Rassegna settimanale 10-16 giugno 2019: Africa Subsahariana

Rassegna settimanale 10-16 giugno 2019: Africa Subsahariana

10 giugno, Sudan – La disobbedienza civile svuota le strade della capitale del Sudan

La campagna di disobbedienza civile per chiedere il passaggio dei poteri ai civili ha svuotato le strade della capitale Khartoum.

I gruppi dell’opposizione e dei manifestanti hanno inviato i lavoratori a rimanere a casa dopo che le forze di sicurezza avevano attaccato un accampamento di dimostranti lo scorso lunedì, uccidendone decine.

Il portavoce del Consiglio Militare Transitorio, Shams El Din Kabbashi, ha affermato che il consiglio vuole ascoltare le richieste dell’opposizione ed è pronto a riprendere i negoziati.

Dopo il raid, il capo del Consiglio, ha cancellato tutti gli accordi raggiungi in precedenza con l’alleanza dell’opposizione, the Declaration of Freedom and Change Forces (DFCF), e ha invocato le elezioni entro nove mesi. L’opposizione ha rigettato il piano.  Domenica è iniziata la campagna di disobbedienza civile; banche, aziende private e mercati sono rimasti chiusi, sebbene alcune banche statali e uffici pubblici fossero aperti. “Non torneremo al lavoro fino a quando l’opposizione annuncerà lo fine dello sciopero” ha dichiarato un impiegato di 46 anni di una azienda alimentare”.

Fonte: Reuters, https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKCN1TB0R7-OZATP

11 giugno, Sudan – L’opposizione propone i membri del consiglio transitorio

L’opposizione sudanese pianifica di nominare otto membri del consiglio transitorio e nomina un prominente economista alla guida del governo.

Il piano, costituito sulla base della proposta portata avanti dal Primo Ministro etiope Abiy in visita la scorsa settimana a Khartoum, potrebbe aiutare a rompere lo stallo nelle trattative fra i militari e l’opposizione e raggiungere un accordo per la transizione verso le democrazia.

Abiy ha visitato Khartoum proponendo la costituzione di un consiglio transitorio di 15 membri di cui otto civili e sette ufficiali militari per guidare il Paese alla democrazia.

Le tensioni in Sudan sono scoppiate la scorsa settimana dopo l’attacco della polizia ad un accampamento dei manifestanti, dove sono state uccise decine di dimostranti. L’opposizione ha risposto invocando la disobbedienza civile nella capitale.

Un leader dell’opposizione ha annunciato che la Declaration of Freedom and Change Forces (DFCF) alliance ha proposto di nominare Abdullah Hamdouk, ex executive secretary della United Nations Economic Commission for Africa, come Primo ministro. Tre membri del consiglio nominati dall’opposizione saranno donne.

Il consiglio militare, in un gesto di apertura verso i manifestanti, ha avviato azioni legali per investigare sugli avvenimenti della scorsa settimana. A Washington, il Dipartimento di Stato ha annunciato che il diplomatico USA per l’Africa Tibor Nagy è in viaggio per il Sudan per cercare di far riprendere le trattative.

La stabilità in Sudan è cruciale per la regione che già sta affrontando conflitti e rivolte nel Corno d’Africa, in Egitto e in Libia.

Il People’s Liberation Movement-North (SPLM-N), uno dei gruppi ribelli, ha dichiarato che i militari hanno rilasciato tre leader detenuti in prigione, espellendoli in Sud Sudan.  Yasir Arman, vice capo del  of the SPLM-N, era detenuto dallo scorso mercoledì dopo essere rientrato nel Paese dopo un lungo esilio.

Gli altri due membri del  SPLM-N, Ismail Jallab e Mubarak Ardol, sono stati arrestati dopo aver incontrato il Primo ministro etiope.

Secondo le fonte sanitarie dell’opposizione nell’attacco della scorsa settimane sono morte 118 persone, mentre il governo ne ha confermate 61, inclusi tre membri delle forze di sicurezza.

Fonte: Reuters, https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKCN1TC0OB-OZATP

12 giugno, Uganda – Nuovi casi di Ebola

In Uganda sono stati annunciati due nuovi casi di Ebola – a conferma della diffusione dell’epidemia fuori dalla Repubblica Democratica del Congo.

I casi in Uganda dimostrano che l’epidemia è entrata in una fase “davvero preoccupante” e probabilmente si diffonderà ulteriormente, uccidendo molte persone, ha affermato un specialista alla Reuters.

Team medici e il ministro della Sanità Ugandese, Jane Ruth Aceng, stanno viaggiando verso il confine dove un bambino di 5 annui è morto dopo aver contratto la malattia.

Aveva appena attraversato il confine con il Congo insieme alla sua famiglia che ora è monitorata e tenuta in isolamento.

“Altri due campioni sono risultati positivi” ha affermato su Twitter l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

“L’epidemia è una fase preoccupante e non mostra segni di fermarsi” ha dichiarato Jeremy Farrar, specialista dell’infezione e direttore del Wellcome Trust global health charity.

L’attuale epidemia di Ebola è iniziata ad agosto lo scorso anno nell’est del Congo e ha già infettato 2,062 persone, uccidendone 1390.

L’epidemia è la seconda più grande dopo quella registrata in Africa occidentale fra il 2013-206 che ha infettato 28.000 persone uccidendone 11.300 in Liberia, Guinea e Sierra Leone.

Gli esperti fanno notare che l’Uganda ha già fatto vaccinare molti operatori sanitari che lavorano al confine con la RDC e il Paese è relativamente ben preparato e dovrebbe essere in grado di limitare il diffondersi del virus.

Fonte:  Reuters, https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKCN1TD1E2-OZATP

13 giugno, Camerun – Attacco dei Boko Haram in Camerun uccide 24 person

Circa 300 militanti dei Boko Haram hanno attaccato una isola nel lago Chad sul lato del Camerun e hanno ucciso 24 persone, inclusi 16 soldati del Camerun.

L’attacco è uno dei peggiori mai portato avanti dal Boko Haram negli ultimi anni in Camerun.

Gli assalitori sono arrivati in barca e hanno attaccato gli otto avamposti militari.

Il Ministro della Difesa ha affermato che 64 militanti Boko Haram sono stati uccisi nello scontro a fuoco.

I Boko Haram stanno combattendo da dieci anni per costituire una califfato islamico in Nigeria.

Le violenze, che sono costate la vita a 30.000 persone e hanno portato alla fuga milioni di persone, si sono estese anche in Camerun, Niger e Chad.

Fonte: Reuters, https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKCN1TE10T-OZATP

14 giugno, Sudan – Stati Uniti, Unione Africana e i leader arabi cercano una soluzione diplomatica per la crisi politica del Sudan

I diplomatici di Stati Uniti e Unione Africana hanno intensificato le pressioni sul consiglio militare per risolvere lo stallo con i manifestanti.

La pressione diplomatica è arrivata dopo che i manifestanti hanno indetto una campagna nazionale di disobbedienza civile.

I manifestanti hanno terminato la disobbedienza civile martedì e si sono resi disponibili a riprendere i negoziati dopo la mediazione del Primo ministro etiope Abiy Ahmed.

Il traffico è ritornato ad invadere  le strade della  capitale Khartoum e alcuni negozi hanno riaperto così come alcuni uffici.

Lo sciopero è stato indetto dopo il brutale assalto della polizia contro un sit-in dove sono morte decine di persone.

I manifestanti vogliono riprendere i colloqui solo alla presenza di una terza parte .

Washington ha già nominato un inviato speciale per il Sudan, Donald Booth che, insieme all’Assistant Secretary of State for Africa Affairs Tibor Nagy,  ha incontrato il capo del consiglio militare,  Generale Abdel Fattah al-Burhan.

Dopo l’incontro, Nagy ha affermato che gli Stati Uniti hanno chiesto al consiglio di fermare  gli attacchi contro i  civili, di ritirare i soldati dalle strade di Khartoum e fermare le restrizioni a internet e alla libertà di parola.

Le stesse richieste erano state presentate dal movimento dell’Alliance for Freedom and Change ai funzionari USA.

L’Unione Africana, che ha sospeso il Sudan dopo l’inasprimento contro i manifestanti, ha dichiarato che gli sforzi internazionali riusciranno a risolvere la crisi.

Fonte:  Africa News, https://www.africanews.com/2019/06/14/us-au-arab-leaders-seek-diplomatic-solution-to-sudan-s-political-crisis/

15 giugno, Sudan – Bashir apparirà in tribunale la prossima settimana

L’ex Presidente del Sudan Omar al Bashir apparirà davanti alla corte la prossima settimana con l’accusa di corruzione e di possesso illegale di valuta straniera.

“Omar al-Bashir apparirà davanti alla corte la prossima settimana”, ha dichiarato l’avvocato generale  Al-Walid Sayyed Ahmed senza dare una data precisa dell’udienza. Bashir è stato deposto  l’11 aprile ed è stato arrestato dall’esercito.

Fonte:  Reuters, https://www.africanews.com/2019/06/15/sudan-s-bashir-to-appear-in-court-next-week/

 

16 giungo, Kenya- Al Shabaab uccide 16 persone in due esplosioni in Kenya e Somalia

Militanti somali hanno ucciso otto membri della polizia del Kenya con una bomba posta sul ciglio della strada al confine fra Kenya e Somalia, hanno dichiarato ufficiali kenioti. Un altro attacco ha ucciso altre otto persone nella capitale somala.

Entrambi gli attacchi sono stati rivendicati dai ribelli islamisti somali, che hanno rapito tre riservati del Kenya nel distretto Wajir nel nordest del Kenya.

Le forze militari del Kenya hanno occupato la parte sud del confine con la Somalia dal 2011.

Al Shabaab sta combattendo il debole, governo somalo sostenuto dall’ONU, e i suoi alleati internazionali nel tentativo di imporre la legge islamica.

Fonte: Reuters Africa https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKCN1TH0CU-OZATP

Featured Image Source: Flickr U.S. Institute of Peace