai ragazzi, e pensano alla possibilità di tentare il suicidio il 15% in più rispetto alle controparti maschili.

Secondo questo report, il 45% delle persone tra i 13 e i 24 anni hanno detto di soffrire di stress a causa di scuola e lavoro nel 2018, anche se la quota è scesa rispetto al 46,2% del 2016.

Fonte: The Korea Times

Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/119_270987.html

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